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Discussione: La carriera normaloide Rispondi alla discussione
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04-10-2020 09:30
pokorny
Re: La carriera normaloide

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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Molti hanno avuto un percorso lavorativo diverso dal previsto a causa dei problemi psicologici intercorsi.É difficile immaginarsi senza fobie, depressioni e disagi che impediscono, perché li abbiamo da una vita e ci siamo adattati ad essa, scelte e sogni compresi.

Ma siete in grado di dire, se non aveste avuto i problemi limitanti ma solo le vostre risorse e inclinazioni, che lavoro sareste arrivati a fare?
In questo momento sarei in qualche cantiere islandese, norvegese o simil-nord a dirigere i lavori dei progetti da me eseguiti, magari anche un bel ponte strallato da 600 m di luce o un grattacielo da un paio di centinaia di metri, non oltre. Non sarei l'ingegnere alfa (e a maggior ragione l'ingegner Cane) come era mio padre a cui bastava un'occhiata affinché 60 persone facessero quello che lui voleva, ma penso che con altre qualità avrei compensato a sufficienza per "esserci"; non dico rispettato ma sicuramente nemmeno quello "messo sotto": una persona che va lì, fa il suo lavoro, non crea problemi e non ne subisce oltre il limite fisiologico, e finita la giornata se ne torna a casa non troppo incaxxato.

Credo che questi numeri e le valutazioni di cui sopra rappresentino più o meno il limite mentale massimo delle capacità derivanti puramente dalle connessioni neuronali (intendo: non sarei stato mai l'erede spirituale di Morandi o Eiffel) sfruttate al massimo grazie a un carattere "positivo" e con una vita in cui ci sia stata una percentuale preponderante di cose andate bene. Ovviamente quando si hanno problemi strutturali di carattere la compromissione della vita sociale è solo il primo sintomo di qualcosa di più profondo: se si perde la fiducia in sé stessi è chiaro che le capacità con cui uno nasce ne vengono stroncate con effetti valanga di vario genere che tutti conosciamo benissimo.

Ora come ora non sarei capace di calcolare nemmeno un muretto di sostegno. Spero di morire, ora che ci penso
29-09-2020 09:13
Winston_Smith
Re: La carriera normaloide

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
La conoscenza di sé avviene anche e soprattutto attraverso la socialità: capisci in cosa sei bravo e quali sono le tue predisposizioni nel momento in cui interagisci col prossimo.
Secondo me dipende da quali sono le cose in cui sei bravo e in cui hai predisposizioni.
28-09-2020 23:05
alien boy
Quote:
Originariamente inviata da Alakazam Visualizza il messaggio
Di farlo puoi farlo, non ho detto che sia impossibile avere la tua carriera. Ogni caso è diverso dall'altro, giacché i problemi che si hanno sia a livello qualitativo che quantitativo cambia ovviamente da caso a caso. Così come il contesto e quant'altro. Ma in comunque sia la realtà è quella che ho spiegato, non si scappa.

Ad un certo punto fa anche la differenza tra andare avanti o mollare. E molti utenti qui possono confermarlo.
Non ho una carriera
È che a volte ti forzi di entrare in quell'ordine di idee che anche se avere solo il lavoro è triste non riuscire neanche in quello è un ulteriore togliere alla propria prospettiva di vita
28-09-2020 22:57
Nightlights
Re: La carriera normaloide

Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium Visualizza il messaggio
Ma si, anch'io ho riconsiderato le mie priorità, ora per me sono più serenità e più stabilità, però per arrivarci nn sarà affatto sereno e stabile il percorso, anzi.

Ma mi tocca farlo, altrimenti mi aspetta continuare a fare il mio vecchio lavoro che in termini di stabilità e serenità non ci siamo proprio.

Poi eh, c'è anche la componente di novità che mi gasa, nuove esperienze, nuova vita, vediamo!!



Peró insomma va dato un colpo al cerchio e uno alla botte, per dire che ce da fare un po di sacrifici ma anche cercare di godersi i momenti liberi.

Il percorso di crescita e garantirsi un futuro migliore non é facile, ma la realtà é questa, chemmafà
Eh sì, ognuno ci arriva a modo suo..

Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
28-09-2020 22:31
Equilibrium
Re: La carriera normaloide

Quote:
Originariamente inviata da Nightlights Visualizza il messaggio
Eh ma è così, più che altro è che riconsideri le "priorità"..."cosa ti serve per stare bene?" "Se mi ammazzassi di lavoro per non pensare starei meglio? No, forse peggio..."

Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
Ma si, anch'io ho riconsiderato le mie priorità, ora per me sono più serenità e più stabilità, però per arrivarci nn sarà affatto sereno e stabile il percorso, anzi.
Ma mi tocca farlo, altrimenti mi aspetta continuare a fare il mio vecchio lavoro che in termini di stabilità e serenità non ci siamo proprio.
Poi eh, c'è anche la componente di novità che mi gasa, nuove esperienze, nuova vita, vediamo!!

Peró insomma va dato un colpo al cerchio e uno alla botte, per dire che ce da fare un po di sacrifici ma anche cercare di godersi i momenti liberi.
Il percorso di crescita e garantirsi un futuro migliore non é facile, ma la realtà é questa, chemmafà
28-09-2020 22:20
claire
Re: La carriera normaloide

Quote:
Originariamente inviata da Alakazam Visualizza il messaggio
Stai scherzando vero? Come si è bravi nello studio? (domanda retorica).

In qualsiasi attività, quindi anche nello studio, devi relazionarti con gli altri. Se non lo fai e/o hai carenze gravi sei molto svantaggiato, rispetto ad un comportamento "normale". Nello studio a lezione ci sono gli altri studenti del corso. Agli esami c'è il docente. Gli amici che ti fai nelle scuole superiori e all'università, saranno i tuoi amici anche dopo, i tuoi colleghi anche dopo, la tua vita sociale anche dopo. Lo stesso a lavoro.
Vogliamo parlare delle informazioni su qualsiasi cosa? Da dove le prendi? Le cerchi su internet? Sui corsi da scegliere, sul lavoro, aiuti vari, etc?
Ricorda cosa ha detto Muttley a riguardo.

Vogliamo parlare degli effetti sulla tua psiche di non avere relazioni o viverle in modo orrendo, sbagliato? Sull'appartenenza a un gruppo, già solo a livello psicologico e non a livello effettivo? Della "motivazione sociale"? Degli effetti di ciò su quello che fai, sulle tue scelte, sugli stimili (che non ricevi)?

Tutto dipende dalla tua capacità di relazionarti e di come vivi qualsiasi rapporto. Se hai problemi a relazionarti con il prossimo, hai problemi gravi.

Parlo per esperienze negative personali, per aver studiato quale erano i problemi e poi per passare ad esperienze più positive, una volta capiti i punti cruciali. E ha funzionato.
No aspetta, stiamo mescolando dei discorsi qua.
Io ora sto male e non riesco ad argomentare, però non ci si sta capendo mica, muttley diceva un'altra cosa e io non ho negato niente di quello che dici tu qui, ci tornerò su.
28-09-2020 22:07
Alakazam
Re: La carriera normaloide

Quote:
Originariamente inviata da alien boy Visualizza il messaggio
In linea di massima sono d'accordo ma un esame universitario, per esempio, puoi prepararlo pure se non conosci nessuno. Però magari ci metti di più, per via di momenti di abbattimento che altri si risparmiano trovandosi più immersi in un ambiente per loro socialmente stimolante, che sembra supportarli.
Di farlo puoi farlo, non ho detto che sia impossibile avere la tua carriera. Ogni caso è diverso dall'altro, giacché i problemi che si hanno sia a livello qualitativo che quantitativo cambia ovviamente da caso a caso. Così come il contesto e quant'altro. Ma in comunque sia la realtà è quella che ho spiegato, non si scappa.

Ad un certo punto fa anche la differenza tra andare avanti o mollare. E molti utenti qui possono confermarlo.
28-09-2020 22:07
Nightlights
Re: La carriera normaloide

Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium Visualizza il messaggio
Anche a me ogni tanto mi viene quea vocina diabolica, e io gli dico SUCA, non mi avrai mai
Mai piu
Eh ma è così, più che altro è che riconsideri le "priorità"..."cosa ti serve per stare bene?" "Se mi ammazzassi di lavoro per non pensare starei meglio? No, forse peggio..."

Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
28-09-2020 21:59
Equilibrium
Re: La carriera normaloide

Quote:
Originariamente inviata da Nightlights Visualizza il messaggio
Bel messaggio, sei praticamente in una fase 2 in cui devi ripartire, un po' come me.
Solo che io alla luce della realtà mia attuale non ho tutta questa spinta a sbattermi così tanto (in termini di lavoro ed ore ad esso dedicate, so già che se tornassi a casa stanco morto e non mi rimanesse un po' di tempo libero poi vivrei male, i soldi in piu non mi farebbero stare meglio) tanto sto da solo, sto bene...ho come una vocina dentro che ogni tanto sussura: ma chi me lo fa fare?



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Anche a me ogni tanto mi viene quea vocina diabolica, e io gli dico SUCA, non mi avrai mai
Mai piu
28-09-2020 21:50
Nightlights
Re: La carriera normaloide

Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium Visualizza il messaggio
Ora a 40 anni cerco di fare una vita più rilassata, mi sto rimettendo di nuovo in gioco, sto cambiando lavoro, ripartirò praticamente da zero, ma quel zero non é uno zero, perché io nn sono zero, sono maturato molto a livello personale e questo grazie a tutte le esperienze, la formazione e ai sacrifici che ho fatto è alle rotture di cazzo a cui sono andato incontro.
Bel messaggio, sei praticamente in una fase 2 in cui devi ripartire, un po' come me.
Solo che io alla luce della realtà mia attuale non ho tutta questa spinta a sbattermi così tanto (in termini di lavoro ed ore ad esso dedicate, so già che se tornassi a casa stanco morto e non mi rimanesse un po' di tempo libero poi vivrei male, i soldi in piu non mi farebbero stare meglio) tanto sto da solo, sto bene...ho come una vocina dentro che ogni tanto sussura: ma chi me lo fa fare?



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28-09-2020 21:35
Equilibrium
Re: La carriera normaloide

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Originariamente inviata da Nightlights Visualizza il messaggio
Io i miei obiettivi materiali li ho raggiunti col tempo (cose piccole, strumenti musicali accessori etc., non mi riferisco a comprare casa e cose del genere che PER ME non sono obiettivi di realizzazione ma seccature in più sul groppone,al momento).
Ho lavorato per anni e finché le cose andavano bene ci andavo volentieri, nessun problema con i colleghi etc.
Ma ora, che dovrei ripartire, non ho più quella spinta alla realizzazione personale attraverso il lavoro come ce l'avevo prima, perché secondo la mia esperienza puoi anche sputare sangue in un determinato posto ma quando non sei più necessario ti rimpiazzano, sei un numero.
Per come la vedo io il lavoro è diventato solo un mezzo, da svolgere al meglio delle proprie possibilità chiaro, ma non deve mischiarsi in alcun modo con la mia vita privata, non mi piacciono quegli ambienti in cui per esempio si è quasi obbligati ad interagire con colleghi e clienti fuori dal mio orario lavorativo.
Non esiste, c'è il tempo per il lavoro e la mia vita privata.
Se non ricordo male anche i tedeschi hanno questa filosofia, che condivido pienamente...

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Io invece ho puntato ad obiettivi materiali durevoli, cioè tutte quelle cose che poi in futuro mi avrebbero permesso una certa serenità, diciamo che avrei potuto puntare su belle macchine e viaggi stratosferici, ultimi smartphone e altre cose così, invece ho puntato a fare anche un po' di investimenti per il futuro.
Qualche sfizio me lo sono pure tolto eh, ma cmq ho pensato a costruire con ben presente una cosa. Sono solo e devo farcela da solo.
Aiuti ne ho avuti dai miei genitori quando per esempio ho comprato casa, ma li ho restituito tutto in due anni e in quei due anni ho fatto la vita da pezzente pur guadagnando bene.
Ora a 40 anni cerco di fare una vita più rilassata, mi sto rimettendo di nuovo in gioco, sto cambiando lavoro, ripartirò praticamente da zero, ma quel zero non é uno zero, perché io nn sono zero, sono maturato molto a livello personale e questo grazie a tutte le esperienze, la formazione e ai sacrifici che ho fatto è alle rotture di cazzo a cui sono andato incontro.
28-09-2020 21:32
alien boy
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Originariamente inviata da Alakazam Visualizza il messaggio
Stai scherzando vero? Come si è bravi nello studio? (domanda retorica).

