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Discussione: Nostalgia del lockdown Rispondi alla discussione
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23-03-2021 17:03
sparatemi
Re: Nostalgia del lockdown

il lockdown è stato il periodo più bello della mia vita, il mondo senza persone è bellissimo
23-03-2021 14:35
Maximilian74 Io sono fobico, evitante, depresso, tagliato fuori, ma quello che penso di là fuori è che sono tutti falsi, tutti legati da rapporti preconfezionati, fatti di opportunismo, menzogne, superficialità. Non è un mondo adatto a uno come me.
23-03-2021 10:31
Keith
Re: Nostalgia del lockdown

Quote:
Originariamente inviata da Athanor Visualizza il messaggio
Poco ci conto. Quando sarà tutto davvero finito prevedo l'effetto rebound per l'estroversione, saremo circondati da gente che sentirà il dovere di spassarsela e verremo allietati da brillanti battute su come il nostro atteggiamento sia rimasto conforme al distanziamento sociale.
Scenario da brividi.. però si, è possibile che sia così.
23-03-2021 01:44
Athanor
Re: Nostalgia del lockdown

Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Spero che un po' di sane abitudini vengano mantenute
Poco ci conto. Quando sarà tutto davvero finito prevedo l'effetto rebound per l'estroversione, saremo circondati da gente che sentirà il dovere di spassarsela e verremo allietati da brillanti battute su come il nostro atteggiamento sia rimasto conforme al distanziamento sociale.
22-03-2021 17:32
Keith
Re: Nostalgia del lockdown

Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74 Visualizza il messaggio
Siate sinceri, anche voi ogni tanto, inconsciamente, vi è capitato di pensare "ah to, guarda, anche a loro il lockdown scombussola un po' i piani e la vita"?
Si, all'inizio si ma poi mi sono ricreduto vedendo che cmq la gente non si vede in giro ma si vede in casa.
Spero che un po' di sane abitudini vengano mantenute, tipo le code fatte con distanza, non fare troppi spostamenti inutili.
Qualcuno avrà capito che si sopravvive lo stesso anche senza fare 8 vacanze all'anno e che il mare tirreno o adriatico alla fine sono gradevoli lo stesso senza andare per forza alle maldive.
Ovvio che così come è adesso si vive male, ma anche com'era prima non è che andava tanto bene.
Imparare a vivere in modo meno frenetico non può che far bene sia alla salute propria che a quella dell'ambiente.
22-03-2021 14:41
Darby Crash
Re: Nostalgia del lockdown

per me prima c'è il liberi tutti e meglio è.
è da un anno che le situazioni piacevoli vengono limitate, in ciò non vedo nulla di buono.
Ok, mi può far piacere che anche gli estroversoni siano danneggiati e che ci si trovi al tempo di un evento memorabile, ma questo non migliora la mia vita
22-03-2021 13:56
Smeraldina
Re: Nostalgia del lockdown

Quote:
Originariamente inviata da Masterplan92 Visualizza il messaggio
Per me non è cambiato praticamente nulla...faceva schifo prima e a maggior ragione ora
Esatto
22-03-2021 11:14
limitless
Re: Nostalgia del lockdown

Non è un periodo che rimpiango, anzi...

