Oggi 00:52 |
Chamomile |
Re: Una vita da disoccupati
Eh beh, se fosse così facile...
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Oggi 00:07 |
Sikerhoof |
Re: Una vita da disoccupati
Quote:
Originariamente inviata da Chamomile
Di luoghi in cui non ti danno mai compiti a caso penso che ne esistano veramente pochi purtroppo. Il problema è l'intenzione "educativa" che c'è alla base in questo caso. Se vado a lavorare è per raccattare qualche soldo e basta, se volessi farmi rieducare andrei altrove.
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E tu faglielo presente che non sei più disposta ad accettare questi modi di fare paternalistici, anche a costo di sembrare antipatica.
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Ieri 23:33 |
Chamomile |
Re: Una vita da disoccupati
Di luoghi in cui non ti danno mai compiti a caso penso che ne esistano veramente pochi purtroppo. Il problema è l'intenzione "educativa" che c'è alla base in questo caso. Se vado a lavorare è per raccattare qualche soldo e basta, se volessi farmi rieducare andrei altrove.
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Ieri 22:59 |
Sikerhoof |
Re: Una vita da disoccupati
Quote:
Originariamente inviata da Chamomile
Come si fa ad affrontare la convinzione di capi, colleghi ecc. che le difficoltà nel rapportarsi con gli altri siano solo un segno di scarsa "maturità"? Solitamente, il concetto viene ribadito con l'assegnazione di compiti di merdа a tema, che nella maggior parte dei casi non c'entrano un cazzо con il motivo per cui si è stati assunti, allo scopo di far imparare/crescere/maturare. Non parlo di roba "che serve" all'azienda e che può capitare a chiunque, a me come al socialone di turno, ma proprio di compiti assegnati deliberatamente a chi ha certe difficoltà, allo scopo di "educare", non in vista di future promozioni in ruoli di maggiore responsabilità ma solo perché essere (secondo loro) "immaturi" è inaccettabile.
Qualcuno si è trovato in questa situazione? A me sembra che i luoghi di lavoro siano tutti così. Premesso che a me questi atteggiamenti non aiutano affatto, anzi mi fanno chiudere ancora di più perché sono umilianti, c'è una soluzione che non sia "farselo andare bene"?
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Se ritieni che queste mansioni non siano pertinenti al tuo ruolo, parlane con il tuo datore di lavoro. Il rispetto prima di tutto.
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Ieri 21:45 |
Atlas2 |
Re: Una vita da disoccupati
Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
I am officially unemployed.
Mi sa’ manco mi richiamano al campeggio.
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torna a fare il magazziniere con il furgone, cercano un botto
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Ieri 19:51 |
Chamomile |
Re: Una vita da disoccupati
Come si fa ad affrontare la convinzione di capi, colleghi ecc. che le difficoltà nel rapportarsi con gli altri siano solo un segno di scarsa "maturità"? Solitamente, il concetto viene ribadito con l'assegnazione di compiti di merdа a tema, che nella maggior parte dei casi non c'entrano un cazzо con il motivo per cui si è stati assunti, allo scopo di far imparare/crescere/maturare. Non parlo di roba "che serve" all'azienda e che può capitare a chiunque, a me come al socialone di turno, ma proprio di compiti assegnati deliberatamente a chi ha certe difficoltà, allo scopo di "educare", non in vista di future promozioni in ruoli di maggiore responsabilità ma solo perché essere (secondo loro) "immaturi" è inaccettabile.
Qualcuno si è trovato in questa situazione? A me sembra che i luoghi di lavoro siano tutti così. Premesso che a me questi atteggiamenti non aiutano affatto, anzi mi fanno chiudere ancora di più perché sono umilianti, c'è una soluzione che non sia "farselo andare bene"?
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06-05-2025 23:20 |
Ezp97 |
I am officially unemployed.
Mi sa’ manco mi richiamano al campeggio.
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06-05-2025 22:34 |
Sikerhoof |
Re: Una vita da disoccupati
Quote:
Originariamente inviata da Krieg
Una recruiter mi ha mandato un audio per un colloquio che ho domani, per darmi qualche consiglio, dice lei. 7 minuti di audio dove parla di tutto, tranne su cosa verterà il colloquio.
Ha detto che devo mettere una camicia che non ho, metterò una polo se non gli sta bene sticazzi. Se vogliono la camicia sai come gli roderà il culo che ho la barba. Che dovrò parlare dei miei hobby e valori perchè loro danno molto peso all'apporto umano che una risorsa porta in azienda.
