Io non capirò mai come fare 4 chiacchere possa in qualche modo curare l'ansia...
07-01-2020 19:55
Black_Hole_Sun
Re: Non so come fare ad andare da una psicologa
Quote:
Originariamente inviata da marco82
i tuoi ti impedirebbero di andar dalla psicologa sapendo che stai male? come mai questo atteggiamento opposto a quello che dovrebbe essere?
Solita storia. I genitori non vedono di buon occhio i figli che dichiarano di avere disagi psicologici. La prendono come debolezza o scuse per non darsi da fare, veramente a volte si comportano da stronzi anche se involontariamente. Se sei giovane devi essere sempre felice e dinamico, dipende solo dalla forza di volontà, devi muovere il culo e darti da fare senza seghe mentali e chi più ne ha più ne metta. Se dici che stai male secondo loro fai le finte e vieni cazziato.
07-01-2020 17:16
Sidem89
Re: Non so come fare ad andare da una psicologa
Ciao!
Ti rispondo in base alla mia esperienza, soggettiva e da prendere assolutamente con le pinze: non bisogna andare dallo psicologo/psicoterapeuta nel proprio momento peggiore o comunque quello in cui il malessere si fa sentire di più. È difficile raccogliere le idee e illustrare al terapeuta la propria situazione quando si è all'apice della propria crisi o anche nella "fase discendente", e la terapia rischia così di essere inefficace: un percorso di psicoterapia non è mai passivo, è un lavoro e un impegno per entrambi.
Molto più efficace sarebbe andarci quando ti senti meglio e non ti spieghi perché (classico contesto in cui prima o poi arriverà una nuova "ricaduta", come giustamente la chiami tu, sempre peggiore perché sarai sempre più sfiduciata), e aspettare che la "ricaduta" arrivi mentre sei già ad un certo punto del percorso così da affrontarla insieme però con il vantaggio che il terapeuta già sa chi sei allo "stato normale".
Per quanto riguarda i genitori, mi azzardo a pensare che non accettino che tu - venuta su con il loro metodo educativo e nel loro ambiente - possa avere un malessere di tipo psicologico perché potrebbe dipendere da loro, da qualcosa che è successo in passato o dalla loro superficialità (ipotizzo soltanto, non sto dicendo che è sicuramente così o che non siano delle persone meravigliose).
Secondo me un'altra possibilità a quella dell'ospedale potresti darla, non solo per esclusione (i privati, è vero, costano) ma anche perché puoi andarci con queste due certezze:
1) Non sei obbligata a dire ai tuoi che ci vai: immagino che ti risulti difficile mentire ai tuoi, ma questo è un piccolo sforzo che ti invito a fare, per una giustissima causa, capiranno (tardissimo, quando già starai meglio definitivamente, ma capiranno);
2) Sei tutelata dalla legge sulla privacy: il terapeuta non può dire a nessuno che tu fai un percorso né ovviamente può divulgare i contenuti delle sedute.
Un'alternativa può essere rappresentata dai servizi sociali del comune (dipende dalla natura del tuo disagio), ma non sono sicuro della tutela sulla privacy, soprattutto se vivi in un piccolo paese.
Scusami se la risposta non è troppo approfondita, però ho scritto in base agli elementi che hai fornito.