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Discussione: Voglia, interesse, motivazioni assenti Rispondi alla discussione
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01-07-2023 22:49
TheMask
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti

Non ho problemi a stare in mezzo alla gente, anche se sconosciuta, potrei iniziare un discorso qualsiasi e continuare per ore senza problemi, quindi non ho problemi di fobia sociale ma nonostante tutto un aspetto della mia vita è certo, sono apatico.

L'apatia è una brutta bestia, sto cercando di capire come cavolo superarla!

Del perchè si è cosi, svogliati, apatici e senza reali interessi secondo me i genitori c'entrano in minima parte per quanto riguarda i geni trasmessi e l'educazione avuta.

Conta moltissimo invece il contesto in cui si è cresciuti, la gente con cui si è avuto a che fare, le esperienze che si sono fatte da bambini e poi da ragazzini.

Ho sempre iniziato a fare palestra in casa, la prima volta circa 15 anni fa, puntualmente avevo sempre dei buoni propositi ma poi dopo alcune settimane smettevo perchè non avevo più voglia. Da gennaio ho iniziato nuovamente e fino ad adesso mi alleno a casa 3 volte a settimana e 3 volte faccio stretching.
Stranamente qualcosa è cambiato probabilmente perchè il mio obiettivo di prima era quello di diventare più forte per mostrarmi agli altri mentre adesso è cambiato: voglio stare meglio con il mio corpo, non sentirmi "arrugginito" e avere più forza ma solo per me stesso e per alleggerire il lavoro che faccio.

Tutto questo per farvi capire che in me è cambiato il fine ultimo dell'allenarsi, non l'allenamento in se, e dopo 6 mesi sembra funzionare!

ah dimenticavo la cosa più importante... 7 volte su 10 non mi va di allenarmi ma lo faccio comunque perchè è una cosa che mi fa stare bene dopo, ci vuole disciplina. Una cosa la devi fare non perchè la vuoi fare ma perchè DEVI farla per te stesso, per migliorarti sempre di più in tutti gli ambiti della vita.

adesso manca l'apatia generale...
24-06-2023 21:17
Nightlights
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti

Quote:
Originariamente inviata da Robert_Plant 89 Visualizza il messaggio
Gli interessi non si sviluppano forzando sè stessi. Se ci sono, ci sono, altrimenti chissenefrega... segui solamente il tuo istinto senza troppe pippe mentali
Infatti. Poi non devono essere contaminati dal senso del dovere perché devono essere un piacere se subentra il dovere subentra la forzatura.
Io l'ho capito ormai da molto tempo avendo un interesse come quello di suonare la chitarra (negli ultimi periodi sto suonando solo la acustica).
Che l'ho sempre tenuto volontariamente come hobby per una semplice ragione: suono bene solo quando ho voglia e non mi faccio forzature e mi va bene così.
Anche perché lo vedo: quando mi impongo di suonare e non lo faccio spontaneamente non suono bene non ho ispirazione e inutile che stia lì a forzarmi.
Ci sono periodi in cui ho la chitarra poggiata lì sul treppiedi io la guardo, lei mi guarda, ma non è cosa. Allora magari la prendo strimpello 5 minuti poi mi fermo, mi basta così per mantenere confidenza con lo strumento.
Ed è una cosa che può durare settimane.
Poi un bel giorno mi metto lì comincio a suonare e vado avanti 2 ore e compongo anche qualcosa, ma non deve essere un imposizione le cose migliori che ho composto le ho fatte quando mi sono ritrovato con la chitarra in mano senza nemmeno pensarci non so se mi spiego.
24-06-2023 21:02
Saturnino
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti

Più che altro la motivazione a far qualcosa si trova solo se quell'attività sai già che ti darà qualche soddisfazione o ritieni che ti darà qualche soddisfazione.

