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Discussione: Perché per gli altri è così facile? Rispondi alla discussione
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19-07-2022 00:07
Chamomile
Re: Perché per gli altri è così facile?

Vi ringrazio per le vostre risposte, inaspettate perché già mi immaginavo un sacco di "non hai voglia di fare niente" e simili. Mi dispiace per chi si trova o si è trovato nella mia stessa situazione. È uno schifo.
Alcuni hanno risposto che per gli altri è più facile perché si preoccupano meno, ma io mi chiedo quale delle due cose sia venuta prima: cioè, gli altri vivono meglio perché si preoccupano meno oppure si preoccupano meno perché vivono meglio? Se ogni singola cosa, piccola o grande che sia, va male in qualche modo allora diventa normale preoccuparsi per tutto, credo.
La mia vita è fatta solo di problemi e fallimenti. Capisco che si possa avere voglia di reagire, di andare avanti quando le difficoltà sono poche o comunque limitate a pochi aspetti della vita, ma se ci sono solo quelle allora ne vale davvero la pena? È come cercare di svuotare il mare (di fallimenti appunto) con il cucchiaio o il secchiello. Ben presto mandi tutto a quel paese, butti cucchiaio e secchiello e te ne torni a casa.
Mi sembra che i problemi degli altri siano più compresi e accettati, in generale. Vedo persone che fanno la morale a tutti su questioni di scarsa importanza perché "ognuno ha la sua sensibilità e va rispettata" e poi dicono e scrivono cose tipo "se non hai la patente dopo i 20 anni sei chiaramente ritardato" (di questi ne ho visti uno di recente sul cui profilo figurava anche la laurea in psicologia) o "se non studi e non lavori sei un fallito e non tieni a te stesso e se avessi un amico così smetterei di sentirlo". Mi pare che in generale la gente sia disgustata dalla debolezza altrui, come se fosse contagiosa.
Il problema di cui parlavo l'ho sempre avuto, già da bambina prendevo malissimo la scuola... La mia famiglia ha sempre voluto che continuassi a studiare, ma non ne sono mai stata capace. Da quando ho mollato l'università ho proprio il rifiuto per lo studio, non ce la faccio nemmeno se mi sforzo.
Non sopporto di passare 40 ore a settimana a lezione adesso e non so come farò a lavorare, ogni mattina quando vado là è come se entrassi in un incubo, ho voglia di tornare indietro e di chiudermi in casa per sempre. Sento gli altri che parlano di andare al mare, in piscina, alle feste, che sembrano sempre felici mentre io mi sento soffocare nella mia incapacità di affrontare ogni giornata. A me non interessano né feste né vacanze, tanto non esiste qualcosa che mi entusiasmi, avrei solo bisogno di un po' di pace.
La patente purtroppo mi occorre perché temo che altrimenti non mi vorranno mai a lavoro. Quando feci l'ammissione per il corso che frequento dissi che l'avrei presa a breve e davvero ne avevo l'intenzione, ma alla fine non l'ho mai fatto.
Gli insegnanti non fanno che dirci che dobbiamo abituarci a lavorare molto e sotto pressione e solo il pensiero mi fa venire voglia di prendere corda e sgabello. Ci sono anche tante altre attività che mi fanno questo effetto, ad esempio socializzare con la gente, ma mi limito ad evitarle e basta. Il lavoro non si può evitare, ma non me la sento di affrontare un'intera vita di preoccupazioni continue mentre per gli altri sembra tutto così facile. Non mi sento adatta a vivere in questa società, né in qualsiasi altra società a dire il vero.

(Per favore, non quotare).
18-07-2022 22:51
Barracrudo
Re: Perché per gli altri è così facile?

Quote:
Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
fondamentalmente per motivi genetici
Esatto le fondamenta sono la tua genetica, cioè il tuo corpo, lo sviluppo dei tuoi sensi, la anatomia dei tuoi organi e del tuo cervello, quoziente intellettivo ecc..

Poi ci sono tante variabili, non puoi neanche dire che una persona sana è più portata di un malato di mente, perché cj sono malati di mente che sono dei geni oppure sono molto bravi in imparare cose nuove
18-07-2022 22:46
pokorny
Re: Perché per gli altri è così facile?

Quote:
Quindi mi chiedo: perché per gli altri è sempre così facile? La gente lavora tutto il giorno senza problemi, io devo passare le giornate a quel corso [...]
Ne parlavo giusto l'altro giorno con un amico. Non credo che quello che provano gli altri sia tanto diverso, è il modo di viverlo che lo è. Conosco gente che "fa cose" e credo si stressi esattamente come mi stresserei io, a parte piccole variazioni fisiologiche. Credo che la differenza sia la capacità di "incassare" e gestire relazioni e problematiche varie. Certo molto dipende dalla motivazione, il classico motivo per vivere, per capirci.

