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Discussione: Esposizione e se fosse dannosa? Rispondi alla discussione
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15-06-2021 09:42
Xchénnpossoreg?
Re: Esposizione e se fosse dannosa?

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Originariamente inviata da Milo Visualizza il messaggio
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Grandissimo Milo
14-06-2021 19:56
Milo
Re: Esposizione e se fosse dannosa?

Sono tornato a guidare in autostrada dopo quasi 2 anni di evitamento, i primi km non son andati benissimo ma nel giro di poco mi sono ripreso e sono stato abbastanza sereno per tutto il tragitto (una 60na di km), il ritorno è andato bene, presto per cantar vittoria ma sono comunque soddisfatto penso che aver evitato per qualche tempo abbia aiutato di più che incaponirmi e forzarmi troppo a fare questa cosa che mi crea problemi, il mese prossimo proverò a fare un vero viaggio di almeno 250km, spero di farcela.
13-12-2020 16:50
choppy
Re: Esposizione e se fosse dannosa?

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Originariamente inviata da Ogard Visualizza il messaggio
Io ho provato sia l'esposizione controllata che quella d'urto. Quest'ultima mi ha sbloccato un sacco ma sono stato malissimo quel periodo, diciamo che mi ha sbloccato perché non avevo alternative, o lo facevo o "morivo". Il tipo controllato funziona ma tendo ad adagiarmi sugli allori ad ogni traguardo superato e se finisco in comfort zone è come se non avessi fatto nulla.
Ma per esposizione d'urto cosa intendi dire? Magari uno che è timido con le ragazze deve fare uno strip tease come terapia d'urto?
13-12-2020 15:34
abreazione
Re: Esposizione e se fosse dannosa?

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Originariamente inviata da Luca97ct Visualizza il messaggio
ti consiglio vivamente "Stop all'ansia sociale" del dottor Marsigli e "Superare la depressione, un programma di terapia cognitivo comportamentale" di 3 psicoterapeuti italiani. Illustra tutto il processo di pensieri e comportamenti, a mio avviso sono due libri molto utili, soprattutto il secondo pur essendo centrato sulla depressione può essere generalizzato alla fobia sociale e all'ansia in generale. Consigliatissimi davvero.
Mi interessa particolarmente il secondo a giudicare dalla scheda Amazon, ti ringrazio molto! Per caso parli delle letture che fai da qualche parte sul forum?
13-12-2020 14:57
Luca97ct
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Originariamente inviata da abreazione Visualizza il messaggio
Un intervento molto interessante, dove mi consiglieresti di approfondire questo tipo di terapia? Mi particolare, ci sono libri che illustrano questa terapia in relazione al problema oggetto di questa discussione con consigli su cosa riflettere, esercizi...?

Ormai non so più se le mie sono paure o ricordi (essere presa in giro, emarginata, considerata tacitamente stupida, non invitata le volte successive, ignorata...) perché non parlo con nessuno da anni salvo rare eccezioni dove mi sono sentita noiosa e troppo diversa (soprattutto sentivo di star trascinando io la conversazione e di essere indesiderata).

Ricordo che l'esposizione (forse fatta anche con modalità sbagliate) mi era dannosa perché creava brutti ricordi, ma bisogna anche dire che le persone timide hanno difficoltà a fare selezione nelle poche persone che si avvicinano. Non so dove andare nella vita reale per fare pratica senza essere giudicata così duramente, per trovare un ambiente accogliente...
Io credo che siano sia le esperienze dell'infanzia che il modo in cui veniamo cresciuti dai genitori a far nascere in noi queste convinzioni e regole, che poi portano a fare pensieri automatici negativi in prossimità di un evento (e il tutto ovviamente ci provocherà ansia). Mettiamo caso che io abbia paura del rifiuto, se come esposizione provo a chiedere il numero di cell a 5 ragazze diverse può anche capitare che qualcuna mi dica "Ma sei bruttissimo, non te lo darò mai il mio numero" in quel caso si può pensare che l'esposizione sia stata dannosa perchè conferma che non valgo nulla, invece è proprio là che bisogna lavorare sui pensieri e rendersi conto che anche se si è stati rifiutati sopravviviamo comunque e tutto il resto.
Per quanto riguarda i libri certo, ti consiglio vivamente "Stop all'ansia sociale" del dottor Marsigli e "Superare la depressione, un programma di terapia cognitivo comportamentale" di 3 psicoterapeuti italiani. Illustra tutto il processo di pensieri e comportamenti, a mio avviso sono due libri molto utili, soprattutto il secondo pur essendo centrato sulla depressione può essere generalizzato alla fobia sociale e all'ansia in generale. Consigliatissimi davvero.
13-12-2020 14:36
abreazione
Re: Esposizione e se fosse dannosa?

