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Discussione: Sentirsi appassire al lavoro Rispondi alla discussione
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14-05-2022 11:07
Palmiro
Re: Sentirsi appassire al lavoro

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Il lavoro piace alla gente che è attiva da sempre, quelli che fin da regazzini per dire, dopo la scuola andavano subito agli allenamenti di calcio, poi all'oratorio, poi di qua e poi di là. Noi che invece eravamo solitari, ci siamo abituati male fin dal principio, sviluppando l'attitudine alla vita contemplativa, per questo che il lavoro non ci piace.
A volte osservo i commessi del supermercato sotto casa e mi domando: a loro piace il lavoro che fanno? Penso di no, ma se un domani gli dessero gli stessi soldi per stare a casa a non fare niente credo impazzirebbero, non sono avvezzi a una vita di contemplazione interiore. Il lavoro è la naturale prosecuzione in età adulta di quell'inclinazione naturale a darsi da fare, a volersi disperdere in mille cose per evitare il tedio della ruminazione solitaria che si ha da sbarbati. Noi invece in questa ruminazione ci sguazziamo e ci stiamo anche bene dopo tutto, perché ci abbiamo fatto l'abitudine.
Hai inquadrato perfettamente il punto, anche io a casa senza fare niente ma pagato non ci starei, se me lo offrissero. Penso che bisogna contribuire allo sviluppo della società, ma senza piegarsi a logiche ricattatorie o compromessi che vanno contro il proprio interesse
14-05-2022 10:42
muttley
Re: Sentirsi appassire al lavoro

Il lavoro piace alla gente che è attiva da sempre, quelli che fin da regazzini per dire, dopo la scuola andavano subito agli allenamenti di calcio, poi all'oratorio, poi di qua e poi di là. Noi che invece eravamo solitari, ci siamo abituati male fin dal principio, sviluppando l'attitudine alla vita contemplativa, per questo che il lavoro non ci piace.
A volte osservo i commessi del supermercato sotto casa e mi domando: a loro piace il lavoro che fanno? Penso di no, ma se un domani gli dessero gli stessi soldi per stare a casa a non fare niente credo impazzirebbero, non sono avvezzi a una vita di contemplazione interiore. Il lavoro è la naturale prosecuzione in età adulta di quell'inclinazione naturale a darsi da fare, a volersi disperdere in mille cose per evitare il tedio della ruminazione solitaria che si ha da sbarbati. Noi invece in questa ruminazione ci sguazziamo e ci stiamo anche bene dopo tutto, perché ci abbiamo fatto l'abitudine.
14-05-2022 10:35
Da'at
Re: Sentirsi appassire al lavoro

Prima settimana nel nuovo impiego.

Inizio a domandarmi se non sia saltato dalla padella alla brace.

Qua non mi sento appassire. Mi sento strizzato.

Inizio prima e vado via dopo.

Non capisco niente del mio lavoro, non conosco SharePoint e Office 365 e mi trovo a dover spiegare come si usa a persone che già lo stanno usando.

Finora l'unico vantaggio concreto è che sto dimagrendo, mancando il servizio catering del precedente impiego. A forza di insalate tutto il giorno diventerò un figurino.

No, c'è un altro vantaggio concreto: questo è un impiego a tempo determinato. 6 mesi (anche se già adesso parlano di rinnovo 🤔 ).


Comunque il lavoro è una merda, sempre.
07-05-2022 09:41
Svalvolato
Re: Sentirsi appassire al lavoro

I lavori di ufficio sono spesso fuffa legalizzata, senza nessuna vera utilità, o comunque con un numero spropositato di persone rispetto quelle che servirebbero veramente.

Di base è il settore "discarica" dove si inseriscono un sacco di figure "titolate" (almeno a livello di studi) ma in ambiti che non hanno grandi sbocchi, e che comunque non danno certo chissà quale apporto all'economia.

Il tutto è poi ingingantito dalla confusione che regna: responsabile incapaci, disorganizzazione, sistemi informatici antiquati, procedure ferraginose, il tutto per portare a termine lavori inutili di cui nessuno sentiva la mancanza.
06-05-2022 19:56
Da'at
Re: Sentirsi appassire al lavoro

Ultimo giorno di lavoro, andato.

E' stato strano. Ho parlato coi colleghi più oggi che in tutti gli altri giorni messi assieme.

E mi è venuto un pochino di magone. Ma ci sta, ho passato due mesi lì, e a qualcuno mi ero pure affezionato.

Spero che i colleghi siano simpatici anche nel nuovo impiego.
28-04-2022 00:24
Blue Sky
Re: Sentirsi appassire al lavoro

Mi compiaccio con te, perché vedo che ci tenevi, quindi in bocca al lupo!

