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Discussione: Ali di pietra Rispondi alla discussione
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04-12-2021 17:58
Antares11
Re: Ali di pietra

Ciao Mela,
ho letto tutto il tuo racconto e oggettivamente la tua situazione è complicata. È difficile darti un consiglio specifico o dirti qualcosa di più perché comunque sei molto consapevole e hai descritto tutto con molta lucidità, anche la tua parte psicologica, e questo è già un aspetto molto positivo da cui ripartire perché non è una cosa affatto scontata. Il fatto che non ci sia una violenza fisica da parte dei tuoi genitori non significa che non sia comunque una forma di violenza e/o che sia meno grave. L'unica via d'uscita è davvero andare via di casa, ma questo ovviamente lo sai bene anche tu, come hai anche detto. Però io ti dico: fallo, e fallo il prima possibile. La cosa positiva è che sei ancora giovane, hai 20 anni, sei ancora in tempo per vivere tante esperienze e per recuperare molte cose che hai perso.
In qualche modo, mi sento di capirti perché un mio amico è in una situazione molto simile alla tua, la sostanziale differenza è che lui ha quasi 30 anni e quindi ha praticamente passato tutta la vita così e ormai non ha più né la forza né la voglia né la possibilità di cambiare. Io ci sto provando ad aiutarlo ma purtroppo è tutto inutile. Ha delle paure e sensazioni che si sono talmente tanto radicate in tutti questi anni che l'hanno fatto rendere completamente immobile. In te, invece, vedo più voglia di cambiare, sarà per l'età più giovane o per altro, non lo so, ma per questo ti dico di farlo ora perché più passa il tempo e più sarà difficile.
Per quanto riguarda i tuoi problemi che riguardano la sfera sessuale e tutto il resto è un altro elemento che devi affrontare. In quello che hai descritto è normale arrivare a poter soffrire di questo problema, spesso succede a chi ha avuto un'educazione troppo rigida o a chi ha vissuto in un contesto molto restrittivo. Poi, se da bambini viene inculcato in maniera troppo esagerata l'idea che il sesso sia qualcosa di "sporco", diventa quasi automatico sviluppare determinati blocchi e paure da adulti.
Quello che hai vissuto da bambina e in generale fino ad ora, purtroppo, non è dipeso da te e tu non hai nessuna colpa; Questa è una cosa importante che te la devi mettere bene in testa. Adesso, però, puoi cambiare qualcosa, hai almeno una possibilità nel farlo. So che a parole è tutto facile e che solo vivendo si possono capire determinate cose, però credo davvero che (almeno all'inizio) la soluzione sia una sola.
03-12-2021 20:10
Shinbatsu
Re: Ali di pietra

Quote:
Originariamente inviata da Impasse Visualizza il messaggio
Si, purtroppo conosco questo tipo di genitori, anche i miei hanno sempre avuto la tendenza al controllo, alla repressione e alla manipolazione. Non c'è bisogno di sangue e maltrattamenti per riconoscere una situazione familiare disfunzionale. Inutile dire che, in questi casi, la cosa più giusta da fare è andarsene da loro, per riscoprire te stessa, ridare dignità alla tua persona e probabilmente acquisire un pò più di coraggio contro le loro invadenze (su questo ci dovrai comunque lavorare su, un pò alla volta). Potrebbe essere un punto di partenza. Ma per farlo ci vogliono i mezzi (lavoro e stipendio/guadagno adeguato).
Io purtroppo avendo un grosso problema con il mondo del lavoro e con gli altri, mi ritrovo, alla mia età, ancora incastrato in una situazione da cui non so come tirarmi fuori. Se puoi, non fare questa fine. E' terribile, è umiliante e cominci a considerare il suicidio come un'opzione non così lontana dalla realtà.

