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Discussione: Apprezzare le piccole cose della vita... Rispondi alla discussione
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14-11-2021 01:01
alien boy
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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Ma vale lo stesso per la medicina alternativa, l'astrologia e compagnia bella, se un astrologo dicesse che chi non crede all'astrologia è un coglione lo crocifigerebbero, invece questi altri possono sparare 'ste cazzate e star tranquilli, non mi sta bene comunque.

Almeno è pacifico che la religione sia considerata una cosa relativa, quest'altra roba ha la pretesa di star vicina pericolosamente a roba scientifica e quindi oggettiva. Nessuno si immaginerebbe di prescrivere una cura di rosari ed avemarie, lo manderebbero tutti a cagare, invece qua si inizia a parlare di cure basate sul senso di gratitudine e così via.

Guarda che sta succedendo con mindfulness, psicoterapia cognitivo-comportamentale e compagnia bella.

C'è proprio una sovrapposizione che a me non sta bene, questa roba pretende di avere una posizione laica, ma non ce l'ha per nulla, è orientata da certi valori e pretende che questi valori debbano far star bene tutti, anche chi ne ha tutt'altri e ha un vissuto ed esperienze personali che lo portano ad essere in conflitto con questa roba.
Per me 'sta roba è assimilabile a questo o quel credo (e il metodo statistico col quale cerca conferme, in casi del genere lo trovo fallace, se una religione fosse tanto diffusa a livello sociale da aver conquistato le masse è ovvio poi che chi ne resta fuori starà peggio, ma questo cosa cavolo c'entra con la salute il benessere, e le cure di tutti? Nulla per me), è la pretesa di oggettività che a me fa incazzare più di tutto.

Oltretutto questa pretesa appunto elimina anche altre possibilità.
Hai visto muttley che ha risposto

"Si evince che con tali persone proprio non bisogna parlare, tanto qualunque cosa li ferisce...poi gli stessi si lamentano che gli altri evitano il dialogo con loro"

ma magari non è vero, magari non si accetta questa impostazione qua, ma altre che nessuno ha ancora creato le si accetterebbe, siccome questa impostazione pretende di essere esaustiva ed oggettiva, "c'è questo male, la cura è questa" va a segare anche le gambe ad altro.

Credo che sia la pervasività di questa ideologia che mi fa incazzare più di tutto, la spiegazione è sempre la stessa, penso che questa roba sia falsa, nel senso che è assimilabile ad una religione specifica o un orientamento politico, è un credo relativo, una narrazione, niente di più, ma si traveste da cura o sistema oggettivo che dovrebbe curare addirittura l'infelicità di tutti, compresa la mia che pretende di conoscere a menadito.

Già si è creato un conflitto e una divisione sociale relativi alla medicina e i vaccini, perché probabilmente anche la medicina in buona misura non può esser considerata neutra, con quest'altra roba le cose si complicano maggiormente in modo esponenziale.

Mi ritengo appartenente ad una minoranza un po' oppressa in tal senso, perché tutti questi discorsi risultano molto diffusi:

"sei infelice? Lo sei perché non apprezzi queste cose, se non riesci o non riesci a volerlo, il problema è solo questo, la cura è quest'altra, te l'abbiamo data, se resti così è perché vuoi essere infelice, non esiste altro che si può o si potrebbe fare.".

Sono tutti 'sti discorsi che ormai sono diffusissimi che a me fanno incazzare. Si incazzano gli omosessuali e compagnia bella quando non passa una legge, non posso incazzarmi io per un'ideologia tanto diffusa che va contro di me, il mio senso di felicità, e mi danneggia?

Voglio parlarne in buona misura male così come un tizio può criticare un altro orientamento politico o il clero senza essere accusato di essere anti-realista o cazzate simili. Non posso impedire ad altri di aderire a questa ideologia ma posso criticarla e cercare di contrastarla. Soprattutto la sua pretesa di oggettività voglio contrastare.

Se un tizio vuole aderire allo stoicismo che faccia pure, ma nel momento in cui pretende che venga riconosciuto che io non sto bene perché non condivido questa visione io mi incazzo e cerco di contrastare 'sta roba. Magari per me esser felici non corrisponde a divenire capaci di resistere alla sofferenza, ha tutt'altro significato che va in contrasto con questo orientamento ideologico che spingerà poi un po' tutto verso determinati stati che a me magari non stanno affatto bene.

