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Discussione: La mia (ex) compagnia Rispondi alla discussione
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10-10-2011 21:45
Gabriele79
Re: La mia (ex) compagnia

Capisco quello che vuoi dire sentenza, io ho smesso da molto tempo di attendermi di essere chiamato, e sinceramente quando succede, raramente, ormai lo accolgo con un po' di fastidio, e ora ti spiegherò perché.
Una volta, come te, mi arrabbiavo, mi facevo problemi: ma perché non mi chiamano? Ma perché se non esco io e vado nel posto di ritrovo, o ancora se chiamo sempre io, nessuno mi contatta? E cosa ci si guadagna? nulla. Alla fine il problema è, secondo me, che non stiamo molto simpatici, e ne dobbiamo prendere atto. Ho un paio di amici che ogni tanto mi chiamano, uno in particolare, poiché abbiamo molte cose in comune, loro lo fanno, se pur io ormai sono quasi del tutto incapace di fornire qualsiasi tipo di garanzia.

Come hai sperimentato tu, io invece l'ho adottato come condotta, appaio e scompaio, soprattutto in base ai miei forti sbalzi d'umore depressivi; in questo periodo ad esempio ho un umore sotto i tacchi ed esco solo per quelle cose che sono indispensabili, sforzandomi, ma queste uscite non implicano particolari rapporti sociali. Chi ti chiama invece si aspetta, se non è un tipo paziente come pochi, che tu sia sempre pronto, ed è capacissimo di rimproverarti se non sei "continuativo", manco fosse un lavoro ceh devi smarcare il cartellino.... Insomma il fatto di essere poco considerato ti da almeno la libertà di apparire e scomparire, certo, non devi neppure essere negletto del tutto, se no in un gruppo non ci puoi stare nemmeno ogni tanto... Ovviamente devi trovare persone disponibili, magari anch'esse "sfigatelle", che accolgono con piacere qualcun altro, gente invece gelosa, competitiva, invidiosa tra loro stessi, non ti accoglieranno mai, e se lo facessero magari in rispetto ad una vecchia conoscenza, ti tratterebbero come una pezza da piedi se non raggiungi il loro livello.
22-01-2010 15:51
Nothing87
Re: La mia (ex) compagnia

Quote:
Originariamente inviata da Sentenza Visualizza il messaggio
Vorrei fare alcune considerazioni sui miei ormai ex amici, anche se forse ci sarebbe la possibilità di recuperarne qualcuno, qualora la compagnia si smembrasse..(e visti gli elementi in gioco ritengo altamente probabile, magari non a brevissimo termine..)

Vorrei sapere da voi cosa ne pensate e se davvero vale la pena avere avuto tali amici, o se secondo voi un tentativo di riavvicinamento vale la pena farlo, o se proprio meglio mandarli al diavolo definitivamente.
Ciao, Sentenza. Mi sto divertendo a leggere tutti i tuoi vecchi topic perché ho intenzione di scrivere una tua memorabile biografia (guarda che onore ti ho concesso!). La mia risposta a questo tuo topic è che tu sei troppo di sinistra, devi imparare a pensare pià a te stesso e basta. In pratica sei l'opposto di me. Quindi, anche se so che è impossibile, io dovrei diventare un po' come te, e tu un po' come me.
03-11-2009 22:44
Sentenza
Re: La mia (ex) compagnia

Quote:
Originariamente inviata da animaSola Visualizza il messaggio
Ho timore che a vivere in questa pseudo condizione di equilibrio,ci si abitua ...e abituandosi , si perde quella piccola voglia di ambizione...che ti fa guardare oltre ciò che possiedi....e che allo stesso tempo non ti soddisfa pienamente.
Ci son piu persone che si tengono cio che hanno per paura di perdere quel poco che hanno costruito, in confronto a chi rischia per ottenere il meglio per se stessi.
Guarda, parlandoti di una mia esperienza personale, quando l'anno scorso sono stato 3 settimane in Irlanda, ho reso oltre ogni più rosea aspettativa in termine di persone conosciute e relazioni sociali, proprio perchè sentivo di aver raggiunto un mio (purtroppo alla fine rivelatosi effimero, perchè basato per l'appunto su persone effimere) equilibrio personale..Sapevo che anche se non ce l'avessi fatta a rendere come volevo, alla fine tornato a casa avrei cmq avuto come un "cuscinetto", un punto di equilibrio appunto, che non mi avrebbe abbattuto più di tanto. Proprio perchè all'epoca sentivo questo alla fine ho fatto quel che ho fatto, cioè conoscere gente con facilità e non avere un filo di nausea in tre settimane (mai verificatosi negli ultimi 5 anni).
Se non l'avessi avuto mi sarei fatto prendere dalla frenesia di dover per forza conoscere gente per non sentirmi solo e probabilmente avrei fatto disastri.