Un paese che cola a picco perchè negli uffici la gente è stata selezionata in base agli hobby
Sto colloquio lo farò tanto per ma so gia che andrà una merda
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Punta tutto sull'originalità: vacci in bermuda e infradito, magari apprezzano il coraggio e ti assumono
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06-05-2025 20:46 |
Chamomile |
Re: Una vita da disoccupati
Quote:
Originariamente inviata da Krieg
Ha detto che devo mettere una camicia
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Quote:
Che dovrò parlare dei miei hobby e valori perchè loro danno molto peso all'apporto umano che una risorsa porta in azienda.
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Queste due stronzatе lavorative hanno un solo lato positivo: poiché derivano da due modi differenti di spaccare i cogliоni ai dipendenti, spesso si escludono a vicenda. Qui non c'è nemmeno quel misero vantaggio.
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06-05-2025 20:29 |
Nightlights |
Re: Una vita da disoccupati
La questione del video che ho postato, al giorno d'oggi, è traslata in diverse sfaccettature.
Per esempio in tanti posti puoi trovare quello che: "e ma io ho spese sulle spalle/io ho famiglia figli/io a casa mi annoio/io sto meglio a lavoro che a casa" ecc...ecc...
E sono quelli che poi sembrano "i valorosi".
Gran calma.
Ora, io capisco che tu (generico) hai le tue ragioni per voler restare lì, ci mancherebbe.
Ma che poi il tuo diventi il modello d'eccellenza e tutti devono fare come te perché "sei la persona valorosa e adulta"...sto gran cazzo.
Cioè, ti devi fare due domande se arrivi a preferire stare a lavoro piuttosto che avere il tuo tempo libero e la tua libertà eh...
Gli unici casi in cui posso arrivare a comprendere un ragionamento del genere sono quando il lavoro coincide con una passione, e lo si fa semplicemente per vocazione.
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06-05-2025 19:26 |
Sikerhoof |
Re: Una vita da disoccupati
Quote:
Originariamente inviata da bukowskiii
E loro ancora andavano in pensione ad un età accettabile, noi non ce l'avremo proprio possiamo dormire sonni tranquilli
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Chi vuol esser lieto, sia: di doman non v'è certezza.
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06-05-2025 19:06 |
bukowskiii |
Re: Una vita da disoccupati
Quote:
Originariamente inviata da Sikerhoof
Mio padre (pace all'anima sua) era uno di quelli che dicevano: "il lavoro nobilita l'uomo", "il lavoro ti rende libero" eccetera eccetera. È morto a 62 anni per un tumore al pancreas senza neanche potersi godere un giorno di pensione. Idem un mio ex "superiore" stacanovista morto per un infarto qualche mese prima di andare in pensione.
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E loro ancora andavano in pensione ad un età accettabile, noi non ce l'avremo proprio possiamo dormire sonni tranquilli
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06-05-2025 18:44 |
Sikerhoof |
Re: Una vita da disoccupati
Quote:
Originariamente inviata da Nightlights
https://youtu.be/KF8zdnmrfG4?si=XdjNZuR5mfiQsOGv
Ho capito che se non lavori muori di fame, non rompete su questo concetto perché si sa, non occorre ricordarlo ogni due per tre.
Attualmente sono una persona lavorante e posso dire che non posso lamentarmi.
Ho avuto anche un pò di fortuna nel riuscire a trovare le condizioni adatte per cambiare lavoro drasticamente a 30 anni suonati.
Ma non è questo il punto.
Vorrei porre la vostra attenzione ai commenti sotto al video, mi conforta sapere che molte persone hanno un punto di vista simile al mio in diversi aspetti.
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Mio padre (pace all'anima sua) era uno di quelli che dicevano: "il lavoro nobilita l'uomo", "il lavoro ti rende libero" eccetera eccetera. È morto a 62 anni per un tumore al pancreas senza neanche potersi godere un giorno di pensione. Idem un mio ex "superiore" stacanovista morto per un infarto qualche mese prima di andare in pensione.
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06-05-2025 16:40 |
Sikerhoof |
Re: Una vita da disoccupati
Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
Ormai ho quasi 30 anni e senza qualifiche -28 ad agosto- ho fatto domande come apprendista in qualsiasi settore ma soprattutto idraulico-elettricista e niente, c’era solo una ditta di impianti elettrici che cercava anche operai non specializzati da formare in teoria come elettricisti ma a 80 km da casa e per 900/1000 euro di apprendistato e sarebbe stata disposta ad assumermi.
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L'apprendistato andrebbe esteso a tutte le età. Non c'è un età per apprendere un mestiere. Oltretutto è anche penalizzante nei confronti di quelli che hanno superato i 29 anni, e che per varie ragioni non hanno una professione tra le mani.
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06-05-2025 13:33 |
Krieg |
Re: Una vita da disoccupati
Una recruiter mi ha mandato un audio per un colloquio che ho domani, per darmi qualche consiglio, dice lei. 7 minuti di audio dove parla di tutto, tranne su cosa verterà il colloquio.