Devo dire che io, che comunque sono soddisfatto del mio lavoro e non ho motivi per cambiarlo, farei proprio fatica a dare le dimissioni, è il classico tipo di discorso che faccio fatica a fare, e non mi è mai capitato di doverlo fare.
Una cosa però che sto notando con il tempo è che i dipendenti vanno e vengono... sì certo possono esserci progetti su uno o l'altro, però nelle aziende si è anche abituati all'idea che uno se ne vada e si debba sostituirlo con un altro. Spesso questa è anche una buona scusa per fare un bel "reboot" prendendo uno stagista a costo inferiore
27-04-2022 22:48
Barracrudo
Re: Sentirsi appassire al lavoro

Hai fatto bene
27-04-2022 22:21
Varano Missione compiuta, complimenti
27-04-2022 22:17
Da'at
Re: Sentirsi appassire al lavoro

Ho dato le dimissioni, ieri. La voce si è diffusa. Alcuni colleghi cercano di prendermi da parte e chiedermi "le vere ragioni" delle dimissioni.

Cerco di essere politico. Democristiano quasi. Non è il caso di dir loro che mi trovavo di merda e mi sentivo di merda e ogni minuto passato lì era un minuto che volevo scappare urlando.

Alla fine loro resteranno, e probabilmente anche con un buon lavoro (certamente migliore di quello che avevo io).

Nel frattempo mi sta salendo una discreta ansia per il nuovo impiego. So che hanno fatto due webconf ieri e oggi, e in teoria ne avrei dovuto ricevere registrazione, ma ancora non ho avuto niente in mail.

Spero che quei 5km in più non si tramutino in 20 minuti extra di traffico infernale. Spero che finiti i 6 mesi lì troverò un impiego più vicino, magari proprio nella mia città.
Andare al lavoro in bici, che sogno. O addirittura a piedi.

In alternativa, se mi sforzo un po' a formarmi, potrei riciclarmi sui tanti lavori da remoto che vanno fortissimo in sto periodo.
21-04-2022 21:19
Da'at
Re: Sentirsi appassire al lavoro

Sempre come tecnico IT.
21-04-2022 20:44
franz90
Re: Sentirsi appassire al lavoro

Quote:
Originariamente inviata da Da'at Visualizza il messaggio
Pare proprio che cambierò lavoro, e anche a breve.

Il problema di adesso è come licenziarmi da dove sto. C'è un grosso progetto che parte tra un mese, nel quale io ho un ruolo secondario ma potenzialmente importante (sgravare il mio attuale capo affinché lui possa concentrarsi su questo progetto), e sento quasi che quello che sto per fare è un tradimento.

Però è anche vero che quando ho aperto questo thread stavo proprio male. E tutt'ora starei male, se non fosse che ho accettato la routine del lavoro (e dell'avere tanti tempi morti) grazie proprio alla forza propulsiva che ho ricavato dal rimettermi a cercare altri impieghi.



Quindi continuiamo col piano "s'inculino".
Che hai trovato di bello? Comunque sono contento per te

Tradimento mi sembra eccessivo come termine, hai semplicemente trovato un posto che, a quanto pare, ti ispira di più, è una cosa normalissima che hanno fatto miliardi di persone prima (e dopo) di te, troppi sentimentalismi sul posto di lavoro sono deleteri secondo me.
21-04-2022 19:49
Varano
Re: Sentirsi appassire al lavoro

Quote:
Originariamente inviata da Da'at Visualizza il messaggio

Il problema di adesso è come licenziarmi da dove sto. C'è un grosso progetto che parte tra un mese, nel quale io ho un ruolo secondario ma potenzialmente importante (sgravare il mio attuale capo affinché lui possa concentrarsi su questo progetto), e sento quasi che quello che sto per fare è un tradimento.
in effetti è un mezzo tradimento però a lavoro non bisogna essere romantici. capisco la difficoltà a trovare il modo di farlo, bisogna solo armarsi di faccia di bronzo e pensare che da lì a pochi giorni nessuno si ricorderà di te e che nemmeno tu ricorderai più i loro volti.
magari prenderei qualche calmante per reggere la situazione.
21-04-2022 19:43
Keith
Re: Sentirsi appassire al lavoro

Quote:
Originariamente inviata da Da'at Visualizza il messaggio
Che fare?
Guarda, io penso che se la paga e le ore sono di tuo gradimento ti conviene tenertelo. alla fine il 90% dei lavori sono noiosi, e ci sono troppi tempi morti o troppo da fare.

Credo che molta gente sia grossomodo scontenta del lavoro, però poi hanno una vita privata più o meno soddisfacente, un'obiettivo di vita.. anche solo aspettare la partita di calcio.. il problema è che con la depressione alla fine non ti piace niente, non desideri niente, ti sembra di lavorare per niente..
21-04-2022 19:40
gaucho
Re: Sentirsi appassire al lavoro

Il lavoro è stato il colpo di grazia da cui non mi sono più ripigliato
21-04-2022 19:24
Da'at
Re: Sentirsi appassire al lavoro

Pare proprio che cambierò lavoro, e anche a breve.