questo per dirti che all'epoca mi sentivo certamente incompleto e anche un pò insoddisfatto, però il fatto di avere in mano forse poco, ma cmq qualcosa, non mi ha impedito di vivere appieno quel periodo..e anzi, se non avessi avuto in mano niente me ne sarei tornatao a casa come un fallito, e la mia autostima sarebbe andata a farsi friggere.
E devo dire, che depressione del momento a parte, nei momenti di speranza riesco a ripensare che alla fine quell'equilibrio se l'ho raggiunto una volta vuol dire che ho le capacità per farcela un'altra volta..e stavolta dovrei avere anche l'esperienza per non lasciarmi fregare un'altra volta
Quindi se riesci prima di tutto a star bene con te stessa, magari con cose semplici, e poi cerchi di migliorarti (e perchè no, a puntare al massimo possibile, alla fine chi te lo vieta?), puoi star certa che in caso di fallimento (purtroppo anche possibile) forse starai male, forse capirai che quello che hai tentato non faceva per te, ma almeno avrai un punto di appoggio non nullo su cui ricominciare..

Per il resto concordo con Milo, troppe seghe mentali = troppi pensieri = troppe energie mentali perse = poche energie per l'azione
(questo lo dico in un momento di tenue ottimismo, poi tra il dire e il fare..ma sennò non scriverei nemmeno su questo forum)
03-11-2009 22:20
Milo
Re: La mia (ex) compagnia

Bhè ma pensi che a non DIVERTIRTI avresti ottenuto di più?almeno hai il ricordo di belle serate...potresti non avere neanche quello....pensaci....
03-11-2009 22:07
animaSola
Re: La mia (ex) compagnia

Quote:
Originariamente inviata da Milo Visualizza il messaggio
Si ma una cosa non esclude l'altra...anche io la pensavo come te però a volte è bello uscire per il puro piacere di DIVERTIRSI senza troppi pensieri per la testa....cavolo la vita è così breve non possiamo passarla tutta a farci seghe mentali!!!!!
Non lo metto in dubbio, ma sarà che per me il puro piacere di divertirmi, mi ha poi portato a non avere un caiser tra le mani...
03-11-2009 21:37
Milo
Re: La mia (ex) compagnia

Quote:
Originariamente inviata da animaSola Visualizza il messaggio
Mi viene in mente solo Essere o non essere...Ho pensato a questo aspetto della vita un milione di volte...fai che una persona sceglie di vivere dei rapporti solo superficialmente...cosa ne guadagna?
maggiore serenità? si può darsi
meno sofferenza? si può darsi
meno beghe per la testa? si può darsi


ma pensiamo anche a tutto ciò che andremmo a sacrificare ponendoci in una realtà di vita simile...

il gioco ne vale la candela?...


ps:scusa sentenza se ti inzozzo il topic.
Si ma una cosa non esclude l'altra...anche io la pensavo come te però a volte è bello uscire per il puro piacere di DIVERTIRSI senza troppi pensieri per la testa....cavolo la vita è così breve non possiamo passarla tutta a farci seghe mentali!!!!!
03-11-2009 21:13
animaSola
Re: La mia (ex) compagnia

Quote:
Originariamente inviata da Sentenza Visualizza il messaggio
anzi per me in un primo momento uscire con loro la sera era pure una valvola di sfogo, un dimenticarsi per qualche ora il problema che mi ha aiutato non poco a superare la prima fase acuta.
Probabilmente hai usato tutto ciò come una toppa al problema....e finchè non si è ripresentato, ti stavi solo illudendo che quella situazione ti era consona e ti faceva stare meglio....è un pò come per chi beve, finchè l'alcol è circolo si pensa di essere i possessori del mondo, poi appena svanisce l'effetto , ricadi nelle tenebre...I nostri malesseri , sono sempre dei campanelli di allarme e bisogna saperli ascoltare prima che la situazione degenera...Ora potresti ricominciare proprio da questo....dai sintomi...ascoltali e fanne tesoro per le esperienze future..
03-11-2009 20:56
Sentenza
Re: La mia (ex) compagnia

