Originariamente inviata da ~~~

Come mi è già capitato altre volte in periodi di depressione nel corso della vita, anche in questo periodo preferisco il mondo onirico anziché vivere e fare cose attivamente nella realtà. (...)

Originariamente inviata da claire

Ultimamente faccio sognacci, contesti e situazioni belle che però io vivo male con sensazioni negative ansie e disagi. Meglio la vita sveglia, al momento.

Originariamente inviata da Melmoth

Riesco ad essere cosciente ma non per molto, di solito ad interromperli sono delle piacevoli paralisi notturne Comunque credo sia normale non essere pienamente lucidi perchè di solito sono stati ipnagogici che uno esperisce tra il sonno e la veglia in cui è impossibile essere pienamente lucidi.
Poi sono esperienze particolari, soggettive e che troppo spesso vengono romanzate quindi è difficile stabilire oggettivamente come debba essere di preciso un sogno lucido.

Originariamente inviata da Syd90

E riesci a mantenere il controllo nei lucidi o ti svegli poco dopo?

Originariamente inviata da Melmoth

Ho un mondo onirico molto vasto e vivo, si può dire inversamente proporzionale alla mia vita reale.
Non mi faccio mancare nulla: sogni lucidi, paralisi notturne con tanto di allucinazioni, "viaggi astrali", falsi risvegli ecc. Praticamente un onironauta. Fin da bambino faccio sogni ricorrenti molto simbolici, alcuni dei quali molto particolari ed inquietanti che ricordo tutt'oggi con piacere. Credo farei la gioia di tanti psicanalisti

Originariamente inviata da ~~~

Come mi è già capitato altre volte in periodi di depressione nel corso della vita, anche in questo periodo preferisco il mondo onirico anziché vivere e fare cose attivamente nella realtà. Dormo a lungo e quindi i sogni sono vividi e molto impegnativi, richiedono un certo sforzo (potrebbe essere anche il farmaco ad incidere sulla vividezza dei sogni); comunque la cosa triste è che questi sogni li trovo belli, interessanti, stimolanti e veritieri, a differenza della vita quotidiana, ma nemanco faccio più di tanto un paragone, perché purtroppo quando poi ci si sveglia il mondo onirico che aveva tanta importanza prima perde di consistenza e diventa fuffarolo, cioè posso razionalizzare quanto belli fossero quei sogni ma ormai io non sono più lì e quelli erano soltanto sogni.
Nel sogno cercavo di prendere degli oggetti da portare poi nella realtà, perché erano belli e li volevo, oppure di lasciare nel sogno degli oggetti portati dalla realtà, in maniera da poter collegare i due mondi.
Esiste un nome per questa cosa, visto che esiste un nome per tutto?
Cioè il preferire e il rifugiarsi nel mondo onirico.
Visto che esiste il maladaptive daydreaming magari esiste anche il maladaptive sleepdreaming

Un'altra cosa che fa riflettere è la capacità di creare architetture o persone e geografie dal nulla quando si sogna e la sensazione che tutto quello di cui abbiamo bisogno è già nella nostra testa, cioè al di là delle nostre funzioni organiche nella testa c'è già un mondo che ci può ospitare e farci vivere.

Comunque, voi avete mai avuto questo tipo di cosa?