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Discussione: Esposizione graduale Rispondi alla discussione
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Ieri 15:28
Walla
Re: Esposizione graduale

A mio modesto parere funziona, ma solo se associata alla pratica cognitiva, cioè non fare solo esercizio meccanico di esposizione ma cercare proprio di cambiare il proprio modo di ragionare. E questa è la parte più complessa, anche perché se fermi l'esposizione graduale anche solo per un periodo poi riprendere è difficile.
07-07-2025 20:55
Sasuke
Re: Esposizione graduale

Ragazzi non avete letto l'articolo non è l'esposizione fisica che pensate voi è più un percorso interiore che fisico
07-07-2025 19:15
SugarPhobic
Re: Esposizione graduale

Un motivo per cui il mio cervello si ostini (e resti perplesso ogni volta) a leggere il titolo del 3D: Erezione Graduale non lo so, è anche fallocentrico poco elegante etc
Ho finito, fine OT scusate
07-07-2025 17:43
Lory
Re: Esposizione graduale

A me l'esposizione non ha mai dato un beneficio a livello terapeutico.
06-07-2025 21:32
timewave
Re: Esposizione graduale

Credo assolutamente che funzioni perché, anche senza esserne a conoscenza in passato, vedo sulla mia pelle i miglioramenti che ci sono stati a forza di fare cose che anni fa mi terrorizzavano e ora mi sono indifferenti... Per dire, a 18 anni dovevo prepararmi anche per chiamare il barbiere per fissare un appuntamento, ora posso chiamare chiunque e improvvisare senza problemi.

Però sulle cose che ancora mi creano ansia faccio davvero fatica a identificare dei passi per espormi gradualmente. Più che altro perché sulla carta posso anche immaginarmi il modo in cui andrebbe l'interazione, ma poi sul momento fatico ad applicare quello che mi dico che dovrei fare e il mio corpo va in autopilota con il solito modo sbagliato di reagire in quei contesti.
06-07-2025 18:50
Sikerhoof
Re: Esposizione graduale

L’esposizione funziona, ma ha un effetto temporaneo: finché resto a contatto con l’ambiente ansiogeno, miglioro.
Ma se passa troppo tempo senza espormi, tendo a regredire, e mi ritrovo a dover ripartire quasi da zero.

Detto questo, c’è da dire che non ho più quelle forti reazioni fisiche che avevo in passato, come tachicardia, sudorazione eccessiva o tremori. Resta però un senso di fastidio, disagio, e una certa tendenza all’isolamento.
06-07-2025 14:56
CamillePreakers
Re: Esposizione graduale


nel mio caso sulla fobia sociale la teoria ha funzionato, ma non in modo completo. ovvero anche se faccio cose che prima non avrei mai fatto e bene o male ho una vita sociale continuo a provare un carico di insicurezza e paura dell'altro che non è ''normale''.
in più mi sono resa conto che almeno una parte delle mie paure è perfettamente fondata a causa di cose che effettivamente sono successe.
06-07-2025 09:55
Melmoth
Re: Esposizione graduale

Queste terapie cognitivo-comportamentalli mi lasciano sempre un pò scettico. Sono superficiali e mi sembra che ignorino tutto il corredo esistenziale-ideologico di un individuo bollandolo come pippe mentali o scuse per non agire (mi è stato detto da un terapeuta).
Con me sta roba non ha mai funzionato, forse funzionerà con persone piu' semplici, pragmatiche e con gli obiettivi piu' chiari boh...Poi comunque ci vuole tanta costanza ma prima di tutto motivazione e fede, quest'ultima è fondamentale. Cioè credere che sia la strada giusta da percorrere anche se i risultati positivi immediati non arrivano. Nel caso di soli risultati negativi o neutri non avrebbe senso tanto spreco di energie, sarebbe come continuare a spaccarsi in palestra ma non vedere nessun risultato in termini di massa muscolare.
La differenza è che se mi spacco di pesi e faccio un'alimentazione adeguata ho dei risultati certi e di conseguenza cresce la motivazione, quindi alla base c'è solo una valutazione di costi-benefici. Nel caso della terapia ci sono troppe variabili e l'unica cosa certa sono i costi. Il solito punto debole delle psicoterapie insomma.
04-07-2025 16:45
Warlordmaniac
Re: Esposizione graduale