Quote:
Originariamente inviata da animaSola Visualizza il messaggio
Pensi che esista un filo che possa collegare il comportamento dei tuoi amici con l'insorgenza degli attacchi di panico e della depressione?perchè se cosi fosse,è inutile dannarsi tanto a mantenere dei contatti con delle persone che tutto fanno , tranne che influire positivamente nella tua vita...Rimanere soli di certo non aiuta, ma se hai ancora la capacità di metterti in gioco, qualcosa di certo cambierà...

Arriverà un nuovo lavoro, e magari con esso delle nuove conoscenze.te lo auguro di cuore.
Diciamo che ho ricominciato ad avere problemi proprio quando sono iniziate le tensioni..dapprima uno stato di apatia e di rassegnazione a cui all'epoca non sapevo dare risposta (estate 2008). Poi da autunno sono ricominciati gli attacchi di panico in maniera continuativa (era da circa 3 anni che ogni tanto avevo qualche momento particolarmente ansioso ma ormai avevo imparato a gestirli con pochi problemi, mentre 5 anni fa ho passato 3 mesi infernali..). Tieni presente che i miei non sono attacchi di panico veri e propri (tanto che il medico mi ha momentaneamente tolto lo Xanax) ma più che altro nausea fortissima che si presenta nelle occasioni di ansia anticipatoria.. un conto è provare ansia forte prima di un colloquio o di un esame all'università (situazione probabilmente ansiogena per moltissimi), un conto è provarlo prima di incontrare persone che ti dovrebbero essere care..e tra l'altro, da quando ho problemi di fs non mi è mai capitato di sentirmi così teso in presenza di amici, anzi per me in un primo momento uscire con loro la sera era pure una valvola di sfogo, un dimenticarsi per qualche ora il problema che mi ha aiutato non poco a superare la prima fase acuta.
Se poi aggiungi che è da 2 anni che faccio vita da precario e che forse sento tutti questi sentimenti negativi perchè vorrei dare una decisa sterzata alla mia esistenza e non so come, e questo aumenta il mio disagio, (penso che siano paranoie da definitivo ingresso nell'età adulta..), i problemi con gli amici sono una concausa che si và a sommare a una situazione già instabile di suo
03-11-2009 20:49
animaSola
Re: La mia (ex) compagnia

Quote:
Originariamente inviata da Sentenza Visualizza il messaggio
Il problema è che non sapremo mai se nella vita riusciremo ad ottenere ciò che realmente desideriamo, e vivere continuamente in attesa di un futuro migliore non può valere la candela..
la speranza ci deve essere sempre, così come l'impegno per tentare almeno di raggiungere ciò che vogliamo.. Ma troppe variabili possono frapporsi al nostro sogno. E si può riuscire a superarle tutte?

fintanto che non si ha l'amore, l'amicizia o il lavoro o una vita serena o niente più fobia o quello che desideriamo occorre cmq vivere il presente e magari cercare, perlomeno all'inizio, di giungere ad uno stato di equilibrio magari non del tutto soddisfacente, ma almeno saldo (che so, alcune amicizie magari non intimissime ma cmq rispettose di te, un ragazzo/a che ti piace, un lavoro che non è quello che vorresti veramente ma che ti fa guadagnare bene, una timidezza o un'ansia magari ancora persistenti, ma che almeno non distruggono la tua vita..) per poi cercare passetto dopo passetto di migliorarsi sempre e cmq..
Ho timore che a vivere in questa pseudo condizione di equilibrio,ci si abitua ...e abituandosi , si perde quella piccola voglia di ambizione...che ti fa guardare oltre ciò che possiedi....e che allo stesso tempo non ti soddisfa pienamente.
Ci son piu persone che si tengono cio che hanno per paura di perdere quel poco che hanno costruito, in confronto a chi rischia per ottenere il meglio per se stessi.
03-11-2009 20:38
Sentenza
Re: La mia (ex) compagnia

