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Discussione: È colpa mia? Rispondi alla discussione
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20-03-2020 10:21
milton erickson
Re: È colpa mia?

Più che parlare di colpe, direi che bisogna capire che non esiste un destino prestabilito..possiamo cambiare alcune circostanze della nostra vita..

Il problema è che spesso bisogna lottare contro se stessi

E contro le persone che ci influenzano negativamente

Bisogna parlare a se stessi come si parlasse ad un estraneo: guarda, stai reagendo in maniera irrazionale, non è vero che le cose stanno cosi..
20-03-2020 03:08
Equilibrium
Re: È colpa mia?

A cosa é utile capire di chi é la colpa?
Mettiamo che scopri di chi é la colpa, che fai poi se la colpa é tua? O dei tuoi genitori o dell ambiente o della biochimica?
Hai tre scelte.
Fare qualcosa di utile
Non fare niente
Fare qualcosa di inutile

Ecco perché è inutile chiedersi di chi è la colpa ma è utile capire il perché.
Perché e basta, senza colpe e senza giudizio, può aiutarti a capire il che ti renderebbe più consapevole di cosa sarebbe utile o inutile.

Utile o inutile per cosa?
Per sapere cosa fare
Ma anche utile per sapere che il non fare é inutile

E quindi diventeresti saggio il che è utile
19-03-2020 23:07
Robedain
Re: È colpa mia?

Alcuni psicologi affermano che non è tanto l'evento in sé a essere la causa di un certo problema, bensì il modo in cui reagiamo a esso (con il pensiero e l'emozione innanzitutto, poi con l'azione).
Siamo tutti diversi e quindi ognuno può avere una reazione diversa da un altro a parità di evento.
Più che di colpa, possiamo parlare di responsabilità personale...
19-03-2020 21:03
Flaminia
Re: È colpa mia?

Quote:
Originariamente inviata da Franz86 Visualizza il messaggio
E' raro esistano condizioni causate da un unico fattore, però ho notato spesso esistere una sorta di ripugnanza per la complessità che spinge a negare con forza questo dato di fatto.
19-03-2020 18:56
Povegigio93
Re: È colpa mia?

Ragazzi capisco che dobbiamo ammettere le nostre responsabilità, ma ad esempio a me la fobia sociale è iniziata a 15 anni ma la colpa è stata mia, di miei amici e SOPRATUTTO I FAMIGLIARI!!!
I miei genitori con la scusa del lavoro mi hanno sempre appioppato da piccolo alle mie varie zie e nonne e io infatti ho sicuramente percepito disinteresse da parte dei miei e senso di forte insicurezza perche ogni giorno ero in altra casa! Questo nell'infanzia è micidiale perche è un età dove si hanno le esperienze che formeranno un carattere, se poi ci aggiungo le mie maestre che mi demoralizzavano al posto di accettarmi: "vostro figlio sta sempre da solo"..."parla poco"..." gioca da solo"...
è stata tutta una concatenazione di eventi che adesso mi farebbero un baffo, ma al tempo delle elementari ti fanno sentire diverso.
Vi chiedo scusa se mi sono pianto addosso ma è l'unico modo per farvi capire, che la colpa è anche nostra ma non eravamo in età da poter prendere decisioni da soli.
19-03-2020 14:09
Ciasty
Re: È colpa mia?

Quote:
Originariamente inviata da Michiru-1990 Visualizza il messaggio
Mi hai fatto venire in mente una ragazza che veniva alle superiori con me.
Non ho mai capito che cosa avesse avuto.... penso meningite quandonera piccola.
Aveva la faccia deformata.... però faceva un sacco di cose nella vita.
E io no .... mi ricordo che la invidiavo moltissimo per la sua capacità di fregarsene.

Capisco che non sia una cosa da tutti. Però queste persone sono un esempio, secondo me.
Io sembro uscito da un quadro di Picasso... Dividessi in due il mio volto sembrerebbe che le parti non appartengono alla stessa persona
19-03-2020 12:11
Michiru-1990
Re: È colpa mia?

Quote:
Originariamente inviata da Ciasty Visualizza il messaggio
Sono così perché ho dovuto condividere l'utero e per mancanza di spazio il mio corpo non si è formato molto bene
Mi hai fatto venire in mente una ragazza che veniva alle superiori con me.
Non ho mai capito che cosa avesse avuto.... penso meningite quandonera piccola.
Aveva la faccia deformata.... però faceva un sacco di cose nella vita.
E io no .... mi ricordo che la invidiavo moltissimo per la sua capacità di fregarsene.

Capisco che non sia una cosa da tutti. Però queste persone sono un esempio, secondo me.
19-03-2020 12:06
Michiru-1990
Re: È colpa mia?