E' davvero difficile motivarsi per qualcosa che sai che non ti darà nulla. Ad esempio non trovo quasi mai la motivazione per fare più ordine in camera per il fatto che è un attività che non mi da alcuna soddisfazione. Anche se poi l'ambiente è ordinato è un po' come se avessi sprecato del tempo per qualcosa che poi mi ha dato poco e che avrei preferito impiegarlo per qualcos'altro.
Il senso del dovere funziona fino a un certo punto...ad esempio per quelle attività che sono improrogabili come andare al lavoro, la spesa, le bollette, ecc.
24-06-2023 20:32
Ezp97
Quote:
Originariamente inviata da David Brent Visualizza il messaggio
La maggior parte della gente non ha interessi se non robe passive tipo netflix e la massima cosa che fanno è mangiare sushi/bere birra più l'occasionale weekend al mare o in montagna, ma chissà perchè un fobico dovrebbe mettersi a fare i salti mortali e avere chissà che interessi
Concordo ma alla fine pure loro sono tutti scazzati e annoiati, rispetto a 10 anni fa ormai siamo tutti più annoiati e depressi.
24-06-2023 19:10
David Brent
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti

La maggior parte della gente non ha interessi se non robe passive tipo netflix e la massima cosa che fanno è mangiare sushi/bere birra più l'occasionale weekend al mare o in montagna, ma chissà perchè un fobico dovrebbe mettersi a fare i salti mortali e avere chissà che interessi
24-06-2023 19:01
Ezp97 Motivazioni? Mai avute. Non ho la minima voglia nemmeno di lavorare eppure mi alzo e ci vado.
24-06-2023 18:01
Robert_Plant 89
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti

Gli interessi non si sviluppano forzando sè stessi. Se ci sono, ci sono, altrimenti chissenefrega... segui solamente il tuo istinto senza troppe pippe mentali
24-06-2023 11:17
XL
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Come osi contraddirmi?
Segnalato alla moderazione
Secondo me una spiegazione del perché non si è motivati positivamente a far qualcosa non è detto che poi dia questa motivazione positiva.

Se so che sono cieco da un occhio a causa di un'infezione avuta da bambino non è che grazie al fatto che conosco questa cosa poi mi ritorna la vista, rimango cieco comunque da adulto.

Allo stesso modo se non vedo da un occhio, non è che l'esortazione a vedere come gli altri poi mi farà vedere, se questa cosa non c'è, non c'è.

Anche poi il discorso "se non sei motivato, motivati da solo" è un altro discorso un po' assurdo del tipo "se hai scarsa propensione all'impegno... Impegnati!".

Se uno si impegna vuol dire che non c'era questa scarsa propensione all'impegno e non dovrebbe bastare un'autoinduzione se c'era davvero scarsa propensione.

"Se hai la propensione a star male in questa o quella situazione... Impegnati a stare bene nelle stesse situazioni, e starai bene!".

O infine

"Se non vuoi fare qualcosa... Cerca di volerla fare"

A me sembra sempre che ci sia qualcosa di errato a monte in tutti questi approcci, almeno col disagio che provo io c'è quasi sempre qualcosa di errato.

Tutte queste cose mi scivolano addosso come acqua che si asciugherà presto senza lasciare traccia.

Se adesso non voglio fare qualcosa per cambiare ed arrivare a volerla si dovrà modificare altro per forza, non posso io attivarmi se non voglio fare delle cose. Se un tizio è chiuso in casa e non vuole uscire e non vuole andare da uno psicoterapeuta, non è che questa volontà verrà fuori per magia, o va lo psicoterapeuta a casa, o i genitori cambiano qualcosa o il sistema semplicemente resta uguale così come resta perennemente uguale un sistema a due pianeti dove uno gravita attorno all'altro, se non entra in gioco nient'altro non è che uno dei due pianeti può dirsi "adesso voglio fare una cosa diversa e la farò", non scatterà nulla e continueranno a girare uno attorno all'altro.

Descrivere il perché girano uno attorno all'altro e determinare tutte le forze in gioco, non è che li libera dal vincolo e dal fatto che la situazione si ripeterà in maniera identica.

Se delle cose non cambiano è perché non potevano cambiare proprio secondo me. Uno immagina un'alternativa ma l'alternativa magari c'è se uno dei due pianeti ha una velocità differente da quella che ha adesso o qualche altra caratteristica diversa, bisogna però realizzare concretamente queste modifiche e i pianeti da soli non possono, perché sono quello che sono, un terzo agente diverso magari potrebbe modificare l'andazzo, ma a sua volta non potrebbe modificare un assetto nel quale è coinvolto il suo essere, sarà sempre invisibile ed immodificabile poi un qualche assetto a tre ripetitivo, se ci sono finiti dentro davvero tutti e tre secondo me non possono uscirci.

