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Discussione: Essere o non essere (fobici). Questo è il problema. Rispondi alla discussione
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03-01-2010 14:48
caliclero
Re: Essere o non essere (fobici). Questo è il problema.

bè, fa figo esserlo :p
03-01-2010 13:42
Winston_Smith
Re: Essere o non essere (fobici). Questo è il problema.

La mia capacità di formare relazioni è un po' atrofizzata per mancanza di abitudine e/o per inclinazione naturale (dipende anche dal tipo di relazioni), ma non credo sia proprio inesistente. Se (da solo o con l'aiuto di qualcun altro/a) riuscissi a ridurre o eliminare certe mie paure, credo potrei migliorare la qualità e l'intensità dei miei rapporti sociali.
03-01-2010 01:39
Thermaltake
Re: Essere o non essere (fobici). Questo è il problema.

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Originariamente inviata da brio70 Visualizza il messaggio
tutte le persone della mia famiglia mi hanno sempre definito insensibile,senza amore o affetto per nessuno.secondo il primo medico che mi vide nell'88 era solo una corazza per nascondere la troppa sensibilità.
Ah, la cara e vecchia corazza, ne so qualcosa pure io.
03-01-2010 01:28
starlight
Re: Essere o non essere (fobici). Questo è il problema.

volevo dire....che dopo 2 mesi di terapia la mia fobia e risultata una reazione estrema di altro......altro a volte troppo complicato anke solo da comprendere x noi stessi.
io ho da sempre incapacità di rapporti.....e x questo come dice brio.....considerata insensibilona...quandi è tuttaltrò....
ma ci vuole un sacco di lavoro x far venire a galla certe cose...
03-01-2010 01:05
brio70
Re: Essere o non essere (fobici). Questo è il problema.

tutte le persone della mia famiglia mi hanno sempre definito insensibile,senza amore o affetto per nessuno.secondo il primo medico che mi vide nell'88 era solo una corazza per nascondere la troppa sensibilità.
03-01-2010 00:50
caostotale23
Essere o non essere (fobici). Questo è il problema.

Dai avanti!...la storia del fascino misterioso della fobia l'abbiamo esaurita da un pezzo e comunque è una stupidaggine secondo me. Non ci vuole molto a capire che la prima cosa che le donne guardano in un uomo è la sicurezza di sè e la simpatia e soprattutto la cosa più importante: la capacità di attrarre sessualmente (che, ATTENZIONE, non dipende necessariamente dall'aspetto fisico). Non c'entra nulla l'aspetto fisico qui! La capacità di attrazione è un fatto fisiologico (forse dipende dagli ormoni, nn so...) che tutti gli uomini "normali" hanno ed è una caratteristica della loro natura secondo me. Noi (io almeno poi nn so voi...) non abbiamo questa capacità e quindi non riusciamo ad avvicinare le donne in quel senso. Io nella mia vita ho avuto solo pochissimi amici/e (eufemismo per conoscenti) ma mai nessuna che fosse interessata a me sul piano sessuale. Che cos'ho di sbagliato? Certo, nn sono Brad Pitt però vedo spesso degli stramegacessi in compagnia di ragazze bellissime. O forse sono io che nn riesco a decifrare i segnali...boh?!
Potrei stare ore e ore a parlare con una ragazza però nn sò se avrei la forza di dichiararmi. Poi nn avendo esperienza non sò neanche come si fanno bene queste cose. Quasi quasi sto pensando che forse il mio problema nn è la fobia (intesa come paura delle relazioni) bensì l'incapacità di formare relazioni. Molti timidi/fobici pur avendo paura delle relazioni sociali/affettive hanno questa capacità quindi potrebbero sbloccarsi se superassero questa paura. Io, che poi dopotutto non è che abbia tutta 'sta paura delle relaz.sociali, non sono capace di formare queste relazioni perchè nella mia infanzia non mi sono stati dati quegli strumenti affettivi necessari per poterla esprimere pienamente secondo me. All'inizio, quando mi sono iscritto in questo forum, pensavo che la mia fosse paura o mancanza di coraggio, invece adesso mi rendo conto che si tratta di altro. Non c'è niente da fare: se nn hai ricevuto amore non hai amore da dare, è sempre la stessa storia. Eppure ci sono persone cresciute orfane, o in situazioni molto peggiori della mia che poi però si sposano e hanno figli mentre io sn sempre bloccato allo stesso punto. Forse nn sono fobico, perchè io non ho paura. Il guaio è che io non ho neanche amore. Sono assolutamente insensibile alle emzioni altrui e a volte anche alle mie. Senza amore e senza paura. Per questo faccio volontariato e cerco di essere attivo nel sociale e di conoscere persone, per provare sentimenti, ma la verità, detta chiara e tonda, è che io non provo nulla, indipendentemente da che faccia il bene o il male. E anche quando faccio il male non riesco mai a provare pentimento per quello che faccio.
Uhm...meno male che non sono nato in Germania durante il nazismo....sennò col mio carattere chissà che avrei potuto combinare...meglio così....

Voi che pensate? Siete sicuri di essere fobici (cioè di avere paura di qualcosa) o la vostra è "semplicemente" una incapacità di esprimere determinate caratteristiche necessarie allo stabilirsi di una relazione sociale?

Nel secondo caso, è molto peggio secondo me perchè la paura si può anche vincere ma l'amore che non abbiamo ricevuto, quello chi c'è lo dà?



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