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Discussione: L'inizio della vecchiaia Rispondi alla discussione
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02-11-2021 11:03
pokorny
Re: L'inizio della vecchiaia

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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Poi ci sono quelli che per stare sempre aggiornati comprano, vendono l'usato, poi ricomprano, rivendono in un loop continuo.. io così no regá, io sono pigro, a me le cose mi durano perché non le scasso..quindi una volta comprata è quella, basta XD, più che altro perché più vai avanti e più le robe son tutte plasticacce cinesi di merda, che una volta il cellulare durava 10 anni, poi 5, 3..1.. poi si creano le isole e le montagne di plastica, ma a me non piace questo schifo. Per dire, il cellulare che mi è caduto l'ho portato a riparare..non è che sono un ecologista estremo, però così stiamo esagerando

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Tendo pure io a fare così, ho un paio di punti deboli in cui ho qualcosa di troppo ma spero capiti l'occasione di rivendere gli oggetti in eccesso.
29-10-2021 03:54
Keith
Re: L'inizio della vecchiaia

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Originariamente inviata da varykino Visualizza il messaggio
questa cosa pure io , non è un fatto di taccagneria , è che quando scelgo una roba , tipo tecnologica nello stile consumista come tutti a me piace tenerla fino a che nn si rompe perchè nonostante è vero che c è di meglio a me continua a piacere quello che ho scelto ..... invece ho visto i veri consumisti che anche se hanno tra le mani qualcosa di valido lo buttano facilmente per passare al "meglio" .... io tipo nn ci riesco davvero , mi gira il cazzo a mille .... uno ci prova a essere consumista ma se nn lo sei nelle ossa mica ci riesci , e non per taccagneria , per carattere lololol , anche per l'importanza che dai alla tua scelta e per il fatto che cmq se una cosa ti piace come fai a cercarne un altra? boh vabbè , puo sembrare taccagneria ma non lo è
Poi ci sono quelli che per stare sempre aggiornati comprano, vendono l'usato, poi ricomprano, rivendono in un loop continuo.. io così no regá, io sono pigro, a me le cose mi durano perché non le scasso..quindi una volta comprata è quella, basta XD, più che altro perché più vai avanti e più le robe son tutte plasticacce cinesi di merda, che una volta il cellulare durava 10 anni, poi 5, 3..1.. poi si creano le isole e le montagne di plastica, ma a me non piace questo schifo. Per dire, il cellulare che mi è caduto l'ho portato a riparare..non è che sono un ecologista estremo, però così stiamo esagerando

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29-10-2021 00:10
varykino
Re: L'inizio della vecchiaia

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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Poi vi sono i cambiamenti imposti di televisori, adsl.. io una volta che ho una cosa mi voglio tenere quella

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questa cosa pure io , non è un fatto di taccagneria , è che quando scelgo una roba , tipo tecnologica nello stile consumista come tutti a me piace tenerla fino a che nn si rompe perchè nonostante è vero che c è di meglio a me continua a piacere quello che ho scelto ..... invece ho visto i veri consumisti che anche se hanno tra le mani qualcosa di valido lo buttano facilmente per passare al "meglio" .... io tipo nn ci riesco davvero , mi gira il cazzo a mille .... uno ci prova a essere consumista ma se nn lo sei nelle ossa mica ci riesci , e non per taccagneria , per carattere lololol , anche per l'importanza che dai alla tua scelta e per il fatto che cmq se una cosa ti piace come fai a cercarne un altra? boh vabbè , puo sembrare taccagneria ma non lo è
28-10-2021 23:05
Keith
Re: L'inizio della vecchiaia