Quote:
Originariamente inviata da Luca97ct Visualizza il messaggio
L'esposizione aiuta ma a mio avviso non ha senso farla se non si lavora pure sulla parte cognitiva. Infatti la terapia cognitivo comportamentale lavora sui (...) riuscendo a fare certe esposizioni la tua autostima aumenta sempre di più.
Un intervento molto interessante, dove mi consiglieresti di approfondire questo tipo di terapia? Mi particolare, ci sono libri che illustrano questa terapia in relazione al problema oggetto di questa discussione con consigli su cosa riflettere, esercizi...?

Ormai non so più se le mie sono paure o ricordi (essere presa in giro, emarginata, considerata tacitamente stupida, non invitata le volte successive, ignorata...) perché non parlo con nessuno da anni salvo rare eccezioni dove mi sono sentita noiosa e troppo diversa (soprattutto sentivo di star trascinando io la conversazione e di essere indesiderata).

Ricordo che l'esposizione (forse fatta anche con modalità sbagliate) mi era dannosa perché creava brutti ricordi, ma bisogna anche dire che le persone timide hanno difficoltà a fare selezione nelle poche persone che si avvicinano. Non so dove andare nella vita reale per fare pratica senza essere giudicata così duramente, per trovare un ambiente accogliente...
13-12-2020 11:57
Luca97ct L'esposizione aiuta ma a mio avviso non ha senso farla se non si lavora pure sulla parte cognitiva. Infatti la terapia cognitivo comportamentale lavora sui pensieri perchè quando ad esempio dobbiamo parlare in pubblico abbiamo dei pensieri negativi (andrà malissimo e rideranno di me, mi vedranno in ansia) che sono il riflesso di 1) convinzioni (se mi mostro in ansia sono una persona debole, l'ansia è indice di debolezza, balbettare è da sfigati) 2) doverizzazioni (devo assolutamente parlare senza mostrare ansia, devo essere perfetto). In primis si lavora sui pensieri, scrivendo in un foglio intanto tutti i pensieri che abbiamo e le relative convinzioni e doverizzazioni che li sostengono e poi scrivere delle alternative credibili (es. Anche se mi vedranno in ansia sopravviverò lo stesso, l'ansia non è indice di debolezza) perchè dobbiamo capire che se balbettiamo o altro non è perchè siamo strani o goffi, ma semplicemente perché siamo in ansia e soprattutto che anche se l'altro dovesse pensare che siamo strani si sopravvive ugualmente. Fatto questo primo passo, magari usando anche tecniche di mindfulness e meditazione, l'esposizione graduale è efficace perchè vedrai che riuscendo a fare certe esposizioni la tua autostima aumenta sempre di più.
22-10-2020 10:42
Delta80 Ieri pomeriggio ero a casa dei miei da pochi minuti, mi hanno detto stava arrivando una persona a trovarli e allora me ne sono andato per via dell’ansia , questa per me è l’ennesima conferma di quanto sono ansioso e fobico , l’ennesima sconfitta per me
20-09-2020 23:02
Masterplan92
Re: Esposizione e se fosse dannosa?

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Chi troppo in alto sale
Cade sovente
Precipitevolissimevolmente.
Bella
20-09-2020 22:52
claire
Re: Esposizione e se fosse dannosa?

Chi troppo in alto sale
Cade sovente
Precipitevolissimevolmente.
20-09-2020 22:49
Avalanche
Re: Esposizione e se fosse dannosa?

Esporsi per me è un atto sfiancante. Ma almeno nel mio caso a qualcosina servono. Ma esporsi per ansia di guidare o fobia degli aghi è una cosa, esporsi con le persone è sempre una montagna da scalare ma è questo ultimo caso che ci permette di fare un bel salto per migliorarci.
20-09-2020 22:17
claire
Re: Esposizione e se fosse dannosa?

Ci sono vite troppo incasinate per permettersi il lusso di dedicarsi serenamente alle terapie per la fobia sociale, esposizione controllata compresa.
20-09-2020 22:07
Nightlights
Re: Esposizione e se fosse dannosa?

Espormi troppo alla lunga prosciuga le mie energie, ogni volta che passo il limite e esagero con le relazioni sociali poi ho bisogno di un tempo più o meno lungo per ricaricarmi.
Ma per me non è neanche un problema di ansia perché quando sto con gli altri non mi sento ansioso, è che dopo un po' ogni volta mi stanco, e a quel punto comincio a diventare taciturno..