Quote:
Originariamente inviata da animaSola Visualizza il messaggio
Mi viene in mente solo Essere o non essere...Ho pensato a questo aspetto della vita un milione di volte...fai che una persona sceglie di vivere dei rapporti solo superficialmente...cosa ne guadagna?
maggiore serenità? si può darsi
meno sofferenza? si può darsi
meno beghe per la testa? si può darsi


ma pensiamo anche a tutto ciò che andremmo a sacrificare ponendoci in una realtà di vita simile...

il gioco ne vale la candela?...


ps:scusa sentenza se ti inzozzo il topic.
Il problema è che non sapremo mai se nella vita riusciremo ad ottenere ciò che realmente desideriamo, e vivere continuamente in attesa di un futuro migliore non può valere la candela..
la speranza ci deve essere sempre, così come l'impegno per tentare almeno di raggiungere ciò che vogliamo.. Ma troppe variabili possono frapporsi al nostro sogno. E si può riuscire a superarle tutte?

fintanto che non si ha l'amore, l'amicizia o il lavoro o una vita serena o niente più fobia o quello che desideriamo occorre cmq vivere il presente e magari cercare, perlomeno all'inizio, di giungere ad uno stato di equilibrio magari non del tutto soddisfacente, ma almeno saldo (che so, alcune amicizie magari non intimissime ma cmq rispettose di te, un ragazzo/a che ti piace, un lavoro che non è quello che vorresti veramente ma che ti fa guadagnare bene, una timidezza o un'ansia magari ancora persistenti, ma che almeno non distruggono la tua vita..) per poi cercare passetto dopo passetto di migliorarsi sempre e cmq..
03-11-2009 20:38
animaSola
Re: La mia (ex) compagnia

Pensi che esista un filo che possa collegare il comportamento dei tuoi amici con l'insorgenza degli attacchi di panico e della depressione?perchè se cosi fosse,è inutile dannarsi tanto a mantenere dei contatti con delle persone che tutto fanno , tranne che influire positivamente nella tua vita...Rimanere soli di certo non aiuta, ma se hai ancora la capacità di metterti in gioco, qualcosa di certo cambierà...

Arriverà un nuovo lavoro, e magari con esso delle nuove conoscenze.te lo auguro di cuore.
03-11-2009 20:21
Sentenza
Re: La mia (ex) compagnia

Quote:
Originariamente inviata da Viridian Visualizza il messaggio

Ti auguro un futuro migliore, con persone migliori e maggiore autoconsapevolezza delle tue posizioni. Rispettati di più, purtroppo resta che se hai sofferto tanto per causa loro, sei stato tu a volerli cercare "nonostante tutto" - oltre al danno alla beffa.
Prima di tutto ti ringrazio, e pensando che ci ho messo quasi un anno a rendermi conto che si era superato ogni limite di sopportazione (aaah, il mio terribile problema di differire i sentimenti negativi.. quando subisco qualcosa non lo sento subito, ma dopo un pò di tempo ci pensa lo stomaco a farmi sentire che ho accusato il colpo..), questa frase è una semplice e amara verità
03-11-2009 20:18
uffolo
Re: La mia (ex) compagnia

Mandali a fanculo da parte mia....
03-11-2009 20:16
Sentenza
Re: La mia (ex) compagnia

Quote:
Originariamente inviata da Milo Visualizza il messaggio
è brutto da dire ma secondo me bisogna vivere certi tipi di rapporti più superficialmente senza lasciarsi coinvolgere troppo,frequentare gente giusto per vedersi un film o farsi qualche uscita e gita ma nulla più,niente di vincolante insomma....e il qualcosa di più profondo magari lasciarlo alle situazioni sentimentali...anche se ormai molti affrontano superficialmente anche quelle....
Guarda, a rigor di logica non la penso molto diversamente da te, so benissimo che se nella vita di un individuo se si riescono a creare quelle 2-3 amicizie speciali vuol dire già essere moooooolto fortunati; e per amicizie vere intendo quelle veramente disinteressate, in cui per tutta la vita si gioisce per i successi dell'amico come se fossero i propri, senza invidie e gelosie e nulla di negativo.. e penso persino che non sia un caso se nei film, nei libri , nelle canzoni, si parla sempre di amore e quasi mai di amicizia, nonostante si dice che i sentimenti siano molto simili..
Però qua si tratta di mancanza di rispetto che non dovrebbe mancare nemmeno con degli sconosciuti, di abbandono in un momento di difficoltà quasi certamente per non avere grattacapi (ma io per il mio carattere chiuso non delego ad altri le mie difficoltà..e anzi spesso per troppa emotività me la sono presa per problemi altrui..) e per continuare la mediocre vita del bar (ma se a loro va benissimo, nulla da eccepire, ma non si può giudicare male chi non ama tutto ciò..)
E poi, proprio perchè non ho mai avuto una relazione sentimentale che mi abbia preso così tanto (perlomeno non ricambiata da lei..) per me l'amicizia e una compgnia anche imperfetta e litigiosa significava forse più di quanto potete immaginare.. e ora mi sento tutto da rifare
03-11-2009 19:16
animaSola
Re: La mia (ex) compagnia

