FobiaSociale.com  
     

Home Messaggi odierni Registrazione FAQ
 
Vai indietro   FobiaSociale.com > Psico Forum > Ansia e Stress Forum > Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.
Discussione: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi. Rispondi alla discussione
Il tuo nome utente: Clicca Qui per loggarti
Titolo:
  
Messaggio:

Opzioni addizionali
Opzioni varie

Visualizza l'argomento(prima i nuovi)
16-08-2025 19:02
Nightlights
Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.

Quote:
Originariamente inviata da Lost75 Visualizza il messaggio
Non cadiamo nei pregiudizi, non è che i solitari adesso siano tutte persone cattive.
Esattamente.
Lasciando stare il fatto che molto probabilmente qui dentro single e solitari vengono considerati come dei sinonimi e questo è errato (perchè ci sono persone single non solitarie come ci sono persone impegnate ma solitarie più di altre che sono single)
E lasciando stare il fatto che non è assolutamente detto che la gente fidanzata i problemi psicologici non ce li abbia...
Qui dentro non si riesce proprio a concepire che le persone a cui sta bene essere single non sono per forza persone che ce l'hanno con l'umanità o con chissà che gravissimi problemi psicologici.
Ci sono persone che stanno bene così, gli va bene la loro situazione e non sono disperate a causa di questo.
Ma non c'ho neanche più voglia di stare a discutere di questa cosa perchè ho visto che le risposte poi sono sempre che è gente che se la racconta e compagnia bella.
E quindi sticazzi, ognuno si tiene la sua idea e ciao.
16-08-2025 18:54
Warlordmaniac
Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.

Quote:
Originariamente inviata da Lost75 Visualizza il messaggio
L'introversione spesso è dovuta all'ansia sociale alla fobia sociale alla timidezza, quindi spesso si è introversi per forza maggiore non per propria volontà, stasera una volta tanto ho l'occasione di passare una serata in compagnia, sono persone con cui ho una certa confidenza quindi la fobia non mi romperà le scatole, se fossi introverso per mia volontà non ci andrei.
L' introversione è innata
16-08-2025 18:05
Keith
Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.

Quote:
Originariamente inviata da 3stm Visualizza il messaggio
beh ce la si può raccontare quanto si vuole, ma se sei solo un motivo c'è. e quasi sempre è dovuto al carattere.

la caratteristica più comune di chi è solo è l'introversione.
introversione significa essere rivolti verso se stessi. è strettamente correlata all'egoismo. talvolta mancanza di empatia. se anche provi emozioni verso gli altri, non riesci ad esprimerle quindi è come se non ci fossero, non vengono percepite. sei chiuso, non lasci entrare le persone. questo è il modo gentile di dirlo.
il modo onesto è che l'introverso è antipatico. talvolta uno stronzo. l'estroverso può essere anche lui uno stronzo, ma uno stronzo che è comunque rivolto verso gli altri. comunque sia instaura un rapporto, fosse anche conflittuale.

tra chi è solo sul forum, si legge spesso, anzi sempre, che gli altri non gli vanno bene, non gli piacciono, non sono come lui li vorrebbe. non lo capiscono, non vogliono interagire con lui. sembra che ci sia una cospirazione.
in realtà il problema è lui stesso.

che magari su un forum è gentile, affabile, apprezzato per le sue molteplici e oggettive qualità, che però a livello sociale non contano nulla.

poi ci sono qualità che semplificheremo in look money e status, che se possedute in quantità elevate superano lo scoglio dell'introversione
Tu in buona parte puoi anche aver ragione, ma io conosco gente che è estroversa e buona, però è da sola perché è brutta. Quindi non è che esiste una verità unica. Noi al contrario del forum dei brutti diamo anche importanza al carattere, ma non possiamo tralasciare del tutto l'aspetto.
16-08-2025 17:05
Lost75
Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.

