Originariamente inviata da un_lettore

Buonasera a tutti ...

E' un argomento di cui leggo sempre con interesse le vostre riflessioni, oltre a portare le mie. Le vostre però mi interessano di più perché nonostante io supponga di aver compreso il meccanismo della stanchezza psicosomatica (perché poi alla fine possiamo chiamarla pure così) continuo a percepirla in parte come qualcosa che non dovrebbe esistere.

Mi domando: non siamo gli unici che affrontano giornate che non piacciono, dove c'è ansia, rifiuto, sopportazione, eccetera: come è che gli altri però vivono, vanno in palestra, svolgono cose?

Cioé, voglio dire, nel mio caso mi pare di poter correlare la stanchezza alla sopportazione e al fatto di tenere alta la guardia durante le ore di lavoro. Una volta tornato a casa, l'unica cosa che mi va di fare è riposarmi, e io ero uno che durante gli anni della disoccupazione si faceva sistematicamante quattro km al giorno, senza troppa fatica.

Ma gli altri come fanno? Se ne freganp, sono più rilasati, o sono tutti innamorati del proprio lavoro e non sopportano nulla?

Ovviamente no, ma per questo dico che il meccanismo per quanto svelato mi appare come portatore di qualcosa di "non detto".

Ciao ragazzi ...

Estraneo

Originariamente inviata da un_lettore

Ciao Lonely

Originariamente inviata da Gufetto

Dev'essere la primavera. Tornato a casa poco fa da lavoro ed entrato in casa mi è entrata una botta di spossatezza che mi son dovuto sdraiaire sul letto..mi sembra di non reggermi in piedi, che le gambe non abbiano la forza di reggere il peso del corpo. Sarà complice la lieve anemia..temo che l'integratore di ferro non faccia abbastanza..

Originariamente inviata da un_lettore

Gufetto ... Forse devi fare come quell'altro amico del forum: armarti di un pò di coraggio e decidere di lasciare il lavoro, fermarti un certo numero di mesi e poi spendere le tue abilità altrove ...


Keith: coraggio, non buttarti giù. Andassero tutti affanculo.

Estraneo