Per come la vedo io è servito solo per farmi tornare alle vecchie abitudini che tanto ho cercato di eliminare, è stato come fare un salto temporale indietro di qualche anno...
22-03-2021 09:23
alien boy
Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74 Visualizza il messaggio
E io ci aggiungo una cosa :
Siamo sinceri, anche solo inconsciamente, quando si sentono gli estroversi disperarsi per locali, discoteche, ristoranti chiusi, divieto di andare a concerti e feste eccetera, ogni tanto capita di fare questa considerazione :"vi sta bene, così ogni tanto anche a voi va storto qualcosa"
Almeno io sono sincero, mi è capitato di pensare così.
Poi è vero che alcuni se ne fregano e escono lo stesso contro i divieti, ma parliamoci chiaro, si escono lo stesso, ma non è uguale a prima. Al ristorante a cena te lo scordi, la discoteca se la scordano, in 200000 al concerto di Vasco tutti ammassati e fumati se lo scordano, i pub sono chiusi, e comunque se ci vanno di nascosto, non è la stessa cosa di prima, perché c'è sempre il rischio di multe e sanzioni, in piscina e palestra e gli aperitivi senza mascherina tutti attaccati fuori dai bar non sono permessi, i viaggi all'estero sono comunque rischiosi, perché al lavoro sento gente che vuole andare in Messico, in Germania, in Australia, ma non riflettono che se per sfortuna gli viene la febbre o stanno male la e devono andare in ospedale in una nazione straniera, lontano da casa, con una lingua diversa, lontano dai propri familiari, insomma, lo vedo un bel casino.
Ma loro vogliono andare, andare, andare...
Siate sinceri, anche voi ogni tanto, inconsciamente, vi è capitato di pensare "ah to, guarda, anche a loro il lockdown scombussola un po' i piani e la vita"?
Se l'ho pensato l'avrò fatti molto inconsciamente, perché non me sono accorto. A me dà fastidio il baccano o rischiare di imbattermi in situazioni con gente arrogante che non saprei gestire (ma da adulti è meno frequente), per cui questi potrebbe essere gli unici motivi per trovare confortante vedere meno gente in giro. Per il resto se loro sono "infelici" nulla aggiunge alla mia condizione, a meno che da questa cosa non trovi un modo per guadagnarci
22-03-2021 08:57
Maximilian74 E io ci aggiungo una cosa :
Siamo sinceri, anche solo inconsciamente, quando si sentono gli estroversi disperarsi per locali, discoteche, ristoranti chiusi, divieto di andare a concerti e feste eccetera, ogni tanto capita di fare questa considerazione :"vi sta bene, così ogni tanto anche a voi va storto qualcosa"
Almeno io sono sincero, mi è capitato di pensare così.
Poi è vero che alcuni se ne fregano e escono lo stesso contro i divieti, ma parliamoci chiaro, si escono lo stesso, ma non è uguale a prima. Al ristorante a cena te lo scordi, la discoteca se la scordano, in 200000 al concerto di Vasco tutti ammassati e fumati se lo scordano, i pub sono chiusi, e comunque se ci vanno di nascosto, non è la stessa cosa di prima, perché c'è sempre il rischio di multe e sanzioni, in piscina e palestra e gli aperitivi senza mascherina tutti attaccati fuori dai bar non sono permessi, i viaggi all'estero sono comunque rischiosi, perché al lavoro sento gente che vuole andare in Messico, in Germania, in Australia, ma non riflettono che se per sfortuna gli viene la febbre o stanno male la e devono andare in ospedale in una nazione straniera, lontano da casa, con una lingua diversa, lontano dai propri familiari, insomma, lo vedo un bel casino.
Ma loro vogliono andare, andare, andare...
Siate sinceri, anche voi ogni tanto, inconsciamente, vi è capitato di pensare "ah to, guarda, anche a loro il lockdown scombussola un po' i piani e la vita"?
22-03-2021 08:10
XL
Re: Nostalgia del lockdown

Dipende da come si sta messi, a me anche non ha pesato praticamente per niente questa cosa. L'unico disturbo è stata la fila al supermercato, basta. Se sono depresso e di cattivo umore non dipende né dal lockdown, né dalla paura di ammalarmi.
21-03-2021 22:47
Inner_Beauty89
Re: Nostalgia del lockdown

Non sono d'accordo.
A me ha fatto regredire dal punto di vista sociale con il serio rischio di perdere lo slancio verso tutto ciò che avevo conquistato precedentemente, a piccoli passi.
21-03-2021 21:55
Ilsaggio Riprendo questo tema aperto ormai quasi un anno fa...

Questa condizione per cui non devo trovare scuse per non andare a feste, matrimoni, serate del sabato sera, uscire, incontrare gente etc etc mi fa essere un po' più sereno.

No assembramento, dovrebbe essere una regola anche dopo questa pandemia.

Lavoro, casa, cena, cazzeggio, dormire.. in loop...

Ribadisco quanto già detto in precedenza..una vita sprecata..
21-08-2020 22:31
Jack Dundee 987
Re: Nostalgia del lockdown

Giuro che volevo aprire io una discussione su questo, per fortuna ho guardato. Premetto che innanzitutto mi sento una schifezza a dire che mi sono rilassato durante il periodo, mi sento una schifezza viste le tantissime persone che hanno perso purtroppo la vita (qui da me è stato un vero disastro) e per la tensione e la paura che si viveva in quei giorni; col senno di poi però quel mese chiuso in casa a me e soprattutto alla mia salute mentale ha fatto bene. Visto il mio stile di vita sedentario non ho minimamente sofferto il dover stare per forza a casa e i giorni precedenti alla chiusura totale stavo attraversando un periodo particolare di depressione e la voglia di andare al lavoro era veramente poca; quel periodo di blocco totale mi ha permesso di ricaricare le batterie e a casa ero più sereno.
30-06-2020 13:55
car82
Re: Nostalgia del lockdown

Io sono ancora in smartworking ed è la cosa migliore di tutto questo periodo perché mi evita le due ore di viaggio quotidiano e il relativo stress, inoltre anche andando in ufficio non è che avevo chi sa quali interazioni sociali.

Come hanno scritto altri la cosa brutta è vedere come gli altri siano tornati ad uscire e divertirsi mentre io sono comunque costretto a non fare niente perché non ho nessuno.
30-06-2020 13:09
claire
Re: Nostalgia del lockdown

Quote:
Originariamente inviata da zoe666 Visualizza il messaggio
non mi riferivo solo a te ma anche al commento precedente che avevi quotato.
Essere insofferenti a una privazione di libertà ( che sia accettata o meno come giusta, per non parlare solo dei contrari come me ) non la definirei una connotazione insita in gente viziata, ma più che altro una normale reazione.
Mi rifaccio al commento di idk che scrive sicuramente meglio di me ed è più conciso.
Definire viziati tutti coloro che non reagiscono come te non vuol dire che siano loro effettivamente viziati...