Quoto tutto, verissimo. Spesso si tende erroneamente a pensare che solo i maltrattamenti fisici abbiano delle ripercussioni.
03-12-2021 19:48
Impasse
Re: Ali di pietra

Si, purtroppo conosco questo tipo di genitori, anche i miei hanno sempre avuto la tendenza al controllo, alla repressione e alla manipolazione. Non c'è bisogno di sangue e maltrattamenti per riconoscere una situazione familiare disfunzionale. Inutile dire che, in questi casi, la cosa più giusta da fare è andarsene da loro, per riscoprire te stessa, ridare dignità alla tua persona e probabilmente acquisire un pò più di coraggio contro le loro invadenze (su questo ci dovrai comunque lavorare su, un pò alla volta). Potrebbe essere un punto di partenza. Ma per farlo ci vogliono i mezzi (lavoro e stipendio/guadagno adeguato).
Io purtroppo avendo un grosso problema con il mondo del lavoro e con gli altri, mi ritrovo, alla mia età, ancora incastrato in una situazione da cui non so come tirarmi fuori. Se puoi, non fare questa fine. E' terribile, è umiliante e cominci a considerare il suicidio come un'opzione non così lontana dalla realtà.
03-12-2021 14:29
almost_blind
Re: Ali di pietra

Ciao Mela! I tuoi post mi hanno molto colpito. In primo luogo, mi ha colpito il fatto che tu veda tutto "nero", nel senso che mi pare tu veda tutte le relazioni umane basate sulla cupidigia, la noia, il denaro. Certamente, la vita è una m*rda e c'è tanta m*rda in giro fra le persone. Ma non è tutto così. Le persone non si avvicinano solo per eliminare la solitudine. Sono capaci di affetto, di amore, di "cose belle" e anche tu ne sei capace.
Dovresti avere il coraggio di rischiare, di fare delle scelte "tue", fregandotene e anche imponendoti nei confronti dei tuoi genitori. Forse andare a vivere da sola potrebbe essere una decisione saggia, non lo so...
In bocca al lupo!!
21-11-2021 19:34
Mela~
Quote:
Originariamente inviata da confusa86 Visualizza il messaggio
Macchè, ti assicuro che il disagio c'è eccome.
I tuoi, come altri, genitori simili, non lo fanno per cattiveria, ma bisogna accettare che i genitori non sono perfetti e possono avere (e quindi causare) anche grossi problemi.
Io stessa da quando sono andata a vivere da sola ho sentito proprio la differenza con prima, anche se i miei non mi hanno mai fatto mancare nulla e se sapessero che penso una cosa del genere probabilmente non capirebbero e ci resterebbero malissimo.
Ma tant'è.

Esattamente, stessa identica cosa.
21-11-2021 19:34
Mela~ [quote=edward00767;2659279][QUOTE=Mela~;2658424] Quando ero alle medie, un ragazzo piuttosto cattivello (aveva problemi con tutte le ragazze più alte di lui, odiava una mia amica perché era 1.70) mi fece delle foto a tradimento di profilo e le pubblicò sul gruppo di classe scrivendo qualche cosa del tipo: “e fa così schifo solo di profilo, figuratevi il frontale”. Questo, e altri episodi, mi hanno spinto a credere di non essere abbastanza anche solo per risultare gradevole, anche se so di esserlo. Se ci mettiamo il mio carattere chiuso, gelido e sadico verso i maschi, ho avuto il colpo di grazia.
Quote:
Originariamente inviata da Mela~ Visualizza il messaggio

Tremenda questa cosa, è successa anche a me una cosa simile, a me hanno mandato la foto in giro prendendomi per il culo, facevano dei meme, mettevano l'immagine col simbolo dell'handicap vicino, zoomavano sui difetti del mio viso etc.
Mi dispiace ti capisco, leggendo tutto il resto che hai scritto, mi ha colpito molto la tua storia e mi dispiace molto.

PS: come si quota un pezzettino di messaggio? non ricordo
Io uso il QUOTE e cancello il pezzo che non mi interessa quotare.

