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Discussione: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più Rispondi alla discussione
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28-10-2019 16:24
Keith
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più

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Originariamente inviata da pollyjean Visualizza il messaggio

vabè che esempi...parlo di comuni mortali, non di Beatles e Rolling Stones.
vabbè se prendiamo il gruppo di cover di gigi d'alessio non è che il frontman se ne fa 2 a sera nel camerino XD.. avrà qualche ammiratrice ma nella norma, ciò non esclude che, magari in misura un po' minore, possano averne anche gli altri componenti.
28-10-2019 16:16
Nightlights
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più

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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
i batteristi sono i più acchiapponi, sono grossi e aggressivi
pensa che invece è il più piccolo sia di età che fisicamente comunque alla fine siamo sempre alle solite, c'è a chi piacciono gli esibizionisti, chi li odia, chi professa il proprio credo come universale, convinti loro
28-10-2019 16:08
pollyjean
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più

Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Certo, invece bassisti, chitarristi e batteristi vanno tutti di federica
Se non sono carismatici e intraprendenti probabilmente sì. Ho fatto l'esempio del frontman perché per il ruolo che riveste in un gruppo dovrebbe essere quello meno fobico.

w gli outsiders, ciao.

vabè che esempi...parlo di comuni mortali, non di Beatles e Rolling Stones.
28-10-2019 16:07
Keith
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più

Quote:
Originariamente inviata da Nightlights Visualizza il messaggio
i batteristi sono i più acchiapponi, sono grossi e aggressivi
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
tutta gente che notoriamente aveva difficoltà con le donne
28-10-2019 15:58
Winston_Smith
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più

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Originariamente inviata da pollyjean Visualizza il messaggio
Infatti quelli che rimorchiano nei gruppi sono i frontmen.
Quote:
Originariamente inviata da Nightlights Visualizza il messaggio
Altro luogo comune
Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Certo, invece bassisti, chitarristi e batteristi vanno tutti di federica
Nessun frontman, ma tanta roba

28-10-2019 15:56
Nightlights
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più

Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Certo, invece bassisti, chitarristi e batteristi vanno tutti di federica
nella band che avevo al tempo l'ultimo a fidanzarsi è stato proprio il frontman in quella attuale l'unico fidanzato era il batterista (ora non più, dice che si è rotto i coglioni)
28-10-2019 15:56
Masterplan92
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più

Oh my god che discorsi..non commento va..
28-10-2019 15:48
Keith
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più

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Originariamente inviata da pollyjean Visualizza il messaggio
Io non vedo correlazione lavoro-attrattività. Anche gli artisti-musicisti di cui parlate tanto non se li fila nessuno se non hanno carisma, sfrontatezza, savoir faire. Infatti quelli che rimorchiano nei gruppi sono i frontmen.
Certo, invece bassisti, chitarristi e batteristi vanno tutti di federica
28-10-2019 15:42
Nightlights
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più

Quote:
Originariamente inviata da pollyjean Visualizza il messaggio
Infatti quelli che rimorchiano nei gruppi sono i frontmen.
Altro luogo comune
28-10-2019 15:39
pollyjean
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più

Io non vedo correlazione lavoro-attrattività. Anche gli artisti-musicisti di cui parlate tanto non se li fila nessuno se non hanno carisma, sfrontatezza, savoir faire. Infatti quelli che rimorchiano nei gruppi sono i frontmen.
28-10-2019 10:51
Winston_Smith
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Perché è il singolo X e non il singolo Y.
E perché si sceglie X quando si potrebbe scegliere Y? C'è un motivo o è una scelta random?

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Essere proprio il singolo X sempre una proprietà è, ma di sicuro è una proprietà essenziale, la dovrà avere in tutto l'arco della sua esistenza X.
Non so se ci sono altre proprietà essenzial che fanno di un individuo quell'individuo, certo che se si prendono in considerazione queste lo stesso il rapporto non risulta utilitario in termini mercificatori, la persona diventa insostituibile perché queste proprietà ce le avrà solo lei sempre (la lavatrice X dell'esempio) e non le avrà nessun'altra.
Comunque immagino ce ne siano altre visto che riusciamo a riconoscere la continuità di un individuo, da sano, da malato, da matto, da ricco, da povero, da bello, da brutto, da giovane, da vecchio e così via, qualcosa di invariabile forse c'è.
Però ho certi dubbi, non so se la continuità è data da proprietà essenziali (proprietà che rimangono necessariamente vere in tutto l'arco di esistenza) o da qualcos'altro che adesso non riusciamo ad afferrare bene.

