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Discussione: L'illusoria idea di separazione/divisione Rispondi alla discussione
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21-07-2025 20:42
cosechenonho
Re: L'illusoria idea di separazione/divisione

Hai letto “Discesa all’inferno” di Doris Lessing? Lo sto leggendo in questo periodo e il tuo discorso mi ricorda alcune parti del libro. Se posso, te lo consiglio, è molto avvincente.
21-07-2025 20:19
SugarPhobic
Re: L'illusoria idea di separazione/divisione

Personalmente vedo qualche falla nel ragionamento, molto astratto.

L'isolamento è isolamento. Il telefono prende polvere, vedi solo il tuo volto allo specchio, non hai nessuno a cui dare e ricevere emozioni.
L'isolamento è una cosa apocalittica, non penso sia illusoria...
21-07-2025 17:03
XL
Re: L'illusoria idea di separazione/divisione

Quote:
Originariamente inviata da insiemealvento Visualizza il messaggio
Non siamo differenti, né divisi, non siamo migliori né peggiori di altri, semplicemente: siamo.
Vorrei convincere qualcuno straricco che è uguale a me e non ci perderebbe nulla a darmi tutto, che in fondo resteremmo uguali, che vuoi che cambi? Ma mi sa che è un po' difficile convincerli 'sti tizi, vorrei che gli altri fossero realmente convinti di queste cose, ma poi quando si tratta di dimostrare praticamente che si crede a quel che si dice, che queste differenze son poca cosa, cambiu tutto.
il fatto che ci sono attaccati a 'sta roba in modo tanto avido, cancella tutto, siamo uguali e siamo tutti sulla stessa barca... Sì certo... 'Sto cavolo!
Questo non significa essere folli e negare che c'è connessione, che se spariscono le foreste moriamo tutti, ma semplificare cose simili in una specie di comunione di interessi generalizzata per me rappresenta una semplificazione errata.
Ci sono alcuni interessi comuni, ma non tutti, nell'insieme si potrebbe continuare ad essere in conflitto in generale, perché ogni singolo non condivide tutti i propri interessi con tutti. Due cose rosse magari hanno lo stesso colore ma poi si differenziano rispetto ad altre caratteristiche e restano perciò tutti oggetti separati e distinti, come gli individui. I numeri pari son tutti pari ad esempio ma ognuno ammette una sola scomposizione in fattori primi che lo differenzia inevitabilemente da tutti gli altri.
Se ad esempio per salvare una foresta tolgono a me il lavoro e io muoio comunque, cosa vuoi che me ne fotta delle foreste visto che muoio pure prima che si estinguano? In un caso simile il presunto interesse comune viene a cadere.
Queste teorie hanno dei grossi limiti, restiamo individui separati con i nostri interessi sempre e comunque, non siamo uguali, simili sotto certi aspetti, somiglianti, questo sì, lo vedo, ma diversi, ed irrimediabilmente separati, gli interessi comuni sono una cosa che emerge a partire da quelli individuali, singolari, che fanno parte della propria unicità, non vale il contrario.
L'unità di inenti non è un bene in sé per il singolo, dipende, se intercetta davvero i suoi interessi è un bene, altrimenti, un male, dipende dagli interessi del singolo, se si amalgamano bene col resto, l'unità diventa un bene, altrimenti un male.
Che debba esserci a monte questa armonia col resto non mi ha mai convinto, e non mi ha mai convinto alcuna corrente filosofica che la assumesse come un bene in sé. Non siamo un'orchestra, non abbiamo come obiettivo solo quello di suonare qualcosa insieme. Che poi ci sia coordinazione anche in una lotta in fin dei conti mi interessa poco, sempre in conflitto siamo, sempre i nostri interessi contrapposti sono, se anche qua pare che stiamo suonando all'unisono grazie ad interessi condivisi è una conclusione errata, siamo in relazione, ma soli e separati, non c'è una vera comunione a monte, la comunione è formale come due spadaccini che si affrontano, non stanno facendo quello che fanno per un qualche bene comune, anche se i loro movimenti sembrano coordinarsi, ad ogni attacco una difesa opportuna.
Se per armonia si intende un mondo regolato, già lo è in armonia, è stato sempre in armonia, e sempre lo sarà in armonia, se si intende che debba esserci una comunione di interessi, una forma di egualitarismo e così via, non c'è affatto questa armonia, e dubito fortemente che possa esserci visto l'andazzo.
21-07-2025 14:01
Sikerhoof
Re: L'illusoria idea di separazione/divisione

Quote:
Originariamente inviata da insiemealvento Visualizza il messaggio
Sì la fisicità con i suoi bisogni crea problemi, e anche l'interiorità, con i suoi desideri, crea problemi, e la nostra fisicità e la nostra interiorità sono connesse tra di loro e sono anche connesse e dipendenti con tutte le fisicità e le interiorità che esistono intorno a noi.

