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Discussione: Il Lockdown come "equilibratore sociale" Rispondi alla discussione
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09-04-2022 18:21
SMS94 Io non ho praticamente risentito delle varie chiusure che ci sono state, perché non avevo vita sociale neanche prima, dunque non mi è cambiato quasi niente...
Anzi, grazie alla pandemia di Covid ho iniziato a lavorare da casa, cosa che mi ha portato molti più vantaggi (sia in termini economici che soprattutto di disponibilità di tempo libero) che svantaggi.

La cosa che mi dispiace è che durante i lockdown ci siano state diverse persone che hanno continuato ad avere vita sociale fregandosene delle regole e, nonostante questo, siano rimaste impunite
09-04-2022 16:14
barclay Il lockdown non mi ha fatto sentire meglio: prima di tutto sono sempre stato convinto che quelli che ce lo imponevano fossero i primi a violarlo (*) e poi la chiusura dei negozi è stata drammatica per me, perché uscire per fare compere è stata per molti anni la mia unica occasione per uscire di casa. Oltretutto, avendo appena iniziato a vivere con quella che ora è mia moglie, mi sono ritrovato a dover fronteggiare la sua insofferenza verso i divieti.

* Ero più propenso a parlare di dittatura durante il lockdown che dopo, quando sono arrivati i vaccini.
09-04-2022 16:05
Holbaek Il problema è che c'era un virus che circolava/circola, e chi vive con dei genitori anziani con patologie se aveva un briciolo di amor proprio se ne sarebbe fregato della vita sociale (intendo la vita sociale senza alcun tipo di accortezza), almeno fino all'arrivo di un'arma per combatterlo (vaccini, antivirali ecc). Ma purtroppo la voglia matta di "evadere" di parecchi non abituati alla reclusione forzata ha fatto sì poi che sperimentassero lutti in famiglia per aver portato un virus a casa. Ma comprendo che in situazioni come queste essere razionali può essere molto difficile per la stragrande maggioranza delle persone.
09-04-2022 15:24
Blue Sky
Re: Il Lockdown come "equilibratore sociale"

Quote:
Originariamente inviata da idk Visualizza il messaggio
Per chi già usciva poco con gli altri il lockdown è stato il proiettile definitivo, ma anche entrando nei pensieri perversi di qualcuno che gode della situazione di stallo generalizzata, prima o dopo gli altri si riagganciano o ricreano situazioni, rimane una gioia effimera
Basta pensare all'estate 2020, dove tutti sono andati in vacanza alla stragrandissima.
09-04-2022 15:22
Black_Hole_Sun
Re: Il Lockdown come "equilibratore sociale"

Io sono introverso ma non sto bene sempre a casa, esco sempre da solo ma esco e cammino per ore. Non me ne frega di uscire per socializzare, si può stare da soli a casa così come fuori ma c'è differenza almeno per me.
09-04-2022 15:22
idk
Re: Il Lockdown come "equilibratore sociale"

Per chi già usciva poco con gli altri il lockdown è stato il proiettile definitivo, ma anche entrando nei pensieri perversi di qualcuno che gode della situazione di stallo generalizzata, prima o dopo gli altri si riagganciano o ricreano situazioni, rimane una gioia effimera
09-04-2022 15:17
Blue Sky
Re: Il Lockdown come "equilibratore sociale"

C'è indubbiamente il fattore descritto nel post iniziale. Chi è introverso e sta bene a casa può aver beneficiato di questa improvvisa e del tutto inattesa "tolleranza sociale dello stare a casa", quando invece fino a febbraio 2020 lo stare a casa era parificato alle peggio cose.

Purtroppo però è un aspetto positivo in mezzo ad altri negativi. La pandemia e il lockdown hanno portato anche altri aspetti negativi, e per buona parte della popolazione (chi fa un lavoro rivolto al pubblico) anche un'incertezza economica, che sono cose che mettono in secondo piano quell'aspetto positivo detto sopra.