Ti ringrazio. Mi dispiace per quello che è successo… personalmente mi ha fatto male sul momento, poi è passato. Me lo ricordo perché una cosa del genere comunque resta impressa.
21-11-2021 17:51
confusa86
Re: Ali di pietra

Quote:
Originariamente inviata da Mela~ Visualizza il messaggio
Meglio essere consapevoli ora che mai… sto già lavorando per andare via di casa. E’ che a volte viene anche a me il dubbio che sono io ad esagerare, ammetto che dopo aver pubblicato questo post-sfogo ho persino pensato: “oddio, e se sono solo scemenze infantili e sto facendo la figura dell’idiota che finge problemi?”.

Ma vedo che (purtroppo o per fortuna) non mi sto inventando problemi che non ci sono… grazie
Macchè, ti assicuro che il disagio c'è eccome.
I tuoi, come altri, genitori simili, non lo fanno per cattiveria, ma bisogna accettare che i genitori non sono perfetti e possono avere (e quindi causare) anche grossi problemi.
Io stessa da quando sono andata a vivere da sola ho sentito proprio la differenza con prima, anche se i miei non mi hanno mai fatto mancare nulla e se sapessero che penso una cosa del genere probabilmente non capirebbero e ci resterebbero malissimo.
Ma tant'è.
21-11-2021 16:34
edward00767
Re: Ali di pietra

[QUOTE=Mela~;2658424] Quando ero alle medie, un ragazzo piuttosto cattivello (aveva problemi con tutte le ragazze più alte di lui, odiava una mia amica perché era 1.70) mi fece delle foto a tradimento di profilo e le pubblicò sul gruppo di classe scrivendo qualche cosa del tipo: “e fa così schifo solo di profilo, figuratevi il frontale”. Questo, e altri episodi, mi hanno spinto a credere di non essere abbastanza anche solo per risultare gradevole, anche se so di esserlo. Se ci mettiamo il mio carattere chiuso, gelido e sadico verso i maschi, ho avuto il colpo di grazia. [QUOTE=Mela~;2658424]

Tremenda questa cosa, è successa anche a me una cosa simile, a me hanno mandato la foto in giro prendendomi per il culo, facevano dei meme, mettevano l'immagine col simbolo dell'handicap vicino, zoomavano sui difetti del mio viso etc.
Mi dispiace ti capisco, leggendo tutto il resto che hai scritto, mi ha colpito molto la tua storia e mi dispiace molto.