Quote:
Originariamente inviata da Masterplan92 Visualizza il messaggio
Io ho provato decine di farmaci terapie ricoveri
Il mio psichiatra ( ed anche il neurologo...perché nel dubbio sono andata pure da quello ahahahah) mi hanno detto che oltre alle medicine avrei dovuto sforzarmi a trovare qualcosa che mi interessasse o che comunque un minimo mi piacesse. Sforzarmi anche se magari i contro erano più dei pro.

Poi vabbe ovviamente dipende dal problema che uno ha.
Io sono stata sempre evitante un po' di depressione.... ma mi hanno detto che una cosa alimentava l altra, e che quindi i farmaci mi avrebbero aiutato ma che poi avrei dovuto metterci anche del mio.

Dipende da che cosa hai tu
19-03-2020 11:56
Masterplan92
Re: È colpa mia?

Quote:
Originariamente inviata da Michiru-1990 Visualizza il messaggio
Assolutamente no, la depressione non é mai una colpa.

Però può diventare una "scusa" per evitare.
A meno che uno non faccia tutto ciò che può fare per provare ad uscirne... psicologia, provare tutte le medicine al mondo, trovare qualcosa nella vita che possa darti stimoli ( mia zia ne é uscita con percorso psicologico aggiunto al volontariato, che aveva iniziato anche per avere uno stimolo ad uscire di casa).

Solo dopo tutto questo allora può essere colpa della depressione al 100%; perché si può dire di aver provato tutto il possibile.
Io ho provato decine di farmaci terapie ricoveri
19-03-2020 11:24
Ciasty Sono così perché ho dovuto condividere l'utero e per mancanza di spazio il mio corpo non si è formato molto bene
19-03-2020 10:48
Michiru-1990
Re: È colpa mia?

Assolutamente no, la depressione non é mai una colpa.

Però può diventare una "scusa" per evitare.
A meno che uno non faccia tutto ciò che può fare per provare ad uscirne... psicologia, provare tutte le medicine al mondo, trovare qualcosa nella vita che possa darti stimoli ( mia zia ne é uscita con percorso psicologico aggiunto al volontariato, che aveva iniziato anche per avere uno stimolo ad uscire di casa).

Solo dopo tutto questo allora può essere colpa della depressione al 100%; perché si può dire di aver provato tutto il possibile.
19-03-2020 10:42
Masterplan92
Re: È colpa mia?

La depressione ê una colpa?
19-03-2020 09:32
DeadSoul
Re: È colpa mia?

È soprattutto colpa mia perché, per colpa della mia fobia sociale, molte cose ho evitato e ho perso tutte le occasioni di vita. Però c'è da dire che sono stati gli altri a farmi diventare così fobica.
19-03-2020 09:29
Michiru-1990
Re: È colpa mia?

Secondo me è colpa di entrambi fattori.
Forse l'unica cosa è che, crescendo, si tramuta più in colpa nostra; questo perché abbiamo la capacità di essere razionali e riflettere sul nostro problema... ma comunque non facciamo niente per uscirne.
Ovviamente io parlo per me; non mi riferisco a problemi gravi, ma di "blocchi" che abbiamo che con sforzo potremmo superare... ma che non facciamo.

Poi vabbè sicuramente i genitori giocano un ruolo fondamentale sia nell'educazione che nel modo di essere ( ad esempio mia madre é ansiosa da morire e me l ha trasmessa).
Io non ho avuto traumi infantili particolari o situazioni famigliari disastrose.... eppure eccomi qui ahhaha.
19-03-2020 08:20
claire
Re: È colpa mia?

Dipende dalla persona, come si può dare una risposta univoca?
02-01-2020 23:08
Ilsaggio Intermedio
02-01-2020 23:04
BbFenix
Re: È colpa mia?

Quote:
Originariamente inviata da Ilsaggio Visualizza il messaggio
Direi 80% colpa mia 20% l'ambiente in cui sono cresciuto.



Sono arrivato a questa conclusione dato che ho un fratello e una sorella che, a parità di ambiante in cui sono cresciuti, sono molto diversi da me.


Sei il fratello minore, intermedio o maggiore?
02-01-2020 23:01
Ilsaggio Direi 80% colpa mia 20% l'ambiente in cui sono cresciuto.

Sono arrivato a questa conclusione dato che ho un fratello e una sorella che, a parità di ambiante in cui sono cresciuti, sono molto diversi da me.
02-01-2020 22:29
Idiota
Re: È colpa mia?

