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Discussione: Una vita da disoccupati Rispondi alla discussione
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Oggi 19:52
Sikerhoof
Re: Una vita da disoccupati

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Originariamente inviata da Daytona Visualizza il messaggio
Hai ragione, ma secondo me dipende molto da:
1) chi si ha davanti
2) il rapporto coi capi del proprio capetto
3) quanto si è utili e sostituibili lì dentro

Da ponderare i vari fattori in base al tipo di azienda. È vero che non bisogna necessariamente porsi male, ma secondo me a mettere in dubbio l'operato del capo può essere spinoso. Poi intendiamoci, se si è poco sostituibili e il proprio lavoro lo si sa fare meglio degli altri ci sta far notare che non c'entra con le proprie mansioni qualcosa e se lo si è fatto in passato è perché si vuole essere utili, ma le proprie ambizioni sono altre e solite cose, ma in caso contrario lascerei perdere. Tanto se la forma mentis è quella non si scappa, se non è il lavoro brutto e che non le compete glie la farà pagare in altri modi. Poi se ci si trova davanti il tipo che non ha mai contato un cazzo e si trova ad avere un po' di potere ciao proprio... secondo me si fa prima a guardarsi in giro e andandosene lasciando il suo superiore con una persona in meno di botto
Mi hai fatto pensare a quando un capetto mi ha detto di segnare il ritardo sul registro delle presenze, solo perché non ero stato presente al momento dell'appello, ed io mi sono rifiutato di farlo, perché effettivamente il turno non era ancora iniziato. È probabile che questo fatto abbia determinato la mancata proroga del contratto. Ma non sarei durato a lungo comunque, visto che da contratto non avrei potuto superare le otto proroghe.
Oggi 18:48
perennial
Re: Una vita da disoccupati

io dai 21 anni ai 22 anni facevo data entry per una società. Facevo dalle 22 alle 2 del mattino, ma talvolta facevo anche straordinari. Zero contatto sociale se non con i colleghi con cui si era creato un minimo di cordialità soprattutto con una collega di nome Eleonora. Più alta di me ( io sono 170cm, quindi non ci vuole molto), magra e aveva una predilezione per le gonne a pieghe in stile studentessa giapponese, super femminile, curata, gambe da urlo e metteva spesso quei collant scuri ma trasparenti super sexy. Io la prima volta che la vidi ebbi una folgorazione di quanto era affascinante e andavo al lavoro gasato anche se avevo un'occupazione così misera e alienante.
Quando uscivamo dal lavoro facevamo colazione insieme e talvolta passavamo tutta la mattina insieme. Per un periodo piuttosto lungo ci siamo anche frequentati e ci vedevamo il finesettimana. A lei piaceva ballare e la portavo in discoteca, ballavo una vera merda ma mi piaceva farlo con lei.
Eravamo molto innamorati e lei era bellissima, sofisticata, educata, dolcissima e affettuosissima e aveva un leggero problema di balbuzie che la rendeva adorabile.
Un giorno però litigammo aspramente e ci perdemmo di vista. Ci riappacificammo ma si capiva che le cose non erano più come un tempo. Ho saputo che un anno fa è morta in un incidente stradale mentre tornava da una serata. Mi manchi Eleonora.
Oggi 18:38
Daytona
Re: Una vita da disoccupati

Quote:
Originariamente inviata da Sikerhoof Visualizza il messaggio
Si possono far valere le proprie ragioni anche senza essere aggressivi, però indubbiamente ci sono ambienti dai quali è meglio allontanarsi, ma comunque mai permettere a un datore di lavoro o collega di abusare di te. Già mi è bastato il bullismo a scuola.
Hai ragione, ma secondo me dipende molto da:
1) chi si ha davanti
2) il rapporto coi capi del proprio capetto
3) quanto si è utili e sostituibili lì dentro

