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Discussione: La rassegnazione non è per forza qualcosa di sbagliato Rispondi alla discussione
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02-04-2022 12:44
vikingo Una donna quando vede me sa già chi ha di fronte il genio impulsivo tenebroso.pero a differenza di altri uomini più camaleonti da me sa bene cosa aspettarsi perché io sono sempre così.
02-04-2022 11:09
vikingo Ci sono donne che associano la scenata a virilità spontaneità,altre che la trovano debolezza.per me e chiaramente debolezza.ma ogni tanto avere reazioni di pancia non fa male almeno io le ho.e non ha neanche senso fare il glaciale se non lo sei.una donna che vuole stare con te lo scoprire be ma poi non avrebbe senso mostrarsi in altro modo
02-04-2022 07:18
Warlordmaniac
Re: La rassegnazione non è per forza qualcosa di sbagliato

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Originariamente inviata da Levin Visualizza il messaggio
Ma non pensi che se una cosa non viene esternata, è un po' come se non esistesse? Cioè non è che si debba litigare sempre o dare di matto, ma rimettere al proprio posto chi se lo merita, con le parole, con i fatti o entrambi, sì. Altrimenti come si fa a interpretare un silenzio, sempre che uno ne abbia voglia? Molte donne sentono ancora il bisogno di avere protezione dall'uomo...
Ecco, appunto, le donne. Ma stavamo parlando di piacere a se stessi o di piacere alle donne? Stavo proprio dicendo che le due cose non sempre corrispondono.
L'equilibrio viene esternato, ma non sempre piace; e non c'è solo l'esternare se si parla di piacere a se stessi, ma c'è anche lo stato d'animo e tutto quel mondo personale non esternato che però io conosco di me. Se io mi faccio di pasticche consumandole nel privato, è come se non le avessi prese? Le persone non lo sanno e non possono giudicarmi, ma io sì. È soprattutto per questo che giudizio interno e quello esterno non corrispondono: io valuto delle cose su di me che altri non possono valutare.
16-03-2022 00:15
Levin
Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Ti Sono visioni diversi, che però, riferendoci a quello di cui stavamo parlando, non è detto un lui e una lei si ritrovino a pensarla allo stesso modo, per cui ad esempio uno giudica positivamente l'ostentazione, l'altro invece preferisce frenare perché lo ritiene più tipico di chi ha equilibrio.
Ma non pensi che se una cosa non viene esternata, è un po' come se non esistesse? Cioè non è che si debba litigare sempre o dare di matto, ma rimettere al proprio posto chi se lo merita, con le parole, con i fatti o entrambi, sì. Altrimenti come si fa a interpretare un silenzio, sempre che uno ne abbia voglia? Molte donne sentono ancora il bisogno di avere protezione dall'uomo...
15-03-2022 23:45
Warlordmaniac
Re: La rassegnazione non è per forza qualcosa di sbagliato

Ti faccio un esempio per farmi comprendere meglio.
Ho notato che c'è gente molto permalosa. Una lettura di questo comportamento sta nel giudicarlo "di carattere", di chi "si sa rispettare", ma se provassi a copiare quel livello di permalosità mi sembrerebbe di esternare una debolezza. Quindi ho pensato che molto spesso forza e debolezza non sono in contrasto, ma in simbiosi, in quanto a forza interiore corrisponde debolezza esteriore e viceversa. Questa è una lettura molto introversa; invece altri possono pensare che esternare con forza è sempre una dimostrazione di forza perché si ha comunque coraggio diversamente da chi non si esprime. Sono visioni diversi, che però, riferendoci a quello di cui stavamo parlando, non è detto un lui e una lei si ritrovino a pensarla allo stesso modo, per cui ad esempio uno giudica positivamente l'ostentazione, l'altro invece preferisce frenare perché lo ritiene più tipico di chi ha equilibrio.
15-03-2022 23:13
Levin
Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
No,un attimo. Tu hai fatto un elenco di qualità come la sicurezza di sé, sì sopravvalutate, ma non ho detto che non sono da spendere in ambito sentimentale. La seduzione ha un regolamento e se le qualità richieste sono quelle, si giochi pure con quelle.
Ho detto invece che queste qualità non hanno particolare attrattiva in assenza di feedback esterno, cioè non è che io mi piaccio di più se sono poco accomodante e più rigido.
Capisco quello che vuoi dire, ma mi dispiace che non possiamo essere d'accordo... temo che ognuno resterà sulle sue posizioni. Io ho una certa visione e tu hai la tua.
Però ti ringrazio di aver voluto confrontarti, magari da questa discussione, ripensandoci, possono venirne fuori idee nuove...
15-03-2022 10:01
vikingo A me imputato di essere troppo secco da giovane,alto e secco e credo che mi sono potenziato abbastanza per la mia genetica che di base a parte l'altezza faceva cagare dai denti con la malocclusione,la miopia,io credo di aver cavato dalle rape il possibile.qualche uomo secco fidanzato ce ma quelli coi lineamenti androgeni da più da giovani.dopo i 28 30 una donna in genere preferisce un uomo che gli dà la sensazione di essere virile.io alcune volte alzo il tono anche perché certe donne pensino vedendomi troppo silenzioso,questo è un comodino.invece faccio capire che sono tranquillo ma se la situazione lo richiede e vedo arroganza e maleducazione posso fare il duro,anche se non mi viene naturale.ma al sud sopratutto tira molto il tamarro burbero che parla dialetto.e io per diversi anni ho sofferto questa cosa,ma se le donne qui preferiscono questo tipo di uomo,si cerca di adattarsi senza snaturarsi.i bravi ragazzi timidi qui sono tutti single se non di bella presenza.
15-03-2022 03:16
Warlordmaniac
Re: La rassegnazione non è per forza qualcosa di sbagliato