PS: come si quota un pezzettino di messaggio? non ricordo
21-11-2021 16:08
Mela~
Quote:
Originariamente inviata da confusa86 Visualizza il messaggio
Seppure in misura assolutamente più lieve e meno grave, so qualcosa di famiglie disfunzionali, meccanismi che nell'infanzia ci sembrano normali e poi, crescendo e confrontandoli con quelli degli altri, appaiono in tutta la loro assurdità, in generale di influenze e ossessioni trasmesse (anche inconsciamente) dai genitori. Che sicuramente al 90% agiscono a fin di bene e perchè vittime loro stessi di contesti familiari a loro volta problematici, per carità, ma resta il fatto che i danni che portano sono spesso enormi, anche se non irreversibili.
E il primo passo è riconoscerli e reagire, come stai cercando di fare tu.
La tua esperienza mi ricorda molto anche quella di due mie amiche; la prima con padre severissimo (per fortuna c'era la madre a coprirla, il che le ha permesso di vivere una vita sociale pressochè normale, ma nemmeno sempre): per anni controllava anche come si vestiva, banditi smalto e simili, coprofuoco fino a 30 anni e in punizione in caso di sgarro (per esempio non poteva uscire per tot giorni, ripeto, a 30 anni), niente aerei manco in gita scolastica - e capisci bene che tutto ciò ti allontana dai coetanei e dalla loro vita normale. L'ansia di tenere la figlia sotto una campana di vetro ha creato una ragazza piena di complessi, timidissima e spesso fuori dal mondo per mancanza di esperienze diu vario tipo (amicizie, viaggi, ecc). Con i ragazzi sempre storie di dipendenze affettive, e forse la ricerca inconscia di una persona simile al padre, quasi sempre inadatte a lei...e alla fine si è sposata pur di scappare dalla vita familiare suddetta, portandosi dietro problemi e complessi mai risolti, destinata ad essere infelice a vita con questi presupposti.
L'altra forse anche peggio, a 30 anni autonoma se parliamo di viaggi e uscite, ma comunque sotto ricatto psicologico perenne. I suoi l'hanno di fatto obbligata a studiare quello che dicevano loro, quando è riuscita a ribellarsi gliel'hanno fatto pesare per anni, un controllo poi continuo su di lei mascherato da "protezione", il risultato è che vive ancora coi suoi senza aver mai lavorato né avuto un fidanzato e con grandi difficoltà legate anche alle amicizie: io la conosco bene e so che è una ragazza estremamente intelligente e valida, ma purtroppo chiusa nel suo mondo e incapace di reagire.
Ti ho raccontato queste due storie perchè sono più simili alla tua di quanto non sia la mia, ma ti ripeto che anche i miei genitori non sono proprio equilibratissimi, e guarda caso entrambe noi figlie manifestiamo disagi, seppur in maniere diverse.
Imperativo riconoscere i segnali prima che sia troppo tardi e reagire, anche consultando un professionista. Sono vicende da manuale, un grande classico che secondo me si può risolvere. E poi si, assolutamente cerca di allontanarti anche fisicamente da loro, devi dimostrare a te stessa e a loro che ce la fai da sola e che comunque anche se dovessi avere delle difficoltà sarebbe comunque meglio affrontare quelle che continuare a (soprav)vivere sotto il giogo dei tuoi. Sono i tuoi anni migliori e hai perso tanto tempo, ti vedo molto lucida sul problema e ti invito quindi ad agire di conseguenza. Ce la puoi fare.
Meglio essere consapevoli ora che mai… sto già lavorando per andare via di casa. E’ che a volte viene anche a me il dubbio che sono io ad esagerare, ammetto che dopo aver pubblicato questo post-sfogo ho persino pensato: “oddio, e se sono solo scemenze infantili e sto facendo la figura dell’idiota che finge problemi?”.

Ma vedo che (purtroppo o per fortuna) non mi sto inventando problemi che non ci sono… grazie
21-11-2021 15:42
confusa86
Re: Ali di pietra