Poi c'è, credo un altro fatto ovvero che sono capacità come altre più apparenti e delineate. Intendo dire, non ci stupiamo troppo di una bambina che vince ori olimpici nella ginnastica artistica, ma tra lei e un totale imbranato ci sono mille gradi intermedi, e quelli dipendono solo in parte dall'allenamento. Penso che la componente innata sia molto forte e così è per le skills sociali. Naturalmente un basso livello di partenza diventa un meccanismo a valanga negativo, diminuiscono le possibilità di interazione e gestione, e questo fa disallenare la già bassa capacità.

Personalmente non credo esistano grandi spazi di manovra. Per molte cose sì, lo dico sempre che sono allenabili, ma certi limiti strutturali secondo me sono abbastanza refrattari a tutto il lavoro che ci possiamo fare. Spero di sbagliare ma posso basarmi solo sul mio vissuto.

Ho tolto il nome dal quote come desideri, ma devo pur lasciare il pezzetto a cui sto rispondendo per non creare vuoti di contesto in futuri lettori. Apprezzo che l'hai chiesto per favore, c'è anche chi pretende pure di ordinarlo
18-07-2022 22:02
edward00767
Re: Perché per gli altri è così facile?

Me lo chiedo sempre anche io, per me è già un lavoro uscire, letteralmente mi stanco anche se devo parlare 10 minuti con un'altro essere umano, se sto zitto e non ho persone intorno riacquisto energia, più vado avanti e più mi sembra tutto un utopia, penso "cosa cazzo è successo nella mia vita per essere ridotti in questo modo?", possono essere i traumi, ok, ma molte persone che hanno vissuto traumi peggiori, socializzano e sono integrati nella società come tutti, perchè io devo avere tutta questa difficoltà da quando sono bambino?
Mi sento come se fossi nato sbagliato, vai a sapere magari è un problema irrisolvibile, un danno neurologico dovuto alla nascita prematura, forse sono fatto così, il fatto è che parlarne qua è un conto, posso anche ragionare lucidamente e cercare di capire la mia mente, ma quando mi trovo in mezzo alla gente, che non sa niente delle patologie mentali tipo FS o DEP, non riesco a regolarmi, vado in iperattivazione e finisco per sembrare problematico o strano, è questo il problema, sento proprio una differenza enorme tra me e qualsiasi altra persona, tutti anche quelli con sindrome di down, sembrano riuscire a socializzare e integrarsi, io no e non capisco come fare, forse dovrei accettare che sono problematico e fingere di non vedere gli atteggiamenti da presa di culo che hanno le persone. Devo accettare di essere invalido e vivere con inferiorità accettando le categorie protette o pensione inps... Il fatto è che io mi sento abbastanza intelligente e normale quando sono solo a casa, riesco a regolarmi, riesco a pensare a me stesso, con gli altri cambio personalità, torno ad essere il bambino problematico che ero, mi sento come se cambiassi anche nel viso, impressionante l'altra volta ero a casa mi guardo allo specchio e dico tra me e me "sembro normale dai ora esco e sto con la schiena dritta", finchè non c'erano persone vicino ci sono riuscito, appena sono andato nel marciapiede affollato, automaticamente sono diventato il solito gobbo che guarda per terra, poi mi sono visto nel riflesso in un vetro e mi sono visto brutto, col volto teso e l'espressione da cane bastonato. Cambio proprio in tutto quando sono con la gente, anche nel viso.
Magari è il mio disturbo di personalità che mi da tutti questi pensieri, ma è così, e vivere così è infernale.
18-07-2022 11:36
Holbaek Perché riescono a trovare continuamente motivazioni e stimoli in quello che fanno. Hanno capacità di fare progetti a medio/lungo termine e questo li fa andare avanti "energicamente"...
18-07-2022 11:11
Varano
Re: Perché per gli altri è così facile?

fondamentalmente per motivi genetici
18-07-2022 11:07
Keith
Re: Perché per gli altri è così facile?

