Se i motivi per cui una persona ha successo nello studio fossero solo la "presenza" dei genitori e l'importanza che la famiglia dà alle questioni scolastiche io avrei già tre lauree, invece purtroppo ho finito la scuola per grazia divina (che non vuol dire "scarso impegno" nel mio caso), ho abbandonato gli studi e sono una fallita completa.
18-04-2023 23:09
Angus
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Non c'entra, ma l'affare Sokal mi ricorda sempre l'esperimento Rosenhan.
Come chiosa, anche se é banale, direi che ci sta bene sottolineare che in alcune discipline delle scienze sociali, come l’economia, la sociologia (che deve poggiare su solide basi statistiche), la demografia, la linguistica, anche la psicologia, avviene un incontro tra i cosiddetti due tipi di cultura. Anzi, spesso sono nate in ambito più umanistico ma si sono intrecciate arricchite e sono cresciute con apporti delle hard sciences. Anche altri aspetti dell’umanistica dovranno tenere conto del progresso scientifico, soprattutto la filosofia.
(Così, en passant,per chi non lo conoscesse e ne avesse voglia, consiglio di cercarsi qualche info sull’affare Sokal, accaduto negli anni ‘90 - https://it.wikipedia.org/wiki/Affare_Sokal)
18-04-2023 20:01
muttley
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Al minuto 4:01 inizia il discorso di Silvio Orlando che spiega qual è il limite della scuola italiana, e cioè che funziona con chi non ne ha bisogno.
Insomma, la scuola secondo me non intacca il lavoro che viene svolto in famiglia. L'ho visto anche coi miei occhi in qualità di operatore nel settore: chi va bene è perché è seguito ed ha un'impostazione a casa, chi va male invece no. Ma non ho mai visto persone che possiedono un tipo di impostazione venire rovinati dall'azione di un docente.
No, non capisco da quale parte del mio discorso si dovrebbe inferire siffatta asserzione
Beh, se il ragionamento è che le carenze degli alunni dipendono solo dalla famiglia qualunque professore ci metti ad insegnare non cambia la situazione.
Io invece ho visto alunni che con alcuni professori andavano molto male e non capivano la materia e con altri andavano bene.
18-04-2023 19:52
Chamomile
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Nel caso opposto invece è merito dell'insegnante
E te pareva...
18-04-2023 19:42
muttley
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Quote:
Originariamente inviata da Chamomile
Quindi immagino che secondo te pure quando uno studente si appassiona particolarmente ad una disciplina o comunque ottiene buoni risultati il merito sia comunque della famiglia (?) e non dell'insegnante. O vale solo per quando le cose vanno male?
Nel caso opposto invece è merito dell'insegnante
Quote:
Originariamente inviata da Crepuscolo
Quindi per te gli insegnanti sono tutti uguali? Non fa alcuna differenza se ad insegnare è Pippo, Giovanni, Franco o un robot?
No, non capisco da quale parte del mio discorso si dovrebbe inferire siffatta asserzione
18-04-2023 19:37
Crepuscolo
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Date sempre la colpa all'insegnanti per le vostre eventuali carenze in questa o quella disciplina quando invece la verità nuda e cruda è che suddette carenze nascono sempre e comunque dal rapporto coi genitori.
Adesso scommetto che qualcuno se ne uscirà scrivendo che è falso perché lui ha i genitori matematici ma ha sempre avuto poca dimestichezza coi numeri...scrivete pure, tanto non vi credo
Quindi per te gli insegnanti sono tutti uguali? Non fa alcuna differenza se ad insegnare è Pippo, Giovanni, Franco o un robot?
18-04-2023 19:30
Chamomile
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Date sempre la colpa all'insegnanti per le vostre eventuali carenze in questa o quella disciplina quando invece la verità nuda e cruda è che suddette carenze nascono sempre e comunque dal rapporto coi genitori.
Adesso scommetto che qualcuno se ne uscirà scrivendo che è falso perché lui ha i genitori matematici ma ha sempre avuto poca dimestichezza coi numeri...scrivete pure, tanto non vi credo
Quindi immagino che secondo te pure quando uno studente si appassiona particolarmente ad una disciplina o comunque ottiene buoni risultati il merito sia comunque della famiglia (?) e non dell'insegnante. O vale solo per quando le cose vanno male?