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20-09-2020 18:51
Maximilian74
Re: Esposizione e se fosse dannosa?

Le volte che ho provato ad espormi, facendo tra l'altro sforzi immani, é stato sempre un supplizio,sono sempre state situazioni umilianti, devastanti nel sentirmi fuori luogo, inferiore, inadeguato, inadatto, fuori dal mondo, incapace sociale, diverso rispetto agli altri.
E ovviamente, come logica conseguenza, queste esposizioni NON hanno MAI portato assolutamente niente di positivo, nessun miglioramento di alcun tipo.
Una persona come me si può esporre quanto vuole, ma non serve a niente, perché incapace sociale ero, sono e rimarrò.
Le esposizioni possono essere anche molto utili per persone semplicemente timide che hanno bisogno di rompere il ghiaccio, ma una volta rotto il ghiaccio non hanno problemi a interagire con gli altri e a trovare una ragazza e una donna, ma le esposizioni per persone che hanno altri problemi gravi di fobia, evitamento, ansia, depressione, bassa autostima sono secondo me dannose.
20-09-2020 17:59
Masterplan92
Re: Esposizione e se fosse dannosa?

Spesso lo è..spesso penso di essere come quei computer senza memoria..che anche risolvendo dei problemi o cose simili dimenticano tutto quasi subito..dimenticano proprio l esperienza fatta,sembra quasi un problema al cervello..è frustrante
07-06-2020 16:45
pokorny
Re: Esposizione e se fosse dannosa?

Quote:
Originariamente inviata da Milo Visualizza il messaggio
Dicono che esporsi regolarmente a quello che ci procura ansia alla lunga ci faccia migliorare,ora c'è un tratto di strada che mi procura sempre molto ansia se non addirittura attacchi di panico,per mesi sforzandomi l'ho percorso regolarmente senza nessun miglioramento,oggi dopo il lockdown in cui non ho percorso più quella strada per quasi 5 mesi percorrendola non mi ha dato quasi nessun fastidio..

Ma quindi la soluzione era non sforzarsi all'esposizione?
Probabilmente l'abitudine avrà avuto effetto ritardato, succede, è successo anche a me per altre cose.
07-06-2020 16:10
maralgiu
Re: Esposizione e se fosse dannosa?

Quote:
Originariamente inviata da Milo Visualizza il messaggio
Dicono che esporsi regolarmente a quello che ci procura ansia alla lunga ci faccia migliorare,ora c'è un tratto di strada che mi procura sempre molto ansia se non addirittura attacchi di panico,per mesi sforzandomi l'ho percorso regolarmente senza nessun miglioramento,oggi dopo il lockdown in cui non ho percorso più quella strada per quasi 5 mesi percorrendola non mi ha dato quasi nessun fastidio..

Ma quindi la soluzione era non sforzarsi all'esposizione?
La tecnica espositiva funziona su molte persone, ma non su tutti. Comunque, non solo deve essere assai graduale, ma si parte sempre dall'esposizione che procura, tra le varie esposizioni ansiogene, quella con minor tasso di ansia e va protratta fino a quando in quello specifico caso espositivo l'ansia diventa irrilevante o nullo. E può durare anche diversi mesi.
Va accompagnata dalla psicoterapia cognitiva.
07-06-2020 11:54
sparatemi
Re: Esposizione e se fosse dannosa?

l'esposizione a piccole dosi aiuta, isolarsi peggiora e basta
07-06-2020 09:16
Milo
Re: Esposizione e se fosse dannosa?

Io ho dei problemi a guidare in autostrada e tangenziale,2 anni fa non so come ho fatto in viaggio in macchina per l'europa di più di 3000km in 15 giorni,quando sono tornato a casa ero punto e a capo....
07-06-2020 08:15
claire
Re: Esposizione e se fosse dannosa?

Infatti.
Se l'esposizione va male, ovviamente si peggiora.

E se si hanno accumulati traumi su traumi, recuperare ormai è dura.

Poi c'è una tendenza a non considerare i propri successi (ho fatto questo, eh vabbè ma lo fanno tutti, capirai...),in questo modo non si dà valore ai propri sforzi e non ci si rafforza.

Qui dentro c'è una tendenza a guardare solo il traguardo, che magari è irrealistico, e un impuntarsi a volere "quello che hanno tutti" che non consentono di essere contenti dei propri risultati.Questo atteggiamento rende per forza infelici e non permette di migliorare.
L'esposizione può peggiorare le cose, ma chiudersi e aspettare il miracolo di certo non è la via.
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