Pure io avvertivo insofferenza nel non potermi muovere liberamente, ma era una sciocchezza in confronto ad altro, ognuno ha il suo metro, voglio vedere se tutti considerano importantissimi i problemi di chiunque, se tutti sono empatici con Albano che si lamenta di guadagnare meno col covid a fronte dei loro novecento euro di stipendio, considerando la sofferenza di Albano pari della propria e degna di empatia perché "tutto è soggettivo".
C'è il peggio e c'è il meglio, non è che il fobico siccome è abituato ha sofferto meno il lockdown.Ha sofferto anche lui ma a differenza degli altri, stava in lockdown anche prima e ci starà anche dopo, quindi sì, soffre di più.
Io non parlo in termini assoluti, ho detto "in confronto a me" sono viziati e deboli.
Albano cercherà empatia per la sua situazione economica da Berlusconi magari, non certo da me, non vedo perché dovrei dispiacermi per chi sta meglio di me.
30-06-2020 12:59
zoe666
Re: Nostalgia del lockdown

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Zoe quotami pure.
Non ho detto che i viziati sono i contro lockdown, mi riferisco a chiunque si disperi e dichiari di provare grande insofferenza per un sacrificio di questa entità, quale che sia la loro posizione in merito alla questione.
Anche i favorevoli al lockdown ne hanno sofferto, pertanto non mi riferivo a chi è contro, non parlo di quel tipo di insofferenza e non vedo cosa ci sia da sentirsi chiamati in causa.
non mi riferivo solo a te ma anche al commento precedente che avevi quotato.
Essere insofferenti a una privazione di libertà ( che sia accettata o meno come giusta, per non parlare solo dei contrari come me ) non la definirei una connotazione insita in gente viziata, ma più che altro una normale reazione.
Mi rifaccio al commento di idk che scrive sicuramente meglio di me ed è più conciso.
Definire viziati tutti coloro che non reagiscono come te non vuol dire che siano loro effettivamente viziati...
30-06-2020 12:48
claire
Re: Nostalgia del lockdown

Zoe quotami pure.
Non ho detto che i viziati sono i contro lockdown, mi riferisco a chiunque si disperi e dichiari di provare grande insofferenza per un sacrificio di questa entità, quale che sia la loro posizione in merito alla questione.
Anche i favorevoli al lockdown ne hanno sofferto, pertanto non mi riferivo a chi è contro, non parlo di quel tipo di insofferenza e non vedo cosa ci sia da sentirsi chiamati in causa.
30-06-2020 12:43
zoe666
Re: Nostalgia del lockdown

certo che definire viziati (che non sanno stare due mesi a casa al calduccio davanti alla tv ) coloro che osavano dirsi contro il lockdown vuol dire avere capito perfettamente le motivazioni di questi ultimi
Ma alla fine, è stato il leit motiv di questi bei mesi andati ( che molti rimpiangono ), il dare addosso a chiunque si mostrava vagamente contrario a questa imposizione senza senso, e coloro che si facevano la corsetta ( untori! ), e coloro che osavano uscire dicendo di andar a far la spesa ( untori! ), a coloro che si prendevano un caffè al bar ( untori e viziati!, ecco, volevano uscire per prendersi il caffè! non possono farselo a casa?!1! , assassini! ), alla movida ( per colpa vostra ci saranno diecimila intubati! - smentiti nei fatti, ma vabbè ), ai napoletani che hanno festeggiato la vittoria della coppa italia ( incoscienti! le vostre azioni si vedranno nei prossimi giorni! - 0 contagi a napoli ad oggi, ma vabbè - ), e potrei continuare a lungo.

Son una di quelle viziate che era contro il lockdown e che ha ritenuto una grande buffonata gran parte delle cose dette dalla tv mainstream, e son così viziata che di norma esco poco o nulla, non ho familiari da vedere nella mia città e non ho amici, guarda un pò
Leggo ora il commento di idk, con cui mi ritrovo alla perfezione anche in questo caso.
Verissimo.
30-06-2020 12:40
claire
Re: Nostalgia del lockdown

Quote:
Originariamente inviata da idk Visualizza il messaggio
Provare sconforto o rabbia per situazioni di pesante deprivazione delle libertà più basilari è una reazione umana del tutto comprensibile.
Analizzare e stigmatizzare queste reazioni con l'esperienza e la mentalità di chi, per ragioni sue, è già ampiamente abituato per ragioni sue a un regime di clausura, porta a delle conclusioni che denotano una sostanziale incapacità d'immedesimarsi nell'altro.
Sembrate quei detenuti di lungo corso, nelle celle, che alla sera controllano se i nuovi arrivati accettano oppure no la pillola sedativa del secondino, pronti a etichettare come debole chi è preso male e cede alla tentazione della chimica.
Io mi immedesimo, e proprio per questo dico che siamo di pianeti diversi.
Ma mi va anche bene essere ritenuta non empatica, amen, vorrei esserlo molto meno di quanto lo sono.
Sto parlando di come si sentono gli altri nel lockdown intanto, e già questo è pensare agli a loro e cercare di capire come si sentono, voglio vedere chi sta analizzando come mi sento io invece, ma credo nessuno.
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