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Discussione: evitante... Rispondi alla discussione
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04-11-2009 16:56
wild_rose
Re: evitante...

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04-11-2009 16:50
animaSola
Re: evitante...

Io sono una frana a scrivere, parlo molto di piu a voce...eheh fatti non pugnette!

A parte le cavolate, le seghe mentali ci stanno, ma poi bisogna agire...io non mi reputo una persona razionale, ma bensi riflessiva, potrei stare giorni, se non che mesi ad escogitare una soluzione, ma poi la metto in pratica....senza troppi ripensamenti.

Ecco direi che forse una parte di me che non amo tantissimo è questa:quella riflessiva...perchè mi porta a cambiare umore rapidamente,a scegliere una cosa piuttosto che un altra x poi tornare indietro a ripensarci ancora....Un tempo non ero cosi ,reagivo piu d'istinto ed ero sempre sicura delle mie azioni e dei miei pensieri...

rimpiango molto tutto ciò, cercando ogni giorno di sforzarmi a riprendere fra le mani la mia naturalezza.. e la mia fermezza d'animo...su alcune cose ci riesco, senza alcuna fatica, su altre, zoppico moltissimo.

e qui un vaffanculo alla fobia ci sta tutto
04-11-2009 16:35
cancellato2369
Re: evitante...

argghh...visto che siamo agli antipodi?
chiara e concisa vs logorroico (nello scritto ovviamente) e disordinato :P
04-11-2009 16:33
animaSola
Re: evitante...

Sarà che io sono per l'agire piu che per l'osservare sempre e comunque...

Chiara e coincisa
04-11-2009 15:47
l'operatore
Re: evitante...

ma il problema principale è che la mia vita è una maschera...x me non ha senso dire "sono diverso"...cioè dire una roba del tipo "fai quello che ti senti...senza maschere"...x me non significa nulla...io sono senza maschere solo quando sono solo con me stesso...quando avviene un dialogo diretto tra me e i miei pensieri...
nel rapportarmi agli altri in ogni caso "DEVO" assumere una maschera...anche solo x parlare in famiglia....
perchè? xkè sono talmente abituato ad "isolarmi" e soprattutto percepisco quel senso di inadeguatezza nell'interagire e conversare del + e del - che dal momento che interagisco mi sto già sforzando di essere qualcosa che non sono...

cioè..è difficile ora da far capire....SE "SONO ME STESSO" (e di fatto x me uno non è mai se stesso...o meglio..x me essere "se stessi" signifca essere tutto e nulla) sono "assente", sono estraniato....osservo e stop...

io quando interagisco con gli altri che lo faccia scherzando, che lo faccia seriamente, che lo faccia con una via di mezzo, che lo faccia esprimendo calore e amichevolezza o viceversa freddezza ed estraneità...io in ogni caso adotto una "maschera"....ma non lo vedo in senso negativo come lo vedi te solfa...

presente Pirandello? beh in poche parole se non lo sapessi lui dice che una volta che scopri il "gioco" non sei più capace di fingere che il gioco non esista....sei consapevole del gioco delle maschere...dunque? dunque spetta a te la scelta o estraniarti completamente perchè una volta scoperto non sei più capace di "giocare"...o viceversa diventi una "maschera nuda" --> cioè? accetti il gioco delle maschere e continui a "giocare" facendo finta di nulla...fingendo inconsapevolezza...(mentre in realtà giochi consapevolmente).

Io x fingere e usare una maschera intendo questo...
la mia enorme analisi mi ha portato a analizzare il mondo nel dettaglio..dunque? dunque so perchè gli altri si comportano in un certo modo ed io non lo faccio...so perchè io non ci riesco e loro sì...e so perchè il mondo è così...
una volta constatato questo sono uno "OSSERVATORE" della vita...della realtà...non ne faccio più parte come diceva pirandello...lui affermava "o agisci" o "osservi" ...entrmbe le cose nella vita non le puoi fare...e chi osserva inevitabilmente diventa incapace ad agire...(come questi visto il ritmo frenetico sono incapaci di osservare come i primi).
Ecco...io sono consapevole di avere questa "particolarità"....però sono anche consapevole che in fondo quel "gioco" chiamato mondo se lo vivi spensieratamente è "divertente"...ma allo stesso tempo so che vivendolo spensieratamente fingo solamente di non avere tutta questa consapevolezza...
beh...x "esserci" e "agire" devi comunque accettare di fare questo "patto"...devi accettare di fingere di oscurare la tua consapevolezza...o meglio utilizzarla x essere una maschera, nessuna e tutte contemporaneamente lì fuori...