In ogni caso anche per la socialità c'è il lato negativo, perché una socialità serve a tutti. Starne lontani fa sentire bene ma è un veleno dolce. Io non avevo una grande vita sociale, ma il lockdown e questi anni me l'hanno completamente ammazzata, e con essa anche quelle piccole possibilità che stavo faticosamente creando per trovare una mia vita sentimentale, ormai un miraggio.
09-04-2022 15:11
Varano
Re: Il Lockdown come "equilibratore sociale"

questi lockdown hanno ammazzato chi stava in bilico e non aveva ancora tessuto una rete sociale solida...per il resto, non mi è dispiaciuto che tutti provassero sensazioni a cui ero abituato da anni.

come pensavo, la gente ha sbroccato dopo pochi giorni...ma questo non ha reso il mondo un posto migliore, anzi.
io penso che bisogna fuggire dalla zona di confort, dalle scuse per stare a casa, e il lockdown è stata un'arma a doppio taglio in questo senso.
ti fa stare meglio nell'immediato, ma non cresci, non migliori a livello di socialità
09-04-2022 14:08
Titus
Re: Il Lockdown come "equilibratore sociale"

Da una parte per me il lockdown è stato una sorta di liberazione. Liberazione dall'ansia dei contatti sociali, del non dover dare giustificazioni sul perché non uscissi mai, più nessuna domanda sul cosa fai nel weekend o dove vai in vacanza. Tutte le pressioni sociali sparite in un colpo.
Da questo punto di vista si può parlare effettivamente di un equilibratore perché anche chi aveva una grande vita sociale si è visto costretto a non muoversi di casa. E anche se quest'ultimi intrattenevano e mantenevano i loro rapporti si sono visti subire grosse limitazioni che gli hanno fatto vivere due anni non proprio piacevoli mentre io ho vissuto due anni del tutto tranquilli e non mi sono visto privare di niente che già non mi mancasse prima.
Il vero problema è che non si vive in un lockdown eterno, la pandemia è praticamente finita e si sta ritornando alla normalità di sempre con la conseguenza che sono passati due anni nei quali non ho combinato niente. La tranquillità di quest'ultimo periodo è stata solo una grossa illusione e chi ha sofferto la reclusione tornerà a divertirsi come prima mentre io tornerò ad essere il diverso con una vita diversa e che deve tornare ad affrontare di nuovo i suoi pensieri negativi
09-04-2022 14:08
RKO
Re: Il Lockdown come "equilibratore sociale"

Quote:
Originariamente inviata da Norlit Visualizza il messaggio
Sinceramente spero di non rivivere mai più una situazione simile..
Nemmeno io, specialmente per tutto ciò che si è portata dietro.
Anche a me pesavano le restrizioni e il fatto di dover presentare un'autocertificazione ogni volta che andavo a fare la spesa, non è certo quello ad avermi fatto sentire meglio, anzi...
Però me lo ricorderò come quel periodo della mia vita in cui per poco tempo sono stato esattamente nella stessa identica situazioni di tutti gli altri, e in un certo senso sono stato "legittimato" ad essere ciò che sono.

Non che adesso non lo sia (legittimato), ma in quel periodo era proprio il mondo ad essere ritagliato per uno come me.
09-04-2022 14:01
RKO
Re: Il Lockdown come "equilibratore sociale"

Quote:
Originariamente inviata da _Luna_ Visualizza il messaggio
io non ho risentito del lockdown perché come hai detto tu non uscivo già molto di casa
su di me ha avuto un effetto "calmante" nel senso che prima della situazione citata avevo costanti pensieri negativi e ansie riguardo al fatto che mi trovavo a casa e non fuori
in questi due anni mi sono sentita meglio, come se avessi un reale motivo per stare a casa e non sentirmi quella strana
ora che tutto sembra andare verso la fine le ansie e i pensieri stanno tornando
consapevole che chi aveva vita sociale prima del lockdown ha fatto si di averla anche durante...
Esatto, hai sintetizzato alla perfezione.
Il mio pensiero è proprio questo qui.
09-04-2022 13:32
edward00767
Re: Il Lockdown come "equilibratore sociale"