Frequento questo forum anche per questi motivi, perché c'è un piccolo gruppo di resistenti non ancora indottrinati in svariati sensi coi quali condivido qualcosa.
Così susciterebbe rabbia qualsiasi teoria che generalizza sugli esseri umani e con cui non ci si ritrova. In genere le correnti di pensiero filosofiche, religiose oppure psicologiche, tendono a ragionare sull'insieme degli uomini, non vanno a fare delle distinzioni su dei singoli. Cioè se si pensa che una condotta è positiva o negativa di norma viene considerata tale per l'essere umano in generale, non per delle sottocategorie. Non penso comunque che siano così diffusi e potenti questi movimenti ad esempio che spingono all'accontentarsi, non ci vedo una minaccia alla libertà di chi se ne vuole tenere lontano, non credo siano così influenti da far mettere in cattiva luce, per via delle idee che portano avanti, un tipo ad es. che è depresso e rifiuta quel tipo di principi. Diciamo che buona parte della gente già di suo tende a colpevolizzare i depressi, e anche questi da parte loro colpevolizzano la società per la loro situazione.
Se parliamo di movimenti "seri", come il buddismo, non mi pare che si rendano responsabili di offese nei confronti di chi non segue la loro filosofia, teorizzano generalizzando sui motivi dell'infelicità ma non la leggerei questa cosa come una sorta di affronto a chi non crede in / segue le loro soluzioni, cioè non la prenderei troppo sul personale. Allora uno che ha scelto lo stoicismo dovrebbe stare incazzato solo perché esistono gli epicurei e viceversa, un ateo perché esistono i cristiani e viceversa. Contrastare le idee di chi ha una visione diversa del mondo e dell'umanità è un conto, essere ostili e odiare un altro. In pratica se io dicessi che sono buddista solo per questo inizieresti ad avere avversione nei miei confronti dal momento che crederei che per superare il dolore dell'esistenza andrebbe seguita una certa via, pur non volendo importi la mia visione ma semplicemente avendo ed esprimendo il mio pensiero.
13-11-2021 16:34
Lion86 Nemmeno io so accontentarmi solo del caffè o del sorriso dei miei alunni e non perché voglia , pretenda di più ma perché non c’è attimo in queste azioni semplici in cui la
Mia testa non cade in pensieri negativi e bella sensazione di ansia .
Non sono più fisicamente capace di apprezzarli .
Il problema credo
Sia questo
13-11-2021 12:41
muttley
Re: Apprezzare le piccole cose della vita...

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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Tu ti incazzerai qualche volta? O no?
Si, con le persone che usano la logical fallacy dell'argumentum ad passiones nei dibattiti
Ma questo perché, nella mia esperienza personale, ho avuto a che fare in maniera diretta, ravvicinata e ripetuta con gente del genere (leggi: ce l'avevo in famiglia), non perché sono in dissenso con l'argomento proposto.
Quando è semplicemente una visione delle cose differenti, non m'incazzo.
13-11-2021 12:22
XL
Re: Apprezzare le piccole cose della vita...

