04-02-2025 12:16 |
Mollusco |
Re: Sincerità e lavoro
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03-02-2025 23:52 |
Lost75 |
Re: Sincerità e lavoro
Il lavoro che faccio mi piace anche, ma è tutto il resto che mi sta sempre più stretto. L'ambiente, alcuni colleghi leccaculo e spioni tanto amici e poi vanno a riferire ai titolari tutto ciò che dici, poi il capo sempre arrogante e incazzato. Una volta non era così deve lavoro, una volta si puntava alla qualità, oggi invece sembra conti solo la quantità, bisogna sempre correre correre perchè bisogna fatturare. Esigenze di mercato dicono i titolari, bisogna fare così se si vuole essere competitivi. E intanto loro si fanno 3 crociere l'anno.
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03-02-2025 22:25 |
Tragopan |
Re: Sincerità e lavoro
Comunque, posso dire tranquillamente che odio il mondo del lavoro, per com'è strutturato, per le dinamiche che si creano. Ho sempre odiato termini come colloquio, centro per l'impiego e tutta la terminologia lavorativa.
Non ho mai capito chi esulta quando viene assunto per un lavoro. Per me l'entrata nel mondo del lavoro corrisponde alla fine della spensieratezza, dell'innocenza e l'inizio della prigionia, della pallosità e delle varie situazioni che generano ansia. Ripeto, se potessi me ne starei volentieri a casa, eviterei la sveglia, il traffico, le incomprensioni coi colleghi.
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03-02-2025 18:47 |
Mollusco |
Re: Sincerità e lavoro
Quote:
Originariamente inviata da Sickle
i figli di papà di solito fanno dei "finti lavori"... giusto per dire "guardate che anche io lavoro eh! gne gne gne!"...
in realtà non fanno un cazzo tutto il giorno... sostanzialmente vanno nell'azienda del papi, si piazzano dietro una scrivania a giocare col pc tutto il giorno... giusto per cercare di mascherare il fatto di essere un figlio di papà...
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Be', non esageriamo. Molti figli di papa' fanno i dirigenti non solo nell'azienda del papi e lavorano sul serio. Certo, sono in posizione privilegiata, hanno avuto tutto in partenza....se a 30 anni sono gia' nella dirigenza dopo la laurea alla Bocconi. Ma non tutti sono degli sfaticati o dei viziosi. Prendiamo per esempio Montezemolo, lui appartiene ad una famiglia nobile piemontese, vicina ai Savoia, ma che io sappia ha sempre lavorato, non ha mai fatto finta.
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03-02-2025 18:14 |
Sickle |
Re: Sincerità e lavoro
i figli di papà di solito fanno dei "finti lavori"... giusto per dire "guardate che anche io lavoro eh! gne gne gne!"...
in realtà non fanno un cazzo tutto il giorno... sostanzialmente vanno nell'azienda del papi, si piazzano dietro una scrivania a giocare col pc tutto il giorno... giusto per cercare di mascherare il fatto di essere un figlio di papà...
ne conosco diversi che fanno così... perchè comunque a tanti da fastidio questa etichetta del figlio di papà mantenuto che non ha bisogno di lavorare... anche se la realtà è proprio quella...
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03-02-2025 16:09 |
cuginosmorfio |
Re: Sincerità e lavoro
Quote:
Originariamente inviata da untipostrano
Mah insomma sta cosa oggi è abbastanza superata eh....il figlio di papà che non ha un buon lavoro è cmq visto come uno sfigato
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Sono un po' dubbioso ma tutto può essere poiché non frequento ambienti mondani. Secondo me, tutt'al più il figlio di papà può essere etichettato come uno che non fa un ghez a giornate (detto poi più per invidia che per volontà vera di offendere).
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03-02-2025 15:53 |
Mollusco |
Re: Sincerità e lavoro
Quote:
Originariamente inviata da untipostrano
Mah insomma sta cosa oggi è abbastanza superata eh....il figlio di papà che non ha un buon lavoro è cmq visto come uno sfigato, infatti anche la maggior parte di essi cmq lavorano!! Ciò che viene considerato è lo status sociale proprio, non quello della famiglia di appartenenza!
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Se sei veramente figlio di papa', i casi sono due: o vuoi un lavoro di prestigio che ti dia status, e allora lo trovi (o te lo trova la famiglia, che e' la stessa cosa); oppure non lavori proprio ma frequenti dei giri dove stare tutto il giorno con la Porsche e la figa al tuo fianco fa status a se'. In entrambi i casi, la famiglia di appartenenza determina il tuo status.
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03-02-2025 15:24 |
untipostrano |
Re: Sincerità e lavoro
Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
se sei figlio di gente benestante vali anche se non lavori
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Mah insomma sta cosa oggi è abbastanza superata eh....il figlio di papà che non ha un buon lavoro è cmq visto come uno sfigato, infatti anche la maggior parte di essi cmq lavorano!! Ciò che viene considerato è lo status sociale proprio, non quello della famiglia di appartenenza!