In qualsiasi attività, quindi anche nello studio, devi relazionarti con gli altri. Se non lo fai e/o hai carenze gravi sei molto svantaggiato, rispetto ad un comportamento "normale". Nello studio a lezione ci sono gli altri studenti del corso. Agli esami c'è il docente. Gli amici che ti fai nelle scuole superiori e all'università, saranno i tuoi amici anche dopo, i tuoi colleghi anche dopo, la tua vita sociale anche dopo. Lo stesso a lavoro.
Vogliamo parlare delle informazioni su qualsiasi cosa? Da dove le prendi? Le cerchi su internet? Sui corsi da scegliere, sul lavoro, aiuti vari, etc?
Ricorda cosa ha detto Muttley a riguardo.

Vogliamo parlare degli effetti sulla tua psiche di non avere relazioni o viverle in modo orrendo, sbagliato? Sull'appartenenza a un gruppo, già solo a livello psicologico e non a livello effettivo? Della "motivazione sociale"? Degli effetti di ciò su quello che fai, sulle tue scelte, sugli stimili (che non ricevi)?

Tutto dipende dalla tua capacità di relazionarti e di come vivi qualsiasi rapporto. Se hai problemi a relazionarti con il prossimo, hai problemi gravi.

Parlo per esperienze negative personali, per aver studiato quale erano i problemi e poi per passare ad esperienze più positive, una volta capiti i punti cruciali. E ha funzionato.
In linea di massima sono d'accordo ma un esame universitario, per esempio, puoi prepararlo pure se non conosci nessuno. Però magari ci metti di più, per via di momenti di abbattimento che altri si risparmiano trovandosi più immersi in un ambiente per loro socialmente stimolante, che sembra supportarli.
28-09-2020 21:23
Nightlights
Re: La carriera normaloide

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Dieci anni tutti, è per questo che il fobico deve sempre mantenersi in forma per restare più giovane degli altri. Vanno quindi evitate la sedentarietà, il fumo e quelle altre male abitudini che fanno invecchiare anzitempo le cellule.
C'ho già 90 anni allora io

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28-09-2020 21:22
Alakazam
Re: La carriera normaloide

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Ci sono persone con autismo che invece riescono .
E anche persone isolate.

Se vuoi fare il medico e sei bravo negli studi, puoi farcela anche se non hai amici.
Non ti sono richieste conoscenze ( tranne se vuoi fare il raccomandato ma non è che ce la fanno solo i raccomandati) ma di essere bravo nello studio, competente e superare esami e concorsi.
Poi ovviamente occorrono le skills minime per affrontare il lavoro.
Ma uno non diventa medico, insegnante, bidello, impiegato statale solo se ha ha gli amici, questo è un po' raccontarsela.

I contatti sociali e la socievolezza saranno indispensabili per un certo tipo di carriere, dove serve il contatto, l'aggancio, il saper vendere.
Ma non a tutti interessa questo
Stai scherzando vero? Come si è bravi nello studio? (domanda retorica).

In qualsiasi attività, quindi anche nello studio, devi relazionarti con gli altri. Se non lo fai e/o hai carenze gravi sei molto svantaggiato, rispetto ad un comportamento "normale". Nello studio a lezione ci sono gli altri studenti del corso. Agli esami c'è il docente. Gli amici che ti fai nelle scuole superiori e all'università, saranno i tuoi amici anche dopo, i tuoi colleghi anche dopo, la tua vita sociale anche dopo. Lo stesso a lavoro.
Vogliamo parlare delle informazioni su qualsiasi cosa? Da dove le prendi? Le cerchi su internet? Sui corsi da scegliere, sul lavoro, aiuti vari, etc?
Ricorda cosa ha detto Muttley a riguardo.

Vogliamo parlare degli effetti sulla tua psiche di non avere relazioni o viverle in modo orrendo, sbagliato? Sull'appartenenza a un gruppo, già solo a livello psicologico e non a livello effettivo? Della "motivazione sociale"? Degli effetti di ciò su quello che fai, sulle tue scelte, sugli stimili (che non ricevi)?

Tutto dipende dalla tua capacità di relazionarti e di come vivi qualsiasi rapporto. Se hai problemi a relazionarti con il prossimo, hai problemi gravi.