Ragionando in modo errato uno si figura un fuori e un dentro, ma ci sta solo un dentro e nessuno può tirarsi fuori davvero. L'autocomprensione non vedo come possa generare un cambiamento visto che il comprendere d'essere fatti in certi modi non è detto che perturbi l'equilibrio, i tre pianeti conoscono le loro motivazioni e continueranno comunque ad agire così.

Se viene un quarto agente che è motivato a fare altro può essere che l'equilibrio cambia, ma un assetto nel quale sono coinvolti degli agenti secondo me non si può modificare con un'esortazione a cambiare, è il terzo agente che dovrebbe perturbare le cose in un qualche senso, se si inventa la solita supercazzola "io l'ho perturbato ma il sistema vuole rimanere uguale" rimane una supercazzola, probabilmente anche lui vuole che rimanga così il sistema se il sistema non è cambiato.

Se un sistema non cambia vuol dire che le motivazioni in gioco di tutti gli agenti coinvolti non tendono verso altro. Deve andare così e basta. I pianeti girano intorno, e anche poi il terzo che dice di voler cambiare le cose (psicoterapeuta, guru o altro) alla fine diventa un terzo pianeta che gira intorno insieme agli altri due.

Se non ci sono proprio i presupposti non si attiverà mai un cambiamento, non è che la volontà di un tizio viene fuori dal nulla, uno può parlare con altri ma mica è detto che queste parole attiveranno un cambiamento, se uno ci parla con altri e non cambia, vuol dire che questa base non riesce a produrre quella modificazione che uno si aspetta, altrimenti l'altro dovrebbe poi farle certe cose, perché non le sta facendo ancora?

Perché è scemo? E' uno stronzo? E' questo e quell'altro?
Può essere, ma in ogni caso non funziona.

Se una persona a monte non vuole fare proprio certe cose, rimane così e basta, potrebbe innescarsi poi magari qualche variazione, ma per favore si eviti di affermare le solite supercazzole.
24-06-2023 10:59
Svalvolato
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti

La voglia, la motivazione sono in parte anche innate. Io sono sempre stato pigro e svogliato fin da piccolo, non mi sono praticamente mai impegnato seriamente in nulla, né con la scuola (tranne forse il terzo anno delle superiori, non so perché) né con il lavoro (tranne alcuni periodi dove ero particolarmente motivato). Ovviamente zero sport (tranne equitazione per un po', anche lì mollata subito) e zero attività sociali con amici e compagni (pochissime uscite, quasi tutte con la voglia impellente di tornare a casa dopo mezz'ora).

Aggiungiamoci una famiglia comunque iperprotettiva che ha sempre limitato potenziali mie iniziative (comunque molto blande), tenendomi in una campana di vetro, e anche in generale una scarsissima capacità di concentrazione (già bassa in passato, oramai ridotta al lumicino) che mi ha sempre impedito di seguire con constanza un'attività per più di un breve lasso di tempo.

Per il resto penso che la voglia si possa anche trovare, soprattutto in attività piacevoli che generano interesse in se stessi, o semplicemente per il dopo, ovvero il raggiungimento di un obiettivo che conta e che sentiamo particolarmente. O semplicemente perché condiviso con qualcuno cui teniamo.

Attualmente la mia situazione è francamente imbarazzante; raggiunta la stabilità lavorativa, che comunque non ho sentito come un gran traguardo, e non avendo nulla al di fuori del lavoro fantozziano che svolgo, le poche energie che ho sempre posseduto si sono azzerate del tutto. Anche pisciare oramai mi genera fatica.
24-06-2023 10:33
Gufetto
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti

Giovedì stavo per piangere sul posto di lavoro e ho fatto una piccola riflessione sul fatto che voglia e motivazioni sono a loro volta spinte dalla SPERANZA e quando senti che manca quella il resto è relativo.
Forse sto cadendo in depressione perché se sono arrivato al punto di non sentire di avere speranza per un cambiamento in positivo (tutte le novità nella mia vita sono sempre negative) e il futuro è un buco nero, allora è finito tutto.

Se do una percentuale di possibilità ad un evento spero, ma se quell'evento lo vedo colmo di ostacoli allora la speranza che quell'evento possa accadere si azzera e con lei motivazione e voglia. Per esempio voglio cambiare lavoro ma non sento di avere possibilità che possa accadere e quindi ho motivazione assente nel cercarlo.
Quando svanisce la speranza allora è alle porte la depressione.