insomma SOLFA...SEI TU A PLASMARE IL TUO ESSERE E LE TUE SENSAZIONI E NON VICEVERSA...
dunque? dunque un esempio pratico....davanti ad un "andiamo a prenderci un caffè?"...
cosa abbiamo?
(analizzo la cosa dal mio punto di vista quindi partendo da un presupposto evitante)
1- l'istinto evitante --> senso di inadeguatezza...ti senti incapace di interagire...non senti di avere le competenze necessarie...--> istinto di sfuggire ed evitare l'interazione...e anche vero e proprio blocco...
2- Puoi scegliere di superare ogni sensazione interiore e buttarti dentro al gioco...cercando di eliminare i tuoi disagi.

Ottimo...se fai questo sei immerso nella vita...e dunque nella situazione...
ma se fai questo ti rendi subito conto di poter fare delle scelte e avere diverse reazioni...
Puoi sia dire "ma sì dai andiamo..."
puoi essere pure più caloroso e dire "ma sicuramente...dai andiamo cara...è proprio quello che ci vuole...poi in buona compagnia..."
puoi fingere x un attimo dubbio "ma...a dire il vero non avevo tanta voglia...però...se proprio ci tieni ci vengo volentieri..."
puoi rifiutare seccamente "no...."
puoi farlo con più pacatezza..." no...scusa...ma non mi va davvero al momento":...

puoi dire ognuna di queste frasi (o tante altre) sia perchè lo pensi veramente..sia perchè magari pensi esattametne il contrario (un po' come diceva nell'altro thread cali), ma lo fai perchè vuoi vedere una determinata reazione nell'altra persona...vuoi avere una "scusa" x continuare ad interagire in un certo modo...


Io la vedo così e non vedo la maschera un male perchè probabilmente siamo differenti su questo aspetto...tu stessa hai ammesso diverse volte che analizzi e ti fai molte seghe mentali, ma spesso sei spinta dai sentimenti...dalle sensazioni....io ho la tendenza invece a razionalizzare il tutto....e infatti razionalizzando tendo ad estraniarmi, vedere le cose con distacco e oggettività...e solo da lì poi ritorno in me e riascolto le mie sensazioni...x questo x me la maschera non è un male....è anzi quasi "necessaria" in molte situazioni...è una scelta fondamentale x vivere...altrimenti? altrimenti rimarrei esclusivamente "L'OSSERVATORE"...ma non agirei mai non scegliendo una maschera...
x me la maschera è positiva perchè non è un andare contro la mia persona...perchè x me la mia "persona" e personalità non c'è...o se c'è è variabile...mai ferma...io non sono nè freddo...nè caldo...nè serio...nè spiritoso...SONO...punto...e poi scelgo cosa essere sul momento...scelgo se dire una battuta...o reprimerla...
03-11-2009 23:54
animaSola
Re: evitante...

Quote:
Originariamente inviata da giova88 Visualizza il messaggio
rispondere anche solo x gusto personale, anche solo perchè è più intrigante almeno una volta esattamente il contrario...provocare scherzando facendo sentire l'altro colpevole...

.
Per me non ha senso dare questo genere di risposte., come non ha senso comportarsi come in realtà non si è....

x uscire dal disturbo bisogna proprio spezzare questo genere di comportamento, indossiamo fin troppe maschere per nasconderci, e inventarsene altre ...solo per illuderci o illudere altre persone,di poter essere diversi da ciò che siamo, secondo me è deleterio.
03-11-2009 21:39
cancellato2369
Re: evitante...

x me si deve optare x una via di mezzo...cioè? accettare alcuni aspetti di sè...facendo questo dovresti avere le carte anche x essere diverso...
cioè? x comportarmi anche come non sei...

cosa voglio dire? sei ad esempio dolce e premuroso? quindi ti viene sempre da chiedere "tutto bene? ti ho fatto male?"...rispondere anche solo x gusto personale, anche solo perchè è più intrigante almeno una volta esattamente il contrario...provocare scherzando facendo sentire l'altro colpevole...

io x essere più distaccato intendo anche questo...se accetto il fatto che causa tanti motivi e vita vissuta sono leggermente "inadatto" a conversare sul + e sul -...se accetto a 360° questo aspetto di conseguenza beh l'insicurezza/senso di inadeguatezza si trasforma in sicurezza....
dunque? beh scontato che dal percepire il bisogno di evitare tutto e tutti inizi a pensare "sono qui in mezzo...sono io e merito di starci"...--> dunque se prima avresti evitato e/o avresti risposto in modo da uscire il prima possibile dalla situazione ora puoi permetterti anche di rispondere in maniera più distaccata all'interno della stessa situazione...

quasi fosse una terapia cognitiva...imparare a sostituire certi pensieri e dunque cambiare certe sensazioni provate...
cambi i pensieri e di conseguenza cambia anche il tuo modo di porti/reagire/essere..
03-11-2009 21:31
Thermaltake
Re: evitante...