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03-02-2025 14:43 |
Sickle |
Re: Sincerità e lavoro
Quote:
Originariamente inviata da 3stm
se siamo tutti schiavi chi è lo schiavista?
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tutto il sistema... politici, stato, banche, industriali...
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03-02-2025 14:41 |
Sickle |
Re: Sincerità e lavoro
Quote:
Originariamente inviata da cuginosmorfio
stai sereno: anche se lavori, dipende cosa fai, non vali niente ugualmente. Non è il lavoro: è la classe sociale.
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bravo.
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03-02-2025 11:16 |
Ezp97 |
Quote:
Originariamente inviata da cuginosmorfio
stai sereno: anche se lavori, dipende cosa fai, non vali niente ugualmente. Non è il lavoro: è la classe sociale.
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Concordo, se sei figlio di gente benestante vali anche se non lavori
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03-02-2025 00:00 |
Tragopan |
Re: Sincerità e lavoro
Se potessi vivere di rendita col cavolo che andrei a lavorare. Avrei tante cose più interessanti da fare e da studiare a casa. Sarebbe bello fare un lavoro nel quale si crede.
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01-02-2025 21:46 |
Hor |
Re: Sincerità e lavoro
Quote:
Originariamente inviata da 3stm
se siamo tutti schiavi chi è lo schiavista?
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Si farà a turno.
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01-02-2025 21:44 |
3stm |
Re: Sincerità e lavoro
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Originariamente inviata da Sickle
siamo tutti schiavi e non ce ne rendiamo conto...
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se siamo tutti schiavi chi è lo schiavista?
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01-02-2025 21:44 |
juan |
Re: Sincerità e lavoro
sto aspettando di diventare il toyboy di un ricca ereditiera
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01-02-2025 21:41 |
3stm |
Re: Sincerità e lavoro
Quote:
Originariamente inviata da Mollusco
Scusa? Io sfrutto che? Non mi risulta di guadagnare dal lavoro degli altri!!
Io sono solo un consumatore, pago le tasse e pago pure la mia bolletta per la connessione internet!!
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Quote:
Originariamente inviata da Mollusco
Ma il lavoro non e' mica volontariato sai? E' un contratto, do lavoro e prendo soldi. Non so se tu hai capito le basi della societa' liberale, hai le idee un po' confuse....prima chiariscitele e poi evita di accusare gli altri di cose non dette.
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sfruttare: utilizzare, ai fini di un rendimento funzionale, ciò che si ha a disposizione
adesso vado a chiarirmi le idee sulle basi della società liberale, ma prima puoi dirmi di che cosa ti avrei accusato?
forse hai inteso sfruttare indebitamente? ma io indebitamente non l'ho scritto
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01-02-2025 21:18 |
untipostrano |
Re: Sincerità e lavoro
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Originariamente inviata da cuginosmorfio
stai sereno: anche se lavori, dipende cosa fai, non vali niente ugualmente. Non è il lavoro: è la classe sociale.
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esattamente!! infatti quando uno non lavora viene additato come uno schifoso parassita....se però poi si mettesse a fare un lavoro molto umile e sottopagato, verrebbe schifato più o meno alla stessa maniera! oltre che cattiveria c'è anche tanta ipocrisia da parte di chi giudica in quanto appunto ciò che si valuta è in realtà solamente lo status!!
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01-02-2025 20:55 |
Crepuscolo |
Re: Sincerità e lavoro
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Originariamente inviata da cuginosmorfio
stai sereno: anche se lavori, dipende cosa fai, non vali niente ugualmente. Non è il lavoro: è la classe sociale.
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Dipende dall'ambiente in cui vivi, se sei circondato da gente semplice già il fatto di lavorare ti fa apparire bene. Per gli anziani se fai un lavoro manuale meglio ancora.
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01-02-2025 19:55 |
cuginosmorfio |
Re: Sincerità e lavoro
Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
invece devo lavorare anche per dimostrare che io valgo, ma non la penso così mi dispiace
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stai sereno: anche se lavori, dipende cosa fai, non vali niente ugualmente. Non è il lavoro: è la classe sociale.
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01-02-2025 19:40 |
Ezp97 |
Io penso che il lavoro sia una triste necessità, poi ovvio se fai il medico e scegli una professione e’ un po’ diverso, però la gran parte delle persone lavorano per campare e basta.
Spesso però sento gente che vanta il lavorare tanto come per riempire un chissà quale vuoto enorme nel senso se non lavoro valgo zero tutti mi considerano un ebete invece devo lavorare anche per dimostrare che io valgo, ma non la penso così mi dispiace.
Se il lavoro è un valore anche pisciare è un valore o scopare è un valore.
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