Per gli altri è facile perché hanno il cervello che funziona. Sono sempre in azione e mai in rimuginio. Sanno dare un taglio netto alle situazioni indesiderate ed iniziare con entusiasmo quelle nuove. Non sono statici. Non sono depressi.
18-07-2022 00:33
vikingo Io devo pensare ad ottenere il meglio per il mio profilo psicologico,la chiave di svolta e stata non subire più la mafrina,non ti considerano quanto un estroverso,sei condizionato,nel momento in cui sono riuscito a non farmi pesare questa cosa,e cambiato il mio approccio alla vita,la colpa e anche di scuola insegnanti,ecc,però la mia indole mi consente anche di estranearmi dal contesto quando ho un obiettivo,capacità di analisi e introspezione,oggi non so se farei a cambio con un estroverso che parla solo di calcio e donne..10 anni fa si oggi no..
18-07-2022 00:07
Da'at
Re: Perché per gli altri è così facile?

Mi sono sentito così diverse volte. Ora capita meno spesso.
I farmaci hanno aiutato molto.
Il resto l'ha fatto la convinzione di non voler mollare mai più.

Dicono che bisogna imparare a sguazzare nel disagio per poter apprendere, perché è solo quando ci troviamo fuori dalla nostra comfort zone che possiamo scoprire capacità che non sospettavamo di avere.

Però non voglio banalizzare: se tutta la vita dev'essere una lotta continua è impossibile resistere a lungo, ad un certo punto ci si esaurisce e si va in tilt. E a quel punto servono i farmaci, c'è un cazzo da fare, ma senza non se ne esce.

E devono pure essere i farmaci giusti, ché non sempre è facile arrivarci.
17-07-2022 22:42
SMS94 Credo che per gli altri la vita sia più facile perché il mondo è fatto su misura per le persone estroverse.
Per fare molte cose sono richieste continue interazioni sociali, e chi non ama farle e ha un'indole solitaria viene costantemente lasciato indietro...

Personalmente, negli ambiti citati nel post iniziale io non ho mai avuto particolari problemi: alla guida me la cavo piuttosto bene, mi sono laureato senza difficoltà e ora lavoro da qualche anno.
È in tutto ciò che riguarda le relazioni sociali che sento che le cose non sono adatte a me: gli altri preferiscono essere amici di persone estroverse, che parlano di continuo, e chi non mantiene lo stesso livello di socialità (per esempio non ama uscire alla sera, ma preferisce altri momenti della giornata) viene progressivamente tagliato fuori...
17-07-2022 22:04
Oda Nobunaga
Re: Perché per gli altri è così facile?

Pensiero molto comprensibile, anche a me è sempre sembrato che tante persone viaggino sui binari.
Che abbiamo un percorso standardizzato, e problemi standardizzati, bel bene e nel male.
Alla fine però non me ne frega niente di seguire lo stesso percorso degli altri, e non mi metto in competizione.
Penso che sia cosa buona guardare al prossimo non per i risultati, ma per la strada seguita. A volte è possibile imparare e prendere d'esempio, sia su cosa fare, che su cosa non fare.
17-07-2022 21:55
CongaBlicoti_96
Re: Perché per gli altri è così facile?

Dubito che per gli altri sia più facile . La differenza che magari le persone e i traguardi degli altri, usati come metro di paragone per definire le nostre capacità , ci fa sentire ingiustamente ancora meno capaci. Dico ingiustamente perché spesso questi disturbi precludono e debilitano la vita , anche nell'ambito cognitivo, di conseguenza, si fa più fatica in alcuni momenti.
Questo ovviamente dipende da caso a caso, ma generalmente c'è sempre qualcosa che ti fa sentire meno o non abbastanza e porta a soffrire.

Sulle frasi fatte e fastidiose non sono del tutto d'accordo. Proprio perché effettivamente sono vere. Lo sono per chiunque, anche per chi non ha problemi di ansia o depressione.
17-07-2022 21:07
XL
Re: Perché per gli altri è così facile?

Non lo so, non so cosa dirti sai, si tira sempre a campare male e io non possiedo soluzioni, perciò non saprei cosa suggerirti .
L'unica cosa che mi viene da dirti è che se proprio non riesci a prendere la patente, non ti colpevolizzare troppo, a qualcuno riescono certe cose, ad altri no, anche se so che magari poi è una cosa che ti manca.
Ci stai già provando in fondo.
Io l'ho presa (la patente) ma non me ne vanto, ho avuto culo nel riuscire, vedo sempre gente attorno a me che dice a tutti di darsi da fare, sì va bene, ma spesso se uno in certi ambiti non riesce non c'entra tantissimo il darsi da fare, magari mancano proprio certe cose che ancora non si sono acquisite, quando si riuscirà ad acquisirle, se si riuscirà, si risolvono, e se no restano irrisolte.
17-07-2022 20:06
Michiru-1990
Re: Perché per gli altri è così facile?