Quote:
Originariamente inviata da animaSola Visualizza il messaggio
Alla fine non si può scappare da se stessi, e sto lungo correre prima o poi ti porterà a una decisione definitiva...o ti rassegni e vivi a stento la tua vita,o ti fermi a prendere una boccata d'aria, scavi dentro te stesso, raggiungi IL tuo io non avvelenato dalla patologia,e poi riparti verso il tuo obbiettivo...:MA con gli strumenti giusti.
Pienamente d'accordo.
03-11-2009 18:57
animaSola
Re: evitante...

Cerca di bloccare i pensieri ossessivi..senza doverli per forza analizzare pelo per pelo.

Non sò quanto ciò possa essere risolutivo, ma per quanto riguarda gli attacchi di panico, questa tecnica , mi ha aiutata moltissimo...e ora cerco di metterla in pratica anche con la dep....

"cerco di mantenere un atteggiamento più stronzo e distaccato"

Non sforzarti di fare qualcosa che non è nella tua natura , hai una mente analitica,sfruttala senza abusarne.

Io oggi ho pensato molto a ciò che sono e a ciò che non diventerò mai a causa dei miei principi....e ho trovato solo 2 soluzioni....O cambiare e amalgamarmi a degli stili di vita che non sento miei, o semplicemente accettarmi per cio che sono ,smussando solo gli eccessi della mia personalità...bhe direi che ho optato per la seconda soluzione...


Alla fine non si può scappare da se stessi, e sto lungo correre prima o poi ti porterà a una decisione definitiva...o ti rassegni e vivi a stento la tua vita,o ti fermi a prendere una boccata d'aria, scavi dentro te stesso, raggiungi IL tuo io non avvelenato dalla patologia,e poi riparti verso il tuo obbiettivo...:MA con gli strumenti giusti.
02-11-2009 11:29
cancellato2369
Re: evitante...

boh alla fine non sono uscito...però settimana prossima ci sarebbe una cena (tutta gente con cui non ho il minimo di confidenza ...rapporti formali e 2 parole scambiate ogni volta che ci si incontra di sfuggita)...e da quanto mi pare di capire le 2-3 persone con cui sono in confidenza non ci saranno...dunque? potrebbe essere un buon modo x esporsi...ma ho timore...ogni volta che sono uscito con loro avevo queste 2-3 persone (una in particolare) con cui conversare anche quando non avevo niente da dire (cioè sempre).....così invece sarei fregato...dovrei andare lì da solo...e quindi espormi fin dall'inizio a parlare con tutti loro...chiacchierare...spettegolare...ecc...ecc...
tutta roba che io non so fare....
01-11-2009 20:41
cancellato2369
Re: evitante...

ok...oggi in teoria forse esco...in ogni caso da oggi cerco di mantenere un atteggiamento più stronzo e distaccato...cercando di ricreare e far perdurare soprattutto in me tale sensazione e tali sentimenti....e voglio vedere alla fine che ci ricavo fuori....e soprattutto quanto dura e se dura...
31-10-2009 16:24
l'operatore
Re: evitante...

per me riuscire a colmare i silenzi sarebbe già tanto...eviterei di pensare e quindi eviterebbe di salire anche il disagio...invece così mi sento doppiamente a disagio x il silenzio e x i miei pensieri...

non a caso da tempo cerco di aumentare piano piano le mia capacità di conversare...perchè mi rendo conto che quando sono in grado di mantenere una discussione (spontaneamente...senza che ci sia uno sforzo eccessivo da parte mia) il disagio cala e con esso l'istinto di andar via (almeno fin tanto io non smetta dopo quei pochi minuti di parlare)...

non a caso molti evitanti evitano proprio perchè si ritengono incapaci, senza i mezzi necessari x interagire normalmente con gli altri (e tra questi appunto la capacità di aprlare)...l'inadeguatezza è a tutto tondo...
31-10-2009 16:15
animaSola
Re: evitante...

Io nn sono invogliata a nn fare nulla....ho solo imparato a colmare i silenzi, perchè li detesto. ma ciò non vuol dire che parlare del nulla, sia risolutivo., anzi, tutt'altro...perchè quando poi ti ritrovi ad affrontare le situazioni o le persone che hanno una determinata importanza nella tua vita....son cazzi amari, se non sai elargire i pilastri base della vita.