Da ponderare i vari fattori in base al tipo di azienda. È vero che non bisogna necessariamente porsi male, ma secondo me a mettere in dubbio l'operato del capo può essere spinoso. Poi intendiamoci, se si è poco sostituibili e il proprio lavoro lo si sa fare meglio degli altri ci sta far notare che non c'entra con le proprie mansioni qualcosa e se lo si è fatto in passato è perché si vuole essere utili, ma le proprie ambizioni sono altre e solite cose, ma in caso contrario lascerei perdere. Tanto se la forma mentis è quella non si scappa, se non è il lavoro brutto e che non le compete glie la farà pagare in altri modi. Poi se ci si trova davanti il tipo che non ha mai contato un cazzo e si trova ad avere un po' di potere ciao proprio... secondo me si fa prima a guardarsi in giro e andandosene lasciando il suo superiore con una persona in meno di botto
Oggi 16:35
Sikerhoof
Re: Una vita da disoccupati

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Originariamente inviata da Daytona Visualizza il messaggio
Oddio, dipende chi hai dall'altra parte, meglio (se proprio si è incompatibili con l'ambiente per n motivi) guardarsi attorno.
E' un match da fare, magari credono davvero in questi metodi correttivi, meglio lasciare a chi è disposto a farsi correggere così. A mettere in dubbio l'operato del capetto di turno si rischia solo di mettersi in una posizione ancora più scomoda e ad intossicare ulteriormente il rapporto.
Io direi piuttosto di cercare altro e mollare appena si trova, al limite stornano dal tfr o l'ultimo stipendio il mancato preavviso ma chissene...
Si possono far valere le proprie ragioni anche senza essere aggressivi, però indubbiamente ci sono ambienti dai quali è meglio allontanarsi, ma comunque mai permettere a un datore di lavoro o collega di abusare di te. Già mi è bastato il bullismo a scuola.
Oggi 16:21
Daytona
Re: Una vita da disoccupati

Quote:
Originariamente inviata da Sikerhoof Visualizza il messaggio
E tu faglielo presente che non sei più disposta ad accettare questi modi di fare paternalistici, anche a costo di sembrare antipatica.
Oddio, dipende chi hai dall'altra parte, meglio (se proprio si è incompatibili con l'ambiente per n motivi) guardarsi attorno.
E' un match da fare, magari credono davvero in questi metodi correttivi, meglio lasciare a chi è disposto a farsi correggere così. A mettere in dubbio l'operato del capetto di turno si rischia solo di mettersi in una posizione ancora più scomoda e ad intossicare ulteriormente il rapporto.
Io direi piuttosto di cercare altro e mollare appena si trova, al limite stornano dal tfr o l'ultimo stipendio il mancato preavviso ma chissene...
Ieri 15:12
Ezp97
Quote:
Originariamente inviata da Atlas2 Visualizza il messaggio
torna a fare il magazziniere con il furgone, cercano un botto
Corriere col furgone lo farei ma da me sono tutti padroncini…mah, vedrò, o vado in hotel sempre come portiere o guardiano sempre ma notturno davvero senza fare sti orari del cazzo 18-2 o 19-4….senno manutentore in ditta, sfalci stradali…ho già esperienza.
Per ora sto facendo lavoretti qua e là col decespugliatore….trovo qualche offerta ma sono tutte paghe da ergastolo.
Ieri 00:52
Chamomile
Re: Una vita da disoccupati

Eh beh, se fosse così facile...
Ieri 00:07
Sikerhoof
Re: Una vita da disoccupati

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Originariamente inviata da Chamomile Visualizza il messaggio
Di luoghi in cui non ti danno mai compiti a caso penso che ne esistano veramente pochi purtroppo. Il problema è l'intenzione "educativa" che c'è alla base in questo caso. Se vado a lavorare è per raccattare qualche soldo e basta, se volessi farmi rieducare andrei altrove.
E tu faglielo presente che non sei più disposta ad accettare questi modi di fare paternalistici, anche a costo di sembrare antipatica.
09-05-2025 23:33
Chamomile
Re: Una vita da disoccupati

Di luoghi in cui non ti danno mai compiti a caso penso che ne esistano veramente pochi purtroppo. Il problema è l'intenzione "educativa" che c'è alla base in questo caso. Se vado a lavorare è per raccattare qualche soldo e basta, se volessi farmi rieducare andrei altrove.
09-05-2025 22:59
Sikerhoof
Re: Una vita da disoccupati

