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Discussione: Perché la sofferenza tende ad essere dimenticata Rispondi alla discussione
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19-08-2022 06:53
XL
Re: Perché la sofferenza tende ad essere dimenticata

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Originariamente inviata da Franz Macbeth Visualizza il messaggio
Perché dopo che il dolore passa si tende a dimenticare di aver sofferto e si ricasca o si cerca più o meno consciamente di ripetere gli stessi errori causa delle passate sofferenze più e più volte. Ditemi perché
Secondo me non si dimentica mica. La sofferenza spesso è un effetto collaterale di altri tipi di condotte che magari spingono verso il piacere o tendono ad evitare altri disagi, per questo poi si rifanno le stesse cose.
Il giocatore d'azzardo che è stato lasciato perché s'è giocato la casa non se l'è scordato mica, ma rigioca perché giocare gli piace e quando si trova alle strette ricordando il dolore e pensando ad un piacere a portata di mano non resiste a quest'ultimo.
Il traditore sessuale impenitente che viene scoperto e rovina le relazioni, non credo se lo dimentichi di averle rovinate, ma il meccanismo è più o meno lo stesso.
Il tizio che mangia degli alimenti che gli piacciono sapendo che gli fanno male, si comporta in modo simile.

Si possono fare mille esempi.

Certe condotte danneggiano da un lato ma producono certi benefici dall'altro, finché per una mente questi benefici sono più forti dei danni, questa mente continuerà ad agire in un modo apparentemente irrazionale, che danneggia secondo altri punti di vista, perché magari per questi altri punti di vista quel piacere o il disagio che provoca bloccare certe abitudini malsane non esistono.

Certe volte la persona stessa adotta coscientemente altri punti di vista credendo che le appartengano e si stupisce poi di fare certe cose, ma non potrerbbe fare altrimenti, non è ancora davvero convinta che quella condotta arrechi più danni che benefici. Dice di volere una cosa ma poi ne fa un'altra, come si spiega? Probabilmente quel che dice non collima con le sue vere motivazioni di fondo e quello che prova, queste cose non sono veramente controllabili secondo me, può essere che prima o poi si cambia, ma dubito che questo dipende da una sorta di scelta indipendente dal resto, questa scelta si attiva solo in certe circostanze, e spesso non si sa di preciso quali e se esistono.

Io non farei mai un piercing ad esempio, solo pensare al dolore che provoca questa cosa in parti sensibili come i capezzoli, mi fa tenere lontano da queste pratiche, altri però giudicano tanto positivi i benefici da sottoporsi volontariamente ad una cosa che per me rappresenta una forma di tortura che va a mutilare comunque l'integrità del corpo umano.

Ma questo è il mio punto di vista, non della mente del tizio/a che si fa il piercing, per questi sono più grandi i benefici che il dolore che sopportano.

Questa è la mia posizione attuale però magari prima o poi cambio idea e penso che qualsiasi cosa potrebbe innescare questi cambiamenti.

Potrei anche dire che non cambierò mai idea e atteggiamento su questa cosa, ma secondo me affermo una cosa che non posso davvero controllare, mi illudo di poterlo fare, ma in concreto non posso farlo.

Posso al più scommettere su questa cosa, visto che fino ad ora la mia posizione è stata fissa e non ho vacillato tanto, direi che difficilmente potrei cambiare, però non ne ho la certezza.

Ci sono pratiche sessuali più o meno violente e le persone pur andando incontro a certi danni continuano a praticarle. Ho letto che si pratica anche il soffocamento.
Il parto stesso che si inserisce nell'ordine naturale delle cose provoca dolore e disagi vari alla partoriente, se lo dimentica la persona in questione quando decide di avere più figli? Secondo me no, però i benefici vengono valutati come maggiori, si va incontro volontariamente a disagi evitabili (però buttando via bambino e acqua sporca), e ci si lamenta anche.
L'ideale sarebbe poter avere i benefici evitando del tutto gli effetti collaterali, ma la maggior parte delle volte non si riesce ad avere questa cosa e per avere più piacere o evitare certi disagi si agisce andando incontro a certi danni e altri disagi.
19-08-2022 02:58
pokorny
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Originariamente inviata da Unspecified Visualizza il messaggio
In realtà tendenzialmente accade l'opposto, si ricordano poco i bei momenti ma molto le brutte esperienze.
Per me è proprio così.
19-08-2022 00:56
Unspecified
Re: Perché la sofferenza tende ad essere dimenticata

In realtà tendenzialmente accade l'opposto, si ricordano poco i bei momenti ma molto le brutte esperienze.
18-08-2022 21:47
Franz Macbeth
Re: Perché la sofferenza tende ad essere dimenticata

Come una sbronza. Il giorno dopo stai di merda e ti chiedi come mai hai fatto una simile follia a te stesso..ti ripeti che non lo farai più o lo rifarai fra mooolto tempo. Una settimana dopo sei di nuovo sbronzo..repeat
18-08-2022 21:45
Franz Macbeth
Perché la sofferenza tende ad essere dimenticata

Perché dopo che il dolore passa si tende a dimenticare di aver sofferto e si ricasca o si cerca più o meno consciamente di ripetere gli stessi errori causa delle passate sofferenze più e più volte. Ditemi perché



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