Quote:
Originariamente inviata da Levin Visualizza il messaggio
No, perché credo nella diversità di genere.
Vorrei però tornare alla questione del topic. Riassumendo: io ho sostenuto che rassegnarsi a non avere una relazione equivale a rassegnarsi a non avere una buona opinione di sé. Tu mi hai detto che non è così, perché le qualità che ti ho elencato a questo scopo sono sopravvalutate e comunque non sono quelle da spendere propriamente in ambito sentimentale...
A questo punto ti chiedo quali sono...
No,un attimo. Tu hai fatto un elenco di qualità come la sicurezza di sé, sì sopravvalutate, ma non ho detto che non sono da spendere in ambito sentimentale. La seduzione ha un regolamento e se le qualità richieste sono quelle, si giochi pure con quelle.
Ho detto invece che queste qualità non hanno particolare attrattiva in assenza di feedback esterno, cioè non è che io mi piaccio di più se sono poco accomodante e più rigido.
14-03-2022 23:11
Levin
Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Queste pretese che hai nei tuoi confronti, le hai anche per le ragazze?
No, perché credo nella diversità di genere.
Vorrei però tornare alla questione del topic. Riassumendo: io ho sostenuto che rassegnarsi a non avere una relazione equivale a rassegnarsi a non avere una buona opinione di sé. Tu mi hai detto che non è così, perché le qualità che ti ho elencato a questo scopo sono sopravvalutate e comunque non sono quelle da spendere propriamente in ambito sentimentale...
A questo punto ti chiedo quali sono...
14-03-2022 16:37
Warlordmaniac
Re: La rassegnazione non è per forza qualcosa di sbagliato

Queste pretese che hai nei tuoi confronti, le hai anche per le ragazze?
14-03-2022 16:18
Levin
Re: La rassegnazione non è per forza qualcosa di sbagliato

Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Il desiderare certe qualità non lo vedo uguale al piacersi. Tu desideri certe qualità perché sono utili (parole tue). Ma perché sono utili? Immagino per raggiungere degli obiettivi. Ma le priorità della nostra società sono in gran parte sociali, quindi corrisponde al fatto che vorresti avere quelle qualità perché piacciono di più agli altri. Certo che le desideri; anch'io vorrei essere più alto, più muscoloso, più robusto, più tartarugato, ma questi sono in primis gusti femminili, non gusti miei. In un mondo dove le donne sbavassero per gli uomini supermagri, avrei voluto dimagrirmi. Faccio fatica a capire quali sarebbero quei desideri per sé indipendenti dalle richieste esterne.
Provo a fare un ragionamento, mi rendo conto, molto pratico... naturalmente pronto a essere smentito.
Io desidero essere più sicuro, determinato non per piacere a qualcuno, ma perchè per esperienza personale, e oserei dire più generale, sono caratteristiche che aiutano ad affrontare determinate situazioni reali. Se per esempio non ho fiducia in me stesso, mi arrenderò alla prima difficoltà, sociale o meno (esempio: mi va male un'esame, la vivo come una tragedia, comincio a pensare di aver sbagliato strada...; oppure c'è qualche problema di salute, mio o delle persone a me care e mi faccio prendere dallo sconforto e di conseguenza non prendo le decisioni giuste per provare a risolvere la situazione). Ma anche: se non ho un minimo di giusta aggressività, allora non sarò capace di difendere i miei diritti, perchè gli altri ti vedono come una persona debole su cui passare sopra... e potrei continuare così.
Queste caratteristiche le apprezzo io, gli altri e anche le donne.
Se invece voglio fare qualcosa allo scopo esclusivo di piacere agli altri, allora curerò il fisico non a fini funzionali ma estetici (ad esempio andrò in palestra ad allenare petto e braccia perchè so che sono parti che alla maggioranza delle donne piace guardare e toccare) o vestirò in modo ricercato seguendo la moda.
13-03-2022 20:53
Warlordmaniac
Re: La rassegnazione non è per forza qualcosa di sbagliato