Quote:
Originariamente inviata da Chamomile Visualizza il messaggio
Come si fa ad affrontare la convinzione di capi, colleghi ecc. che le difficoltà nel rapportarsi con gli altri siano solo un segno di scarsa "maturità"? Solitamente, il concetto viene ribadito con l'assegnazione di compiti di merdа a tema, che nella maggior parte dei casi non c'entrano un cazzо con il motivo per cui si è stati assunti, allo scopo di far imparare/crescere/maturare. Non parlo di roba "che serve" all'azienda e che può capitare a chiunque, a me come al socialone di turno, ma proprio di compiti assegnati deliberatamente a chi ha certe difficoltà, allo scopo di "educare", non in vista di future promozioni in ruoli di maggiore responsabilità ma solo perché essere (secondo loro) "immaturi" è inaccettabile.
Qualcuno si è trovato in questa situazione? A me sembra che i luoghi di lavoro siano tutti così. Premesso che a me questi atteggiamenti non aiutano affatto, anzi mi fanno chiudere ancora di più perché sono umilianti, c'è una soluzione che non sia "farselo andare bene"?
Se ritieni che queste mansioni non siano pertinenti al tuo ruolo, parlane con il tuo datore di lavoro. Il rispetto prima di tutto.
09-05-2025 21:45
Atlas2
Re: Una vita da disoccupati

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Originariamente inviata da Ezp97 Visualizza il messaggio
I am officially unemployed.

Mi sa’ manco mi richiamano al campeggio.
torna a fare il magazziniere con il furgone, cercano un botto
09-05-2025 19:51
Chamomile
Re: Una vita da disoccupati

Come si fa ad affrontare la convinzione di capi, colleghi ecc. che le difficoltà nel rapportarsi con gli altri siano solo un segno di scarsa "maturità"? Solitamente, il concetto viene ribadito con l'assegnazione di compiti di merdа a tema, che nella maggior parte dei casi non c'entrano un cazzо con il motivo per cui si è stati assunti, allo scopo di far imparare/crescere/maturare. Non parlo di roba "che serve" all'azienda e che può capitare a chiunque, a me come al socialone di turno, ma proprio di compiti assegnati deliberatamente a chi ha certe difficoltà, allo scopo di "educare", non in vista di future promozioni in ruoli di maggiore responsabilità ma solo perché essere (secondo loro) "immaturi" è inaccettabile.
Qualcuno si è trovato in questa situazione? A me sembra che i luoghi di lavoro siano tutti così. Premesso che a me questi atteggiamenti non aiutano affatto, anzi mi fanno chiudere ancora di più perché sono umilianti, c'è una soluzione che non sia "farselo andare bene"?
06-05-2025 23:20
Ezp97 I am officially unemployed.

Mi sa’ manco mi richiamano al campeggio.
06-05-2025 22:34
Sikerhoof
Re: Una vita da disoccupati

Quote:
Originariamente inviata da Krieg Visualizza il messaggio
Una recruiter mi ha mandato un audio per un colloquio che ho domani, per darmi qualche consiglio, dice lei. 7 minuti di audio dove parla di tutto, tranne su cosa verterà il colloquio.

Ha detto che devo mettere una camicia che non ho, metterò una polo se non gli sta bene sticazzi. Se vogliono la camicia sai come gli roderà il culo che ho la barba. Che dovrò parlare dei miei hobby e valori perchè loro danno molto peso all'apporto umano che una risorsa porta in azienda.

Un paese che cola a picco perchè negli uffici la gente è stata selezionata in base agli hobby

Sto colloquio lo farò tanto per ma so gia che andrà una merda
Punta tutto sull'originalità: vacci in bermuda e infradito, magari apprezzano il coraggio e ti assumono
06-05-2025 20:46
Chamomile
Re: Una vita da disoccupati

Quote:
Originariamente inviata da Krieg Visualizza il messaggio
Ha detto che devo mettere una camicia
Quote:
Che dovrò parlare dei miei hobby e valori perchè loro danno molto peso all'apporto umano che una risorsa porta in azienda.
Queste due stronzatе lavorative hanno un solo lato positivo: poiché derivano da due modi differenti di spaccare i cogliоni ai dipendenti, spesso si escludono a vicenda. Qui non c'è nemmeno quel misero vantaggio.
06-05-2025 20:29
Nightlights
Re: Una vita da disoccupati