Certo, ognuno di noi sperimenta delle condizioni, fisiche o mentali, che ci influenzano. Quante persone hanno il mal di testa nel mondo mentre lo hai anche tu? Quali cause e quali condizioni, tutte facenti parte della complessa rete di interdipendenze dell'esistenza, hanno causato il mal di testa? La relazione con qualcuno lo ha causato? Il cibo che hai mangiato? Una serie di pensieri che sono sorti in solitudine ma sono stati indotti dalla società nella quale vivi? Dei cambiamenti all'interno della chimica del tuo corpo che è in relazione in un dato ambiente?...potremmo continuare ancora e ancora e ancora aggiungendo sempre più elementi tutti interdipendenti tra di loro...

Se io ho fame certo sono io che ho fame e non tu che invece ti stai mangiando un bel panino.
Ma perché ho fame?
Non ho il denaro {il denaro lo guadagni relazionandoti con le altre persone} per comprare il cibo? Ho il denaro ma il cibo è terminato perché altre persone lo hanno comprato tutto o non è disponibile perché chi lo produce, ad esempio l'agricoltore, ha avuto dei problemi che hanno distrutto il suo raccolto? Oppure se vivi in uno stato di natura, e quindi ti relazioni con essa, hai fame perché le tua abilità di caccia, apprese de altre persone, sono scarse? Oppure gli animali che potevi cacciare si sono spostati altrove spinti da una serie di cause e condizioni o altre persone che cacciano si sono mangiate tutti gli animali nella zona dove tu cacci? Hai fame perché vorresti mangiare ma sei triste e non riesci a mandare giù niente? Oppure qualcuno ti ha rubato il cibo che stavi per mangiare?...anche in questo caso potremmo continuare a lungo, aggiungendo sempre più elementi...
L'esempio della fame è estremo, ma l'ho usato per mettere in evidenza il fatto che è proprio dalla separazione che nascono i bisogni fisici come mangiare. E che in determinate condizioni è proprio la separazione a imporsi con i suoi istinti e automatismi per preservare se stessa.
20-07-2025 16:37
insiemealvento
Re: L'illusoria idea di separazione/divisione

Quote:
Originariamente inviata da Sikerhoof Visualizza il messaggio
Non penso che la separazione sia un illusione. Siamo interconnessi, ma separati. Se mi fa male la testa, il dolore lo sento io, non qualcun'altro. Se sto morendo di fame, e il cibo scarseggia, sarei disposto anche ad uccidere pur di placare la fame. È la fisicità che con i suoi bisogni e desideri che ci porta a scontrarci.
Sì la fisicità con i suoi bisogni crea problemi, e anche l'interiorità, con i suoi desideri, crea problemi, e la nostra fisicità e la nostra interiorità sono connesse tra di loro e sono anche connesse e dipendenti con tutte le fisicità e le interiorità che esistono intorno a noi.

Certo, ognuno di noi sperimenta delle condizioni, fisiche o mentali, che ci influenzano. Quante persone hanno il mal di testa nel mondo mentre lo hai anche tu? Quali cause e quali condizioni, tutte facenti parte della complessa rete di interdipendenze dell'esistenza, hanno causato il mal di testa? La relazione con qualcuno lo ha causato? Il cibo che hai mangiato? Una serie di pensieri che sono sorti in solitudine ma sono stati indotti dalla società nella quale vivi? Dei cambiamenti all'interno della chimica del tuo corpo che è in relazione in un dato ambiente?...potremmo continuare ancora e ancora e ancora aggiungendo sempre più elementi tutti interdipendenti tra di loro...

Se io ho fame certo sono io che ho fame e non tu che invece ti stai mangiando un bel panino.
Ma perché ho fame?
Non ho il denaro {il denaro lo guadagni relazionandoti con le altre persone} per comprare il cibo? Ho il denaro ma il cibo è terminato perché altre persone lo hanno comprato tutto o non è disponibile perché chi lo produce, ad esempio l'agricoltore, ha avuto dei problemi che hanno distrutto il suo raccolto? Oppure se vivi in uno stato di natura, e quindi ti relazioni con essa, hai fame perché le tua abilità di caccia, apprese de altre persone, sono scarse? Oppure gli animali che potevi cacciare si sono spostati altrove spinti da una serie di cause e condizioni o altre persone che cacciano si sono mangiate tutti gli animali nella zona dove tu cacci? Hai fame perché vorresti mangiare ma sei triste e non riesci a mandare giù niente? Oppure qualcuno ti ha rubato il cibo che stavi per mangiare?...anche in questo caso potremmo continuare a lungo, aggiungendo sempre più elementi...
01-06-2025 18:27
Sikerhoof
Re: L'illusoria idea di separazione/divisione