Quote:
Originariamente inviata da Levin Visualizza il messaggio
Per piacersi intendo semplicemente avere un giudizio positivo su se stessi.
Però non ho capito bene il tuo pensiero: tu dici di avere quelle qualità che le donne apprezzano, anzi impongono agli uomini; però dici anche che non piaci e non puoi piacere. Allora mi chiedo come sia possibile, a meno che tu non le sopprima volontariamente in quanto non le ritieni positive...insomma vuoi piacere ma alle tue condizioni.
Io invece quelle caratteristiche le vorrei al massimo grado, non perchè mi abbiano fatto il lavaggio del cervello, ma perchè sono utili (sì, non sono le uniche, ma lo sono) per affrontare le avversità della vita e raggiungere certi obbiettivi.
Lì mi sono spiegato male. Non ho parlato di come sto messo a assertività e sicurezza di me, perché la mia condizione è un altro discorso. Ho semplicemente spiegato che non ho gli stessi gusti delle donne

Quote:
Io invece quelle caratteristiche le vorrei al massimo grado, non perchè mi abbiano fatto il lavaggio del cervello, ma perchè sono utili (sì, non sono le uniche, ma lo sono) per affrontare le avversità della vita e raggiungere certi obbiettivi
Il desiderare certe qualità non lo vedo uguale al piacersi. Tu desideri certe qualità perché sono utili (parole tue). Ma perché sono utili? Immagino per raggiungere degli obiettivi. Ma le priorità della nostra società sono in gran parte sociali, quindi corrisponde al fatto che vorresti avere quelle qualità perché piacciono di più agli altri. Certo che le desideri; anch'io vorrei essere più alto, più muscoloso, più robusto, più tartarugato, ma questi sono in primis gusti femminili, non gusti miei. In un mondo dove le donne sbavassero per gli uomini supermagri, avrei voluto dimagrirmi. Faccio fatica a capire quali sarebbero quei desideri per sé indipendenti dalle richieste esterne.
13-03-2022 20:30
Levin
Re: La rassegnazione non è per forza qualcosa di sbagliato

Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
La solita solfa insomma. Sono tutte caratteristiche che io non apprezzo su di me, non in quanto carenti, ma poiché non sono una donna. Ti ricordo che stavamo parlando della corrispondenza tra il piacersi e il piacere ad altre. Secondo me sono richieste che non corrispondono, anche perché che significa "piacersi"? Che sono narcisista? Come possiamo io e una donna pensarla allo stesso modo se siamo etero entrambi?
I concetti di sicurezza in se stessi, forza di carattere e quel famoso termine degli psicologi che non ricordo mai, a metà tra il remissione l'aggressivo, sono tutti concetti che abbiamo imparato ad apprezzare e a esserne devoti perché esiste nella nostra società il culto della donna.
Per piacersi intendo semplicemente avere un giudizio positivo su se stessi.
Però non ho capito bene il tuo pensiero: tu dici di avere quelle qualità che le donne apprezzano, anzi impongono agli uomini; però dici anche che non piaci e non puoi piacere. Allora mi chiedo come sia possibile, a meno che tu non le sopprima volontariamente in quanto non le ritieni positive...insomma vuoi piacere ma alle tue condizioni.
Io invece quelle caratteristiche le vorrei al massimo grado, non perchè mi abbiano fatto il lavaggio del cervello, ma perchè sono utili (sì, non sono le uniche, ma lo sono) per affrontare le avversità della vita e raggiungere certi obbiettivi.
13-03-2022 19:14
Warlordmaniac
Re: La rassegnazione non è per forza qualcosa di sbagliato