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Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Pensa che da ragazzino non c'era l'acqua corrente e si doveva andare a prenderla al fontanile. Tu sai dove sono quindi puoi avere un'idea di quanto ormai, purtroppo, sia cambiato il mondo sotto i miei occhi. Non lo considero un privilegio per aver vissuto a lungo ma una tragedia per mancato adattamento alla pressione selettiva. Per il resto, conosco bene le tue sensazioni, le hai descritte perfettamente, modello di vita mio molto simile.
I cambiamenti in alcune cose mi piacciono. Il fatto che bisogna andare di meno per uffici, pagamenti online, etc. Però i cambiamenti sono troppo rapidi. Bisogna fare tutto con le app..ma non esiste una cosa del genere. Poi vi sono i cambiamenti imposti di televisori, adsl.. io una volta che ho una cosa mi voglio tenere quella, anche se con quella nuova vado a migliorare, io sono abitudinario. Non a caso la mia diagnosi principale è disturbo dell'adattamento, che c'entra poco col fatto di non adattarsi alle novità, però un po' c'entra. Sono convinto che il mondo va troppo veloce, e a cambiare sempre apparecchi si inquina troppo. Lo schermo del TV è progettato per durare 100.000 ore ma a che serve se poi ogni pochi anni cambiano le frequenze e lo devo ricomprare?
In cantina dei miei c'è un TV del 1990 che funziona benissimo e ora dovremo comprare il secondo decoder..ma a questo punto lo rottamiamo..ma a noi non serviva questo spreco in quanto si vede benissimo con i colori naturali del tubo catodico e funziona benissimo

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28-10-2021 22:34
varykino
Re: L'inizio della vecchiaia

io c ho quasi 37 anni ma da piccolo era piu o meno quello che hai descritto , chi passa cmq varie epoche cosi profondamente diverse penso sia normale sentirsi alieni , la cosa "normale" è provare ste cose da vecchi , certo se ce l hai da sempre è diverso ... io tipo mi so sempre sentito alieno in ogni presente vissuto ..... da ragazzo andava un tipo di musica a me piaceva quella piu vecchia , piaceva la star del momento , a me no hahaha , ora nn so " piace" essere salutisti ed andare in palestra , a me no ..... quando ero piccolo piaceva sballarsi a tutti a me no , poi cresco mi sballo solo io e gli altri vanno in palestra .... è come se sbaglio epoca costantemente ...... personalmente nn mi sento di chiamarla vecchiaia , ma parlo per me , so tipo disadattato .... il fatto è che nn vorrei essere diverso però passo il tempo a cercare di capire perchè una cosa che a me fa schifo piace cosi tanto a tutti, e non lo capisco mai
28-10-2021 22:15
Keith
Re: L'inizio della vecchiaia

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Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Ho già io questo problema; non per niente l'occasione del mio post iniziale è stato un gruppo dove chiedevo se potesse essermi utile un NAS per la mia particolare situazione; mi è stato risposto che bastano due raspberry, ho risposto che li ho, ci ho provato come prima cosa ma li ho staccati perché la condivisione dei files è sempre un problema e cron non mi esegue gli scripts al boot del sisema... e come risultato: "tu vaneggi, come sempre".

Insomma, eccola lì, il vecchietto rompic....i che nell'immaginario del genio informatico si rifiuta di aggiornarsi. Quella risposta mi ha demolito non tanto perché offensiva e scortese (ci dovrei essere abituato) ma perché il retropensiero e il contesto non lasciano dubbi oggettivi all'impressione che ho fatto nel tizio, che però guarda caso è uno che con queste cose ci lavora ed è uno dei guru del gruppo.

Ho buttato due settimane tentando di far girare gli scripts al boot e tentare di avere i privilegi di accesso sulle directory che mi servono; non mi ritengo un analfabeta informatico ma inevitabilmente invecchio, come tutti. Così come mia madre non sa mandare un SMS, allo stesso modo tra 25 anni se sfortunatamente ci sarò ancora, sarò completamente dipendente da chi eventualmente sarò in grado di pagare. E non è detto.
Ma magari quello lo fa per lavoro e secondo lui è giusto così, poi magari può darsi pure che hai ragione tu.. però vallo a dimostrare.
Secondo me ad essere paranoici si fa peccato ma ci si indovina quasi sempre, la prossima volta gli puoi rispondere così.
Mio padre dice sempre che le comunicazione di lavoro me le devono dare su carta o al massimo via mail, io gli dico che è antico, che oggi è tutto su WhatsApp o anche a voce, però ha ragione lui, e me lo ha dimostrato, solo che se poi ti metti a chiedere le cose scritte ti dicono che sei fuori di testa o cagacavoli