Quote:
Originariamente inviata da 3stm Visualizza il messaggio
beh ce la si può raccontare quanto si vuole, ma se sei solo un motivo c'è. e quasi sempre è dovuto al carattere.

la caratteristica più comune di chi è solo è l'introversione.
introversione significa essere rivolti verso se stessi. è strettamente correlata all'egoismo. talvolta mancanza di empatia. se anche provi emozioni verso gli altri, non riesci ad esprimerle quindi è come se non ci fossero, non vengono percepite. sei chiuso, non lasci entrare le persone. questo è il modo gentile di dirlo.
il modo onesto è che l'introverso è antipatico. talvolta uno stronzo. l'estroverso può essere anche lui uno stronzo, ma uno stronzo che è comunque rivolto verso gli altri. comunque sia instaura un rapporto, fosse anche conflittuale.

tra chi è solo sul forum, si legge spesso, anzi sempre, che gli altri non gli vanno bene, non gli piacciono, non sono come lui li vorrebbe. non lo capiscono, non vogliono interagire con lui. sembra che ci sia una cospirazione.
in realtà il problema è lui stesso.

che magari su un forum è gentile, affabile, apprezzato per le sue molteplici e oggettive qualità, che però a livello sociale non contano nulla.
L'introversione spesso è dovuta all'ansia sociale alla fobia sociale alla timidezza, quindi spesso si è introversi per forza maggiore non per propria volontà, stasera una volta tanto ho l'occasione di passare una serata in compagnia, sono persone con cui ho una certa confidenza quindi la fobia non mi romperà le scatole, se fossi introverso per mia volontà non ci andrei.
16-08-2025 17:00
3stm
Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.

@warl
Quote:

l'età non è una discriminante. come fai notare tu, si può essere su pianeti differenti pure tra coetanei. dico però che è un'aggravante.

ipotizziamo una ventenne vagamente affine all'utente medio del forum, quindi, tra le altre cose, con poca o zero esperienza sessuale. aggiungiamo una scarsa propensione alla socialità e una inattitudine alla vita in generale. una fobica in erba insomma.

ma lei ha 20 anni. potenzialmente nella vita può ancora diventare chiunque. quale che sia il suo vissuto, non è esistita quanto lo è chi ha vissuto per 40anni. hanno degli orizzonti temporali troppo diversi. lei può essere un'idealista mentre lui sarà più razionale, magari disilluso. non dico che lui sia in declino ma quantomeno è vicino all'apice. la sua parabola di vita non potrà più crescere così tanto. lei invece è praticamente all'inizio e secondo me lui potrebbe influenzarla negativamente, in questo senso.

qualcuno potrebbe dire che c'e anche la possibilità che lui possa aiutarla a crescere ma non credo sia questo il ruolo di un partner. io credo che si debba crescere insieme. più o meno.

poi per carità, una breve storia ci può stare. ma poi finisce li, secondo me.

è anche vero che è anacronistico discutere di relazioni a lungo termine perché statisticamente non sembrano più far parte del mondo attuale. quindi il discorso un po' scema...
16-08-2025 16:57
3stm
Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.

Quote:
Originariamente inviata da Lost75 Visualizza il messaggio
non è che i solitari adesso siano tutte persone cattive. Gli stronzi ci sono tra gli introversi tanto quanto tra gli estroversi.
beh ce la si può raccontare quanto si vuole, ma se sei solo un motivo c'è. e quasi sempre è dovuto al carattere.

la caratteristica più comune di chi è solo è l'introversione.
introversione significa essere rivolti verso se stessi. è strettamente correlata all'egoismo. talvolta mancanza di empatia. se anche provi emozioni verso gli altri, non riesci ad esprimerle quindi è come se non ci fossero, non vengono percepite. sei chiuso, non lasci entrare le persone. questo è il modo gentile di dirlo.
il modo onesto è che l'introverso è antipatico. talvolta uno stronzo. l'estroverso può essere anche lui uno stronzo, ma uno stronzo che è comunque rivolto verso gli altri. comunque sia instaura un rapporto, fosse anche conflittuale.

tra chi è solo sul forum, si legge spesso, anzi sempre, che gli altri non gli vanno bene, non gli piacciono, non sono come lui li vorrebbe. non lo capiscono, non vogliono interagire con lui. sembra che ci sia una cospirazione.
in realtà il problema è lui stesso.

che magari su un forum è gentile, affabile, apprezzato per le sue molteplici e oggettive qualità, che però a livello sociale non contano nulla.

poi ci sono qualità che semplificheremo in look money e status, che se possedute in quantità elevate superano lo scoglio dell'introversione
16-08-2025 16:24
Lost75
Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Si ha diritto di desiderare tutto quello che si vuole, invece il diritto di insultare e id essere pure empatizzato perché le cesse fanno dispetto alla vista, io lo nego, ma chi lo accetta ok, benissimo.
Se piace consolare chi è solo "perché è brutto e vecchio" ma insulta le brutte e vecchie, va bene, sono scelte personali.
Poi se si portano cetti esempi come "ecco, anche gli altri sono come noi", boh, vuol dire che in qualche modo si ragiona così.