Quote:
Originariamente inviata da Levin Visualizza il messaggio
Quali sono quelle qualità secondo te? Perchè io stesso ritengo che un uomo dovrebbe avere caratteristiche come un minimo di sicurezza in se stesso, forza di carattere, sana aggressività... senza le quali il giudizio complessivo non può essere positivo
La solita solfa insomma. Sono tutte caratteristiche che io non apprezzo su di me, non in quanto carenti, ma poiché non sono una donna. Ti ricordo che stavamo parlando della corrispondenza tra il piacersi e il piacere ad altre. Secondo me sono richieste che non corrispondono, anche perché che significa "piacersi"? Che sono narcisista? Come possiamo io e una donna pensarla allo stesso modo se siamo etero entrambi?
I concetti di sicurezza in se stessi, forza di carattere e quel famoso termine degli psicologi che non ricordo mai, a metà tra il remissivo e l'aggressivo, sono tutti concetti che abbiamo imparato ad apprezzare e a esserne devoti perché esiste nella nostra società il culto della donna.
Se invece approfondiamo questi concetti, ci accorgeremo che possono avere la loro utilità ma non sono dei must. Ad esempio un forte senso di identità è apprezzato perché l'altro ti riesce a mettere a fuoco e sa che può contare su certe tue caratteristiche (ma le caratteristiche possono anche.essere negative, attenzione), ma proprio per questo è un servizio che si dà all'altra, non a me stesso; un forte senso di identità e anche causa di rigidità e scarsa flessibilità, quindi di minori margini di cambiamento. Se guardiamo tutto con delle lenti ginarchiche è chiaro che le qualità apprezzate dalle donne nell'uomo diventano dei totem indiscutibili.
13-03-2022 19:09
Inner_Beauty89
Re: La rassegnazione non è per forza qualcosa di sbagliato

Rassegnarsi?
Non lo so, credo sia un quesito legato ad un percorso di vita strettamente personale, entro il quale ognuno vede ciò che vuole e prova a darsi delle risposte.
In linea di massima direi di no; la rassegnazione è un vero peccato mortale, oserei dire quasi contro natura.
E non penso sia una questione di età, ma di mentalità.
Il punto è che spesso, quando le persone si ritrovano ad inseguire un obiettivo all'apparenza irraggiungibile per un lasso di tempo importante, rischiano di sviluppare una condizione psichica di ossessione nei confronti di quel desiderio di appagamento, salvo una volta raggiunto, percepirlo come la cosa più naturale e standard di questo mondo: perlomeno questa è la conclusione a cui sono giunto per esperienza personale, e credo che possa essere applicata nei più svariati campi delle relazioni.

Il discorso di apertura del topic, mi ha ricordato un po' il mio vecchio modo di ragionare, da ragazzo delle superiori, bullizzato, un po' solo, senza un gruppo con cui condividere le frivolezze e le esperienza formative di quell'età.
Ricordo la percezione che avevo dei miei coetanei, delle persone accettate intorno a me; provavo nei loro riguardi un senso di rabbia e frustrazione, di rivalsa e rassegnazione.
Avrei voluto chiudermi in me stesso e fregarmene di tutti.
Avevo qualche amico con cui uscivo singolarmente per fare delle passeggiate o per guardare un film, giocare ai videogames, cose così.... il resto fino alla Maturità fu fantascienza.
Per me non esisteva niente che quello.
Poi, dai 18-19 anni, un po' per sforzi personali ed un pizzico di fortuna, riuscii attraverso lo sport ed altri interessi a tirare dentro delle persone per creare una comitiva: da 3-4 persone, arrivammo ad essere 8-10 fissi.
In quel periodo, fino ai 24-25 anni, ho cercato di prendere per buono tutto ciò che capitava: discoteche, pub, qualche viaggetto, hobby, sport, qualche sregolatezza e strappo alla regola, tirate fino a tarda notte, ecc....
Un qualcosa che se mi fossi rassegnato non avrei mai ottenuto.

E sapete una cosa?
Quando oggi vedo un gruppetto di giovani per strada, a divertirsi, mi viene da sorridere, anche se alla fine della mia comitiva siamo rimasti in due.
Ognuno ha preso un suo binario, ma non importa, perché con un pizzico di fortuna, non arrendendomi, sono riuscito a condividere alcune esperienze formative, anche se magari in leggero ritardo rispetto alla norma.
Oggi guardo i giovani in gruppo e sorrido, al posto di tenere il broncio e sentirmi in difetto, inferiore a loro.
Per quel periodo sono riuscito a prendermi i miei spazi, e non importa averne più o meno di altri: non è una gara, non è un concorso.

Sorrido perché finalmente avevo vissuto davvero ed avevo delle cose belle, profonde e pazze da raccontare.
In fondo mi bastava quello per essere sereno ed appagato, dal punto di vista amicale.
Sentirmi parte di un qualcosa e che a qualcuno interessasse di me.