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28-10-2021 18:58
pokorny
Re: L'inizio della vecchiaia

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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Che bei ricordi Quando ero bambino, negli anni 80, si andava al mare ad agosto in una località marittima laziale.
Pensa che da ragazzino non c'era l'acqua corrente e si doveva andare a prenderla al fontanile. Tu sai dove sono quindi puoi avere un'idea di quanto ormai, purtroppo, sia cambiato il mondo sotto i miei occhi. Non lo considero un privilegio per aver vissuto a lungo ma una tragedia per mancato adattamento alla pressione selettiva. Per il resto, conosco bene le tue sensazioni, le hai descritte perfettamente, modello di vita mio molto simile.
28-10-2021 18:55
pokorny
Re: L'inizio della vecchiaia

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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
A me non fa paura il fatto di essere videosorvegliato, tanto al lavoro faccio cose normali, a casa non mi controlla nessuno più o meno.. il problema è che oggi tutto cambia ogni giorno, tutto si fa con internet. Io ancora ce la faccio, anche se comincio a fare fatica a star dietro a tutto, con lo SPID e quello e quell'altro.. ma i miei genitori sono in seria difficoltà, però li aiuto io, ma per me che non avrò figli e non sarò neanche benestante da chiedere e pagare per l'aiuto saranno problemi grossi, anche solo per ritirare le medicine in farmacia.
Ho già io questo problema; non per niente l'occasione del mio post iniziale è stato un gruppo dove chiedevo se potesse essermi utile un NAS per la mia particolare situazione; mi è stato risposto che bastano due raspberry, ho risposto che li ho, ci ho provato come prima cosa ma li ho staccati perché la condivisione dei files è sempre un problema e cron non mi esegue gli scripts al boot del sisema... e come risultato: "tu vaneggi, come sempre".

Insomma, eccola lì, il vecchietto rompic....i che nell'immaginario del genio informatico si rifiuta di aggiornarsi. Quella risposta mi ha demolito non tanto perché offensiva e scortese (ci dovrei essere abituato) ma perché il retropensiero e il contesto non lasciano dubbi oggettivi all'impressione che ho fatto nel tizio, che però guarda caso è uno che con queste cose ci lavora ed è uno dei guru del gruppo.

Ho buttato due settimane tentando di far girare gli scripts al boot e tentare di avere i privilegi di accesso sulle directory che mi servono; non mi ritengo un analfabeta informatico ma inevitabilmente invecchio, come tutti. Così come mia madre non sa mandare un SMS, allo stesso modo tra 25 anni se sfortunatamente ci sarò ancora, sarò completamente dipendente da chi eventualmente sarò in grado di pagare. E non è detto.
28-10-2021 18:39
Hank Moody
Re: L'inizio della vecchiaia

L'uomo è nato libero e ovunque è in catene. Rousseau lo aveva sintetizzato nel contratto sociale.
Poi di sti tempi dove c'è una democrazia sui generis ed è in qualche modo una forma di regime politico.
28-10-2021 18:22
Keith
Re: L'inizio della vecchiaia

A me non fa paura il fatto di essere videosorvegliato, tanto al lavoro faccio cose normali, a casa non mi controlla nessuno più o meno.. il problema è che oggi tutto cambia ogni giorno, tutto si fa con internet. Io ancora ce la faccio, anche se comincio a fare fatica a star dietro a tutto, con lo SPID e quello e quell'altro.. ma i miei genitori sono in seria difficoltà, però li aiuto io, ma per me che non avrò figli e non sarò neanche benestante da chiedere e pagare per l'aiuto saranno problemi grossi, anche solo per ritirare le medicine in farmacia.
28-10-2021 18:19
Odradek
Re: L'inizio della vecchiaia

Dante mi pare lo fissasse intorno ai 47 anni
28-10-2021 18:00
Keith
Re: L'inizio della vecchiaia