Quote:
Originariamente inviata da JR_Reloaded Visualizza il messaggio
Nessuno ti sta dicendo che devi per forza apprezzare le piccole cose, se fossi in corea del nord forse (io ci scherzo ma poveretti quelli si che devono apprezzare per forza di cose le piccole cose), ma non qui. Anzi mi pare che nella nostra società non si enfatizzi proprio questa corrente di pensiero, sono frasi che si dicono, ma nessuno ci crede davvero e poi io mi domando, quali sono le piccole cose e quali le grandi? Per me una piccola cosa può essere una grande cosa per un'altro e viceversa, ad esempio per me mangiare una pizza è una piccola cosa ma per una persona che non può mangiare cibi solidi è una cosa immensa, tale da portarlo a piangere di felicità. Restituisci ad un tetraplegico la possibilità di potersi mangiare una pizza napoletana e vedrai la vera felicità sul volto di una persona, mentre per me mangiare una pizza è una cosa quasi "banale". Ognuno calibra in base alla propria individualità cosa è "grande" e cosa e "piccolo", dunque in realtà non c'è nulla di oggettivo in questa "corrente di pensiero".
Però poi questa corrente di pensiero sai cosa fa?
Se tu non apprezzi la pizza quanto un tetraplegico ti colpevolizza, casomai non riesci a provare questa felicità per queste cose sosterranno che il vero problema è questo.
Anche in questa discussione è saltata fuori questa cosa.
Diranno "Queste cose le hai, se le apprezzassi come il tetraplegico sarai felice come lui, e il problema è risolto, sei tu che non provi abbastanza senso di gratitudine, è questo il vero problema, è mentale, è a questo livello che si situa il tuo problema".
Con questa ideologia qua si potrebbe anche essere in disaccordo, siamo ancora in linea con quello che hai scritto, è quest'ultimo passaggio che per me risulta discutibile, molto discutibile.
13-11-2021 12:03
Mistershadow Ho commesso un sacco di errori tali che adesso mi trovo in un costante stato di ansia al punto che non riesco a godermi più niente.
13-11-2021 11:57
XL
Re: Apprezzare le piccole cose della vita...

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Come vedi è così: ti incazzi con chi non asseconda la tua emotività, non è un semplice esprimere un dissenso verso determinate posizioni.
Ma cosa c'entra l'emotività?
Asseconda non asseconda, io sono incazzato a prescindere con certe posizioni, non è che sono arrabbiato con te perché non assecondi sto cazzo.
Sono incazzato con chi spaccia delle soluzioni esistenziali relative alla mia infelicità come oggettive e risolutive quando all'atto pratico non le ritengo tali.
Se lo fai anche tu questo, sì poi mi incazzo anche con te.
Mi ammazzo a scrivere e manco vengo capito.

Se uno dice che la cura X rende felici tutti e che chi non lo riconosce non lo riconosce perché è un infante, per me c'è da incazzarsi con questo tizio, dato che secondo me è difficilmente dimostrabile in modo oggettivo questa cosa qua.

Il tizio può dire che a lui e ad altri, e tutti i seguaci della sua setta ha fatto bene, non dico nulla, ma nel momento in cui butta dentro anche me in questi termini paternalistici, mi incazzo.

Tu dici non ci sono buoni motivi per incazzarsi. Ma perché devi decidere tu i motivi rilevanti per cui dovrei o potrei incazzarmi?
Questo sto dicendo.

Magari tu le appoggi 'ste cose e ti stanno bene e non ti danneggiano e non hai reazioni, io non le appoggio, sono in minoranza e vengo danneggiato, e delle reazioni ce le ho.

Tu ti incazzerai qualche volta? O no?
13-11-2021 11:42
Darby Crash
Re: Apprezzare le piccole cose della vita...

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Originariamente inviata da Lake Visualizza il messaggio
Come si fa ad apprezzare le piccole cose quando ci sono cose grosse e negative che incombono minacciose
poi si possono anche apprezzare, ma il fatto di apprezzarle non intacca minimamente la presenza di queste cose grosse e negative. Quindi alla fine il consiglio di apprezzarle serve a poco.

XL stesso ha detto di apprezzare la musica e altre "piccole cose", eppure non mi pare sia granché soddisfatto dell'esistenza che conduce

Io apprezzo i Dead Kennedys, i film di Bergman e la birra. E dunque? Problemi grossi come la vita sociale ridicola e i pochi soldi restano immutati.

Chi consiglia di apprezzare le piccole cose per star bene ribalta una naturale gerarchia di problemi.
13-11-2021 11:40
muttley
Re: Apprezzare le piccole cose della vita...

Come vedi è così: ti incazzi con chi non asseconda la tua emotività, non è un semplice esprimere un dissenso verso determinate posizioni.
13-11-2021 11:38
XL
Re: Apprezzare le piccole cose della vita...

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Sembra la posizione di un bambino che fa i capricci perché qualcuno non appoggia il suo pensiero basato su scatti emotivi.