Personalmente da certi ragionamenti vittimisti e offensivi al contempo, sono lontana anni luce e me ne guardo bene dal sentirmi parte della ghenga. Ma no perché io non sto in fissa col "trovare", quello è un altro conto.
Perché la gente non la divido in questo modo, e non mi ficco nel sottogruppo dei "soli" manco se fossi innub, perché dentro c'è di tutto, e sicuramente ho istinto di avvicinarmi più a chi è estroverso, sposato con prole, pieno di amici e festaiolo, ma non disprezza né offende né fa la vittima immolata, che a chi
è "fobico e solitario" e fa una vita rititata, ma é strunz.

Sta storia della grande famiglia e del "noi" mai la capirò.
A meno che non si sia come costoro che si sentono colpiti da ingiustizia perché non hanno la cerbiattina di cittadinanza (parlo al maschile perché é la maggioranza, ma Euridice era uguale. Infatti era molto più criticata dei corrispettivi incel maschili parimenti pretenziosi, ma io sono per la par condicio e ho ben flammato anche con lei) . Allora si ok è una famiglia.
Chi non ha sto ragionare rancoroso e offensivo che avrebbe a che spartire con certuni? La solitudine?
Ah beh allora io ho la fiora come Annalisa, beh non le abbiamo uguali perché sono tutte diverse ma sempre fiora è, quindi è mia sorella, amica del cuore, famiglia, condividiamo l'avere lo stesso apparato riproduttivo .

Cose in comune si hanno con tutti.

Forse conforta il "sentirsi parte", Smeraldina pensa che ci siamo noi e ci sono loro, cara Smeraldina qui dentro c'é chi non ti incontrerebbe manco per un caffè, e non perché si vergogna. Non gliene frega niente dei tuoi problemi, perché sei femmina, non persona e magari nemmeno li ha mai provati i problemi tuoi.
Mi spiace , ma il discrimine "noi sfigati e buoni e soli"/"loro cattivi ed estroversi" non esiste.
(Io sì, in caffè con te volentieri, basta che non sei come tuo cugino).
(Dato che pure io sono solitario quindi mi sento tirato in mezzo) Non cadiamo nei pregiudizi, non è che i solitari adesso siano tutte persone cattive. Gli stronzi ci sono tra gli introversi tanto quanto tra gli estroversi. E' come dire che gli immigrati sono peggiori degli italiani e quindi preferisco starne alla larga e frequentare connazionali.
16-08-2025 15:42
untipostrano
Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.

beh a quell'età o sei un attore di hollywood oppure la 25enne figa te la sogni!
16-08-2025 14:44
Keith
Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.

Quote:
Originariamente inviata da Smeraldina Visualizza il messaggio
Mio cugino 56enne ancora single è andato con l'unico amico che gli è rimasto,perchè tutti gli altri alcuni sono diventati nonni,in una nota località di mare turistica della Sicilia,mi ha scritto su watzapp:siamo arrivati c'è un casino,dopo un pò mi ha telefonato e mi ha detto di quanto si sentono a disagio in mezzo a tanti ragazzi di 20 30 anni e addirittura minorenni,le ragazze neanche li considerano,perchè per loro sono vecchi ovviamente,così hanno optato per un locale dove ci sono persone adulte che sono tutte accoppiate e che ballano solo tra persone che si conoscono,ci sono solo alcune racchie mi ha detto,e a pensare che erano andati li con lo scopo di trovare chissà quale gran divertimento,quindi confortiamoci d una certa diventa così anche per gli estroversi vengono esclusi dai giovani,si anche loro cozzano con la dura realtà.
Ma se vado in Sicilia ci vado per la bellezza del mare e delle isole, non di certo per rimorchiare le tipe. Per quello scopo andrò all'estero semmai. Oppure a 56 anni mi metto l'animo in pace e me ne sto tranquillo a godermi il mare.
16-08-2025 13:02
Smeraldina
Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Si ha diritto di desiderare tutto quello che si vuole, invece il diritto di insultare e id essere pure empatizzato perché le cesse fanno dispetto alla vista, io lo nego, ma chi lo accetta ok, benissimo.
Se piace consolare chi è solo "perché è brutto e vecchio" ma insulta le brutte e vecchie, va bene, sono scelte personali.
Poi se si portano cetti esempi come "ecco, anche gli altri sono come noi", boh, vuol dire che in qualche modo si ragiona così.