Ha detto che devo mettere una camicia che non ho, metterò una polo se non gli sta bene sticazzi. Se vogliono la camicia sai come gli roderà il culo che ho la barba. Che dovrò parlare dei miei hobby e valori perchè loro danno molto peso all'apporto umano che una risorsa porta in azienda.
Un paese che cola a picco perchè negli uffici la gente è stata selezionata in base agli hobby
Sto colloquio lo farò tanto per ma so gia che andrà una merda
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17-04-2025 13:03 |
Ezp97 |
Lavorando stagionalmente la macchina dal meccanico la porto in inverno.
Quando avrò un lavoro fisso non so. Forse crepo prima e non mi pongo il problema.
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17-04-2025 12:34 |
GioPonti02 |
Re: Una vita da disoccupati
Quote:
Originariamente inviata da Krieg
Come vive esattamente la gente che fa lun-ven 9-18 e che magari non abita di fianco al lavoro?
Chiedo perchè magari quello strano con pretese assurde sono io, alla fine tra commuting e traffico è 8-19 se non anche 8-19.30.
Cioe pulire casa, fare lavatrici, fare la spese, tutte queste cose si rilegano esclusivamente al sabato e alla domenica.
Ma se deve venire un tecnico in casa per qualsiasi motivo? Ti devi per forza prendere tutto il giorno di permesso? Sperando che non buchi il giorno come mi è gia successo piu di una volta? Visita medica? Permesso. Dentista? Permesso.
E se tipo devo portare la macchina dal meccanico? Mica è aperto alle 19 di sera
Poi magari io ho sempre lavorato in posti di merda ma hanno sempre fatto la bocca storta quando ho chesto ore e giorni fuori dal piano ferie estivo/invernale
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Piuttosto male, specie quando il turno non è 9-18 ma è 8-20 (purtroppo succede). Io non ho mai avuto (troppi) problemi con i permessi, resta comunque il fatto che 70 ore di permesso/anno sono pochine per i motivi che dici tu (dipende anche un pò dal CCNL).
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16-04-2025 19:16 |
Stasüdedòs |
Re: Una vita da disoccupati
Quote:
Originariamente inviata da Krieg
Come vive esattamente la gente che fa lun-ven 9-18 e che magari non abita di fianco al lavoro?
Chiedo perchè magari quello strano con pretese assurde sono io, alla fine tra commuting e traffico è 8-19 se non anche 8-19.30.
Cioe pulire casa, fare lavatrici, fare la spese, tutte queste cose si rilegano esclusivamente al sabato e alla domenica.
Ma se deve venire un tecnico in casa per qualsiasi motivo? Ti devi per forza prendere tutto il giorno di permesso? Sperando che non buchi il giorno come mi è gia successo piu di una volta? Visita medica? Permesso. Dentista? Permesso.
E se tipo devo portare la macchina dal meccanico? Mica è aperto alle 19 di sera
Poi magari io ho sempre lavorato in posti di merda ma hanno sempre fatto la bocca storta quando ho chesto ore e giorni fuori dal piano ferie estivo/invernale
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Infatti per me molto meglio i 2-3 turni classici 6-14 / 14-22 e eventuale notturno, oltre ad essere pagati di più (anche se dipende molto dal CCNL applicato) hai più tempo per organizzarti con impegni vari extra-lavorativi senza bisogno di chiedere ferie/permessi.
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16-04-2025 17:23 |
Ezp97 |
Mi hanno richiamato al campeggio…sempre tre mesi, meglio di niente, solo l’orario mi fa cagare 18.30-2.30…ci credo che non hanno trovato nessuno, uno che ha vita sociale e ragazza magari ma chi cazzo glielo fa fare per 1300/1400€ al mese?!
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16-04-2025 16:23 |
Mollusco |
Re: Una vita da disoccupati
Quote:
Originariamente inviata da Krieg
Ma se deve venire un tecnico in casa per qualsiasi motivo? Ti devi per forza prendere tutto il giorno di permesso? Sperando che non buchi il giorno come mi è gia successo piu di una volta? Visita medica? Permesso. Dentista? Permesso.
E se tipo devo portare la macchina dal meccanico? Mica è aperto alle 19 di sera
Poi magari io ho sempre lavorato in posti di merda ma hanno sempre fatto la bocca storta quando ho chesto ore e giorni fuori dal piano ferie estivo/invernale
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Io ho sempre visto il lavoro come una prigione, come una schiavitu', anche per questo motivo. Poi io non sono riuscito a lavorare per i miei problemi, ma mi rendo conto che e' una vita d'inferno. L'ho fatto per 2 anni e non li rimpiango per niente.
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