Sì va be', ho capito che tu sempre qua vai a parare, e purtroppo qua vanno a parare anche questi movimenti di merda, per questo e a fortiori bisogna incazzarsi e contrastarli.
A ben vedere rovesciando le cose l'atteggiamento infantile potrebbero averlo le persone che rispondono in modo stereotipato come fai tu.
Delle persone non sono d'accordo con te o cercano di contrastarti?
Ecco che tu le etichetti come infantili, da far crescere, e così via, atteggiamento paternalistico di merda.

Io essendo un bambino non conosco quali siano i miei interessi, certo li conoscete tu ed altri, ma andate a quel paese.

Queste etichette che altri cercano di appiccicarmi addosso io non le vedo come un sistema per aiutarmi o tutelarmi, torno all'esempio degli operai che potrebbero chiedere altro, gli si potrebbe dire che si comportano come bambini che fanno i capricci e che non dovrebbero incazzarsi mai per nulla, secondo te poi se altri li etichettassero così, come dei bambini, e questi poi si incazzano non è comprensibile il perché si siano incazzati?

E' tutto chiaro e limpido, i bambini e gli infanti sono loro, noi siamo seri e adulti, per carità la ragione sta dalla nostra parte proprio per questo, sappiamo noi cosa è bene per loro, mica loro che sono sciocchi bambini.

Ancora retorica di merda.
13-11-2021 11:23
muttley
Re: Apprezzare le piccole cose della vita...

Sembra la posizione di un bambino che fa i capricci perché qualcuno non appoggia il suo pensiero basato su scatti emotivi.
13-11-2021 11:12
sconfitto
Re: Apprezzare le piccole cose della vita...

.
13-11-2021 11:03
XL
Re: Apprezzare le piccole cose della vita...

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Cioè tu ti incazzi perché c'é gente che la pensa diversamente da te?
Mi incazzo perché è diventato un paradigma dominante che viene spacciato per oggettivo, questo contesto e mi incazzo perché voglio contrastarlo, non mi posso nemmeno incazzare adesso?

Devo dare conto a te o ad altri?

Ah già, si sosterrà come al solito che è poco salutare, tutti a preoccuparsi della mia salute e benessere a cazzi loro, mai a cazzi miei.

Tutti smaniosi di curare i miei interessi, interessi che però hanno deciso sempre questi altri quali dovrebbero essere.

Se io dico a un omosessuale è tale perché è malato, la posso esprimere questa idea? La penso così, qua va bene?

E secondo te un tizio non è libero di incazzarsi e cercare di contrastarla?

Se un movimento acquisisce potere fino a definire in cosa dovrebbero consistere i miei interessi, casomai io non riconoscessi gli interessi che vuol promuovere questo movimento posso contrastarlo o no?

A me certi valori del buddismo, meditazione e compagnia bella stanno sulle palle, cosí come può star sulle palle a uno di destra un comunista e viceversa, se iniziano a spacciarli come soluzione per i miei mali posso incazzarmi visto che io non mi sento tutelato?

È come se Confindustria sostenesse che promuovendo qualcosa che danneggia i lavoratori lo fa perché ha a cuore gli interessi della classe operaia, secondo te poi queste persone di fronte a 'ste sparate non potrebbero incazzarsi?
13-11-2021 10:35
muttley
Re: Apprezzare le piccole cose della vita...

Cioè tu ti incazzi perché c'é gente che la pensa diversamente da te?
13-11-2021 05:40
XL
Re: Apprezzare le piccole cose della vita...

Quote:
Originariamente inviata da alien boy Visualizza il messaggio
Ma questi tizi non penso che vengono a disturbarti fermandoti per strada e facendoti la predica. Stiamo parlando di robe che magari hai letto, di video visti, ecc.? In questo caso ne prendi le distanze e può finire là. Una reazione di rabbia che non si riesce a risolvere mi pare sproporzionata, posso capire il fastidio se passano a offendere indirettamente chi non si mostra interessato/propenso alle loro soluzioni.
Ma vale lo stesso per la medicina alternativa, l'astrologia e compagnia bella, se un astrologo dicesse che chi non crede all'astrologia è un coglione lo crocifigerebbero, invece questi altri possono sparare 'ste cazzate e star tranquilli, non mi sta bene comunque.