Seppure in misura assolutamente più lieve e meno grave, so qualcosa di famiglie disfunzionali, meccanismi che nell'infanzia ci sembrano normali e poi, crescendo e confrontandoli con quelli degli altri, appaiono in tutta la loro assurdità, in generale di influenze e ossessioni trasmesse (anche inconsciamente) dai genitori. Che sicuramente al 90% agiscono a fin di bene e perchè vittime loro stessi di contesti familiari a loro volta problematici, per carità, ma resta il fatto che i danni che portano sono spesso enormi, anche se non irreversibili.
E il primo passo è riconoscerli e reagire, come stai cercando di fare tu.
La tua esperienza mi ricorda molto anche quella di due mie amiche; la prima con padre severissimo (per fortuna c'era la madre a coprirla, il che le ha permesso di vivere una vita sociale pressochè normale, ma nemmeno sempre): per anni controllava anche come si vestiva, banditi smalto e simili, coprofuoco fino a 30 anni e in punizione in caso di sgarro (per esempio non poteva uscire per tot giorni, ripeto, a 30 anni), niente aerei manco in gita scolastica - e capisci bene che tutto ciò ti allontana dai coetanei e dalla loro vita normale. L'ansia di tenere la figlia sotto una campana di vetro ha creato una ragazza piena di complessi, timidissima e spesso fuori dal mondo per mancanza di esperienze diu vario tipo (amicizie, viaggi, ecc). Con i ragazzi sempre storie di dipendenze affettive, e forse la ricerca inconscia di una persona simile al padre, quasi sempre inadatte a lei...e alla fine si è sposata pur di scappare dalla vita familiare suddetta, portandosi dietro problemi e complessi mai risolti, destinata ad essere infelice a vita con questi presupposti.
L'altra forse anche peggio, a 30 anni autonoma se parliamo di viaggi e uscite, ma comunque sotto ricatto psicologico perenne. I suoi l'hanno di fatto obbligata a studiare quello che dicevano loro, quando è riuscita a ribellarsi gliel'hanno fatto pesare per anni, un controllo poi continuo su di lei mascherato da "protezione", il risultato è che vive ancora coi suoi senza aver mai lavorato né avuto un fidanzato e con grandi difficoltà legate anche alle amicizie: io la conosco bene e so che è una ragazza estremamente intelligente e valida, ma purtroppo chiusa nel suo mondo e incapace di reagire.
Ti ho raccontato queste due storie perchè sono più simili alla tua di quanto non sia la mia, ma ti ripeto che anche i miei genitori non sono proprio equilibratissimi, e guarda caso entrambe noi figlie manifestiamo disagi, seppur in maniere diverse.
Imperativo riconoscere i segnali prima che sia troppo tardi e reagire, anche consultando un professionista. Sono vicende da manuale, un grande classico che secondo me si può risolvere. E poi si, assolutamente cerca di allontanarti anche fisicamente da loro, devi dimostrare a te stessa e a loro che ce la fai da sola e che comunque anche se dovessi avere delle difficoltà sarebbe comunque meglio affrontare quelle che continuare a (soprav)vivere sotto il giogo dei tuoi. Sono i tuoi anni migliori e hai perso tanto tempo, ti vedo molto lucida sul problema e ti invito quindi ad agire di conseguenza. Ce la puoi fare.
21-11-2021 15:14
Mela~
Quote:
Originariamente inviata da Norlit Visualizza il messaggio
Non hai mai avuto il coraggio di reagire per quello che ha fatto quel bulletto a te e alle tue amiche? Quel maledetto neanche si sarà reso conto di avere massacrato l'autostima a una persona..
Spero che nessuna donna gli si avvicini per il resto dei suoi giorni.
Non hai perlomeno provato a mandarlo dal preside?
Certo che reagivo. Però mio padre quando lo venne a sapere peggiorò la situazione, ci andò a parlare autonomamente lui — senza che io potessi fare niente — e mi feci la nomea di “quella che non sa difendersi da sola” e di “persino tuo padre crede che sei così andicappata che non lo puoi fare”.
21-11-2021 15:07
Norlit
Re: Ali di pietra

Quote:
Originariamente inviata da Mela~ Visualizza il messaggio
Quando ero alle medie, un ragazzo piuttosto cattivello (aveva problemi con tutte le ragazze più alte di lui, odiava una mia amica perché era 1.70) mi fece delle foto a tradimento di profilo e le pubblicò sul gruppo di classe scrivendo qualche cosa del tipo: “e fa così schifo solo di profilo, figuratevi il frontale”. Questo, e altri episodi, mi hanno spinto a credere di non essere abbastanza anche solo per risultare gradevole, anche se so di esserlo. Se ci mettiamo il mio carattere chiuso, gelido e sadico verso i maschi, ho avuto il colpo di grazia.
Non hai mai avuto il coraggio di reagire per quello che ha fatto quel bulletto a te e alle tue amiche? Quel maledetto neanche si sarà reso conto di avere massacrato l'autostima a una persona..
Spero che nessuna donna gli si avvicini per il resto dei suoi giorni.
Non hai perlomeno provato a mandarlo dal preside?
21-11-2021 13:02
Hank Moody
Re: Ali di pietra

