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Discussione: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi Rispondi alla discussione
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27-08-2024 12:08
juan
Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi

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Originariamente inviata da Darby Crash Visualizza il messaggio
eh certo, se durante il rapporto ti fingi un'altra persona, non ci siamo proprio ahah. Però è comunque vero che saper gestire questa finzione e conquistare ben due ragazze denota senz'altro un certo tipo di abilità sociali

Entrambe le ho incontrate dopo aver svelato il mistero. Così hanno visto che oltre che brutto faccio anche fatica a comunicare dal vivo. Poi però le cose sono finite comunque male, il normocarino attizzava di più [emoji16]
27-08-2024 12:05
Darby Crash
Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi

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Originariamente inviata da juan Visualizza il messaggio
Sei fortunato. Io ho avuto due ragazze fingendomi un normocarino online ed entrambe le volte il rapporto era tossico a livelli estremi ovviamente per colpa mia. Mi mancano proprio le abilità sociali e la stabilità psicologica.
eh certo, se durante il rapporto ti fingi un'altra persona, non ci siamo proprio ahah. Però è comunque vero che saper gestire questa finzione e conquistare ben due ragazze denota senz'altro un certo tipo di abilità sociali
27-08-2024 12:01
juan
Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi

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Originariamente inviata da Darby Crash Visualizza il messaggio
certamente sì.
(tra l'altro, se ci fossero tutti i problemi che menzioni, vorrebbe dire che non sarebbe la persona giusta.)

Sei fortunato. Io ho avuto due ragazze fingendomi un normocarino online ed entrambe le volte il rapporto era tossico a livelli estremi ovviamente per colpa mia. Mi mancano proprio le abilità sociali e la stabilità psicologica.
27-08-2024 11:56
Darby Crash
Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi

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Originariamente inviata da juan Visualizza il messaggio
Ma voi pensate che se paradossalmente si presentasse l’occasione di avere a fianco una compagna avreste gli strumenti per gestire la relazione? Sapreste gestire la gelosia, la rabbia, avere una certa comunicazione col partner, essere responsabili, trovare compromessi, fare rinunce e sacrifici perché non siete più soli ma in due? Perché finché si pensa al sesso, alle coccole e alle gite insieme sembra tutto bello però è una visione parziale e idilliaca di una relazione.
certamente sì.
(tra l'altro, se ci fossero tutti i problemi che menzioni, vorrebbe dire che non sarebbe la persona giusta.)

(e poi volendo, se alla ragazza in questione va bene, si potrebbe anche metter su un rapporto di soli sesso, coccole e gite insieme ahah)
27-08-2024 11:47
juan
Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi

Ma voi pensate che se paradossalmente si presentasse l’occasione di avere a fianco una compagna avreste gli strumenti per gestire la relazione? Sapreste gestire la gelosia, la rabbia, avere una certa comunicazione col partner, essere responsabili, trovare compromessi, fare rinunce e sacrifici perché non siete più soli ma in due? Perché finché si pensa al sesso, alle coccole e alle gite insieme sembra tutto bello però è una visione parziale e idilliaca di una relazione.
26-08-2024 23:09
SugarPhobic
Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi

L'inizio di una relazione credo parta da qualcosa che piace e con cui vogliamo condividere una parte di noi.
Io credo che se il punto di partenza (noi) o di arrivo (l'altro/a), è incerto, o spento, non può esserci nessun reale avvio.
Sì, magari è una ovvietà, è che suppongo il genere non centri nulla.