Lealtà-rispetto-sicurezza-stabilità-fiducia.
31-10-2009 16:04
l'operatore
Re: evitante...

tu solfa sarai agorafobica, ma io mi vedo molto svantaggiato rispetto a te....perchè...perchè sei donna....ehmmm...no scherzavo

perchè io mi sento addosso un duplice problema...tu tendi ad evitare, ma x lo meno hai detto che a parlare del + e del - non trovi problemi...

io di fatto ho le 2 cose che si compenetrano...anche quando decido di combattere contro la tendenza ad evitare so già di imbattermi nello scoglio di non avere nulla da dire...dunque sopportare l'ansia mi è impossibile...è un cane che tenta di mordersi la coda...

x me il tuo "non problema" è un punto cardine molto importante x provare a risolvere il problema...sei di fatto un grosso passo in avanti rispetto a me...
se io sapessi parlare con più spontaneità del + e del - (ansia o non ansia sotto) sarei molto più invogliato a non evitare...invece...

detto questo io non faccio più di tanto fatica a distaccarmi da ciò che sono o ero...perchè ho sempre detto che siamo "uno, nessuno e centomila"....siamo tutto e niente...e x i miei codici morali beh...x me non si tratta mai di "infrangerli"...si tratta di mascherarli...
se sei distaccato/freddo/stronzo...non significa che sei insensibile o non hai determinati valori...semplicemente accetti di "giocare" a questo gioco...
31-10-2009 15:29
animaSola
Re: evitante...

Quote:
Originariamente inviata da l'operatore Visualizza il messaggio

però comprendo che davvero come hai detto tu quel distacco è l'unico raro momento in cui mi sento un attimino più a mio agio (ma comunque x me è una situazione psicologica comunque difficile da mantenere quella superiorità-distacco)

La componente "costanza" di cui parlavo precedentemente, gioca a nostro sfavore....ma ci si abitua un pò a tutto...e se volere è potere, probabilmente riusciremo col tempo a concretizzare anche questo distacco emotivo.

Io per lo meno me lo auguro...se no dal disturbo evitante passo direttamente alla psicosi

Purtroppo per partorire un cambiamento bisogna sacrificare qualcosa, e penso che il momento piu difficile avvenga ,quando prendi consapevolezza di ciò e fai fatica a staccarti da ciò che eri o sei, per intraprendere una realtà di vita diversa....

Per lo meno ,parlando x me, lo scoglio che nn riesco a superare è questo...son cosi legata ai miei principi morali....che nn riesco a staccarmene...
31-10-2009 15:21
l'operatore
Re: evitante...

Quote:
Originariamente inviata da Thermaltake Visualizza il messaggio
Mi ritrovo quasi completamente nella descrizione dell'operatore (o giova, come devo chiamarti ormai? ) e anch'io ho sentito che l'esposizione, anche forzata, a situazioni che desidereremmo evitare è l'unico modo per migliorare gradualmente. Certo, si parte con piccoli obiettivi (è inutile dopo giorni di apatia in casa uscire e andare in discoteca in mezzo alla bolgia per dire) e piano piano si alza il tiro.
ah ma quindi non ci siamo solo io e la solfa ad "evitarci" su sto thread!

ovviamente sempre e solo giova dovete chiamarmi :P
31-10-2009 15:20
animaSola
Re: evitante...

L'esposizioni servono quando credi fermamente che possano aiutarti...(cn l'agorafobia a me son servite),ma quando ti rendi conto che,se ti esponi tutto ciò che ci guadagni è il doppio del disagio,dell illusione, della depressione ecc...Bhe secondo me non servono.

Prima di arrivare a provare giovamento da cio,a mio parere devi aver saputo quasi annullare , o comunque controllare, dentro la tua testa,i pensieri ossessivi...

se non ti fidi di qualcuno, nn riponi nelle sue mani la tua vita...mi sembra abbastanza semplice come concetto..

quindi automaticamente non esponi il tuo sentimento verso quella persona...e ciò vale anche per tt il resto.