Di certo poche volte mi sono sentito così e non so come uscirne, sperando di non dovre ricorrere a farmaci. E anche cambiare psicologi uno dietro l'altro stanca...
13-08-2022 14:28
muttley
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti

Quote:
Originariamente inviata da Saturnino Visualizza il messaggio
L'educazione familiare ha un grosso peso riguardo allo sviluppo dello spirito d'iniziativa e della predisposizione a voler fare delle attività. Un clima familiare simile ricordo si averlo avuto pure io.

Però va detto anche che, una volta diventati adulti, tirare in ballo l'educazione familiare per spiegare la scarsa propensione ad attivarsi e la scarsa motivazione...è anche un po' una giustificazione per non volerlo fare.
Se ad esempio a 50 anni si da ancora la colpa all'educazione...ci si mette anche del proprio per non volersi attivare. Raggiunta l'età adulta spetta a ciascuno si noi darsi delle motivazioni...e, certamente si avrà maggiore difficoltà se non si è stati abituati da bambini...però l'unica è impegnarsi di persona, anche perchè nessun altro lo può fare al posto nostro.
Come osi contraddirmi?
Segnalato alla moderazione
13-08-2022 14:20
impacciato
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti

Io ho superato da un po' i 30 anni e sono consapevole di essere un tipo problematico da sempre.
Oltre ad essere certamente fobico, mi rivedo molto in tanti aspetti dell'Asperger ma non ho conferme in merito.

Non ho amici da dieci anni e anche prima ne avevo max 2 o 3, non esco da svariati anni con nessuno, sabato sera rigorosamente a casa e naturalmente niente viaggi, a meno che non si tratta di spostamenti di max 30/40 km. Fortuna ho la patente.

E naturalmente sono vergine, ma ho baciato un paio di ragazze quando avevo 16/18 anni. Da allora il vuoto assoluto. Certo , se lo dici a un tipo normale ti prende giustamente in giro ma questo è.
Aggiungo che anche quando avevo 16/18 anni mi sentivo diverso dagli altri, sempre un po' chiuso ma non certamente ai livelli attuali.

Ora un familiare mi ha proposto, proprio per spronarmi e sapendo che non viaggio da anni, una vacanza in Sardegna di 8 giorni.
A me piacerebbe pure, il mare bello etc ma il problema è sempre il contorno. Già per prendere la nave c'è il rischio che svenga perché credo di essere fobico, ho paura che tutti mi guardano e di combinare qualche cavolata , di essere umiliato. Poi mi vergogno molto di me stesso davanti agli altri. Andare per i 32 anni ed essere ridotto così.

Come se non bastasse ho una costante apatia tutti i giorni, stanchezza alle gambe che ovviamente non mi fanno concludere nulla in qualsiasi ambito. Forse potrebbe essere depressione.