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Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Che bei ricordi Quando ero bambino, negli anni 80, si andava al mare ad agosto in una località marittima laziale. In quelle case prese in affitto non c'era ovviamente il telefono e la sera si andava nella cabina a chiamare mio padre che rimaneva a Roma per lavorare.. ma mica tutti i giorni.. non si poteva spendere un patrimonio tutte le sere per telefonare. C'era sempre un po' di fila per telefonare e sulle strade non c'era l'illuminazione pubblica, era buio ma buio vero e si doveva girare con la torcia elettrica (da me costruita, si da bambino ero un piccolo genio).
Adesso per me è un fastidio micidiale vedere questi cellulari che squillano in continuazione, gente che si sente anche 10 volte al giorno, quando prima potevi stare anche una settimana senza telefonarti. Gente che tu ci stai parlando, gli squilla il tel, dicono dieci parole, e dopo 5 secondi hanno già riattaccato.. ma che senso ha..

Io pure comincio a sentire che non sono più giovane, che non sono più un ragazzo. Questo sentore ce l'ho da un paio d'anni. Cmq è vero che dopo i 40 qualcosa cambia. Questo sentirmi non giovane e non al passo coi tempi non mi dispiace, perché io penso che veramente prima era meglio, era tutto meglio.. si vabbè la mafia stragista e i terroristi palestinesi.. ma alla fine se te ne stavi lontano vivevi bene, sereno e si rideva, si, questa era la cosa bella, che non si andava di fretta e si rideva di gusto. I tempi di adesso non mi piacciono.

Ora mi aspettano altri 15-20 anni di mezz'età, poi diventerò vecchio e non lo so come andrà a finire.. se mi dovesse finire la salute o la forza fisica come farò? oggi ancora forse c'è qualche struttura che accoglie i poveri e la gente senza famiglia ma fra 20-30 anni non penso ci saranno queste forme di welfare. chi vivrà vedrà.
28-10-2021 16:32
pokorny
Re: L'inizio della vecchiaia

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Originariamente inviata da FolleAnonimo Visualizza il messaggio
@pokorny
Tutte le leggi e norme non hanno un effettivo potere sugli aspetti pratici finché non vengono messe in atto con violenza.
E' un discorso secondo me più complesso. Prendi la tassazione italiana. Ovviamente sappiamo che è altissima ma i TG e i mezzi di informazione ne parlano molto poco dato che sono espressione dello stesso potere da cui la maggioranza della popolazione è dominata. Ho fatto il conto con il commercialista e se prendiamo una vita media, non dico agiata ma media, con l'IVA che è una tassa sul niente dato che non si sta dando una parte delle proprie entrate ma si paga un quanto mai fittizio aumento di valore, le accise sui carburanti, i soldi per servizi non resi (il dentista me lo devo pagare da solo) una tassa elevata sulle RC auto (soldi entrati? No, tassa sui soldi spesi) e tante altre voci, si arriva tranquillamente all'80% per una vita normale, non benestante. Salendo la tassazione realtiva diminuisce di poco ma resta da quelle parti. Difatti è esperienza comune che anche con 2000 euro che entrano non si riesce a mettere da parte niente.

Ora come è possibile che si sia fatto un pandemonio sulla faccenda dei vaccini, tutto sommato marginale, ma non si alzi mai una voce di protesta verso uno stato fiscalmente oppressivo? E questa fiscalità incide sulla libertà perché deve venire alimentata con ore di lavoro che altrimenti si potrebbero non fare.

Di fatto siamo già prigionieri di un sistema che elude gli aspetti cruenti ma ha l'identico risultato di opprimere. Non mi arriverà il funzionario dell'ADE con la clava a pretendere soldi come si faceva nelle società del mondo antico, ma con cartelle, burocrazia e infine intervento della forza pubblica che sfonderà prima o poi la porta, si sono solo cambiate le forme.

Si potrebbero far tanti altri esempi, ma tutti puntano in una direzione: come diceva (mi pare) Orwell lo schiavo perfetto è quello che crede di essere libero. Magari ad altri non pesa, ma a me dare oltre l'80% di ciò che mi apparterrebbe per servizi resi il cui valore è circa la metà scoccia. E le crepe di questo sistema si vedono anche nel civilissimo nordeuropa, molto vicino a realtà statali di tipo socialista.