Quote:
Originariamente inviata da Milo Visualizza il messaggio
è brutto da dire ma secondo me bisogna vivere certi tipi di rapporti più superficialmente senza lasciarsi coinvolgere troppo,frequentare gente giusto per vedersi un film o farsi qualche uscita e gita ma nulla più,niente di vincolante insomma....e il qualcosa di più profondo magari lasciarlo alle situazioni sentimentali...anche se ormai molti affrontano superficialmente anche quelle....

Mi viene in mente solo Essere o non essere...Ho pensato a questo aspetto della vita un milione di volte...fai che una persona sceglie di vivere dei rapporti solo superficialmente...cosa ne guadagna?
maggiore serenità? si può darsi
meno sofferenza? si può darsi
meno beghe per la testa? si può darsi


ma pensiamo anche a tutto ciò che andremmo a sacrificare ponendoci in una realtà di vita simile...

il gioco ne vale la candela?...


ps:scusa sentenza se ti inzozzo il topic.
03-11-2009 18:05
Milo
Re: La mia (ex) compagnia

è brutto da dire ma secondo me bisogna vivere certi tipi di rapporti più superficialmente senza lasciarsi coinvolgere troppo,frequentare gente giusto per vedersi un film o farsi qualche uscita e gita ma nulla più,niente di vincolante insomma....e il qualcosa di più profondo magari lasciarlo alle situazioni sentimentali...anche se ormai molti affrontano superficialmente anche quelle....
03-11-2009 17:55
Sentenza
Re: La mia (ex) compagnia

Quote:
Originariamente inviata da mr_duke Visualizza il messaggio
situazione molto simile a quella che ho vissuto io. un tipo di gente e un tipo di vita ceh non faceva per me. negli ultimi tempi vedevo atteggiamenti un po bastardi nei miei confronti, tra di loro, e verso gli altri. la compagnia è anceh questo è vero, io però ho un concetto molto idealizzato di amicizia. non mi sembrava il caso di continuare a prendermi male solo per poter uscire con qualcuno quindi ho lasciato tutto. a mente fredda è stata una buona mossa perchè mi stavo autodistruggendo. son passati tre anni e non ho combinato niente ma di tornare indietro non se ne parla perchè non ci stavo bene, per orgoglio, e cmq ormai non ci starei piu a dire niente in quel contesto. devo però ammettere che molte situazioni di quei tempi mi mancano, ed è triste dire che non mi mancano le persone quanto la vita sociale che non ho piu ripreso.
Reso perfettamente l'idea..
A me manca più l'idea di uscire a bere qualcosa, andare al cinema, fare giri, condividere qualcosa che non le persone con cui uscivo..
Le pochissime volte in cui in questi 4 mesi sono uscito ho sempre reo discretamente bene..ma ho timore nel fidarmi di nuova gente, ho paura di legarmi ancora a persone e nel rimanere poi ancora inc***ato un'altra volta. sono esausto da questa situazione, e ci sto lavorando con la terapeuta per venirne fuori (se almeno avessi lavoro cavolo.. è proprio vero che le sfighe sono come le ciliegie, arrivano sempre in coppia..)
Forse cambiare aria mi farebbe bene ma ci sarebbe sempre il problema del lavoro mancante..boh
02-11-2009 23:51
mr_duke
Re: La mia (ex) compagnia

situazione molto simile a quella che ho vissuto io. un tipo di gente e un tipo di vita ceh non faceva per me. negli ultimi tempi vedevo atteggiamenti un po bastardi nei miei confronti, tra di loro, e verso gli altri. la compagnia è anceh questo è vero, io però ho un concetto molto idealizzato di amicizia. non mi sembrava il caso di continuare a prendermi male solo per poter uscire con qualcuno quindi ho lasciato tutto. a mente fredda è stata una buona mossa perchè mi stavo autodistruggendo. son passati tre anni e non ho combinato niente ma di tornare indietro non se ne parla perchè non ci stavo bene, per orgoglio, e cmq ormai non ci starei piu a dire niente in quel contesto. devo però ammettere che molte situazioni di quei tempi mi mancano, ed è triste dire che non mi mancano le persone quanto la vita sociale che non ho piu ripreso.
02-11-2009 23:19
Sentenza
Re: La mia (ex) compagnia