18-04-2023 19:11
muttley
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Date sempre la colpa all'insegnanti per le vostre eventuali carenze in questa o quella disciplina quando invece la verità nuda e cruda è che suddette carenze nascono sempre e comunque dal rapporto coi genitori.
Adesso scommetto che qualcuno se ne uscirà scrivendo che è falso perché lui ha i genitori matematici ma ha sempre avuto poca dimestichezza coi numeri...scrivete pure, tanto non vi credo
18-04-2023 18:53
anahí
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Non mi è mai stato chiaro al punto di averlo sul palmo della mano, intendo l'insight, quella comprensione profonda che fa sentire di avere in testa un sistema complicato che però si domina, si sa come sono connesse le parti, eccetera. Posso seguire razionalmente le dimostrazioni ma per me resta una componente di magia. Nel caso del teorema di Green è facile, l'informazione del bordo è contenuta nella primitiva della funzione. Esattamente come con l'integrale semplice, uno si chiederebbe come è possibile sapere l'area compresa tra le due ascisse senza "guardare dentro". E ovviamente il trucco è la conoscenza della primitiva, il teorema di Green funziona esattamente così, in 3D basta fare a fettine parallele a uno dei due assi il dominio e per ogni estremo del segmento vale quanto per l'integrale semplice. A quel punto le coppie di estremi di ogni fettina formano la curva di bordo. Ma l'ho capito dopo parecchi anni!
Per il prolungamento analitico l'informazione è costituita dall'enorme restrizione delle funzioni ammissibili, anche se ci devo pensare bene; deve essere qualcosa di simile al potenziale in campi conservativi.
Però resto sempre a bocca aperta per la meraviglia. Solo "staccando" dalla contemplazione mentale e ricordando come si fa la dimostrazione accetto la stranezza. Esattamente come un gioco di prestigio, c'è sempre la spiegazione.
Questo carattere della dimostrazione come spiegazione razionale ma che non e' poi cosi' preziosa a livello di intuizione (a cui mi pare accenni) e' tipico dell'analisi matematica. E' curioso che in altri ambiti, diciamo il macro-ambito dell'algebra, la dimostrazione cattura proprio l'insight. Ricordo proprio dei professori che ne parlavano di questa differenza tra analisi e algebra. In analisi puo' darsi benissimo che varie dimostrazioni le lasci da parte e non ti perdi la bellezza del risultato. Invece studiarsi l'algebra senza le dimostrazioni penso che sarebbe la stessa cosa che non studiarla, e li' mi viene da dire che il senso di meraviglia di cui parli e' proprio dentro la dimostrazione.
18-04-2023 18:39
limitless
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Le materie umanistiche pur andando bene in esse non le ho mai particolarmente apprezzate, mentre quelle scientifiche sono stato sempre un po' una frana.
Ritengo di essere stato uno studente medio, seppur secondo alcuni miei professori potessi dare molto di più, ma in generale me la sono sempre cavata facendo il minimo indispensabile.
18-04-2023 18:09
zoe666
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
umanistica sicuramente.
A scuola avevo voti medio/alti, all'esame di maturità ebbi il voto più alto della mia classe al tema di italiano e mi presi pure la stretta di mano dal professore esterno agli orali.
Anche con le lingue, impegnandomi, rendevo abbastanza e con facilità ( ero arrivata a saper conversare e capire se parlavano piano in francese, mannaggia a me che poi non ho coltivato questa cosa ed ho dimenticato tutto ).
Ho sempre scritto tanto, letto tanto, mi aiuta con la fantasia, con l'introspezione e mi rilassa.
In matematica, geometria, etc, sempre un dramma. Penso fondamentalmente non capissi certi passaggi e avevo professori che elencavano nozioni o davano per scontato che certe cose fossero ovvie e che non c'era bisogno di spiegarle.