Personalmente da certi ragionamenti vittimisti e offensivi al contempo, sono lontana anni luce e me ne guardo bene dal sentirmi parte della ghenga. Ma no perché io non sto in fissa col "trovare", quello è un altro conto.
Perché la gente non la divido in questo modo, e non mi ficco nel sottogruppo dei "soli" manco se fossi innub, perché dentro c'è di tutto, e sicuramente ho istinto di avvicinarmi più a chi è estroverso, sposato con prole, pieno di amici e festaiolo, ma non disprezza né offende né fa la vittima immolata, che a chi
è "fobico e solitario" e fa una vita rititata, ma é strunz.
Sta storia della grande famiglia e del "noi" mai la capirò.
A meno che non si sia come costoro che si sentono colpiti da ingiustizia perché non hanno la cerbiattina di cittadinanza (parlo al maschile perché é la maggioranza, ma Euridice era uguale. Infatti era molto più criticata dei corrispettivi incel maschili parimenti pretenziosi, ma io sono per la par condicio e ho ben flammato anche con lei) . Allora si ok è una famiglia.
Chi non ha sto ragionare rancoroso e offensivo che avrebbe a che spartire con certuni? La solitudine?
Ah beh allora io ho la fiora come Annalisa, beh non le abbiamo uguali perché sono tutte diverse ma sempre fiora è, quindi è mia sorella, amica del cuore, famiglia, condividiamo l'avere lo stesso apparato riproduttivo .

Cose in comune si hanno con tutti.

Forse conforta il "sentirsi parte", Smeraldina pensa che ci siamo noi e ci sono loro, cara Smeraldina qui dentro c'é chi non ti incontrerebbe manco per un caffè, e non perché si vergogna. Non gliene frega niente dei tuoi problemi, perché sei femmina, non persona e magari nemmeno li ha mai provati i problemi tuoi.
Mi spiace , ma il discrimine "noi sfigati e buoni e soli"/"loro cattivi ed estroversi" non esiste.
(Io sì, in caffè con te volentieri, basta che non sei come tuo cugino).
Tu hai pienamente ragione su tutto invecchiano gli uomini come anche le donne,solo che in questa società maschilista non si vuole ammettere,frutto di condizionamenti culturali,loro si credono in un certo modo privilegiati dalla natura,ma non è così.
16-08-2025 13:02
Warlordmaniac
Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.

Quote:
Originariamente inviata da 3stm Visualizza il messaggio
hai ragione mi sono espresso male.

intendevo dire che io percepisco di non avere niente da condividere con persone che hanno molti anni meno di me, ma tieni presente che molti anni meno di me significa essere un adolescente. sono consapevole che con l'avanzare dell'età le differenze si assottigliano. in particolare dai 30 anni in su sono disposto a credere che possano essere azzerate.

se devo fare una proiezione di (se e) quando avrò 50 anni, ritengo che la mia opinione sarà la stessa, visto che già ora mi percepisco molto distante da una 25 enne

ma ripeto, parlo per me. e se qualcuno mi dovesse chiedere un parere mi sentirei di sconsigliare una relazione con questa differenza di età. ma non ne faccio una regola generale e non giudico male a priori.
Non solo non sento di avere nulla con cui spartire con una di 20 anni, ma all' epoca dei miei 20 anni non avevo proprio nulla da spartire con le mie coetanee e riferendomi al passato posso anche dire che era una mia percezione. Anzi, la mia speranza era di averci qualcosa da spartire, invece rimanevo deluso e poi disilluso, finché ho capito che era da accettare che siamo due pianeti diversi.
Infatti il problema non è tanto la differenza di età, quanto la differenza di sesso e quindi di esperienze. La regola dice "simili per capirsi, diversi per amarsi", ma qui non ci si capisce più per nulla.
Perché dico questo?
Perché secondo me una relazione etero è comunque un salto nel buio di una profonda differenza tra due persone. Piglia adesso una 45enne: un figlio neanche così piccolo, un matrimonio, un divorzio, una relazione seria dopo il matrimonio, un tutoraggio da madre separata, 10 lavoro; incontra me: zero figli, zero relazioni, uscite al pub, streetwalking in solitaria, sport, internet. Dove sono le affinità?
16-08-2025 12:45
3stm
Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.

Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Poi ti rispondo, ma non capisco il quote di chi sia. Qwerty? Non ha postato.
non era un quote erano parole mie
16-08-2025 11:45
claire
Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.

Si ha diritto di desiderare tutto quello che si vuole, invece il diritto di insultare e id essere pure empatizzato perché le cesse fanno dispetto alla vista, io lo nego, ma chi lo accetta ok, benissimo.
Se piace consolare chi è solo "perché è brutto e vecchio" ma insulta le brutte e vecchie, va bene, sono scelte personali.
Poi se si portano cetti esempi come "ecco, anche gli altri sono come noi", boh, vuol dire che in qualche modo si ragiona così.

Personalmente da certi ragionamenti vittimisti e offensivi al contempo, sono lontana anni luce e me ne guardo bene dal sentirmi parte della ghenga. Ma no perché io non sto in fissa col "trovare", quello è un altro conto.
Perché la gente non la divido in questo modo, e non mi ficco nel sottogruppo dei "soli" manco se fossi innub, perché dentro c'è di tutto, e sicuramente ho istinto di avvicinarmi più a chi è estroverso, sposato con prole, pieno di amici e festaiolo, ma non disprezza né offende né fa la vittima immolata, che a chi
è "fobico e solitario" e fa una vita rititata, ma é strunz.
Sta storia della grande famiglia e del "noi" mai la capirò.
A meno che non si sia come costoro che si sentono colpiti da ingiustizia perché non hanno la cerbiattina di cittadinanza (parlo al maschile perché é la maggioranza, ma Euridice era uguale. Infatti era molto più criticata dei corrispettivi incel maschili parimenti pretenziosi, ma io sono per la par condicio e ho ben flammato anche con lei) . Allora si ok è una famiglia.
Chi non ha sto ragionare rancoroso e offensivo che avrebbe a che spartire con certuni? La solitudine?
Ah beh allora io ho la fiora come Annalisa, beh non le abbiamo uguali perché sono tutte diverse ma sempre fiora è, quindi è mia sorella, amica del cuore, famiglia, condividiamo l'avere lo stesso apparato riproduttivo .

Cose in comune si hanno con tutti.

Forse conforta il "sentirsi parte", Smeraldina pensa che ci siamo noi e ci sono loro, cara Smeraldina qui dentro c'é chi non ti incontrerebbe manco per un caffè, e non perché si vergogna. Non gliene frega niente dei tuoi problemi, perché sei femmina, non persona e magari nemmeno li ha mai provati i problemi tuoi.
Mi spiace , ma il discrimine "noi sfigati e buoni e soli"/"loro cattivi ed estroversi" non esiste.
(Io sì, in caffè con te volentieri, basta che non sei come tuo cugino).
16-08-2025 10:56
Warlordmaniac
Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.

Poi ti rispondo, ma non capisco il quote di chi sia. Qwerty? Non ha postato.
16-08-2025 09:27
3stm
Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.

hai ragione mi sono espresso male.

intendevo dire che io percepisco di non avere niente da condividere con persone che hanno molti anni meno di me, ma tieni presente che molti anni meno di me significa essere un adolescente. sono consapevole che con l'avanzare dell'età le differenze si assottigliano. in particolare dai 30 anni in su sono disposto a credere che possano essere azzerate.

se devo fare una proiezione di (se e) quando avrò 50 anni, ritengo che la mia opinione sarà la stessa, visto che già ora mi percepisco molto distante da una 25 enne

ma ripeto, parlo per me. e se qualcuno mi dovesse chiedere un parere mi sentirei di sconsigliare una relazione con questa differenza di età. ma non ne faccio una regola generale e non giudico male a priori.
16-08-2025 08:28
Warlordmaniac
Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.