Già il solo pensiero del viaggio mi fa star male. Alla gente normale il contrario, a me invece sale la tachicardia solo al pensiero.
Anche per voi vale questo?
Ho letto che bisogna superare questi ostacoli, di sforzarsi ma è difficilissimo per me. Poi quando mi sento sotto lo sguardo di tutti perdo lucidità e manco ragiono più.
10-07-2022 11:19
Ezp97
Quote:
Originariamente inviata da edward00767 Visualizza il messaggio
Pure io non ho motivazione, a periodi sento delle idee che partono, comincio a essere più attivo, riordino camera, faccio commissioni, vado a comprare vestiti, sento di poter fare piccole progettazioni per uscire dalla mia condizione...Ma poi ricado e sento un blocco, sento l'angoscia, non riesco a socializzare e divento nervoso e teso, quindi il mio coping è stare in camera al pc a piangermi addosso, finchè non torna la fase di leggerezza dove penso poco e agisco, ma durano poco e l'insicurezza e l'evitamento delle relazioni rimangono, se riuscissi a stare in quello stato sempre potrei almeno avere la motivazione e grinta per espormi alla società cercando lavoro, darmi da fare e non buttare al vento altri anni, 25 anni e non ho mai fatto un cazzo...
Vorrei tanto liberarmi da sto tarlo nel cervello, ma agire quando tutti intorno a me hanno sempre visto il fannullone problematico diventa difficile, più vado avanti e più sento i giudizi su di me, sono diventato paranoico.
Vorrei dirti come Dicono a me dai che c'è la fai sei giovane, hai solo 25 anni, hai tutte le forze, etc...no secondo me per gente demotivata e senza spirito di iniziativa come noi non cambiata un cazzo, proprio niente.
10-07-2022 11:17
Ezp97
Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74 Visualizza il messaggio
Rispondo per me. Di alcune cose, molte per la verità non mi è mai interessato nulla. E questo sia in età da ragazzino, sia a 30 anni, sia ora.
Sagre, eventi, concerti, locali in spiaggia da andare di sera in mezzo agli altri, discoteche, andare in bici, in piscina, in palestra, parchi acquatici e divertimento, mostre, balli, feste, compleanni.. e potrei andare avanti ore e ore a elencare.
Non mi hanno mai detto niente, non ho mai capito per quale cazzo di motivo una persona deve essere esclusa se non fa ste cose, se non fa parte di questi meccanismi.
Non ho mai capito perché da ragazzo, per essere considerato, avrei dovuto essere parte di gruppi e andare a fare il coglione, a bere, a provocare la gente nei locali e in strada. Non ho mai capito perché per uscire con una donna devo avere amici, conoscenze, avere la posizione, avere il carattere da sbruffone eccetera eccetera...
C'è un però in tutto questo, e cioè, che piaccia o no, le cose, la società, i meccanismi per conoscere le persone ed essere considerati sono bene o male quelli.
Io ho sempre evitato tutte ste cose e guarda caso sono solo come un cane, guarda caso è...
A volte mi faccio una domanda :ma tutte quelle cose, quelle situazioni, non mi sono mai interessate semplicemente perché non ci trovavo nulla o perché già da ragazzino avevo capito che io non ero assolutamente all'altezza di stare in quei contesti?
Per quanto riguarda la depressione, io la ho, e posso dire che ti toglie la forza e la voglia di fare tutto. Quindi secondo me c'entra la depressione, ma ovviamente io già di mio, molte cose, sinceramente, non mi sono mai interessate.bisogna considerare che chi ha problemi come i nostri, è comunque destinato a essere fatto fuori dai giochi
Per me la seconda, non ero all'altezza forse, mi sentivo alieno, però tutti sti sbruffoni oggi vivono, noi no.
10-07-2022 11:01
edward00767
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti

Pure io non ho motivazione, a periodi sento delle idee che partono, comincio a essere più attivo, riordino camera, faccio commissioni, vado a comprare vestiti, sento di poter fare piccole progettazioni per uscire dalla mia condizione...Ma poi ricado e sento un blocco, sento l'angoscia, non riesco a socializzare e divento nervoso e teso, quindi il mio coping è stare in camera al pc a piangermi addosso, finchè non torna la fase di leggerezza dove penso poco e agisco, ma durano poco e l'insicurezza e l'evitamento delle relazioni rimangono, se riuscissi a stare in quello stato sempre potrei almeno avere la motivazione e grinta per espormi alla società cercando lavoro, darmi da fare e non buttare al vento altri anni, 25 anni e non ho mai fatto un cazzo...
Vorrei tanto liberarmi da sto tarlo nel cervello, ma agire quando tutti intorno a me hanno sempre visto il fannullone problematico diventa difficile, più vado avanti e più sento i giudizi su di me, sono diventato paranoico.
10-07-2022 10:02
Gufetto
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti

Ho ripensato a questo topic pensando che purtroppo sono il risultato di una famiglia castrante, dei genitori disfunzionali che infatti poi hanno divorziato (mia madre passiva senza relazioni sociali e mio padre burbero e padronale) e io ne sono il risultato.
Come sempre ho preso il peggio dai genitori e da mia madre ho preso la passività da cui è venuto il totale annullamento della personalità, delle motivazioni e dell'interesse verso qualunque cosa.
Anche mia sorella è così ma perlomeno lei ha un carattere diverso e sembra pesarle meno...

Aggiungiamoci il classico discorso che "non mi hanno fatto mancare niente" ed ecco fatta la frittata...peccato che "dandomi tutto" hanno tolto alla radice la mia motivazione per ottenere le cose...