Semplicemente ci siamo abituati a una forma di schiavitù non avvertita come tale, e ci crediamo liberi. Non è così, e prima che arrivi la immancabile predica da qualcuno con le solite frasi "e allora strade e ospedali con cosa si dovrebbero mantenere senza le tasse?" chiarisco se non si fosse capito che il mio discorso riguarda SOLO il differenziale tra quanto preteso dallo stato e il valore effettivo dei servizi. Ripeto, non siamo soli; la Francia è in una situazione non tanto diversa dalla nostra e anche altri stati sono allineati. Semplicemente da noi tutto è esasperato.

Crediamo di essere liberi ma temo non sia proprio così.
28-10-2021 16:30
CaimanoBianco
Re: L'inizio della vecchiaia

iggenti hanno paura, si sentono piccoli e insignificanti, cercano protezione e sicurezza.. dalle sue fondamenta, tutto il sistema funziona solo grazie a questo aspetto della psiche, peraltro importantissimo o ci saremmo probabilmente estinti al paleolitico.. i progressi in campo tecnologico sembra soddisfino pienamente quello stato d´allerta interiore permettendo alla mente di svagarsi sui temi mondani proposti dall´infinito ipnotico caleidoscopio mediatico che ne ottura le uscite con i suoi viscidi tentacoli, mica come lo scemo armato di clava che muore sbranato per una distrazione. con tutto il carico di innominabili conseguenze che porterebbe con se´un ipotetico annichilimento sistematico di certi istinti.. ricordate le parole del saggio quando dice "il troppo stroppia".. e sembra proprio stia per stroppiare di brutto. piss.
28-10-2021 15:47
Da'at
Re: L'inizio della vecchiaia

Segnalo questo articolo sui Facebook Papers di cui immagino non in molti avranno sentito parlare:
https://www.linkiesta.it/2021/10/fac...-informazione/
28-10-2021 15:21
edward00767
Re: L'inizio della vecchiaia

Quote:
Originariamente inviata da JR_Reloaded Visualizza il messaggio
(infatti quando non ho un cazzo da fare nella vita non è che sfrutto quel tempo per fare qualcosa, mi rinchiudo dentro casa, paradossalmente quando sono costretta ad una routine piena di impegni che mi pressano apprezzo di più i momenti di libertà)
Stessa cosa, se non faccio nulla perdo il senso di tutto e le giornate mi volano via stando a letto e non facendo niente, mi sale un mal di vivere assurdo, penso al suicidio quando sto troppo a casa...
28-10-2021 12:34
pokorny
Re: L'inizio della vecchiaia

Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo Visualizza il messaggio
Non perdere la speranza, bisogna credere nel caos. Tutto questo controllo presto scoppierà, diventerà inutile, come stringere la sabbia. La libertà rinascerà, tutto quello che abbiamo oggi non varrà niente domani. Questi cellulari, questi computer, giocattoli che si romperanno.
Questa è una visione europocentrica che vorrei tanto condividere. Purtroppo la nostra esistenza è una specie di eccezione nell'economia del mondo, i libri di Jared Diamond dovrebbero essere obbligatori come testi integrativi nella scuola media superiore e danno una prospettiva più ad ampio raggio. L'Europa ha potuto sviluppare democrazia e diritti dell'individuo solo per una fortunata coincidenza di alta resa agricola, popolazioni differenti tutte impegnate a sopraffarsi e soprattutto perché nel breve periodo in cui la civiltà europea ha raggiunto la massa critica, la Cina fece un errore colossale che ci fa pagare ora. L'alta resa dei terreni e la Cina impegnata solo a non collassare ha consentito la nascita della civiltà mercantile e di protesta in rivoluzione eccoci qui.