Ecco perché trovo il rassegnarsi assurdo.
13-03-2022 18:49
Levin
Re: La rassegnazione non è per forza qualcosa di sbagliato

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Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Magari quelle qualità non sono spendibili a livello sessuale. Un conto è piacere a se stessi, un altro è piacere agli altri. Anche perché essendo eterosessuale, mi ritrovo a venire giudicato dalle donne, che hanno parametri di giudizio naturalmente diversi dai miei (e di tanto).
Quali sono quelle qualità secondo te? Perchè io stesso ritengo che un uomo dovrebbe avere caratteristiche come un minimo di sicurezza in se stesso, forza di carattere, sana aggressività... senza le quali il giudizio complessivo non può essere positivo
13-03-2022 17:45
Warlordmaniac
Re: La rassegnazione non è per forza qualcosa di sbagliato

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Originariamente inviata da vikingo Visualizza il messaggio
Però in ragazzi di 25 30 anni non si può sentire questa rassegnazione scusatemi sarò un po brusco ma ci vuole un po di grinta.posso capire ragazzi di 40 45.ma in età più giovane anche se è difficile ci vuole un atteggiamento diverso.so cosa vuol dire avere una pessima genetica fisica e caratteriale,però bisogna crederci.
Crederci o non crederci è volontario/controllabile?
Pensiamo al calcio: mi piace il calcio, vorrei diventare un calciatore di serie A; quand'è che smetterò di crederci? A che età? E se uno a 28 anni gioca ancora in provincia, che cosa deve fare per non smettere di "sperare ancora"?

Il crederci/rassegnarsi è un po' come l'autostima: è la conseguenza di come vivi, non è un pulsante che scegli o rifiuti di premere.
13-03-2022 15:00
vikingo Però in ragazzi di 25 30 anni non si può sentire questa rassegnazione scusatemi sarò un po brusco ma ci vuole un po di grinta.posso capire ragazzi di 40 45.ma in età più giovane anche se è difficile ci vuole un atteggiamento diverso.so cosa vuol dire avere una pessima genetica fisica e caratteriale,però bisogna crederci.
13-03-2022 14:29
Varano
Re: La rassegnazione non è per forza qualcosa di sbagliato

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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
In questa condizione favorevole non ci deve essere l'ansia, l'angoscia, la depressione.
purtroppo è questo lo scoglio maggiore, le nostre trappole mentali ci limitano oltremodo. ma può esserci una tregua da questi disturbi o patologie, non mi rassegnerei alla malattia.
è una bruttissima bestia, ma noi non siamo solo i nostri disturbi, siamo esseri umani capaci di guarigioni e crolli impronosticabili, dopotutto...
13-03-2022 14:03
Keith
Re: La rassegnazione non è per forza qualcosa di sbagliato

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Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
ci crede gente che ha un piede nella fossa, ci credono i vedovi o le vedove che si rimettono in gioco, non ci crediamo noi nel pieno dei nostri 20-30-40 anni.

non siamo malati terminali per fortuna, non può piovere per sempre. è impossibile non trovare una che ci sta con una popolazione di 7 miliardi di abitanti, siamo solo una minuscola particella di qualcosa di più grande.

il mondo non può girare intorno al fatto che pinco pallino del forum debba restare solo a vita, ci sono milioni di combinazioni casuali e possibili che portano a miliardi di possibilità.

se sono sempre stato solo è a causa dei miei limiti e della sfortuna, o comunque dalla mancanza di eventi favorevoli.

non è qualcosa di raro avere una relazione, è una cosa comunissima per cui non servono chissà quali abilità. non si tratta di volere diventare ministro o calciatore, si aspira a qualcosa di banale per gli altri
Devi essere predisposto per avere una relazione, cioè devi avere una condizione tale che favorisce l'avvicinamento, la conoscenza, il far nascere qualcosa. In questa condizione favorevole non ci deve essere l'ansia, l'angoscia, la depressione. Ci deve essere una cura basilare dell'interiorità e dell'esteriorità. Alcuni hanno meno bisogno di queste cure, altri meno perché hanno un'attrattività innata. Però ci vuole comunque un minimo di condizione favorente, che può averla la vedova di 80 anni che va al circolo delle carte, ma può non averla il 30enne che è deluso, sfiduciato ed ha anche problemi psicologici, che non sono affatto gravi, avere ansia e un po' di umore basso sono fra le condizioni meno gravi in psichiatria, però sono quelle più sfavorevoli per un rapporto.
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