La difficoltà ad empatizzare, restando OT, è comprensibile, perchè l'empatia ha, come base, l'emozione.
26-08-2024 22:42
Keith
Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi

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Originariamente inviata da juan Visualizza il messaggio
Mai nella mia vita sono stato così male come due estati fa.
Io mai come questa.
Quest'anno oltre ad aver sofferto il caldo in modo mortale, ho avuto due colpi di calore, di cui uno ho dovuto chiamare l'ambulanza..non so come ho trovato le forze perché ero semi-svenuto.. ho sofferto anche perché sono andati in vacanza proprio tutti, i vecchi di 90anni nel mio palazzo, le persone hilikomori, e anche i ragazzi della casa famiglia..dal 10 al 20 agosto ero rimasto solo io.. e parcheggiavo la macchina lontano da casa per non far vedere che era l'unica macchina presente.. è stato distruttivo.
26-08-2024 22:38
Darby Crash
Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi

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Originariamente inviata da Keith Visualizza il messaggio
Una donna clinicamente depressa non è raro che abbia storie anche decennali.
dev'essere comunque una depressione non molto grave. Una donna completamente spenta non sarebbe in grado di portare avanti una relazione, né di provare il sentimento necessario per avviarla
26-08-2024 22:34
cosechenonho
Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi

Quote:
Originariamente inviata da Keith Visualizza il messaggio
In realtà io io ho conosciuto più che altro donne depresse con il partner. Come ben sappiamo per la donna è più facile, in molti casi è l'uomo che fa tutto, la donna può anche non guidare e non lavorare, ci penserà l'uomo. Di uomini depressi accompagnati ne ho conosciuti molto pochi, giusto qualcuno di bell'aspetto fisico, ma che cmq ha avuto storie di pochi mesi. Una donna clinicamente depressa non è raro che abbia storie anche decennali. L'essere donna nella nostra società è un valore aggiunto assoluto, cioè che prescinde dalla condizione.

La depressione è sempre brutta, massimo rispetto per tutti gli ammalati, ma per la donna è brutta o molto brutta, per l'uomo è tragica.. ma più che tragica è solitudine assoluta.
26-08-2024 22:31
Keith
Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi

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Originariamente inviata da insiemealvento Visualizza il messaggio
Keith, due membri della mia famiglia che per anni hanno combattuto con la depressione, quindi psichiatri farmaci etc etc, alla fine si sono uccisi.

Uno aveva 28 anni, l'altro nemmeno 40.

Entrambi gradevoli nell'aspetto, entrambi laureati, il più piccolo musicista, quello più grande libero professionista che guadagnava molto bene e aveva messo da poco al mondo una figlia.

Tanto per dire.
Massimo rispetto.
La sofferenza è sofferenza sempre, a prescindere dalla condizione sociale.
Poi c'è chi è più esplosivo nelle decisioni e sceglie di farla finita subito, chi, come me, è più incline ad un lento suicidio diluito nel tempo.
26-08-2024 22:28
Keith
Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi

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Originariamente inviata da SMS94 Visualizza il messaggio
Più che altro a me è questo che lascia perplesso.
Voglio dire, per trovare un partner bisogna possedere delle abilità sociali non indifferenti, conoscere gente, ecc... Non capisco una persona depressa come possa avere la voglia di fare tutto questo...
L'unica possibilità che mi viene in mente è che il partner lo abbiano trovato prima che sopraggiungesse la depressione, forse
In realtà io io ho conosciuto più che altro donne depresse con il partner. Come ben sappiamo per la donna è più facile, in molti casi è l'uomo che fa tutto, la donna può anche non guidare e non lavorare, ci penserà l'uomo. Di uomini depressi accompagnati ne ho conosciuti molto pochi, giusto qualcuno di bell'aspetto fisico, ma che cmq ha avuto storie di pochi mesi. Una donna clinicamente depressa non è raro che abbia storie anche decennali. L'essere donna nella nostra società è un valore aggiunto assoluto, cioè che prescinde dalla condizione.