Il lockdown mi allegerì la pressione che mi portavo da anni, tant'è che durante quei due mesi mi rimisi in contatto con una vecchia conoscenza, mi sembrava di aver trovato la svolta, ma alla fine la riapertura mi ha reso bersaglio di di frasi "come mai non lavori non fai nulla" "ti facevo più sveglio" "vai a lavora" "è finito il lockdown sarà ora di svegliarsi?" etc e alla fine per non farmi prendere ulteriormente per il culo mi sono isolato nuovamente, è arrivata una crisi esistenziale tremenda e ora sono qua come anni fa dove tutto fuori scorre e io rimango nella mia bolla depresso.
09-04-2022 13:23
Norlit
Re: Il Lockdown come "equilibratore sociale"

Ni

Mi ha fatto smettere di pensare al passato ma mi ha scombussolato la carriera universitaria, e pur non avendo sta gran vita sociale dopo 2 mesi scalpitavo pure io dalla voglia di uscire...

Comunque c'è una bella differenza tra non uscire di casa perché non si vuole e non uscire di casa perché non si può.
Sinceramente spero di non rivivere mai più una situazione simile..
09-04-2022 12:47
Nitch
Re: Il Lockdown come "equilibratore sociale"

Ne parlò Crepaldi lo scorso anno. In sostanza, pare che durante i vari lockdown molti hikikomori, fobici ed emarginati a vario titolo, hanno tirato un sospiro di sollievo sapendo che il mondo intero aveva rallentato e si era barricato in casa.
Se sono l'unico fesso che il sabato resta a casa, soffro, ma se so che 60 milioni di italiani sono reclusi come me, mi sento meno strano.
Mal comune, mezzo gaudio.
09-04-2022 12:30
Black_Hole_Sun
Re: Il Lockdown come "equilibratore sociale"

Non ha riequilibrato proprio niente, anzi come in tutti gli eventi estremi i più deboli sono stati definitivamente annientati e i più forti ne sono usciti ancora più forti. Chi prima aveva contatti sociali deboli ma comunque ne aveva è stato cancellato per lasciare spazio ai legami ritenuti più importanti e necessari. I "non necessari" come me per esempio sono stati tagliati fuori definitivamente, il processo è ormai irreversibile. La favoletta della rivincita dei fobici è stato solo un abbaglio del primo lockdown, quando poi si sono riaperti i giochi siamo rimasti definitivamente a piedi nel deserto senza cibo ne acqua.
09-04-2022 12:02
Darby Crash
Re: Il Lockdown come "equilibratore sociale"

Quote:
Originariamente inviata da RKO Visualizza il messaggio
Quanti di voi 2 anni fa non hanno risentito (almeno non troppo, o non inizialmente) dell'instaurazione del Lockdown?
Io ne ho risentito tantissimo.

Non perché facessi tanta vita sociale o uscissi tanto, ma perché le mie principali fonti di piacere derivavano proprio da quella scarsa vita sociale e da quei pochi giri fuori casa che facevo. Tolte quelle già poche occasioni di piacere, la vita era diventata orrenda.
Senza poter andare al cinema, senza poter visitare musei, senza poter mangiare a ristorante, senza poter incontrare quegli amici che vedevo una volta ogni tanto, senza il corso di teatro, senza l'università in presenza, senza concerti. Una noia mortale tra le quattro mura di casa.

Non ho visto nessun riequilibrio sociale. Chi prima se la godeva, ha continuato tutto sommato a stare bene. Aveva un buon giro sociale, partner, obiettivi, progetti. Tutto questo non si è fermato. Ha studiato a casa o lavorato in smart working. Ha fatto videochiamate, ha fatto un sacco di conversazioni per messaggio. Il suo umore non è crollato perché comunque si reggeva su basi solide.
Il mio invece si reggeva su basi fragili ed è crollato. Se mi togli il cinema, la possibilità di andare al mare a bere una birra e la possibilità di vedere un amico almeno una volta al mese, per me è già finita.