Almeno è pacifico che la religione sia considerata una cosa relativa, quest'altra roba ha la pretesa di star vicina pericolosamente a roba scientifica e quindi oggettiva. Nessuno si immaginerebbe di prescrivere una cura di rosari ed avemarie, lo manderebbero tutti a cagare, invece qua si inizia a parlare di cure basate sul senso di gratitudine e così via.

Guarda che sta succedendo con mindfulness, psicoterapia cognitivo-comportamentale e compagnia bella.

C'è proprio una sovrapposizione che a me non sta bene, questa roba pretende di avere una posizione laica, ma non ce l'ha per nulla, è orientata da certi valori e pretende che questi valori debbano far star bene tutti, anche chi ne ha tutt'altri e ha un vissuto ed esperienze personali che lo portano ad essere in conflitto con questa roba.
Per me 'sta roba è assimilabile a questo o quel credo (e il metodo statistico col quale cerca conferme, in casi del genere lo trovo fallace, se una religione fosse tanto diffusa a livello sociale da aver conquistato le masse è ovvio poi che chi ne resta fuori starà peggio, ma questo cosa cavolo c'entra con la salute il benessere, e le cure di tutti? Nulla per me), è la pretesa di oggettività che a me fa incazzare più di tutto.

Oltretutto questa pretesa appunto elimina anche altre possibilità.
Hai visto muttley che ha risposto

"Si evince che con tali persone proprio non bisogna parlare, tanto qualunque cosa li ferisce...poi gli stessi si lamentano che gli altri evitano il dialogo con loro"

ma magari non è vero, magari non si accetta questa impostazione qua, ma altre che nessuno ha ancora creato le si accetterebbe, siccome questa impostazione pretende di essere esaustiva ed oggettiva, "c'è questo male, la cura è questa" va a segare anche le gambe ad altro.

Credo che sia la pervasività di questa ideologia che mi fa incazzare più di tutto, la spiegazione è sempre la stessa, penso che questa roba sia falsa, nel senso che è assimilabile ad una religione specifica o un orientamento politico, è un credo relativo, una narrazione, niente di più, ma si traveste da cura o sistema oggettivo che dovrebbe curare addirittura l'infelicità di tutti, compresa la mia che pretende di conoscere a menadito.

Già si è creato un conflitto e una divisione sociale relativi alla medicina e i vaccini, perché probabilmente anche la medicina in buona misura non può esser considerata neutra, con quest'altra roba le cose si complicano maggiormente in modo esponenziale.

Mi ritengo appartenente ad una minoranza un po' oppressa in tal senso, perché tutti questi discorsi risultano molto diffusi:

"sei infelice? Lo sei perché non apprezzi queste cose, se non riesci o non riesci a volerlo, il problema è solo questo, la cura è quest'altra, te l'abbiamo data, se resti così è perché vuoi essere infelice, non esiste altro che si può o si potrebbe fare.".

Sono tutti 'sti discorsi che ormai sono diffusissimi che a me fanno incazzare. Si incazzano gli omosessuali e compagnia bella quando non passa una legge, non posso incazzarmi io per un'ideologia tanto diffusa che va contro di me, il mio senso di felicità, e mi danneggia?

Voglio parlarne in buona misura male così come un tizio può criticare un altro orientamento politico o il clero senza essere accusato di essere anti-realista o cazzate simili. Non posso impedire ad altri di aderire a questa ideologia ma posso criticarla e cercare di contrastarla. Soprattutto la sua pretesa di oggettività voglio contrastare.

Se un tizio vuole aderire allo stoicismo che faccia pure, ma nel momento in cui pretende che venga riconosciuto che io non sto bene perché non condivido questa visione io mi incazzo e cerco di contrastare 'sta roba. Magari per me esser felici non corrisponde a divenire capaci di resistere alla sofferenza, ha tutt'altro significato che va in contrasto con questo orientamento ideologico che spingerà poi un po' tutto verso determinati stati che a me magari non stanno affatto bene.