Quote:
Originariamente inviata da varykino Visualizza il messaggio
si ma il reale motivo della paura è sempre per colpa degli altri , ti fai problemi se ti impappini nn perchè ti impappini , ma perchè pensi che fai una brutta figura rispetto agli altri ..... in genere la paura viene se uno sovrastima qualcosa , tipo ho paura dei cani perchè so tutti aggressivi incazzati mozzicano etc.... quando in realtà esistono delle "merdine" buone che nn mozzicano .... solo che la paura ti fa vedere i cani come tutti uguali ..... uno dovrebbe fare un discorso razionale riguardo al prossimo e farlo scendere dal piedistallo , c è un discorso in mezzo alla gente? io nn sto li a servire il pubblico e nn sono costretto a piacere al pubblico o ad accontentarlo , io faccio il mio discorso , mi impappino e se nn piace so cazzi loro non miei .... ok so tutte cose difficili da fare , nn dico sia facile ma il meccanismo secondo me è quello , diciamo l errore che scatena il tutto è che uno mitizza il prossimo , e questo avviene anche perchè uno ha una bassa autostima . ma secondo me uno nn dovrebbe lavorare sull autostima , dovrebbe smontare quella del prossimo , almeno la proiezione che si ha in testa del prossimo , sicuramente è piu facile che lavorare sull autostima
Ma se non me ne importa nulla e sono problemi loro, allora non lo faccio, proprio perché non serve uno sforzo del genere. Io mi impappino anche da solo, comunque.
04-07-2025 08:23
claire
Re: Esposizione graduale

La fobia è proprio fobia, è fisica, scatena attacco di panico quando l'esposizione è estrema.
Altre cose possono essere il disagio, il fastidio, la poca attitudine a fare qualcosa, anche il fatto che non piacciano cose che dovrebbero piacere, e queste robe possono avere i loro motivi psicologico certamente.
Ma la fobia è proprio tale. Se si ha un forte disturbo d'ansia , che siano presenti fobie è abbastanza "normale", c'è proprio una disregoloazione delle emozioni, l'amigdala scassata che fa vivere in stato di allerta, e bisogna dire grazie genitori
04-07-2025 08:14
varykino
Re: Esposizione graduale

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Lavorare sulle cause delle fobie è dura specialmente se sono radicate, risiedono nell'inconscio, si sono formate spesso nei primi anni di vita per ragioni famigliari/ ambientali/ traumatiche. Bisognerebbe almeno lavorarci subito, sul bambino, invece si va a terapia a over 30 anni dopo aver accumulato altre "esposizioni non controllate"/ traumi/cose varie che aggravano e ciaone la terapia e benvenuti ansiolitici.
si ovvio poi ci so tanti motivi e tanti traumi che innescano paure , nn è che è tutto uguale ...... però sto periodo qua in particolare , dei social , dell esposizione , nn dico sia per tutti cosi però una buona percentuale delle fobie è innescata da sto bisogno di piacere a tutti , sto bisogno di feedback dal prossimo , so meccanismi nocivi che sono caratteristici della società contemporanea ..... poi ovvio c è di tutto , chi ha fobie per maltrattamenti , abusi etc.. nn rientra in questi casi ..... però anche per questi la società per come s è sviluppata nn li aiuta di certo .... te dici vabbè dove vuoi arrivà? eh niente che fa tutto schifo XD
04-07-2025 08:02
claire
Re: Esposizione graduale

Lavorare sulle cause delle fobie è dura specialmente se sono radicate, risiedono nell'inconscio, si sono formate spesso nei primi anni di vita per ragioni famigliari/ ambientali/ traumatiche. Bisognerebbe almeno lavorarci subito, sul bambino, invece si va a terapia a over 30 anni dopo aver accumulato altre "esposizioni non controllate"/ traumi/cose varie che aggravano e ciaone la terapia e benvenuti ansiolitici.
04-07-2025 07:55
varykino
Re: Esposizione graduale

Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Ma perché uno ha paura di parlare in pubblico?
Dal motivo si valuta se è possibile sbloccarsi, migliorare oppure se non si risolverà nulla.
Io ho paura di parlare in pubblico perché sono comunicativamente pigro, ma probabilmente sono un pigro secondario, cioè sono dispendioso nell' eloquio.
Parlare in pubblico mi costringe a non sbagliare, a farmi capire, a non impappinarmi, a esporre con ordine un concetto quando la mia mente non conosce l' ordine.
Con queste condizioni, parlare in pubblico sarà sempre uno stress, esposizione o meno. Come sono stressanti alcune azioni che faccio sempre, ma mi piacciono.
si ma il reale motivo della paura è sempre per colpa degli altri , ti fai problemi se ti impappini nn perchè ti impappini , ma perchè pensi che fai una brutta figura rispetto agli altri ..... in genere la paura viene se uno sovrastima qualcosa , tipo ho paura dei cani perchè so tutti aggressivi incazzati mozzicano etc.... quando in realtà esistono delle "merdine" buone che nn mozzicano .... solo che la paura ti fa vedere i cani come tutti uguali ..... uno dovrebbe fare un discorso razionale riguardo al prossimo e farlo scendere dal piedistallo , c è un discorso in mezzo alla gente? io nn sto li a servire il pubblico e nn sono costretto a piacere al pubblico o ad accontentarlo , io faccio il mio discorso , mi impappino e se nn piace so cazzi loro non miei .... ok so tutte cose difficili da fare , nn dico sia facile ma il meccanismo secondo me è quello , diciamo l errore che scatena il tutto è che uno mitizza il prossimo , e questo avviene anche perchè uno ha una bassa autostima . ma secondo me uno nn dovrebbe lavorare sull autostima , dovrebbe smontare quella del prossimo , almeno la proiezione che si ha in testa del prossimo , sicuramente è piu facile che lavorare sull autostima
04-07-2025 07:46
Warlordmaniac
Re: Esposizione graduale

