Originariamente inviata da HurryUp

Non puoi dire chi è questo editore?così gli faccio pubblicità negativa.

Originariamente inviata da pokorny

A me un libro l'hanno pubblicato, anche se non era né narrativa né saggistica, però ha avuto un suo spazio e dopo tanti anni ancora vende. E non sono un genio, tutt'altro.

A posteriori non l'avrei fatto dato che dopo 5-6 anni l'editore non mi ha più corrisposto i diritti con il classico "fammi causa e vedrai che ti costa dei soldi mentre adesso te la cavi senza sborsare niente". Purtroppo si vende ancora e se pure parliamo di un paio di centinaia d'euro l'anno, mi dà lo stesso fastidio. Una delle ennesime prepotenze a cui in un paese come questo non esiste rimedio e che mi fanno sentire veramente un caso disperato. Oltretutto è stato scopiazzato e magari altra gente ci fa più soldi di quanto avrei potuto anche con un editore perbene.

Insomma, se tornassi indietro stampa in proprio e chi se ne frega se non è il Mulino o Einaudi; solo a questo livello può avere senso il "ti pago in visibilità" (peraltro, a quanto ne so, editori a un minimo livello di decenza non fanno porcate epocali agli autori).

EDIT: in realtà anche le grandi case leggono tutto. Un testo di valore verrà pubblicato, così come il valore emerge sempre in tutte le situazioni. Il problema è che se il primo paragrafo del primo capitolo contiene errori di ortografia (e quanti ce ne sono in giro...) cestinano senza passare dal via. Il livello successivo è avere quella capacità necessaria ad attrarre magneticamente la lettura e indurre il redattore (o meglio, in questa fase, chi per lui) a proseguire e vedere se il testo ha i numeri. Tutto ciò deve avvenire in davvero poco spazio, qualche riga, e anche questa è una delle declinazioni che prende il Grande Problema: siamo nove miliardi e anche al massimo livello di qualsiasi àmbito non c'è una persona ma almeno cento. Scendendo appena, non ci sono cinquanta persone ma duemila, eccetera eccetera giù fino all'ultimo sfigato sul pianeta. Bisogna essere persone di alto livello anche per la banale pubblicazione di un libro. Inutile dire che moltissimo si gioca pure nelle note di accompagno.

Originariamente inviata da Schlemiel

Lo fanno eccome,ma è anche il postulante stesso a farlo notare,uno che ha magari 100k followers su IG ha già una base di mercato solida, ovviamente stiamo parlando di biografie e opere di bassissimo livello,,basta vedere il caso letterario di Frank Gramuglia,ha pubblicato e non lo leggeva nessuno,dopo essere diventato un tiktoker ha avuto un boom di vendite.

Originariamente inviata da pokorny

Quasi giusto, una via di mezzo tra un manuale e un testo scientifico, più verso il secondo. E ammetto che non esisteva niente nemmeno in inglese e penso di aver inaugurato un filone (per quanto detto ciò non fa altro che farmi mangiare le dita), quindi arrivavo su un terreno ancora non battuto. Ciononostante avevo tentato quasi venti editori e come nei film, quando ho fatto l'ultimo tentativo completamente persuaso che sarebbe finita lì, è stato accettato.

Forse non ho seguito bene la conversazione ma se avessi avuto presente che si parlava di narrativa o poesia avrei lasciato solo il passaggio dopo "EDIT:"; non so cosa si faccia ora o in tempi molto recenti e ho riferito quanto era a mia conoscenza una decina d'anni fa. Possibilissimo che oggi i criteri di selezione di grandi case editrici siano cambiati al punto che prima di leggere la nota di presentazione vadano a cercare in rete il nome del postulante

Originariamente inviata da Schlemiel

Era un manuale?Se risulti un esperto di un determinato argomento può capitare,io mi riferivo a narrativa o poesia, ormai è più facile essere letti nei vari forum che stampando,il cartaceo ha prospettive quasi nulle per l'esordiente,a meno che ripeto abbia un buon field dai social,e ripeto non ha niente a che vedere col valore dell'opera,anzi più il testo ha valore meno vende.

Originariamente inviata da pokorny

A me un libro l'hanno pubblicato, anche se non era né narrativa né saggistica, però ha avuto un suo spazio e dopo tanti anni ancora vende.

A posteriori non l'avrei fatto dato che dopo 5-6 anni l'editore non mi ha più corrisposto i diritti con il classico "fammi causa e vedrai che ti costa dei soldi mentre adesso te la cavi senza sborsare niente". Purtroppo si vende ancora e se pure parliamo di un paio di centinaia d'euro l'anno, mi dà lo stesso fastidio. Una delle ennesime prepotenze a cui in un paese come questo non esiste rimedio e che mi fanno sentire veramente un caso disperato. Oltretutto è stato scopiazzato e magari altra gente ci fa più soldi di quanto avrei potuto anche con un editore perbene.

Insomma, se tornassi indietro stampa in proprio e chi se ne frega se non è "il Mulino" o "Einaudi"; solo a questo livello può avere senso il "ti pago in visibilità" (peraltro, a quanto ne so, case del genere non fanno porcate epocali con gli autori).

Originariamente inviata da Schlemiel

La vedo quasi impossibile,se fossi uno youtuber o qualcosa del genere potrebbero pensarci,se non sei famoso una opera prima non la leggono neanche.

Originariamente inviata da Schlemiel

La vedo quasi impossibile,se fossi uno youtuber o qualcosa del genere potrebbero pensarci,se non sei famoso una opera prima non la leggono neanche.

Originariamente inviata da Hor

Intendo quello che ho precisato tra parentesi: no autopubblicazione o editoria a pagamento.

Originariamente inviata da Schlemiel

Cosa intendi per editore serio?

Originariamente inviata da Hor

Uno potrebbe essere migliorare la mia posizione lavorativa, ma la vedo dura perché mi sembra di aver già raggiunto il massimo livello possibile relativo alle mie competenze e capacità.
Un secondo obiettivo, su cui sto lavorando duramente e con metodo da qualche anno a questa parte, è pubblicare con un editore serio (quindi no autopubblicazioni) le cose che scrivo. È un obiettivo sul periodo medio-lungo che richiede la capacità di pensare in prospettiva (cosa per me difficile) e di impegnarsi con costanza (altra cosa per me difficile). Ma ci sto comunque dando dentro.
Per quanta riguarda gli obiettivi relativi alla sfera sociale ci ho ormai quasi messo una bella pietra sopra.