Frequento questo forum anche per questi motivi, perché c'è un piccolo gruppo di resistenti non ancora indottrinati in svariati sensi coi quali condivido qualcosa.
13-11-2021 02:28
untipostrano
Re: Apprezzare le piccole cose della vita...

si le solite frasette motivazionali da quattro soldi, alcune mi son rimaste impresse come ad esempio "se sei depresso e ti senti un fallito pensa che in origine eri lo spermatozoo più forte" oppure "quando pensi che nessuno ti vuole ricorda che ogni giorno migliaia di batteri ti si attaccano addosso e non ti mollano"...eh si guarda pensa che gran soddisfazioni!!!

la cosa che mi smuove il nervoso è che fanno i filosofi sempre e solo con la vita degli altri....se capitasse a loro di avere problemi gravi poi voglio proprio vedere se riuscissero a farsi pienamente consolare da queste "piccole cose"...!!
13-11-2021 00:11
alien boy
Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Questi discorsi non si limitano a questo, in genere poi si aggiunge "sei infelice perché sei tu a voler esserlo nel non riconoscere questo valore nelle cose che hai".
Messa cosí non è piú solo un suggerimento come dici.
Oppure c'è il preambolo "se sei infelice stai facendo questo errore".
Quindi non è una proposta soltanto come sostenete tu e altri.
Si assume a monte che il problema sia questo ed è questo che mi infastidisce e che contesto.
Non è un dire "prova e magari può esserti utile" no, si afferma che se uno vive male è proprio perché non dà valore alle piccole cose come dice il saggio o il tizio illuminato.
Nel momento in cui vengo coinvolto in roba che con me non ha nulla a che fare posso trovare da ridire?
Se un tizio vuol credere nella madonna in dio, quelo o nel cavolo che gli pare, che faccia quel che vuole se a lui 'sta roba fa star meglio, ma nel momento in cui vuole affermare cose oggettive tipo "si è infelici perché non si crede" per me è contestabile questa cosa perché non è più neutrale e coinvolge anche me ed altri.
Ma questi tizi non penso che vengono a disturbarti fermandoti per strada e facendoti la predica. Stiamo parlando di robe che magari hai letto, di video visti, ecc.? In questo caso ne prendi le distanze e può finire là. Una reazione di rabbia che non si riesce a risolvere mi pare sproporzionata, posso capire il fastidio se passano a offendere indirettamente chi non si mostra interessato/propenso alle loro soluzioni.
12-11-2021 18:18
XL
Re: Apprezzare le piccole cose della vita...

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
PS Potremmo allora dire che nulla è controllabile allora...non siamo altro che un insieme di molecole che aderisce alle leggi della fisica...e quindi? Così ragionando si dimostra che la vita è inutile e priva di senso?
Direi di no, io concluderei che il senso che alla vita danno Tizio e Caio non è indipendente e non se lo costruiscono loro liberamente, questa è la mia conclusione.

Il costruttivismo per me è fallace perché presuppone che le nostre costruzioni siano indipendenti da qualsiasi altra cosa.
Non possiamo costruirci la realtà in cui vivere in modo indipendente se le nostre costruzioni dipendono a loro volta da assetti reali precedenti.
Non posso pensare a qualcosa senza un cervello, o pensi che il tuo cervello esiste perché credi o ti sei costruito mentalmente l'idea di avere un cervello?

Alla fine se un sistema funziona, funziona e basta non è che devo decidere io di farlo funzionare e funzionerà, questa decisione dovrebbe attivarla il sistema se davvero funziona questo sistema.

Se uno mi ordina "fatti piacere questa cosa abbastanza che cosí è meglio" di preciso che dovrei fare?

Volere questa cosa anche se non voglio? E come faccio a volere fare cose che non voglio fare?

Si arriva a una sorta di paradosso, o queste mie intenzioni sono controllabili dal sistema ed è indipendente questo sistema da altre mie intenzioni o non capisco come creare dal nulla un'intenzione che non c'è.

Se una persona non vuole fare certe cose per convincerla pienamente senza strascichi conflittuali secondo te non serve alcunché?

Questa cosa non ha alcun funzionamento dietro? Avviene in che modo?

Non riesco a convincermi che certe cose sono corrette perché non riesco ad afferrare bene proprio il senso della cosa, del "posso scegliere".