Quote:
Originariamente inviata da Mela~ Visualizza il messaggio
Dai miei mi è sempre stato recriminato che non ho una “vita normale”, che sono reclusa sociale, che tutte le mie amiche sono delle sfigate (mi è stato detto più volte, anche se in momenti di rabbia) peggio di me… e in fondo - in parte, non parlerei di “sfigate” - è vero, non riesco a socializzare con persone cosiddette “normali”: sono sempre stata circondata da ragazze con chiari problemi familiari o mentali, orfane, ragazze che prendono psicofarmaci da età giovanissima.
Mi è capitata la stessa cosa quando avevo la tua età, hai solo amici sfigati, tossici, senza un futuro, vuoi fare la loro fine... e tuttora accade soprattutto da parte di mia sorella, l'ultima volta che l'ho incontrata, la settimana scorsa, mi ha detto in tono dispregiativo se la mia ragazza l'ho conosciuta fuori da scuola. Solo perché ha 12 anni meno di me.
21-11-2021 12:30
Mela~
Quote:
Originariamente inviata da Norlit Visualizza il messaggio
Ciao Mela, la tua storia mi ha profondamente colpito.
Sembra apparentemente che non ci sia via d'uscita da questa situazione.
Però il fatto che tu ti sia cercata un lavoro oltre a studiare all'università ti fa onore. Almeno hai occasione di assaporare un minimo di indipendenza.
Da quello che ho capito non c'è dialogo coi tuoi genitori, purtroppo se hanno questi disturbi e questa mentalità c'è poco da fare.
Vorrei davvero poterti aiutare.
Purtroppo se non si hanno relazioni sentimentali durante l'adolescenza è come se mancassero dei "tasselli" necessari per sviluppare una personalità "normale".
Te lo dico da kv a kv.
Spero che queste "ali di pietra" prima o poi possano diventare d'argento.
Ho una domanda: dato che hai dichiarato di avere difficoltà nelle relazioni sociali in generale, soprattutto coi maschi, come hai vissuto il lockdown?
Non hai rivalutato il bisogno di socializzare dopo questo isolamento forzato che abbiamo vissuto?
Concordo sui tasselli necessari per sviluppare una personalità nella norma, penso anche io che sia un grave deficit.

Ho rivalutato la socialità… in parte, più che altro ho rivalutato il come usare il mio tempo. Perché anche se rivalutassi la mia socialità, non avrei grandi occasioni per conoscere persone (l’università comunque mi permetterebbe di consocere solo gente di paesi e città vicini/e), quindi sarebbe solamente una sofferenza a cui non posso potrei rimedio, pertanto ci penso fino ad una certa. Una cosa devo dirla: da come mi sembra di approcciarmi agli altri, penso di essere piuttosto migliorata in questo… sicuramente il mio problema non è la timidezza, quanto più che risulto strana anche se a me sembra di non dire nulla di, appunto… strano.
21-11-2021 00:06
Norlit
Re: Ali di pietra

Ciao Mela, la tua storia mi ha profondamente colpito.
Sembra apparentemente che non ci sia via d'uscita da questa situazione.
Però il fatto che tu ti sia cercata un lavoro oltre a studiare all'università ti fa onore. Almeno hai occasione di assaporare un minimo di indipendenza.
Da quello che ho capito non c'è dialogo coi tuoi genitori, purtroppo se hanno questi disturbi e questa mentalità c'è poco da fare.
Vorrei davvero poterti aiutare.
Purtroppo se non si hanno relazioni sentimentali durante l'adolescenza è come se mancassero dei "tasselli" necessari per sviluppare una personalità "normale".
Te lo dico da kv a kv.
Spero che queste "ali di pietra" prima o poi possano diventare d'argento.
Ho una domanda: dato che hai dichiarato di avere difficoltà nelle relazioni sociali in generale, soprattutto coi maschi, come hai vissuto il lockdown?
Non hai rivalutato il bisogno di socializzare dopo questo isolamento forzato che abbiamo vissuto?
20-11-2021 18:29
Mela~ Leggo con interesse le vostre risposte e considerazioni. Grazie mille.
20-11-2021 14:11
House
Re: Ali di pietra