Quindi ho sempre avuto un grande gap sugli altri che col tempo mi ha portato proprio ad odiare queste materie.
Adesso forse ci ho fatto pace, chissà che in futuro non mi venga voglia di riprendere qualche libro.
18-04-2023 17:59
Black_Hole_Sun
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Bho dipende come mi gira sul momento. Ho periodi in cui mi fisso con argomenti a caso tipo ultimamente la cinofilia e l'Alpinismo, ovviamente non la pratica ma il mero raccogliere informazioni. Sono cose scientifiche o umanistiche? Non lo so ma sinceramente non me ne frega, non sto a pensare a quale schieramento culturale appartengano le cose a cui mi "interesso". Comunque sono sempre fissazioni passeggere che vengono presto sostituite da altre altrettanto inutili.
18-04-2023 17:18
Madeleine
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
In matematica il voto più alto che ho preso è stato un 8- e ho sempre oscillato tra il 6/6- e il 7/7,5.
Alunna normale che studia normalmente.
La mia mente appena vede la matematica cerca di fuggire, in ogni modo. Si ucciderebbe se potesse.
In Italiano, letteratura e storia ho sempre avuto 8 studiando normalmente; in lingue anche 9 e qualche 10 sempre studiando normalmente.
Se vogliamo, via, sarei più portata per le materie umanistiche che mi piacciono anche molto di più.
18-04-2023 16:57
Delta80
Nessuna delle due
17-04-2023 14:19
Angus
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Quote:
Originariamente inviata da Angus
Secondo me è perché non l'hai approfondita abbastanza. Le applicazioni pratiche, oltre una certa soglia, le trovi autonomamente. In realtà credo che tu già le trovi, ma non fai il collegamento tra problema reale e struttura formale che proietti su di esso.
Collegamento che ti darebbe un senso di mastery, di sicurezza e stima di te stesso. Un ragionamento matematico ben fatto non è svalutabile, nessuno può dirti che è sbagliato. Ogni altro ambito di conoscenza è necessariamente più arbitrario, fondato su assiomi non ipotetici legati a un qualche principio di autorità.
17-04-2023 14:13
Angus
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
con matematica "pura" intendevo astratta dalla realtà, appunto slegata da applicazioni pratiche.
Nella realtà, della matematica mi trovo ad applicare soltanto le quattro operazioni fondamentali, le percentuali e le proporzioni.
Secondo me è perché non l'hai approfondita abbastanza. Le applicazioni pratiche, oltre una certa soglia, le trovi autonomamente. In realtà credo che tu già le trovi, ma non fai il collegamento tra problema reale e struttura formale che proietti su di esso.
17-04-2023 11:36
Crepuscolo
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Premessa iniziale; io a scuola non andavo benissimo (non sono mai stato bocciato comunque).
Con le materie umanistiche ero più costante, non prendevo voti molto alti ma neanche molto bassi, mi muovevo tra il 5 e il 7, mentre nelle materie scientifiche facevo molti saliscendi. Potevo passare dal 3/4 fino all'8/9 a seconda dell'argomento. Questo soprattutto in matematica e fisica, in altre materie tipo informatica ero un disastro totale.
Le materie umanistiche soprattutto alle superiori le vedevo come delle ancore di salvezza (ho fatto un istituto tecnico quindi niente latino e greco), perché mi bastava studiare un po' e almeno la sufficienza riuscivo a prenderla. Nelle materie scientifiche invece se non capivo l'argomento mi attaccavo.
17-04-2023 11:35
pokorny
Re: Cultura umanistica/Cultura scientifica
Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
oppure "il tempo dispari nel rock progressivo italiano da una prospettiva matematica
Allora devi assolutamente cercare su youtube la musica per archi, celesta e percussioni di Bartok, BTW quella che è stata usata per Shining, possibilmente con lo scroll della partitura.
Cambia continuamente ritmo, mi pare pure ci sia qualche 7/4 di mezzo, ed è tutta costruita sulla sezione aurea. Non riesco a capire fino in fondo tutte le sottigliezze di quell'opera ma sapere che è costruita con un piano precisissimo da grande architetto me la fa piacere anche di più.
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