Inutile ragionare sulle frasi dette... perché chi le dice non vive quello che vivi tu.

Anche io ho mollato l università principalmente per quel problema (in più mi faceva anche schifo).

Guidare la macchina ho il terrore... però la patente l ho presa. Mi ripetevo come un mantra: vabbe provo; c è listruttore; se non la passo pace... almeno ci ho provato.
Risultato: ci ho messo una vita a dare la teoria e ho fatto 8000 guide con l istruttore ahhaha ma l ho presa.
La macchina ancora non la guido ma il motorino si. E ti assicuro che guida gente veramente negata. Sono più quelli inchiappati che quelli bravi.

Mi sono iscritta nel forum perché mi venivano gli attacchi di panico per il lavoro... eppure ora lavoro. Certo niente è semplice.
Per il lavoro sono stata "costretta" a buttarmi.

Per la patente invece l ho presa come una cosa che provavo a fare per me... e comunque era un rischio calcolato. Il massimo che potesse succedere era non passare l esame ed eventualmente mollare tutto.

Purtroppo non ci si può fare molto... a me l ansia la scatena la.paura; quella di fallire e fare la figura della scema; oppure la paura dell ignoto e di non poter controllare le cose. Ma la verità è che finché non ho affrontato alcune paure (con fatica e insistendo) non mi sono passate.
Alcune le ho ancora forti, altre moooolto più lievi ed altre ancora mi sono passate.

Però è successo quando ho visto che alla fine non mi poteva capitare nulla e che, fondamentalmente, alla gente non fregava nulla di me.
17-07-2022 19:18
Ezp97 Perché ci sanno fare e pensano meno di noi. A tante persone gli viene normale socializzare con sconosciuti , fare esperienze.
17-07-2022 19:11
Hor
Re: Perché per gli altri è così facile?

Forse non dovrei intervenire nel thread, visto che alcune cose che per altri utenti (alcuni dei quali già hanno scritto) sono difficili o impossibili io riesco comunque a farle, anche se con difficoltà grandi o piccole. Per dire, mi sono laureato e ho un lavoro.
Tuttavia c'è tutto un ventaglio di attività che anche a me risultano difficili o difficilissime o addirittura impossibili, e anche questa è stata una causa che col tempo mi ha portato all'isolamento sociale quasi completo.
Alla fine nella mia vita ho cercato, con molti problemi e difficoltà, a ritagliarmi dei piccoli spazî per riuscire a fare ciò che riesco a fare per sopravvivere, ma senza mai avventurarmi oltre quell'orlo che mi separa dall'ignoto, quell'ignoto in cui le persone "normali" si avventurano senza alcun problema o con comunque molti meno problemi di me.
Ricordo verso la fine dell'università che sentivo di persone che si organizzavano per provare il dottorato, per viaggiare all'estero, per formarsi ulteriormente oltre la laurea, per allargare la propria rete sociale... tutte cose che per me erano e sono fantascienza. Invidiavo molto queste persone e lo scarto tra la facilità con cui loro vivevano e le difficoltà che bloccavano me mi bruciava parecchio.
Alla fine su moltissime cose mi sono rassegnato, mi sono detto che io sono fatto così, con tutti questi limiti e problemi, e non ci posso far molto, anche perché ormai il tempo è passato e non ho più vent'anni.
Attualmente cerco di concentrarmi su quel poco che ho senza pensare agli altri.
17-07-2022 18:58
Demiurgo Io mi sento come se per ogni passo avanti che faccio ne facessi due indietro... E come se ogni attività che dovessi affrontare fosse una impresa titanica.

Me lo chiedo anche io come fanno gli altri. Forse hanno una maggior pratica che li rende più sicuri.

Forse semplicemente non ci pensano.
Se inizi a rimuginare troppo sulle cose poi ti viene fuori una paura che ti blocca. Sia che si tratti di parlare al telefono per lavoro che prendere la macchina e andare da qualche parte.

Provo a prendere ad esempio il lancio con il paracadute. Dal momento in cui ti metti a cercare un operatore con cui fare il lancio, fino al momento di tornare a casa, i fattori di rischio sono una infinità.

Io non lo farei mai. Altri non vedono l'ora di ripetere più volte l'esperienza.
17-07-2022 16:29
Lele1997
Re: Perché per gli altri è così facile?