Quote:
Originariamente inviata da Trinacria Visualizza il messaggio
Credo che possa avere senso, almeno a livello teorico. Può essere un modo per abituarsi gradualmente a qualcosa che ci fa paura. Se ho paura di parlare in pubblico, la prima volta dico solo "Buongiorno", la seconda aggiungo un "Come va?" e man mano, vedendo che non avviene nessuna tragedia, aggiungo sempre più roba fino a farla diventare quasi un'abitudine consolidata.
Credo però che sia molto complicato da fare da soli. Ci deve essere qualcuno che ti segua e che riesca a crearti la situazione ottimale e magari che ti dia anche una spintarella. Ci vuole sicuramente tanta forza di volontà per farlo.
Ma perché uno ha paura di parlare in pubblico?
Dal motivo si valuta se è possibile sbloccarsi, migliorare oppure se non si risolverà nulla.
Io ho paura di parlare in pubblico perché sono comunicativamente pigro, ma probabilmente sono un pigro secondario, cioè sono dispendioso nell' eloquio.
Parlare in pubblico mi costringe a non sbagliare, a farmi capire, a non impappinarmi, a esporre con ordine un concetto quando la mia mente non conosce l' ordine.
Con queste condizioni, parlare in pubblico sarà sempre uno stress, esposizione o meno. Come sono stressanti alcune azioni che faccio sempre, ma mi piacciono.
04-07-2025 06:43
claire
Re: Esposizione graduale

Quote:
Originariamente inviata da varykino Visualizza il messaggio
Secondo me basta mettere le mani avanti ed essere pessimista , cioè parti col pensiero che sarà un disastro la cosa che andrai a fare , un completo disastro , nn devi aspettarti nulla di buono e se sei abbastanza pessimista , t accontenterai del risultato che avrai ,che in linea teorica nn dovrebbe essere peggio della catastrofe immaginata
Questa è un'ottima strategia.
Ha anche un nome in psicologia che non ricordo.
In genere.


Poi ci sono le eccezioni: io, che mi immagino lo scenario peggiore possibile ...poi invece succede di peggio di quello che ho pensato la vita ha molta fantasia, arriva sempre oltre
04-07-2025 06:21
varykino
Re: Esposizione graduale

Secondo me basta mettere le mani avanti ed essere pessimista , cioè parti col pensiero che sarà un disastro la cosa che andrai a fare , un completo disastro , nn devi aspettarti nulla di buono e se sei abbastanza pessimista , t accontenterai del risultato che avrai ,che in linea teorica nn dovrebbe essere peggio della catastrofe immaginata
04-07-2025 02:33
Warlordmaniac
Re: Esposizione graduale

Concordo con Claire
03-07-2025 22:43
claire
Re: Esposizione graduale

Il grosso limite dell'esposizione graduale, secondo me, è che nel caso della fobia sociale, la gradualità non è sempre possibile. Può essere utile per chi é giovane, chiuso in casa senza particolari esperienze traumatiche e con persone di supporto, famigliari e specialisti che supervisionano.
Allora il ragazzo può dedicarsi ad esporsi in modo graduale e controllato. Se uno invece si trova in situazioni dove è impossibile andare per gradi perché l'esposizione non può essere controllata, non si può fare.
Posso espormi gradualmente alla guida dell'elicottero, un giorno lo guardo, il giorno dopo lo tocco, il terzo giorno mi ci siedo, il quarto provo i comandi e dopo tot giorni volo. E non è nemmeno detto che vada a rischio zero.
Con la socialità è ben più complesso. Nasciamo e siamo già in un primo contesto sociale , la diagnosi arriva quando socialmente abbiamo già esperienze non graduali, non controllate e relativi traumi. E dopo, non è detto si possa ripartire da zero senza interferenze.

Comunque se possibile, o se la fs è limitata a situazioni a cui è possibile esporsi in modo controllato e graduale, è da provare, ma meglio essere seguiti.
Sugli esiti non so dire.
Per la mia opinione (non supportata da nulla), l'obiettivo non deve essere il massimo, l'estremo opposto di come si è. Deve essere una roba abbordabile. Certe cose troppo "estreme" per la propria situazione emotiva, va accettato che non si
potranno mai arrivare a fare.
03-07-2025 22:27
SMS94 Secondo me più di tanto non funziona, il carattere di una persona è quello e non può essere modificato.
Io alcune volte ho provato a sforzarmi (perché quasi costretto) di partecipare a situazioni in cui mi sentivo a disagio, ma non è servito praticamente a nulla, la volta dopo le preoccupazioni tornavano ed era uguale a prima...
03-07-2025 17:43
Maffo
Re: Esposizione graduale

Puoi provare, il problema è essere costanti
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