Originariamente inviata da Alakazam

E spendere 2 ore di tempo al mattino per andare a lavoro? Non mi piace.

Originariamente inviata da Purple rain

ma in periferia o semi-periferia trovi anche dei monolocali a 500-550 euro

Originariamente inviata da Nino

Hai interessi particolari? Hai provato a vedere cosa può offrirti Reggio Calabria in quel senso? Perché Roma credo posso offrirti di tutto ma Reggio Calabria non la conosco.
Roma come scelta attirerebbe chiunque ma non riesco proprio a capire €1200 di affitto come possano essere sostenibili.
Pensi di poterne parlare col datore di lavoro di questo dubbio?

Originariamente inviata da alien boy

... E poi dipende anche dal caso, dalle singole persone che incontri.

Originariamente inviata da alien boy

diciamo che è una condizione più necessaria che sufficiente



Sì, ma a una certa età è difficile ovunque. Dove mi ero trovato meglio aveva influito anche il dover fare un percorso comune con gente proveniente da varie parti d'Italia, in un contesto non dispersivo come la classica aula universitaria, in parte nuovi anche loro all'ambiente. E poi dipende anche dal caso, dalle singole persone che incontri.

Originariamente inviata da Alakazam

I problemi psicologici si devono risolvere, ma per farlo devi avere il contesto giusto.

Originariamente inviata da syd_77

Vedi, però nella città medio piccola del centro le occasioni per conoscere le persone le hai avute. Sarà stato un caso, ma io penso che è più facile crearsi delle amicizie in posti tranquilli e a misura d'uomo come rieti, perugia, l'aquila, etc. Anche a me piacciono quelle cittadine. A Roma e ancor di più nell'hinterland è più difficile perché non ti si fila nessuno.

Originariamente inviata da Alakazam

Abiti al nord o al sud?

Originariamente inviata da Crepuscolo

Io abito in una zona dove ci sono solo paesini minuscoli e ti assicuro che nonostante questo ci sono persone che hanno tantissime conoscenze. Mi stupisco ogni volta nel vedere la rete di amicizie che riescono a creare. Io lavoro in un paese ad una ventina di chilometri da casa mia, eppure quando qualcuno mi chiede di dove sono e io dico il nome del mio paese molti di loro dicono: ah io ho amici la, io ho parenti la... Gente che non conosco neanche io che ci vivo vicino, loro la conoscono
Quindi il contesto sicuramente aiuta ma neanche tanto come si pensa, Reggio Calabria è comunque una città di oltre 150 mila abitanti, non un paesino.

Originariamente inviata da Alakazam

In che senso poteva capitarti qualcosa, potevi conoscere?

Originariamente inviata da Alakazam

I problemi psicologici si devono risolvere, ma per farlo devi avere il contesto giusto. Se vivi al polo nord puoi anche risolvere i tuoi problemi, ma resti in ogni caso isolato.

Originariamente inviata da alien boy

io mi sono trasferito nell'area romana, non proprio nella metropoli ma vicino. Non mi trovo male, non mi trovo bene, tendenzialmente vivo da isolato, non ho conosciuto se non molto superficialmente la gente del posto, non saprei dare neanche un giudizio generale. Mi trovo meglio rispetto a dove sono cresciuto perchè lì non mi sentivo a mio agio. Sono stato anche in altri posti, solo in uno mi sono trovato sufficientemente bene da averci voglia di viverci (città medio-piccola di una regione del centro), ma non era tanto il posto in sè ma le occasioni e il tipo di persone che avevo incontrato, poi però li ho persi di vista e sono rimasto di nuovo da solo a casa davanti a un pc. Se non si affrontano i propri problemi psicologici all'origine nessuna città può curarli, questa è la mia esperienza, ma il contesto aiuta a sopportarli meglio.
Roma è problematica ma credo si avverta meno il giudizio rispetto a un po' tutte le città del Sud (e anche ad alcune del Nord più chiuse in se stesse), e questa cosa per me è già qualcosa. Dipende molto dai propri criteri di valutazione.

Originariamente inviata da alien boy

io mi sono trasferito nell'area romana, non proprio nella metropoli ma vicino. Non mi trovo male, non mi trovo bene, tendenzialmente vivo da isolato, non ho conosciuto se non molto superficialmente la gente del posto, non saprei dare neanche un giudizio generale. Mi trovo meglio rispetto a dove sono cresciuto perchè lì non mi sentivo a mio agio. Sono stato anche in altri posti, solo in uno mi sono trovato sufficientemente bene da averci voglia di viverci (città medio-piccola di una regione del centro), ma non era tanto il posto in sè ma le occasioni e il tipo di persone che avevo incontrato, poi però li ho persi di vista e sono rimasto di nuovo da solo a casa davanti a un pc. Se non si affrontano i propri problemi psicologici all'origine nessuna città può curarli, questa è la mia esperienza, ma il contesto aiuta a sopportarli meglio.
Roma è problematica ma credo si avverta meno il giudizio rispetto a un po' tutte le città del Sud (e anche ad alcune del Nord più chiuse in se stesse), e questa cosa per me è già qualcosa. Dipende molto dai propri criteri di valutazione.

Originariamente inviata da Da'at

Sceglierei RC solo con la prospettiva di mettere tutti i soldi da parte per poterci fare qualcosa (tipo aprire un'attività o fare investimenti) e potermene andare entro un paio d'anni al massimo.

Senza questa prospettiva, sceglierei Roma.

Un altro parametro da considerare è quanto intendi usare questo trasferimento per cercare di aprirti alla socializzazione con gli altri: se ti senti solo e vorresti avere più amici credo che a Roma avresti maggiori probabilità di successo. Se sei una persona introversa che sta bene da sola, puoi scegliere indifferentemente fra le due.

Siccome hai detto che sono lavori più o meno simili, ne deduco che non sono proprio la stessa cosa. Quindi forse nella scelta ha peso anche l'azienda per cui andresti a lavorare, le possibilità di carriera, di apprendimento e di miglioramento del CV.

Magari questo ti chiarisce quale sia la scelta migliore da farsi. Che comunque non dev'essere una scelta per la vita, hai tanti anni davanti a te e magari deciderai di muoverti nuovamente in futuro!

Originariamente inviata da Alakazam

Non mi interessa molto restare un fobico vero.