Non ho accettato le misure di restrizione. Me ne sono fregato dei morti e malati. Ho pensato solo a me stesso e a ciò che il governo mi ha tolto.
09-04-2022 11:30
cosechenonho
Re: Il Lockdown come "equilibratore sociale"

“Il Lockdown mi ha fatto sentire come tutti gli altri, senza più la necessità o il fastidio di dovermi quasi giustificare ogni volta per il rifiuto di partecipare ad un evento o ad un contesto che richiedesse troppa interazione.”

Anche per me è stato più o meno così.
09-04-2022 10:59
_Luna_
Re: Il Lockdown come "equilibratore sociale"

io non ho risentito del lockdown perché come hai detto tu non uscivo già molto di casa
su di me ha avuto un effetto "calmante" nel senso che prima della situazione citata avevo costanti pensieri negativi e ansie riguardo al fatto che mi trovavo a casa e non fuori
in questi due anni mi sono sentita meglio, come se avessi un reale motivo per stare a casa e non sentirmi quella strana
ora che tutto sembra andare verso la fine le ansie e i pensieri stanno tornando
consapevole che chi aveva vita sociale prima del lockdown ha fatto si di averla anche durante...
09-04-2022 10:51
Keith
Re: Il Lockdown come "equilibratore sociale"

Gli altri forse un po' li ha equlibrati, ma contemporaneamente ha peggiorato anche me.
Prima avevo delle rare conoscenze/amicizie, e ancor più rare uscite. Ma essendo questi legami deboli il covid li ha spezzati via. O meglio, dovendo la gente fare un po' di selezione sulle persone da frequentare hanno azzerato i legami deboli come me a favore di altri legami più congeniali a loro. Avevo delle amiche donne con cui ogni tanto si usciva, ma loro hanno scelto degli amici maschi più brillanti, con i quali andavano anche a letto, e io sono rimasto con niente in mano. Mi sono abituato a stare quasi sempre solo per lunghi periodi e ora sono abituato così e non riesco a ritornare come prima.

Inoltre ho visto molti che con la pandemia hanno fatto più o meno la stessa vita di prima, magari limitata un po' sui viaggi e sui locali ma inalterata nel privato.
Con l'esplosione dell'uso delle dating app ho visto molte gente che, forte del proprio aspetto fisico, ha iniziato nuovi rapporti di coppia, anche in pieno lockdown. Io ovviamente non ho potuto usufruire di questa cosa.
09-04-2022 10:31
RKO
Re: Il Lockdown come "equilibratore sociale"

Quote:
Originariamente inviata da Hor Visualizza il messaggio

Non ho mai pensato al lockdown come un "adesso tocca a voi!", con un qualche sentimento di rivalsa verso chi vive(va) una vita sociale molto intensa e ora si ritrovava chiuso in casa.
So invece che questo atteggiamento è un po' diffuso nel forum, ma a me non appartiene, non desidero vendette contro i "socialoni".
La soluzione ai miei problemi non è veder diminuire la socialità altrui, perché anche se succedesse a me non ne verrebbe niente; la soluzione ai miei problemi sarebbe riuscire a trovare più socialità per me e riuscire a gestirla in maniera meno problematica.
Di come gli altri gestiscono le proprie vite, finché non mi tocca direttamente, mi interessa poco.
Ti rispondo su questa parte, perchè su quella sopra ovviamente riporti la tua esperienza e non ho nulla da dire.
Più che altro ci tengo a precisare che io non l'ho vissuto come una rivalsa o come un "adesso tocca a voi", spero di non aver lasciato intendere questo ma nel caso voglio specificare che non è così.
Mi sono limitato a parlare di come l'ho vissuto io e del fatto che per la prima volta nella mia vita mi sono sentito esattamente nella stessa situazione di tutti gli altri, non mi provocava nessun piacere il fatto che loro soffrissero la reclusione forzata.
E' stata più la sensazione surreale di vedere il mondo modellarsi su quelli che sono i miei standard, e quindi di sentirmi meno "fuori luogo" in quei 2-3 mesi rispetto a tutto il resto della mia vita.

Non mi è mai interessato il male altrui, a meno che non si tratti di qualcuno che mi ha fatto qualcosa.
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