Ti capisco, eccome se ti capisco.. soprattutto ci sono periodi esattamente come li descrivi tu, in cui le prospettive future si annebbiano e ci si spaventa ancora di più, non si sa verso dove si sta andando, non ci capisce dove possa essere questa “condizione ideale” in cui far quadrare le cose, le proprie aspirazioni, l’equilibrio ed il benessere nel rapporto con gli amici, le relazioni fondamentali, quelle sentimentali ecc... tutto sembra una montagna da scalare e dopo un po’ la scalata stanca, stanca perché tante energie nervose vengono spese per andare avanti ma non si intravede il “premio”, non si intravede quel benessere che si vorrebbe..e soprattutto non si vede scemare la propria ansia di fondo.. anche a me capita di vedere sempre questo campo di battaglia, la vita come una battaglia costante ma scarseggiano i momenti di pace definitiva, di assenza di lotta, di benessere senza la lotta.. e mi domando.. quando arriveranno questi momenti?
17-07-2022 15:55
enemyofthesun
Re: Perché per gli altri è così facile?

Ti capisco bene, anch'io mi sento così, senza speranza.
Anche per me tutto enorme, molto difficile, complicato. E la gente manco capisce, pensa che sono pigro, lavativo, negligente, scansafatiche. Tutto tranne capire la situazione.
Alla fine ci si isola per forza o lo fanno gli altri visto che ti disistimano.
Ti avevo scritto via MP, se vuoi parlare un po'.
17-07-2022 15:44
cancellato21736
Re: Perché per gli altri è così facile?

Le frasi del tipo "devi impegnarti di più" e "pensa a chi sta peggio" sono le solite che escono dalla bocca degli ipocriti moralisti che non sanno minimamente cosa si prova a trovarsi in queste condizioni ed affrontare certe patologie e difficoltà psicologiche.
E sono frasi che peggiorano soltanto la situazione e non sono io, il primo stronzo sul forum, a dirlo ma qualsiasi psichiatra competente.

Per quanto riguarda il resto, anche io ho difficoltà a fare anche le cose più semplici.
Non sono neanche riuscito ad arrivare al diploma di scuola superiore mentre agli altri è bastato un filo di gas o l'hanno superato pure quelli che a scuola bisognava trascinarceli.
Al solo pensiero a me viene male, ricordando anche com'è stato l'ancora più semplice (per gli altri) esame di terza media, per il quale ho dovuto imparare le cose letteralmente a memoria, stare sui libri giorno e notte, ho passato più di una settimana dormendo solo 3 ore per notte e quando mi sono ritrovato lì di fronte a tutti i professori sono andato nel panico e non riuscivo neanche ad esprimermi.

Poi finora uscivo soltanto per andare al CSM ma da qualche settimana ho iniziato un tirocinio in supermercato sempre organizzato insieme al CSM.
Ed è già difficile anche solo riuscire a trascinarsi giù dal letto ed uscire di casa.

Ci sono altri ragazzi più o meno coetanei che lavorano lì stabilmente da un po' di tempo e per loro tirare su pacchi pesanti per 8 ore al giorno sembra una passeggiata, persino per le ragazze più magre di me.
Io di ore ne devo fare meno della metà rispetto a loro ma sembra che debba lavorare il triplo per quanto sono sudato e sfinito, sia fisicamente che mentalmente, un po' per il caldo, un po' per lo sforzo e parecchio per l'ansia, lo stress e l'insonnia che mi fa riposare poco durante la notte.
Mentre gli altri vanno sempre avanti con un filo di gas e dopo aver staccato alle 20 hanno pure la forza di andare in palestra o uscire e andare a far festa nei locali.

Io dopo 3 ore e mezza devo sdraiarmi sul letto altrimenti inizio a vedere le stelline.

Io non riesco proprio a vedere alcun futuro per me; non ho idea di come farò quando sarò costretto a lavorare 45 ore a settimana per riuscire a mangiare e arrivare a malapena a fine mese senza i miei.
Spero sempre di riuscire ad ammazzarmi prima.


L'unica mia "conquista" è stata la patente (anche se comunque è vero che la danno pure a quelli che non dovrebbero andare in giro neanche in bici, infatti si vede com'è la gente per strada), ed è l'unica cosa che forse mi riesce bene nella mia inutile vita e che non mi provoca talmente ansia da paralizzarmi.
A volte mi aiuta anche a distrarmi un po' da altri pensieri troppo invadenti e invalidanti, se sono per strada da solo e in situazioni tranquille, ma poi c'è il problema del costo della benzina quindi non è che posso prendere la macchina e fare giri a caso quando voglio.
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