Quote:
Originariamente inviata da dottorzivago Visualizza il messaggio
IO t consiglio di non mollare tutti cosi. Ingoia merda ma continua a frequentarli, se li abbandoni non avrai piu nessuno.....io ci sono passato. E non avendo nessuna in una piccola provincia ( come dove vivo io e tu) rintegrarsi in una compagnia è quasi impossibile....quindi esci esci esci con loro e prima o poi piano piano riallacci altri rapporti con persone nuove.

SI le compagnie sono cosi....pochi hanno cose in comune, spesso la gente si frequenta x fare gruppo....poi con il tempo volere o volare un certo feeleng si crea. Io ho sbagliato a nn avere questa pazienza che x noi timidi deve essere maggiore dei normaloni.
Il problema è che il senso di tradimento è talmente forte da rendermi impossibile ogni riavvicinamento, perlomeno al momento. vorrei scappare da un'altra parte e rifarmi nuove conoscenze, ma al momento le mie condizioni economiche e soprattutto psicologiche non me lo consentono.
Purtroppo non si tratta di una sola persona..si tratta di almeno 10 persone tutte alquanto particolari e che ragionano in blocco per stereotipi, e incredibilmente inseparabili, non perchè siano amicissime, ma perchè se non lo facessero si sentirebbero abbandonate (come lo sono stato io, guarda caso gli screzi sono iniziati quando me ne sono andato in irlanda, per loro è una cosa incomprensibile andarsene in vacanza in un posto diverso dalla riviera romagnola..). è anche per questo che dico che tutto ciò non durerà..e poi cavolo, ci vuole tanto a spendere 10 cent per un sms per chiederti "tutto bene?" "è successo qualcosa?" dopo 10 anni di uscite (con alcuni di loro)?
io vorrei iniziare ad andare al mio ritmo e a non dover sempre dipendere dalle lune storte altrui, ma da solo è durissima..Sono disposto anche a compromessi, ma a continue inc***te, no, quello basta, ne va penso anche della mia stessa sopravvivenza.
02-11-2009 23:06
Sentenza
Re: La mia (ex) compagnia

Quote:
Originariamente inviata da freddy Visualizza il messaggio
Questi non so amici... Gli amici non ti sparlano, gli amici non ti mettono le mani addosso, gli amici non aspettano una tua chiamata per invitarti ad uscire specialmente se sanno del tuo malessere (come nel tuo caso). Dunque non cercarli piu, curati dalla testa (psicoterapia) al fisico(palestra) cosi acquisti pure un po di peso e ci penseranno due volte prima di aggredirti. Comunque avresti dovuto buttarli nel cesso subito dopo il tuo ritorno dall irlanda quando sei venuto a sapere che si divertivano a parlare della tua vita in tua assenza. Tieni duro e guarda questi ubriaconi dementi dall alto al basso come si meritano...
Mi duole dirlo, ma è proprio quello che sento in questo periodo, la rabbia per non aver risolto la situazione da subito sbattendo la porta e dicendogliene quattro..Però fa male pensare di aver fatto (anche) sacrifici per loro, di essermi adattato a loro solamente per sentrimi apprezzato e meno solo (ma in realtà ero solo cmq). Continuo a rimuginare su ciò che è successo, e ho una gran sete di vendetta, tanto che quasi non mi riconosco più..
Cmq mi sto allenando sia mentalmente che fisicamente e spero di vedere presto dei risultati..
E spero di riuscire a superare il tremendo impasse che ho attualmente con il gentil sesso, anche se sto già facendo progressi almeno in questo..


@milo: hai ragione, il bello che non ce n'era neppure di gnocca in quella compagnia..o perlomeno solo delle gran paranoiche

Cmq nei prossimi giorni ho intenzione di scrivere una breve scheda su ognuno di loro, tanto da capire se sono solo io a vederli così o se invece sto esagerando
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