Cara Mela, mi dispiace per la situazione che hai vissuto e stai vivendo. Si vede che hai molto dentro di te che spinge fuori per trovare espressione e sfogo nella parola.
Quando dici che pensi di avere un disturbo della sfera sessuale è abbastanza comprensibile a cosa ti riferisci, in ciò è evidente il prepotente influsso che hanno esercitato su di te gli atteggiamenti restrittivi e coercitivi dei tuoi genitori. Non credo che tua abbia un disturbo sessuale anche in senso stretto, cioè ad esempio una mancanza o marcata riduzione del desiderio e/o dell’eccitamento sessuale. Questo sarebbe, diagnosticamente parlando, un disturbo della sfera sessuale, ma, piuttosto riferisci un insieme di insoddisfazioni, insicurezze e timori nell’approcciarti a un possibile rapporto relazionale. Sotto questo profilo le sottolineature che scrivi relative al tuo aspetto fisico rientrano fortemente in questo tipo di problema.

Alcuni pensieri che ci racconti (es. penso di non essere abbastanza carina, ti confronti con le altre ragazze etc.), sono pensieri normali e comuni, tuttavia, altri pensieri destano una quota di preoccupazione. E’ importante non arrivare al punto estremo di ossessionarsi su questi aspetti fisici (“Recentemente tutti i miei problemi sono diventati una fissazione ossessiva sul mio corpo”;” nessuno mi amerà mai davvero, semplicemente perché non sono abbastanza carina per essere amata”; “Sto cominciando a prendere un’ossessione per la chirurgia plastica, passo la giornata a guardare modifiche e a sognare di essere più carina”).
Specialmente avendo un’anamnesi positiva in famiglia per il disturbo ossessivo-compulsivo, è fondamentale che tua abbia chiara consapevolezza della linea di demarcazione che esiste fra cura e attenzione del proprio corpo e, dall’altro lato, preoccupazioni eccessive che consumano tempo ed energie psicologiche nel pensare a presunti difetti che vedi su di te, a modelli ideali di femminilità, nonché a comportamenti per colmare irrefrenabilmente questo gap.

Dunque, puoi sempre curare il tuo aspetto (è una bella cosa, piace a tutti), ma impara a guardare te stessa per come sei e per le qualità che ti contraddistinguono, senza pensare di essere qualcosa in meno o di insufficiente rispetto agli altri. Il che è tutto l’opposto di stare fermi a braccia conserte; significa valutare modi alternativi di percepire le cose, certo modalità non autosvalutative, non autocritiche, il cui contrario non fa altro che fomentare l’insicurezza e impedire che cresca la giusta fiducia da riporre in se stessi.
20-11-2021 11:01
Hor
Re: Ali di pietra

Quote:
Originariamente inviata da Mela~ Visualizza il messaggio
Sai come fanno? Non è che loro dicono “non devi assolutamente andartene!”, ma assumono un atteggiamento di scoraggiamento. Mi spiego bene.
Questi sono ricatti psicologici ai quali bisogna imparare a resistere.
Considera che hai vent'anni, sei maggiorenne, puoi costruirti la tua vita senza render conto di quello che fai a nessuno, tantomeno ai tuoi genitori.
Anche mia madre usava tattiche del genere per scoraggiare e indirizzare noi figli a fare o non fare determinare. A un certo punto, anche se magari è brutto a dirsi, bisogna un po' "indurirsi il cuore" e cominciare ad andare per la propria strada. L'alternativa è vivere una vita a metà e che rischia di trascinare chissà quanto sotto la cappa opprimente della famiglia d'origine.
19-11-2021 14:05
Mela~
Quote:
Originariamente inviata da Trinacria Visualizza il messaggio
Da quello che hai scritto il problema non sei tu ma i tuoi genitori. Con i genitori che ti ritrovi ci credo che sei piena di paure ed insicurezze. Ti hanno praticamente intrappolato in una bolla da cui non ti permettono di uscire.
La cosa migliore che potresti fare è quella di allonatanarti da loro ma immagino che non ti permetterebbero mai di andare per esempio a studiare in un'altra città. Allontanrti secondo me sarebbe la tua salvezza. Sarebbe un modo per liberarti delle tue paure anche perchè tante sembrano essere più convinzioni sbagliate che vere e proprie paure. Devi provare a vivere la tua vita anche eventualmente mentendogli perchè mi pare che parlare con loro sia piuttosto inutile. Nonostante tutto mi sembri una ragazza forte e sono sicura che tu ce la possa fare quindi non abbatterti.
Sai come fanno? Non è che loro dicono “non devi assolutamente andartene!”, ma assumono un atteggiamento di scoraggiamento. Mi spiego bene, giocano (non so se lo facciano a posta) con le mie paure indotte: “ma poi come farai completamente da sola, riuscirai a cucinare, fare questo, quello etc., hai idea di quanto sia stressante? Guarda che per una ragazza da sola è pericoloso… poi devi stare attenta a quando ti ritiri la sera” o anche “tu non sei autosufficiente [falsissimo, ndr.], ma dove vuoi andare? Poi ce la fai a sobbarcarti l’affitto, questo, quell’altro” o ancora “va bene, puoi andartene, ma devi trovare una compagna di stanza [se non conosci nessuno non è così semplice…] o, la cosa migliore:

“Sei una codarda, fuggi dai problemi di tuo fratello! Io a casa mia avevo una situazione davvero problematica e sono rimasto/a, tu sei una codarda che non sa affrontare le cose!”

O ancora, atteggiamento usato ogni volta che non vogliono lasciarmi fare una cosa:

“Ok, aspetta che adesso vediamo se tot amico ha ancora le case che fittano agli studenti…”

Non mi vogliono lasciare andare. Tempo fa valutavo di andare a studiare beni culturali a Napoli e mia madre si mise a piangere.

Per di più, sui terrori indotti, ti dico solo che fino ai quindici anni passavo notti insonni per paura che venissero a derubarci (perché mamma mi ripeteva sempre che “prima o poi capita a tutti”), facevo sempre l’incubo che un ladro entrasse dalla finestra della mia camera e mi puntasse una pistola addosso… o incubi simili ambientati in negozi o strade. Non so se siano cose comuni, ho passato un periodo della mia vita ad essere terrorizzata da questo o dall’eventualità che uno dei miei genitori mi uccidesse.

In famiglia mia c’è sempre questo continuo ossessivo pensare alla morte o ai pericoli che possono arrivare. Ti dico solo che qualsiasi discussione facciamo si arriva sempre che alla fine un giorno moriremo…

Infatti ho sviluppato anche una fortissima paura della morte, anche questa al punto da passare mezze notti sveglia. Ci sono sempre stati dei “riti” per scacciare o allontanare questa cosa, non mi meraviglio che mio fratello abbia sviluppato un disturbo ossessivo in tutta onestà…

Il “rito” più usato era imbottirci di integratori inutili pseudo-miracolosi. Io da piccola ho effettivamente rischiato la vita un paio di volte a causa dell’asma. Ma lo ha vissuto quasi solo mamma, papà non c’era. Lavorava.
19-11-2021 13:59
Trinacria
Re: Ali di pietra

Da quello che hai scritto il problema non sei tu ma i tuoi genitori. Con i genitori che ti ritrovi ci credo che sei piena di paure ed insicurezze. Ti hanno praticamente intrappolato in una bolla da cui non ti permettono di uscire.
La cosa migliore che potresti fare è quella di allonatanarti da loro ma immagino che non ti permetterebbero mai di andare per esempio a studiare in un'altra città. Allontanrti secondo me sarebbe la tua salvezza. Sarebbe un modo per liberarti delle tue paure anche perchè tante sembrano essere più convinzioni sbagliate che vere e proprie paure. Devi provare a vivere la tua vita anche eventualmente mentendogli perchè mi pare che parlare con loro sia piuttosto inutile. Nonostante tutto mi sembri una ragazza forte e sono sicura che tu ce la possa fare quindi non abbatterti.
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