La depressione è sempre brutta, massimo rispetto per tutti gli ammalati, ma per la donna è brutta o molto brutta, per l'uomo è tragica.. ma più che tragica è solitudine assoluta.
26-08-2024 22:01
SMS94
Quote:
Originariamente inviata da Keith Visualizza il messaggio
Però non riesco ad empatizzare con queste persone, in quanto, a parte rari casi, sono tutte persone che fanno una vita normale. Hanno i partner.
Più che altro a me è questo che lascia perplesso.
Voglio dire, per trovare un partner bisogna possedere delle abilità sociali non indifferenti, conoscere gente, ecc... Non capisco una persona depressa come possa avere la voglia di fare tutto questo...
L'unica possibilità che mi viene in mente è che il partner lo abbiano trovato prima che sopraggiungesse la depressione, forse
26-08-2024 19:20
insiemealvento
Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi

Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash Visualizza il messaggio
e poi: come si concilia la soggettività della depressione di cui stiamo parlando, con i rigidi e freddi criteri diagnostici del DSM-V?
Sì, è molto difficile, ecco perché nella medicina il fattore umano è fondamentale oltre la professionalità, l'empatia come prima hai detto, ma un medico troppo empatico rischierebbe di farsi travolgere dalla sofferenza altrui e a quel punto non sarebbe in grado di aiutare gli altri.

I criteri generali, necessari a stabilire dei punti e creare appunto una teoria generale e i relativi protocolli che poi andranno adattati a tutti i vari casi specifici, sono come etichette:

il problema non è l'etichetta in sé ma come viene utilizzata e anche recepita dalla persona, noi non siamo la nostra malattia, come io non sono solo un asperger (non è una malattia) queste descrivono solo una parte relativa non l'intera persona, ma come ha ben spiegato Juan si tende a fare di tutta l'ebra un fascio perché quando si sta male non si riesce a sfruttare le nostre potenzialità e la depressione erode millimetro dopo millimetro la volontà dell'individuo...

senza delle linee guida, il DSM, sarebbe come navigare a vista in un mare in tempesta, se ti salvi è solo per una serie di favorevoli concatenazioni, ma se ci riprovi è molto probabile che ci lasci le penne
26-08-2024 19:08
Darby Crash
Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi

e poi: come si concilia la soggettività della depressione di cui stiamo parlando, con i rigidi e freddi criteri diagnostici del DSM-V?
26-08-2024 19:01
insiemealvento
Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi

Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash Visualizza il messaggio
non parlo delle cause che hanno portato alla depressione, allo stare male. Ma delle cause che hanno condotto alla diagnosi di depressione, ovvero banalmente ai sintomi. Quindi dicevo che sarebbe più facile essere empatici se il depresso ci dicesse i suoi sintomi, in cosa consiste il suo malessere.
Quindi non discorsi del tipo: "eh, sarà genetica" o "traumi terribili"
Ma cose del tipo: "continuo a pensare che la mia vita non abbia senso, lavorando posso distrarmi da questi pensieri, ma restano sempre con me"; oppure "non ho forza di volontà, la mia volontà si è ammalata"

Penso non sia troppo difficile descrivere un po' il proprio malessere.
Giusto, l'empatia è fondamentale.

Tuttavia, per descrivere il proprio malessere in maniera chiara ed efficace ad un'altra persona occorre:

- chiarirsi con se stesso e già questo non è scontato
- avere gli strumenti verbali per descrivere in maniera efficace ciò che abbiamo capito solo con il pensiero, e ci sono persone che farebbero fatica anche a descrivere un oggetto in maniera efficace
- essere in grado di utilizzare gli strumenti che possediamo, perché ad esempio una persona molto introversa potrebbe non riuscirci soprattutto con un estraneo, o potrebbe utilizzarli male e quindi confondersi e confondere, potrebbe nascondere senza rendersi conto
- la persona che ascolta si spera che sia in grado di cogliere ciò che le viene detto in maniera precisa o addirittura riuscire a capire ciò che non è stato detto o è stato detto in maniera confusa, perché i problemi nella comunicazione portano a paradossi tipo questo:
io vorrei dire B ma dico F, tu capisci C ma credi di aver capito bene, io penso che tu abbia capito, tu pensi di aver capito e la risposta che mi dai invece di aiutarmi mi fa del male perché dici M e io capisco N ma entrambi pensiamo che siamo stati chiari nel comprendere e nell'esporre...