Il problema di adesso è come licenziarmi da dove sto. C'è un grosso progetto che parte tra un mese, nel quale io ho un ruolo secondario ma potenzialmente importante (sgravare il mio attuale capo affinché lui possa concentrarsi su questo progetto), e sento quasi che quello che sto per fare è un tradimento.

Però è anche vero che quando ho aperto questo thread stavo proprio male. E tutt'ora starei male, se non fosse che ho accettato la routine del lavoro (e dell'avere tanti tempi morti) grazie proprio alla forza propulsiva che ho ricavato dal rimettermi a cercare altri impieghi.



Quindi continuiamo col piano "s'inculino".
11-04-2022 22:44
Da'at
Re: Sentirsi appassire al lavoro

Quote:
Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
beh, nei panni del tuo capo sarei infastidito anche io. per me lui non si immagina minimamente che già vuoi andartene.
sei arrivato da poco, ti fai le tue belle pause, permessi, ecc.
dal SUO punto di vista è chiaro che debba scoraggiare questa cosa, facendoti sentire in colpa.

anche a me fecero sentire come un ladro dopo che mi avevano formato per una settimana e li avevo piantati in asso.
mi ricordo ancora le frecciate del dott. G...ci andò pesante, anche sul personale.
mi fece sentire un bamboccio viziato, ma qualche stoccata gliela tirai pure io.

Verissimo. Comunque ci tengo a precisare che non è che faccio pause scansandomi il lavoro. Se non le facessi starei semplicemente seduto a guardare l'orologio, o a chiedere in continuazione al capo "c'è qualcosa che posso fare?" e sentirlo elaborare frasi sconnesse in risposta perché non sa come ricavare del tempo per seguirmi. Ha un certo caos mentale quell'uomo, mi impietosisce.
11-04-2022 22:31
Varano
Re: Sentirsi appassire al lavoro

beh, nei panni del tuo capo sarei infastidito anche io. per me lui non si immagina minimamente che già vuoi andartene.
sei arrivato da poco, ti fai le tue belle pause, permessi, ecc.
dal SUO punto di vista è chiaro che debba scoraggiare questa cosa, facendoti sentire in colpa.

anche a me fecero sentire come un ladro dopo che mi avevano formato per una settimana e li avevo piantati in asso.
mi ricordo ancora le frecciate del dott. G...ci andò pesante, anche sul personale.
mi fece sentire un bamboccio viziato, ma qualche stoccata gliela tirai pure io.
11-04-2022 21:52
Equilibrium
Re: Sentirsi appassire al lavoro

Quote:
Originariamente inviata da Da'at Visualizza il messaggio
Vabbé. Si inculino,
Così mi piaci
11-04-2022 21:46
franz90
Re: Sentirsi appassire al lavoro

I permessi sono un tuo diritto, purtroppo alcuni titolari rompono il cazzo a riguardo, ma non sei tu ad essere dalla parte del torto.
11-04-2022 21:38
Da'at
Re: Sentirsi appassire al lavoro

A lavoro va un po' a schifio. Sto tenendo botta meglio dopo l'impulso di mollare, ma grazie a un numero maggiore di pause e a un maggiore disinteressamento a tenere l'impiego.
Poi però capitano certe cose che ritornano a farmi sentire una merda.

Venerdì il capo mi ha fatto il "panino". Un complimento qua, uno là, poi la farcitura con la critica in mezzo (ma espressa "costruttivamente", ovvio!), e infine ribadire che sì, tutto sommato è soddisfatto, sto andando bene, eccetera eccetera.

La "farcitura" era appunto il numero delle pause. E ci ha messo in mezzo anche la mia seconda richiesta di permessi.


Perché per la seconda volta ne ho chiesto uno, questa volta di ben 2 ore (uscendo alle 16 anziché alle 18). Il motivo è sempre lo stesso: colloquio di lavoro.


Il permesso l'ho preso oggi, ma ho continuato a sentirmi in colpa tutto il tempo, perfino durante il colloquio. Oltre a questo si aggiunge il senso di colpa per l'eventuale cambio di lavoro qualora questi altri mi assumano, il tempo che stanno spendendo (poco e male) a formarmi, il fatto che dovranno trovarsi un'altra persona a sostituirmi (forse... forse invece licenziano tutto l'IT come già ho suggerito sopra).

Insomma, comunque vada, sarà un insuccesso.


E per una persona che ha passato diversi anni a sognarsi i rimproveri silenziosi e sprezzanti al lavoro, tutti questi sensi di colpa fanno sicuramente solo bene, proprio.

Vabbé. Si inculino, alla fine mi stan cacando poco, è colpa loro.

Aiuta un po' scrivere questa specie di "diario".
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