Anche l'ambiente in generale è castrante e demotivante, l'ambiente di lavoro, i colleghi...la mentalità dell'accontentarsi...le paure e le angosce che vengono trasmesse, il futuro...

Non so come se ne esce, se c'è qualcuno che possa aiutarmi..di certo trascinarsi così per altri decenni non so quanto sia sostenibile...
05-06-2022 08:17
Cristal È la depressione. Io come te. Però va a periodi, non sto sempre messa così. Quando mi sento meglio un minimo di voglia di uscire (per qualsiasi motivo) c'è. Ora mi pesa fare tutto
05-06-2022 08:01
Saturnino
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Io non ho mai voglia di fare niente perché sono cresciuto in un contesto famigliare che ha sempre scoraggiato ogni spirito di iniziativa con l'intento di mantenermi al sicuro e lontano dai pericoli.
L'educazione familiare ha un grosso peso riguardo allo sviluppo dello spirito d'iniziativa e della predisposizione a voler fare delle attività. Un clima familiare simile ricordo si averlo avuto pure io.

Però va detto anche che, una volta diventati adulti, tirare in ballo l'educazione familiare per spiegare la scarsa propensione ad attivarsi e la scarsa motivazione...è anche un po' una giustificazione per non volerlo fare.
Se ad esempio a 50 anni si da ancora la colpa all'educazione...ci si mette anche del proprio per non volersi attivare. Raggiunta l'età adulta spetta a ciascuno si noi darsi delle motivazioni...e, certamente si avrà maggiore difficoltà se non si è stati abituati da bambini...però l'unica è impegnarsi di persona, anche perchè nessun altro lo può fare al posto nostro.
05-06-2022 03:40
cancellato21736
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti

Quote:
Originariamente inviata da Momy. Visualizza il messaggio
Inoltre, i problemi di concentrazione e attenzione, il non riuscire a concludere nulla, la poca costanza etc mi hanno portato ad un calo di autostima ancora maggiore, hanno aumentato il mio senso di fallimento e il mio sentirmi poco intelligente.
Insomma i problemi aggiungono altri problemi...
Esattamente; anche per me è così.

Mi sento sempre inferiore ed in soggezione rispetto agli altri e avendo autostima ormai inesistente non riesco a fare neanche le attività più semplici.
05-06-2022 02:31
Momy.
Re: Voglia, interesse, motivazioni assenti

Quote:
Originariamente inviata da Noradenalin Visualizza il messaggio
Ma soffro da tanti anni di un forte stato depressivo, perennemente presente anche in sottofondo, anedonia e disturbo ossessivo compulsivo con manie di perfezionismo e di controllo.
Tutto ciò, protratto nel tempo, mi ha causato problemi di attenzione e concentrazione, disfunzionalità cognitive, problemi di costanza e vera e propria incapacità di portare a termine le cose insieme ad un'estrema lentezza nel farle (per via del perfezionismo e delle aspettative irraggiungibili).

Questo ha trasformato i pochi interessi rimasti (che col passare degli anni si sono piano piano sempre più ristretti e limitati) e quella che era la mia passione in ossessioni e attività ansiogene e stressanti.
Un vero e proprio incubo, ho addirittura paura di avvicinarmi a qualcosa che possa rimandarmi al pensiero del disegno o cominciare qualche "progetto", anche semplice, perché cado in un loop di pensieri invalidanti che mi portano alla procrastinazione, ad ulteriore evitamento, a non concludere niente e anche ad atti di autolesionismo.

Anche io avrei voluto fare tante cose che girano attorno a questo ambito ma alla fine rimangono solo fantasie.

A tutto questo ci si aggiunge anche il problema della disponibilità economica che non è cosa da poco.

Quindi in conclusione le mie giornate si traducono in uno sguazzare nella totale apatia e anedonia, non fare nulla e vegetare sul divano o sul letto fissando il vuoto, e anche io mi chiedo questo:
Sostanzialmente hai descritto anche me.
Anche se, nonostante io sia parecchio perfezionista, non credo di sfociare nel disturbo ossessivo compulsivo.
Inoltre, i problemi di concentrazione e attenzione, il non riuscire a concludere nulla, la poca costanza etc mi hanno portato ad un calo di autostima ancora maggiore, hanno aumentato il mio senso di fallimento e il mio sentirmi poco intelligente.
Insomma i problemi aggiungono altri problemi...
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