Per un elettore del pd scherzare su quella vicenda è come per un ebreo sentire battute sui campi di concentramento
Ma quanti elettori del pd conoscete per dare sempre ritratti così circostanziati?
Dal canto mio faccio sempre battute sulle foibe per far incazzare gli esuli istriani ma non è che ne abbia conosciuti tanti, anzi
Oggi 22:06
gaucho
Re: Buon primo naggio
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Originariamente inviata da 3stm
Per un elettore del pd scherzare su quella vicenda è come per un ebreo sentire battute sui campi di concentramento
Mi sembra che quelli di fanpage erano andati a intervistarla per riabilitarla
Oggi 21:41
Axolotl~
Re: Buon primo naggio
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Originariamente inviata da gaucho
Ma la zingara è quella della Lidl o sbaglio
È quella della luna nera.
Oggi 21:38
3stm
Re: Buon primo naggio
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Originariamente inviata da gaucho
Ma la zingara è quella della Lidl o sbaglio
Per un elettore del pd scherzare su quella vicenda è come per un ebreo sentire battute sui campi di concentramento
Oggi 20:44
gaucho
Re: Buon primo naggio
Ma la zingara è quella della Lidl o sbaglio
Oggi 19:56
claire
Re: Buon primo naggio
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Originariamente inviata da Hassell
Primo Naggio: storia di un operaio.
Il 1º maggio 1920, la città di Torino è in fermento per la Festa dei Lavoratori. Tra la folla di operai che marciano per le strade con bandiere e striscioni, si distingue Primo Naggio, un operaio della Fiat noto per la sua determinazione e carisma. Primo, che ha iniziato a lavorare da giovane, ha sempre sognato un futuro migliore per sé e per i suoi compagni.
Quel giorno, Primo si sveglia all'alba, indossa i suoi abiti migliori e si unisce alla manifestazione. Mentre marcia con i suoi compagni, sente crescere dentro di sé l'energia e la speranza. La manifestazione è pacifica, ma la tensione è alta, con la polizia schierata lungo le strade.
A un certo punto, un gruppo di operai di un'altra fabbrica si avvicina a Primo, chiedendogli di guidare la marcia e di essere la loro voce. Primo accetta con umiltà e sale su un palco improvvisato. Il suo discorso, che parla di diritti, giustizia e dignità, risuona forte e chiaro, ispirando la folla. Quando finisce di parlare, un applauso scrosciante si leva dalle strade di Torino.
La giornata si conclude senza incidenti, e Primo torna a casa stanco ma felice, sapendo di aver fatto la sua parte per un mondo migliore. Negli anni successivi, Primo continua a lottare per i diritti dei lavoratori, diventando un simbolo di coraggio e determinazione. La sua storia viene tramandata di generazione in generazione, ricordando a tutti che il 1º maggio è un giorno di lotta e speranza.
Penso sfugga un attimo cosa significa il termine "lavoro" oggi, nel giro di qualche anno temo diventerà un festività esclusivamente politica, visto come sono ridotti i lavoratori.
Opinione personale, come sempre. mh?
Il 1º maggio 1920, la città di Torino è in fermento per la Festa dei Lavoratori. Tra la folla di operai che marciano per le strade con bandiere e striscioni, si distingue Primo Naggio, un operaio della Fiat noto per la sua determinazione e carisma. Primo, che ha iniziato a lavorare da giovane, ha sempre sognato un futuro migliore per sé e per i suoi compagni.
Quel giorno, Primo si sveglia all'alba, indossa i suoi abiti migliori e si unisce alla manifestazione. Mentre marcia con i suoi compagni, sente crescere dentro di sé l'energia e la speranza. La manifestazione è pacifica, ma la tensione è alta, con la polizia schierata lungo le strade.
A un certo punto, un gruppo di operai di un'altra fabbrica si avvicina a Primo, chiedendogli di guidare la marcia e di essere la loro voce. Primo accetta con umiltà e sale su un palco improvvisato. Il suo discorso, che parla di diritti, giustizia e dignità, risuona forte e chiaro, ispirando la folla. Quando finisce di parlare, un applauso scrosciante si leva dalle strade di Torino.
La giornata si conclude senza incidenti, e Primo torna a casa stanco ma felice, sapendo di aver fatto la sua parte per un mondo migliore. Negli anni successivi, Primo continua a lottare per i diritti dei lavoratori, diventando un simbolo di coraggio e determinazione. La sua storia viene tramandata di generazione in generazione, ricordando a tutti che il 1º maggio è un giorno di lotta e speranza.
😄
Oggi 17:41
3stm
Re: Buon primo naggio
@daytona
quello che dici sul rapporto tra dmo e fornitori è sicuramente vero, specialmente nell'agroalimentare, oltre che nella logistica. Ma che un'azienda sia "obbligata" a servirsi di braccianti in nero, piuttosto che di autisti fortemente sottopagati e con contratti senza nessuna tutela lo ritengo un po' forzato.
Definirli sacchi di patate mi sembra ingeneroso. Intanto il sindacato sono loro stessi, non è che sia formato da chissà quali strutture calate dall'alto. Non tutti possono permettersi di lasciare il lavoro. Vuoi per l'età avanzata, per le scarse competenze, per impegni finanziari-familiari, o per la mancanza di una famiglia di origine alle spalle che ti possa sostenere anche solo momentaneamente. E ho descritto il profilo dell'immigrato medio che lavora (in questi settori).