purtroppo anche i professionisti del settore non sono delle divinità, sono esseri umani fallibili come noi, con tutte le debolezze che hanno gli esseri umani, hanno una giornata storta, possono essere confusi e deboli per tanti motivi, se invece non parliamo di professionisti ma di un amico o di un familiare esistono comunque tutti i problemi che ho elencato...
26-08-2024 18:50
juan
Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi

La depressione per come l'ho vissuta io (nel periodo più grave) non è una roba razionale che tu dici ''sono infelice perché non ho questo''. E' come se il mondo venisse ricoperto di una patina grigia e nella tua mente c'è solo l'obiettivo di trascinarti sempre più giù. E' brutto perché si crea una condizione di confort nella malattia in cui tu stai male però paradossalmente non vuoi uscirne perché la malattia ti porta a identificarti con la depressione. O tu sei depresso o non puoi esistere, sei morto. Per questo l'unica alternativa diventa essere morto, la depressione ti fa credere che non esista via di uscita. Poi c'è il senso di colpa di essere depresso, l'autocommiserazione in cui ti dici ''ah ecco guarda non sei riuscito nemmeno a lavarti, guarda come ti sei ridotto'' e questo alimenta ulteriormente la depressione. Poi io avevo anche un sacco di dolori fisici fortissimi ma non so se dati anche dall'ansia. Mi faceva male ovunque. Non mangiavo più ma continuavo a vomitare (succhi gastrici, presumo). Ho passato un mese in cui al giorno mangiavo due Plasmon (che poi vomitavo) e passavo anche 72 ore senza dormire. Poi al lavoro mi addormentavo sul tavolo e avevo forti allucinazioni. E in queste condizioni pensavo comunque che ''forse non stavo abbastanza male da meritarmi un aiuto, gli psichiatri brutti e cattivi poi mi controllano il cervello con le medicine''. E' stato chi mi era intorno che ha dovuto dirmi: o pronto soccorso o ti fai vedere tempestivamente da uno psichiatra. Mai nella mia vita sono stato così male come due estati fa.
26-08-2024 18:48
Darby Crash
Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi

Quote:
Originariamente inviata da insiemealvento Visualizza il messaggio
se fossero in grado di fare ciò che dici troverebbero la strada per guarire in autonomia perché una volta chiarite le cause e le condizioni agisci su di esse, purtroppo non è così perché le nostre percezioni sono inquinate da tanti fattori che ci confondono e ci fanno scambiare il dito con la luna che il dito indica...
non parlo delle cause che hanno portato alla depressione, allo stare male. Ma delle cause che hanno condotto alla diagnosi di depressione, ovvero banalmente ai sintomi. Quindi dicevo che sarebbe più facile essere empatici se il depresso ci dicesse i suoi sintomi, in cosa consiste il suo malessere.
Quindi non discorsi del tipo: "eh, sarà genetica" o "traumi terribili"
Ma cose del tipo: "continuo a pensare che la mia vita non abbia senso, lavorando posso distrarmi da questi pensieri, ma restano sempre con me"; oppure "non ho forza di volontà, la mia volontà si è ammalata"

Penso non sia troppo difficile descrivere un po' il proprio malessere.
26-08-2024 18:40
insiemealvento
Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi

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Originariamente inviata da Darby Crash Visualizza il messaggio
ecco, se questa dimensione soggettiva venisse esplicitata, l'empatia sarebbe favorita. Una persona potrebbe dire: sono depresso, la mia personale depressione comporta x, y, z; depressione per me significa questa cosa qui etc.. A quel punto l'interlocutore può avvicinarsi a capire la vera situazione di chi sta parlando
il concreto problema di questo tuo ragionamento, che dal punto di vista logico è ineccepibile, è che spesso, non voglio dire sempre perché il 100% è un assoluto che non ci riguarda, nemmeno la persona interessata ne è perfettamente consapevole e non riesce a chiarirsi nemmeno con se stessa, figurarsi con gli altri...ecco il serpente che si morde la coda

se fossero in grado di fare ciò che dici troverebbero la strada per guarire in autonomia perché una volta chiarite le cause e le condizioni agisci su di esse, purtroppo non è così perché le nostre percezioni sono inquinate da tanti fattori che ci confondono e ci fanno scambiare il dito con la luna che il dito indica...

è un mostro terribile la depressione perché intreccia fattori soggettivi con fattori che non lo sono, vedi gli squilibri chimici nel cervello

il nostro cervello è malleabile, si modifica in base a come lo utilizziamo, anche la scienza è arrivata a comprenderlo, tuttavia la scienza con i farmaci e le terapie può intervenire solo sui fattori oggettivi*, quelli soggettivi rimangono in mano nostra e se non si ha la lucidità per agire di conseguenza si sprofonda in una spirale, come il tizio che fa una esperienza negativa e su quella esperienza costruisce il percorso successivo e si convince che se ti è andata male una volta allora ti andrà sempre male...

*siamo organismi estremamente complessi e la scienza progredisce per tentativi, costruisce sui propri fallimenti, quindi anche trovare il principio attivo adeguato alla persona può essere molto difficile, anche perché i farmaci con i loro effetti collaterali fanno bene da una parte e danneggiano in altre
26-08-2024 18:29
Darby Crash
Re: Non riesco ad empatizzare con gli altri depressi

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Originariamente inviata da insiemealvento Visualizza il messaggio
esiste sempre una dimensione soggettiva, è proprio questo il problema...è un argomento estremamente complesso, un maestro buddhista ti direbbe che se inserisci semi negativi dentro di te essi daranno frutti negativi, e viceversa

noi siamo composti di corpo e mente, tuttavia il cervello fa parte del fisico, la mente come viene intesa in oriente è qualcosa di molto diverso e ora ci porterebbe fuori strada...
ecco, se questa dimensione soggettiva venisse esplicitata, l'empatia sarebbe favorita. Una persona potrebbe dire: sono depresso, la mia personale depressione comporta x, y, z; depressione per me significa questa cosa qui etc.. A quel punto l'interlocutore può avvicinarsi a capire la vera situazione di chi sta parlando
26-08-2024 18:17
Daytona
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Originariamente inviata da cosechenonho Visualizza il messaggio
A me ai tempi era stato fatto compilare un questionario.
Confermo, più di uno.
Avevo giá una diagnosi eh, solo che quelli che fanno fare adesso sono più specifici e mi pare di aver capito migliori per le diagnosi differenziali.
Parlo dello scorso anno, e sono stato preso in carico da un medico giovane. Ho come l'impressione che gli psichiatrasauri però siano abituati diversamente ._.

Quote:
Originariamente inviata da varykino Visualizza il messaggio
la vedo come una cosa piu netta , o ci convivi , riesci a conviverci o ti uccidi , in tutte e due i casi cmq non vivi bene quindi e' sempre grave come cosa .....
Condivido, del resto non si hanno alternative all'adattarsi o al fermarsi.
Mi chiedevo come facessero a reggere il lavoro gli utenti di questo forum quando ero studente, quando poi mi sono trovato di lá ho visto che non è nulla di fantasmagorico trascinare la carcassa fino a lì e vivere di merda la giornata.
Al posto di vivere di merda a casa lo sto facendo lì, almeno faccio qualcosa di utile per qualcuno e mi pagano. Anche se ci sono delle mattine come quella di oggi che solo scendere dal letto e lavarsi richiede molta, mola fatica
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