Quote:
Originariamente inviata da SamueleMitomane Visualizza il messaggio
Ma molto spesso questa viene presa come scusa per non prendersi responsabilità delle proprie azioni.
Sì, ma questo non nega la verità delle cose. Poi vorrei chiarire un paio di questioni che solitamente vengono travisate.

Comprendere ≠ giustificare

Se uno mi viene a rubare in casa non giustifico la sua azione, capisco solo che la situazione, a parità di condizioni concomitanti, non si sarebbe potuta evitare. La conseguenza di tale comprensione è che non si giudicherà moralmente il ladro, ma ci si limiterà a impedire che questi torni a danneggiare qualcuno, senza eccessi di brutalità come la volontà di sgozzarlo per fargliela pagare.

Principio di ragion sufficiente

Da Wikipedia

Il principio di ragion sufficiente è quello secondo il quale, per colui che conosca abbastanza bene le cose, si può dare una ragione che da sola sia sufficiente a spiegare una realtà di fatto. Ad esempio di fronte alla realtà di fatto di una nevicata sono in grado di spiegarla a priori, senza ricorrere a sperimentazioni, in base alla stagionalità (ragion sufficiente: quando è inverno nevica) anche se ad aver determinato la nevicata non sono quelle le sole cause che in buona parte ignoro.

Se si desidera vincere alla lotteria è necessario comperare il biglietto. Se non si è disposti a farlo, non ci si può lamentare di non riuscire a vincere alla lotteria. Allo stesso modo il barbone dell'esempio, pur non consapevolmente, può aver preso decisioni "sbagliate" che lo hanno condotto in mezzo alla strada invece che garantirgli una vita ordinaria. Il punto è capire perché abbia preso proprio quelle decisioni; evidentemente nel momento in cui doveva decidere gli sembravano le opzioni migliori, sebbene nel lungo periodo non si siano dimostrate tali. E in base a cosa queste decisioni poco lungimiranti gli sembravano migliori? Sulla base di fattori fuori dal suo controllo, cioè fattori riconducibili interamente alla genetica e all'ambiente. D'altronde è risaputo che la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni...

Quote:
Originariamente inviata da SamueleMitomane Visualizza il messaggio
Infatti, che si parli pure sulle colpe e sulle varie vicende umane. Esistono due livelli per parlare della realtà: quello pratico, che ci rende giustamente responsabili delle nostre azioni -di fatto, non potremmo vivere senza questa base-, e quella lucida, scoperta dal velo delle apparenze, che ci rende totalmente vittime dell'esistenza.
Perfetto.

"E se [gli uomini] non sapessero per esperienza che noi facciamo molte cose di cui poi ci pentiamo, e che spesso, quando cioè siamo agitati da Affetti contrari, vediamo il meglio e seguiamo il peggio, niente impedirebbe loro di credere che facciamo tutto liberamente. Cosí il bambino crede di appetire liberamente il latte, e il fanciullo adirato di volere la vendetta. Parimenti l'ubriaco crede di dire per libero decreto della sua mente ciò che poi, da sobrio, vorrebbe aver taciuto; cosí il delirante, la ciarliera, il fanciullo e moltissimi della medesima specie credono di parlare per libero decreto della mente, mentre, invece, non possono frenare l'impulso che hanno a parlare; sicché la stessa esperienza, non meno che la ragione, insegna che gli uomini credono di essere liberi solo perché sono consapevoli delle proprie azioni, e ignari della cause da cui sono determinati, e inoltre che i decreti della mente non sono altro che gli appetiti stessi e perciò sono diversi a seconda della diversa disposizione del corpo."
02-01-2020 22:18
BbFenix
Re: È colpa mia?

“Qui il fulcro psicologico della serie: siamo vittime delle cose che ci accadono, un avvenimento negativo in meno o uno positivo in più avrebbero potuto cambiare totalmente il nostro essere, o le nostre reazioni nei confronti della vita.”

Stavo leggendo un articolo sul finale della serie tv Mr Robot e ho trovato questa frase, che può riassumere un tema che è forse più complesso di noi.

Se ci dissociamo e usciamo da noi stessi, vediamo che non siamo altro che pedine che vagano nel mondo e si sbattono contro altre pedine anche loro buttate nel tavolo da gioco che chiamiamo Terra.

Non c’è morale , Verità, via logica in tutto questo, queste regole o linee guida le abbiamo create noi stessi esseri umani perchè non possiamo accettare la casualità delle cose, altrimenti impazziremmo.

Noi siamo pedine.

Ma se lo siamo, chi le ha lanciate? Per qualche scopo? Dobbiamo credere alla Bibbia e al Vangelo? Come faccio io a dire di sì o si no? Chi sono io per poterlo dire?
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