La questione del video che ho postato, al giorno d'oggi, è traslata in diverse sfaccettature.
Per esempio in tanti posti puoi trovare quello che: "e ma io ho spese sulle spalle/io ho famiglia figli/io a casa mi annoio/io sto meglio a lavoro che a casa" ecc...ecc...
E sono quelli che poi sembrano "i valorosi".
Gran calma.
Ora, io capisco che tu (generico) hai le tue ragioni per voler restare lì, ci mancherebbe.
Ma che poi il tuo diventi il modello d'eccellenza e tutti devono fare come te perché "sei la persona valorosa e adulta"...sto gran cazzo.
Cioè, ti devi fare due domande se arrivi a preferire stare a lavoro piuttosto che avere il tuo tempo libero e la tua libertà eh...
Gli unici casi in cui posso arrivare a comprendere un ragionamento del genere sono quando il lavoro coincide con una passione, e lo si fa semplicemente per vocazione.
06-05-2025 19:26
Sikerhoof
Re: Una vita da disoccupati

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Originariamente inviata da bukowskiii Visualizza il messaggio
E loro ancora andavano in pensione ad un età accettabile, noi non ce l'avremo proprio possiamo dormire sonni tranquilli
Chi vuol esser lieto, sia: di doman non v'è certezza.
06-05-2025 19:06
bukowskiii
Re: Una vita da disoccupati

Quote:
Originariamente inviata da Sikerhoof Visualizza il messaggio
Mio padre (pace all'anima sua) era uno di quelli che dicevano: "il lavoro nobilita l'uomo", "il lavoro ti rende libero" eccetera eccetera. È morto a 62 anni per un tumore al pancreas senza neanche potersi godere un giorno di pensione. Idem un mio ex "superiore" stacanovista morto per un infarto qualche mese prima di andare in pensione.
E loro ancora andavano in pensione ad un età accettabile, noi non ce l'avremo proprio possiamo dormire sonni tranquilli
06-05-2025 18:44
Sikerhoof
Re: Una vita da disoccupati

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Originariamente inviata da Nightlights Visualizza il messaggio
https://youtu.be/KF8zdnmrfG4?si=XdjNZuR5mfiQsOGv

Ho capito che se non lavori muori di fame, non rompete su questo concetto perché si sa, non occorre ricordarlo ogni due per tre.
Attualmente sono una persona lavorante e posso dire che non posso lamentarmi.
Ho avuto anche un pò di fortuna nel riuscire a trovare le condizioni adatte per cambiare lavoro drasticamente a 30 anni suonati.
Ma non è questo il punto.
Vorrei porre la vostra attenzione ai commenti sotto al video, mi conforta sapere che molte persone hanno un punto di vista simile al mio in diversi aspetti.
Mio padre (pace all'anima sua) era uno di quelli che dicevano: "il lavoro nobilita l'uomo", "il lavoro ti rende libero" eccetera eccetera. È morto a 62 anni per un tumore al pancreas senza neanche potersi godere un giorno di pensione. Idem un mio ex "superiore" stacanovista morto per un infarto qualche mese prima di andare in pensione.
06-05-2025 16:40
Sikerhoof
Re: Una vita da disoccupati

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Originariamente inviata da Ezp97 Visualizza il messaggio
Ormai ho quasi 30 anni e senza qualifiche -28 ad agosto- ho fatto domande come apprendista in qualsiasi settore ma soprattutto idraulico-elettricista e niente, c’era solo una ditta di impianti elettrici che cercava anche operai non specializzati da formare in teoria come elettricisti ma a 80 km da casa e per 900/1000 euro di apprendistato e sarebbe stata disposta ad assumermi.
L'apprendistato andrebbe esteso a tutte le età. Non c'è un età per apprendere un mestiere. Oltretutto è anche penalizzante nei confronti di quelli che hanno superato i 29 anni, e che per varie ragioni non hanno una professione tra le mani.
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