Quote:
Originariamente inviata da 3stm Visualizza il messaggio
è una mia opinione personale, non ho detto che devono andare in galera. io non ho niente neanche contro la zoofilia, figurati

lo so che ai 40 enni piacciono le 20enni. e anche ai 50enni, ai 60enni. a tutti piacciono, ma un conto è il piacere, che è un istinto naturale, e un altro è approvare moralmente/eticamente una relazione, che sono dei costrutti sociali.
Ma se l'approvano i due diretti interessati chi siamo noi per dire che non funzionerà? Normalmente c'è dell' antimoralismo molto forte verso chi giudica certe scelte. Ad esempio quante volte qui critichiamo i fratelli Bianchi e di riflesso le menti eccelse che vogliono stare con loro? Che cosa ci viene detto? 1 Che la libertà femminile è sacra, 2 che i tizi saranno magari violenti ma sono sicuri di sé e gli altri uomini "devono stacce".
Possiamo riassumere che il sesso è un gioco e che i risultati devono essere accettati e se non li accetti sei un rosicone.
Quindi se il sesso segue legge liberali, deve seguirle sempre.
Invece quando rosica l'incel viene preso in giro, quando rosica la donna che ha superato il prime time e non vuole che i possibili benefattori suoi coetanei abbiano campo libero, allora bisogna ascoltarla e si crea questo enclave di moralismo in un sistema che si vanta di essere liberale.
16-08-2025 07:49
claire
Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.

Quote:
Originariamente inviata da Lost75 Visualizza il messaggio
Questo semplicemente vorrebbe ipergamare come molti e molte, pretende troppo e non vale ciò che pretende,
oltretutto disprezza ciò che non gli garba, questo disprezza le donne non più giovani chiamandole racchie, al pari di quelli che disprezzano le obese o di quelle che disprezzano timidi insicuri vergini definendoli sfigati. Il mondo è pieno di gente poco buona.
Oh là.

Poi non è mica che debba andare in galera, magari per il resto è una brava persona, per carità. Il problema è empatizzare, giustificare, fare passare per" più buoni degli altri" quelli che hanno sfortune. Soprattutto relazionali. Ehi consoliamoci che c'è mio cugino che non cucca le 20enni, vabbè chiama racchie le tizie, é uno di noi poverino, non siamo soli.
Maccos.
16-08-2025 07:43
Lost75
Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.

Quote:
Originariamente inviata da Smeraldina Visualizza il messaggio
Ha avuto molte storie e si è fidanzato ufficialmente a 22 anni lei insisteva che voleva sposarsi subito,era possessiva e gelosa quindi sentendosi oppresso ha rotto il fidanzamento,poi a 34 anni si è fidanzato con una bella coetanea ma è stata lei a mollarlo(il motivo non lo so)il resto storie senza importanza,si ha iniziato a lavorare a 16 anni come apprendista meccanico ora i miei zii sono entrambi deceduti ed è rimasto solo.Problemi di salute no,un tipo normale ne bello e ne brutto con la battuta pronta.
Questo semplicemente vorrebbe ipergamare come molti e molte, pretende troppo e non vale ciò che pretende,
oltretutto disprezza ciò che non gli garba, questo disprezza le donne non più giovani chiamandole racchie, al pari di quelli che disprezzano le obese o di quelle che disprezzano timidi insicuri vergini definendoli sfigati. Il mondo è pieno di persone così purtroppo
16-08-2025 06:58
claire
Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.

E perché non può mettersi con una 56 enne, è il superfico di Belair? Gli hai detto di fare a meno di offendere le racchie e di guardarsi allo specchio? Io l'avrei fatto. Mo bisogna empatizzare pure chi va in giro ad offendere, ma ci sta qui dentro, é pieno di piagnucololoni vittimisti che odiano e insultano e pensano di meritarsi la più fica che ci sia , oh poverini che empatia provo , stracazzi loro, potevano fare i calciatori di serie A, quelli trovano top model anche se sono brutti, sei nato cesso, non sai fare i big money, inutile che te la pigli con le cesse, esisti tu che fai cacare dentro e fuori, esistono pure loro.

Buon sabato Smeraldina, scusa l'ot, sono davvero stomacata dalla cattiveria e offese gratuite della gente. Diglielo a tuo cugino per favore, ha detto Claire del forum di dirti che sei un cesso cattivo. Grazie.
16-08-2025 06:47
Smeraldina
Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.

IO non ho detto che mio cugino a 56 anni è spacciato magari può mettersi anche con una quarantenne,è logico che le ventenni sono troppo giovani per lui,potrebbero essere sue figlie,almeno che uno non abbia un mucchio di soldi ma è vero amore quello?Non credo proprio.
Questa discussione ha più di 20 risposte. Clicca QUI per visualizzare l'intera discussione.



Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 21:26.
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.