Io ho perso completamente fiducia nel genere umano, quindi lo evito come se fosse il peggior cancro...
31-10-2009 15:16
l'operatore
Re: evitante...

ma solfa...vedrai io a volte su cose serie/private me la cavo meglio che sulle banalità...in 2 situazioni ho parlato addirittura in parte del mio problema (ovviamente non mettendola così...dicendo semplicemente che è un aspetto caratteriale ecc....ecc...) e in quel paio di orette mi sono sentito a mio agio incredibilmente...ma dall'istante successivo tutto ovviamente è tornato come prima...

io ancora non ho ben capito quando il problema si amplifica...anzi diciamo che non ho capito con che persone (probabilmente di più con il sesso femminile --> ma semplicemente perchè mi sento un pelo più giudicato) in particolare....ho capito che nelle situazioni "obbligate" vado in tilt...pranzi con parenti che non vedo mai, classico ascensore con vicino, a lezione (perchè teoricamente non è un luogo in cui si dovrebbe chiacchierare, ma durante le ore insieme dovrebbe risultare normale interagire un minimo), seduti ad un pub/pizzeria...tutte situazioni insomma i ncui è richiesto dalle "convenzioni" un minimo di interazione...
viceversa ad esempio...se di vista ti conosco e ti incontro in piazza magari se sono di buon umore dopo il saluto 2-3-4 battute le dico anche volentieri...MOTIVO? Semplicemente perchè lì ho la via di fuga penso sempre aperta...è un incontro momentaneo e quindi sono ben consapevole che non appena sale il disagio, la consapevolezza di non avere nulla da dire, l'istinto di andarmene posso inventare qualsiasi scusa x dire "ora devo scappare...a presto"...--> e magari in quei brevi incontri di 1-2 minuti...o magari 5-10-15-20 se sono adrenalinico posso risultare sorprendentemente pià sicuro di me, socievole...

viceversa nelle situazioni citate in precedenza so che sono situazioni in cui io "devo stare" e l'interazione in parte è data dalla cordialità/convenzioni e in parte dalla capacità di interessare l'altro...non è qualcosa di fortuito...ecco allroa che viene a galla il mio problema...

comunque a pensarci bene quello che dici tu è quello che penso anch'io come probabile soluzione al problema...mi sono reso conto che quando sono a lezione o semplicemente in mezzo agli altri...beh se in me creo sensazioni di superiorià/altezzosità, freddezza/distacco beh l'ansia tende a svanire/per lo meno scendere...
ma come hai detto tu la cosa può portare appunto a distaccarti dalle tue emozioni reali...rischio insomma di raffreddarmi internamente...
penso infatti che l'alternativa al mio problema sia quella davvero di diventare freddo/stronzo/rozzo come mio padre...strafottente...così smarrirei però tutto quello che sono ora...la mia vita emotiva attuale...

però comprendo che davvero come hai detto tu quel distacco è l'unico raro momento in cui mi sento un attimino più a mio agio (ma comunque x me è una situazione psicologica comunque difficile da mantenere quella superiorità-distacco)
31-10-2009 15:12
Thermaltake
Re: evitante...

Mi ritrovo quasi completamente nella descrizione dell'operatore (o giova, come devo chiamarti ormai? ) e anch'io ho sentito che l'esposizione, anche forzata, a situazioni che desidereremmo evitare è l'unico modo per migliorare gradualmente. Certo, si parte con piccoli obiettivi (è inutile dopo giorni di apatia in casa uscire e andare in discoteca in mezzo alla bolgia per dire) e piano piano si alza il tiro.
31-10-2009 14:58
animaSola
Re: evitante...

Piu o meno queste emozioni contrastanti le ho pure io....ma sono classiche di un evitante....La voglia di esser accettato e amato , si scontra cn la paura del rifiuto.

Io a tua differenza, sperimento le mie ossessioni in altri campi, nn ho timore di parlare qualcuno(a meno che il discorso nn cada su cose troppo private o serie) del piu e del meno, ma bensi entro in crisi quando devo reggere una discussione con una persona che ha un certo grado di importanza per me,(che so un colloqui di lavoro,la mia strizza, il ragazzo che mi piace ecc) e sulla quale non ho alcuna certezza di esser appprezzata.

Poi vabbhè,altre persone nn le frequento a prescindere proprio perchè ,non ho piu lo stimolo di farlo.,anche se so con sicurezza che mi adorano ecc ecc.


ps:anche io sn molto orgogliosa, e nn accetto le sconfitte...ma mi son resa conto che su questa cosa piu mi incaponisco e piu ci perdo...quindi ho deciso di lasciarla scorrere.
quando ero adolescente, ero abbastanza menefreghista, e vivevo bene...quindi se riesco a diventarlo pure ora, magari potrò rinsalire da tt questa situazione.

anche se mi rendo conto che cosi facendo perdo l'intensità delle mie emozioni nel bene e nel male.
se ora amo, o mi arrabbio,o sclero,o non tollero a 3000...
dopo amerò, mi arrabbierò,e tollererò a 1000

ciò mi rode...ma allo stesso tempo l'energia che perdo ad intensificare tutto cio...mi devasta.
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