Io mi sento vincolato in ogni scelta o indecisione perché penso che i motivi per cui preferisco a e non b non li ho scelti io a monte, ci sono certe direttive a monte che domineranno sempre le mie scelte e non me ne libererò mai davvero. q
Qualsiasi cosa faccia non può esser vero che le ho costruire con una mia scelta dato che per scegliere devo preferire qualcosa e cosa me lo farebbe preferire se non ci fossero queste direttive che circolarmente vanno a produrre le mie scelte?

Se qualcuno crede di poter controllare quel che gli passa per la testa finirebbe in una sorta di paradosso, perché tra le cose che gli passano per la testa c'è anche quel che vuole gli passi per la testa e questa intenzione qua è saltata fuori nella sua testa al di fuori del suo controllo e non perché la volesse, se la controlla con un'altra intenzione sarà quest'altra intenzione che gli è saltata in mente senza controllo, e cosí via.
In pratica l'intenzione di fare qualcosa ad un qualche livello non si può fare a meno che subirla passivamente, arriva e basta e a catena produce il resto.

Certe cose possono controllarne altre ma queste cose le si subisce, la libertà a valle ê solo apparente dato che è vincolata a queste intenzioni a monte che determinano s catena il resto.

Ovviamente ognuno continuerà ad agire e scegliere o non scegliere o essere indeciso non perché vuole ma perché non può fare altrimenti che volere quel che ha voluto, scegliere quel che ha scelto, essere indeciso e cosí via.
12-11-2021 18:08
muttley
Re: Apprezzare le piccole cose della vita...

Ovviamente non deve, può scegliere se farlo o meno.
Io ho scelto questo, ovvero ho rinunciato a diversi presupposti di indispensabilità che prima invece mi facevano dannare.
Ognuno viva la sua vita come vuole.

PS Potremmo allora dire che nulla è controllabile allora...non siamo altro che un insieme di molecole che aderisce alle leggi della fisica...e quindi? Così ragionando si dimostra che la vita è inutile e priva di senso?
12-11-2021 17:57
XL
Re: Apprezzare le piccole cose della vita...

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Ma non vuol dire che bisogna rinunciare a tutto senza neanche provare, vuol dire che a un certo punto, dopo ripetuti tentativi, una persona deve arrivare a risolvere il conflitto
Ma questa cosa dipende da una scelta indipendente?
A me è questo che sembra falso.
Tu dici "deve", ma che significa?
Glielo ordini?
Se io ti ordino qualcosa ciò implica che la cosa si risolve cosí come io ti ho ordinato?
Per me i conflitti non è detto che si risolvano e penso sia ancora più falso che si risolvano con una decisione indipendente.
Non è che sei tu a scegliere di eccitarti sessualmente con delle donne ad esempio. Se uno potesse, sarebbe più semplice eccitarsi con una sedia, non penso siano cose che sono realmente sotto il controllo di qualche entità.
La soddisfazione per questo e quell'altro non è controllabile come immagini tu e altri, io questo contesto.
Se si riesce a trovare una buona soluzione il conflitto si risolve o al minimo si attenua, ma non è che se io mi dico che devo risolverlo o se me lo dice o ordina un altro si risolve.
12-11-2021 17:51
Varano
Re: Apprezzare le piccole cose della vita...

Quote:
Originariamente inviata da Singer Visualizza il messaggio
No, anche a me fa arrabbiare sentirmi dire queste frasi fatte e queste banalità. Ti fanno capire come chi te le dice, non capisce quanto invalidante sia la depressione o l'ansia o situazioni simili.
Purtroppo il fatto è che questi problemi mentali sono un pò parte dell'uomo, e non si sa bene come risolverli.
Forse, se vivessimo in una società più umana e evoluta, dove non esiste più l'egoismo e tutti ci occupassimo dei problemi altrui, queste situazioni non ci sarebbero.
Penso sempre che da un mondo malato, non possano nascere esseri umani sani e felici. E chi in fondo si trova bene in una società malata, tanto sano non sia.

Mi fa sorridere quando dici che tutti dovrebbero occuparsi dei problemi altrui , mi immagino una task force di persone gentili dispiegata perché tizio è depresso o perché non tromba, tutti intorno a lui a trovare la soluzione


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