Parlo per esperienze negative personali, per aver studiato quale erano i problemi e poi per passare ad esperienze più positive, una volta capiti i punti cruciali. E ha funzionato.
28-09-2020 21:18
Nightlights
Re: La carriera normaloide

Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium Visualizza il messaggio
Più che altro quello che mi ha spinto a fare sono stati i sogni, ma per arrivare ai sogni ci volevano pure i money.

Ho fatto un lavoro dove era permesso fare carriera e io la carriera l ho fatta, ho raggiunto il massimo, spinto dal volere raggiungere obbiettivi materiali, perché obiettivi sociali non li vedevo alla mia portata.

Ma nel mentre raggiungervi molti obiettivi mi son reso conto che quello di che maggiormente desideravo di più era l'affetto, la condivisione, sentirmi libero e senza paura.

E devo dire che grazie al lavoro e all'aver fatto carriera molte abilità sociali le ho acquisite e mi hanno permesso anche di accedere alle altre cose.

Tutto questo mi é costato in termini di ansia e di pannolini, machevvelodicoaffare.

20 anni fa mai avrei pensato di raggiungere veramente tutto questo. Anzi sono andato ben oltre.
Io i miei obiettivi materiali li ho raggiunti col tempo (cose piccole, strumenti musicali accessori etc., non mi riferisco a comprare casa e cose del genere che PER ME non sono obiettivi di realizzazione ma seccature in più sul groppone,al momento).
Ho lavorato per anni e finché le cose andavano bene ci andavo volentieri, nessun problema con i colleghi etc.
Ma ora, che dovrei ripartire, non ho più quella spinta alla realizzazione personale attraverso il lavoro come ce l'avevo prima, perché secondo la mia esperienza puoi anche sputare sangue in un determinato posto ma quando non sei più necessario ti rimpiazzano, sei un numero.
Per come la vedo io il lavoro è diventato solo un mezzo, da svolgere al meglio delle proprie possibilità chiaro, ma non deve mischiarsi in alcun modo con la mia vita privata, non mi piacciono quegli ambienti in cui per esempio si è quasi obbligati ad interagire con colleghi e clienti fuori dal mio orario lavorativo.
Non esiste, c'è il tempo per il lavoro e la mia vita privata.
Se non ricordo male anche i tedeschi hanno questa filosofia, che condivido pienamente...

Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
28-09-2020 21:03
muttley
Re: La carriera normaloide

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Aaaaah.

Il tempo che ci vuole ai fobici per trovarsi la ragazza, magari
Dieci anni tutti, è per questo che il fobico deve sempre mantenersi in forma per restare più giovane degli altri. Vanno quindi evitate la sedentarietà, il fumo e quelle altre male abitudini che fanno invecchiare anzitempo le cellule.
28-09-2020 21:01
claire
Re: La carriera normaloide

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Ci vuole tempo però e questo tempo può essere lungo.
Aaaaah.

Il tempo che ci vuole ai fobici per trovarsi la ragazza, magari
28-09-2020 21:00
muttley
Re: La carriera normaloide

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Tuttavia dal momento che volere è potere, avresti dovuto risolvere prontamente la cosa con la forza della mente e fare la carriera che volevi...
Ci vuole tempo però e questo tempo può essere lungo.
28-09-2020 20:59
Masterplan92
Re: La carriera normaloide

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Originariamente inviata da Noradenalin Visualizza il messaggio
Mi hanno tutti sconsigliato di allontanarmi da questo forum, soprattutto per il fatto che non è gestito da terapeuti o persone con competenze in ambito clinico e situazioni come queste potrebbero compromettere il mio equilibrio emotivo/psicologico già troppo alterato.
Non hanno tutti i torti però qui si trova gente che prova a capire..prova
Comunque quella cosa della infermiera o del medico giovane l ho vissuta anche io e ogni volta rosico e muoio dentro un po' di più
28-09-2020 20:56
claire
Re: La carriera normaloide

Quote:
Originariamente inviata da Wrong Visualizza il messaggio
Non avrei combinato niente comunque perché sono una persona mediocre con o senza patologie.
Eh, forse pure io, ma sarei curiosa di saperlo.
Chissà.
Magari mi sarei solo drogata e adesso prenderei il rdc.
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