Ma il resto del mondo non funziona così, la Cina in testa. Ha sempre avuto il pallino di subordinare l'individuo a un piano sociale, e così è per Russia e in parte India. Nei paesi che formano il grosso della popolazione mondiale siamo visti praticamente come pericolosi eversivi da combattere, in quanto l'individualismo è la fonte del male. Come giustamente hai detto le risorse stanno finendo e pur non potendo prevedere come finiremo, penso e temo che nel migliore dei casi sarà un modello sino-indo-russo (inteso come individuo che non conta rispetto al "sistema") con sfumature liberali e solo perché abbiamo assaggiato la libertà e riusciremo a opporre una sia pur piccola resistenza. Il proliferare di norme e tendenze a limitare la sfera privata è in pieno svolgimento già a livello di legislazione europea sia pure ben mascherato. E credo che sia il risultato quasi diretto della diminuzione di risorse, energia, spazio vitale e tanto altro. Che sta tutto finendo.

Spero di sbagliare, tanto anagraficamente non sarò presente per sapere se la mia ipotesi si verificherà o meno.
27-10-2021 18:51
Varano
L'inizio della vecchiaia

Io cerco di non pensarci, per non risvegliare la paranoia ma so benissimo che hanno ragione quelli che si lamentano di questi tracciamenti di dati sempre più stringenti.
Sanno tutto di noi, e no, non mi piace anche se non ho nulla da nascondere.
Forse io sono meno paranoico di te, ma ho notato che tendo a farmi contagiare dalle paranoie altrui
27-10-2021 18:41
Angus
Re: L'inizio della vecchiaia

L'altra faccia della cultura del controllo è l'isolamento facilmente cercato e trovato da chi ha vissuti claustrofobici. Io riesco più facilmente a immaginare un (mio) mondo in cui a nessuno interessa controllarmi, più che uno in cui sono sottoposto a stretta sorveglianza.

Detto questo, a me preoccupa molto, più che il controllo "reale" in sé (anche se la libertà di "delinquere" la reputo comunque importante), la diffusione di una mentalità ad esso prona e addirittura assecondante.

Lo stigma a cui sono sottoposti i fumatori è davvero emblematico, da questo punto di vista, per fare un esempio. Per farne un altro, negli ambienti di sinistra l'obbligo di retto pensiero sta diventando così pervasivo da farmi provare un filo di simpatia (!) per alcuni pensatori/opinionisti di destra, tra i pochi libertari che ci restano. Un terzo, è la crescente burocratizzazione dell'accesso al lavoro: dall'esasperazione del valore di certificazioni formali e canonicità dei percorsi formativi, alla dipendenza dalla carriera precedente, in cui leggo una richiesta di "autorizzazione" per svolgere anche professioni in passato ad accesso libero.

Tutto questo è aggravato dalla scomparsa della quieta ignoranza. Tutti sentono il dovere o l'opportunità di avere idee, e facilmente approdano a quelle maggiormente condivise, aumentando l'effetto cassa di risonanza.

Un possibile contrappeso potrebbe essere il miglioramento dell'istruzione liceale che mi sembra di osservare.
27-10-2021 18:33
Da'at
Re: L'inizio della vecchiaia

Penso di capire come ti senti. Ho abbastanza anni da aver vissuto la transizione, seppur durante l'adolescenza, tra il mondo di prima e quello di adesso. All'epoca ricordo che mi interessavo molto di libertà digitali, scrivevo su forum a tema e avevo collezionato dei rapporti con altre persone interessate e spaventate.

Io pensavo che molti di questi erano al limite della paranoia. Invece non solo mi sbagliavo, ma perfino le loro infauste previsioni si stanno rivelando ottimistiche.

Certo, il tutto procede con relativa lentezza. Prima un servizio in cui se non sei registrato non puoi entrare, poi uno dove devi avere l'account vattelapesca, un altro che devi pagare per accedere... per come stanno andando le cose, non fatico a immaginarmi un futuro da sorveglianza totale alla maniera cinese, con tanto di punteggio social per autorizzarti o meno a fare le cose.

In tutto questo, sono totalmente impotente. Dovrei almeno occuparmi dei miei doveri, ma il pensiero che comunque vada il futuro sarà sempre più fosco mi distrae.

E in tutto questo, visto che si parla di vecchiaia, mi attende prima la malattia dei miei genitori, poi la loro morte, quindi la mia malattia, e finalmente la mia morte.

Sembra davvero impossibile farcela, così.
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