| 04-06-2023 21:42 |
| Demiurgo |
Quote:
Originariamente inviata da niubi
Quelli che vanno prostitute invece sono tutti scienziati
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Boh... Almeno trombano.
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| 04-06-2023 20:24 |
| vikingo |
Re: Primo congresso italiano per i diritti delle lavoratrici del sèsso
Su onlyfans devi vendere un prodotto di qualità e appetibile e qualcuno ti conosca su instagram non è semplice,se io metto le foto su only domani non le guarda nessuno..
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| 04-06-2023 18:53 |
| esteem |
Re: Primo congresso italiano per i diritti delle lavoratrici del sèsso
Quote:
Originariamente inviata da Demiurgo
Lol... Onlyfans rientra più nella circonvenzione di incapaci che nella prostituzione.
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Quelli che vanno prostitute invece sono tutti scienziati
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| 04-06-2023 17:44 |
| David Brent |
Re: Primo congresso italiano per i diritti delle lavoratrici del sèsso
Quote:
Originariamente inviata da Teach83
Ma adesso con Onlyfans che senso ha prostituirsi "fisicamente" , se non sei costretto/a?
Bastano solo le foto dei piedi e sei a cavallo. 😂 Massima resa col minimo sforzo.
Oltretutto a fare il content creator si pagano normalmente le tasse, come le pagano quelli di Twitch e youtube.. alla fine sei un libero professionista, no ?
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ma no è un luogo comune, per fare soldi devi saperti pubblicizzare e fare contenuti di livello altrimenti non ti caga nessuno se no lo faremmo anche noi uomini con foto fake, devi avere un seguito essere già famosa da qualche parte altrimenti nessuno vedrà mai i tuoi profili, è molto più redditizio fare la prostituta
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| 04-06-2023 17:36 |
| Demiurgo |
Lol... Onlyfans rientra più nella circonvenzione di incapaci che nella prostituzione.
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| 04-06-2023 13:04 |
| Teach83 |
Ma adesso con Onlyfans che senso ha prostituirsi "fisicamente" , se non sei costretto/a?
Bastano solo le foto dei piedi e sei a cavallo. 😂 Massima resa col minimo sforzo.
Oltretutto a fare il content creator si pagano normalmente le tasse, come le pagano quelli di Twitch e youtube.. alla fine sei un libero professionista, no ?
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| 04-06-2023 12:04 |
| Kitsune |
Re: Primo congresso italiano per i diritti delle lavoratrici del sèsso
Io sapevo che la maggior parte delle prostitute e dintorni che lavorano in Italia o arrivano in Italia per lavorarci lo fanno proprio perché non è regolamentato e non vogliono che sia regolamentato mentre tutte le altre vanno in Svizzera, Germania o Olanda.
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| 04-06-2023 11:43 |
| Hor |
Primo congresso italiano per i diritti delle lavoratrici del sèsso
Visto che è un tema che mi pare di capire riguarda da vicino diversi utenti, segnalo un breve resoconto del primo congresso italiano per i diritti delle lavoratrici del sesso.
Mi fa piacere vedere che il sito di un quotidiano d'informazione (anche se un po' di nicchia) riporti la cosa in maniera neutrale, senza allarmasmi, pregiudizî o pietismi.
Riporto alcuni passaggi secondo me salienti.
Quote:
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L’evento si è concentrato sul tema della criminalizzazione del lavoro sessuale e su come «agisca negativamente sulle nostre esistenze», oltre che sulla «libertà di esercitare sex work o di non farlo, e per manifestare il nostro orgoglio».
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Quote:
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Tra le principali richieste delle associazioni che si occupano di diritti delle sex worker ci sono, in questo senso, la decriminalizzazione e il riconoscimento del lavoro sessuale come un qualsiasi lavoro, che garantisca un reddito, il diritto alla salute e alla sicurezza.
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Quote:
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Inoltre, in Italia le persone che fanno sex work subiscono ancora gli effetti di uno stigma dovuto al rifiuto e alla discriminazione che una diffusa e radicata morale collettiva impone su tutto quello che ha a che vedere con la sessualità, cosa che rende la vita delle persone che lo fanno molto faticosa
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Qui l'intero articolo:
https://www.ilpost.it/2023/06/04/sex...pagePosition=2
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