Poi si ci sarà anche una parte di persone assopite dalla vita - lavorativa -, assuefatte dal progressivo deterioramento delle condizioni di lavoro, che però è abbastanza lento da non darti quella forza di reagire necessaria.
Hai presente quel meme dove c'è un precipizio con un asse di legno, da un lato il politico che parla, e dall'altro tutta la folla che protesta, ma intanto lo sta tenendo in piedi?
Questo è lo stesso principio che vige tra azienda e dipendenti. Come dici tu, che ci vadano i manager in magazzino. In qualsiasi azienda, se tutti o la stragrande maggioranza dei dipendenti si presentassero il giorno stesso con un foglio di dimissioni firmate, e dicessero "o si fa così, o domani viene giù tutta la baracca", vedi che l'azienda scenderebbe immediatamente a compromessi.
Purtroppo questa coesione non esiste, ne nella società e ne tra i lavoratori. Ognuno pensa per se, chi può migliorare la propria situazione se ne va, e chi non può rimane e si deve accontentare di quello che viene offerto.
Personalmente sono uno più da dimissioni che da sindacato. Cosa che ho già fatto e che probabilmente farò ancora. Però sto dalla parte di chi non se lo può permettere, o chi semplicemente non è amante del rischio come me
Oggi 15:44
varykino
Re: Buon primo naggio
Cmq il 3d nn era sul primo maggio ma sul primo naggio ..... E noi scemi a parlare di un altra roba
Oggi 14:50
Nightlights
Re: Buon primo naggio
Tralaltro lavorare come magazzinieri nella gdo non è proprio una passeggiata diciamo.
Se cominciano a non rispettare il settore della logistica i presagi sono funesti.
Poi magari si lamentano che non trovano più lavoratori nel settore o che la gente dopo tot mesi se ne va...
Oggi 14:37
Daytona
Re: Buon primo naggio
Quote:
Originariamente inviata da 3stm
Non sono i magazzinieri di Esselunga a protestare, sono gli autisti delle ditte appaltatrici.
Il sindacato degli autisti chiede aumenti e condizioni migliori alle ditte appaltatrici, le quali approfittano di questa protesta per scaricare il problema su Esselunga in modo che riveda le tariffe economiche con le società in appalto.
Esselunga invece che assecondare ciò, o ancora meglio assumere direttamente gli autisti, mette in cassa integrazione propri dipendenti del magazzino come ostaggio/ripicca nei confronti dello sciopero.
La sostanza è che due aziende si fanno la guerra sulla pelle dei lavoratori.
Chi è l’elefante nella stanza in tutto ciò? Sono i clienti, che sono gli unici a poter orientare le scelte di Esselunga, smettendo di comprare la spesa a domicilio se non migliorano le condizioni dei lavoratori.
Infatti, sarebbe roba da andarsene, vada la dirigenza in magazzino...
Le aziende che accettano il lavoro tendo a credere che possano fare fino a un certo punto, se li pagano 4 lire non possono fare buoni contratti ai propri dipendenti. La gdo è abbastanza risaputo essere un'inchiappettata per tutti i fornitori che gravitano attorno, fin dai contadini che (s)vendono i propri prodotti ai buyer che poi immettono il tutto nella catena delle gdo.
La cosa che mi fa strano è che sono lavori non di nicchia e che vedo sempre una certa passività in casi come questi,si aspetta che il sindacato faccia qualcosa, intanto si sta in cassa integrazione ma poi se ci richiamano a lavorare vediamo di andarci. Sembra l'attitudine di un sacco di patate, che viene preso e messo lì o là indifferentemente. Quando sarebbe da scappare e basta da queste situazioni. Tanto da gestioni del genere non c'è nulla di buono da aspettarsi per il proprio futuro lavorativo
Oggi 12:26
3stm
Re: Buon primo naggio
Quote:
Originariamente inviata da Daytona
Penso che un magazziniere, in quella zona d'Italia, potrebbe mandare in culo l'esselunga in poche settimane di ricerca
Non sono i magazzinieri di Esselunga a protestare, sono gli autisti delle ditte appaltatrici.
Il sindacato degli autisti chiede aumenti e condizioni migliori alle ditte appaltatrici, le quali approfittano di questa protesta per scaricare il problema su Esselunga in modo che riveda le tariffe economiche con le società in appalto.
Esselunga invece che assecondare ciò, o ancora meglio assumere direttamente gli autisti, mette in cassa integrazione propri dipendenti del magazzino come ostaggio/ripicca nei confronti dello sciopero.
La sostanza è che due aziende si fanno la guerra sulla pelle dei lavoratori.
Chi è l’elefante nella stanza in tutto ciò? Sono i clienti, che sono gli unici a poter orientare le scelte di Esselunga, smettendo di comprare la spesa a domicilio se non migliorano le condizioni dei lavoratori.
Ieri 21:27
Winston_Smith
Re: Buon primo naggio
Quote:
Originariamente inviata da gaucho
Spoiler alert: i balilla e compagnia varia non esistono più se non in qualche forma folkloristica di pochi fissati