Non penso che la separazione sia un illusione. Siamo interconnessi, ma separati. Se mi fa male la testa, il dolore lo sento io, non qualcun'altro. Se sto morendo di fame, e il cibo scarseggia, sarei disposto anche ad uccidere pur di placare la fame. È la fisicità che con i suoi bisogni e desideri che ci porta a scontrarci.
01-06-2025 16:51
insiemealvento
L'illusoria idea di separazione/divisione

Nessun essere vivente è separato dagli altri, e se parliamo di esseri umani non lo siamo né a livello pratico né a livello della coscienza.

A livello pratico:
anche una persona che vive dentro casa senza mai uscirne è collegata a tutte le altre persone e può vivere dentro casa senza mai uscirne perché qualcuno ha costruito quella casa, ha costruito i muri, l'impianto idraulico e quello elettrico. Il cibo che mangia è fornito da altri, i vestiti che indossa sono forniti da altri, la linea internet è fornita da altri, il pc/smartphone/tablet è stato costruito da altri, il frigorifero e la tv sono forniti da altri e tutti gli elettrodomestici che utilizza vengono alimentati dall'energia che altri forniscono.
Tutto ciò che gli permette di vivere tra quattro mura senza uscirne è garantito dal lavoro comune.
Un dentista può dedicarsi alla propria attività perché altre persone lo sfamano, costruiscono e riparano l'automobile che utilizza e lo stesso vale per tutti gli strumenti del suo mestiere. Ha potuto studiare e laurearsi perché qualcuno ha costruito l'edificio che ospita l'università e le varie facoltà insieme a tutto ciò che è contenuto dentro quelle stanze.
Che tu sia un contadino di uno sperduto paese montano o un famoso attore di Hollywood la questione non cambia: sei connesso a tutti gli altri esseri umani.

A livello della coscienza:
il cervello, e tutto il corpo umano, sono comuni a tutta l'umanità e lo stesso vale per il contenuto della coscienza che è andata plasmandosi nel corso del tempo insieme al corpo.
Comuni sono il dolore, la sofferenza, i desideri, le paure, le necessità.
Comune è la conoscenza che è stata tramandata e ha plasmato, insieme a dolore sofferenza desideri e necessità, le vite delle persone e ha creato ciò che esiste intorno a noi e ciò che esiste dentro di noi. La coscienza ci ha resi quello che siamo e ha reso la società nella quale viviamo quella che è.
E in qualsiasi parte del mondo andrai la vita è la stessa: l'essere umano cerca sicurezza in termini pratici attraverso il cibo, la casa, le cure mediche, il lavoro etc etc e cerca sicurezza interiore attraverso la ricerca di affetto, comprensione, condivisione.

Gli oggetti sono frutto del lavoro comune, la conoscenza che sta dietro il lavoro manuale è frutto di una tradizione comune che è stata tramandata all'interno della specie.
I pensieri le parole e le azioni sono comuni.

Tutti cercano ciò che piace, e vogliono sfuggire ciò che non piace, cercando qualcosa che duri il più a lungo possibile se parliamo di piacere; cercando nel contempo di ridurre il più possibile il dolore e la sofferenza. E vogliono ripetere ciò che piace e quando non possono ripeterlo soffrono.
Tutti si identificano con qualcosa, per cercare un senso di appartenenza: la famiglia, la nazione, il partito, il gruppo, la religione, la squadra di calcio, il genere musicale o quello sessuale, l'associazione di qualunque genere essa sia, il forum di fobiasociale o quello delle mamme in Alabama che cucinano dolci etc etc...

E cercando identificazione con gruppi più o meno grandi si creano confini e divisione e conflitto.
Io sono così e sono diverso da te, questo è mio e invece quello è tuo, questo fa parte di noi e non fa parte di loro. Da questa parte del confine e dell'altra parte del confine.
Ognuno pensa al particolare, vive per esso, senza rendersi conto che fa parte del generale.
Particolare e generale sono due lati della stessa superficie, indivisibili, come ciò che esiste sotto terra, ad esempio le radici, e ciò che esiste sopra la terra, ad esempio le fronde degli alberi dove si posano gli uccelli.

Non siamo differenti, né divisi, non siamo migliori né peggiori di altri, semplicemente: siamo.



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