In ogni caso non c'è garanzia che il rapporto duri, però se non altro l'interesse così (finché c'è e non varia) è rivolto alla persona.

Ma è una cosa ideale, in concreto non esiste mi sa, siamo interessati a qualità molto variabili, queste più essenziali ci interessano poco nei rapporti con cose e persone.
Mi sembra che alla mia domanda non sia stata data una risposta che abbia senso autonomo.
Io invece credo che non esistano caratteristiche che distinguano X da Y, che consentano di identificarlo come individuo, che non siano al tempo stesso caratteristiche variabili (= mercificabili nell'accezione estremizzata che proponi). Giusto la data di nascita, come dicevo, ma allora perché non diventare amici di tutti quelli che sono nati nello stesso giorno?
E questi rapporti costruiti sulla base di nulla o quasi, instaurati indifferentemente con Tizio o con Caio come se fossero intercambiabili oppure in maniera del tutto casuale (se non si sa dire per quale motivo si è amici di qualcuno, è come dire che si potrebbe essere amici di tutti o di nessuno), a me per la verità sembrano molto più "materialistici" di quelli costruiti sulla base di un'affinità caratteriale.
27-10-2019 19:33
pokorny Prometto che non chiamerò più in causa l'idraulico... 😢😢😢
27-10-2019 19:09
XL
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
E perché hai un rapporto con la lavatrice X e non con la lavatrice Y? In base a cosa scegli la prima e non la seconda?
Fuori di metafora, perché t'interessa il singolo X e non il singolo Y?
Perché è il singolo X e non il singolo Y.
Essere proprio il singolo X sempre una proprietà è, ma di sicuro è una proprietà essenziale, la dovrà avere in tutto l'arco della sua esistenza X.
Non so se ci sono altre proprietà essenzial che fanno di un individuo quell'individuo, certo che se si prendono in considerazione queste lo stesso il rapporto non risulta utilitario in termini mercificatori, la persona diventa insostituibile perché queste proprietà ce le avrà solo lei sempre (la lavatrice X dell'esempio) e non le avrà nessun'altra.
Comunque immagino ce ne siano altre visto che riusciamo a riconoscere la continuità di un individuo, da sano, da malato, da matto, da ricco, da povero, da bello, da brutto, da giovane, da vecchio e così via, qualcosa di invariabile forse c'è.
Però ho certi dubbi, non so se la continuità è data da proprietà essenziali (proprietà che rimangono necessariamente vere in tutto l'arco di esistenza) o da qualcos'altro che adesso non riusciamo ad afferrare bene.

In ogni caso non c'è garanzia che il rapporto duri, però se non altro l'interesse così (finché c'è e non varia) è rivolto alla persona.

Ma è una cosa ideale, in concreto non esiste mi sa, siamo interessati a qualità molto variabili, queste più essenziali ci interessano poco nei rapporti con cose e persone.
27-10-2019 18:55
dottorzivago
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più

Quote:
Originariamente inviata da Masterplan92 Visualizza il messaggio
Mio padre è medico e rimorchia un casino
Ma...... veramente?
27-10-2019 18:22
Winston_Smith
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Se hai un rapporto diretto con la cosa in quanto tale non la tratti da merce perché non potrà mai essere buttata via a causa di un abbassamento dell'interesse, ti interessa quel singolo non le sue caratteristiche variabili.
La mia idea di fondo è questa.
Se hai un rapporto con una lavatrice perché lava bene i panni nel caso in cui questa smette di funzionare la butti via e ne compri un'altra, ma se hai un rapporto con la lavatrice in quanto oggetto singolo, funzionante o meno, non la butterai mai via.
Quindi per me non è più propriamente merce.
E perché hai un rapporto con la lavatrice X e non con la lavatrice Y? In base a cosa scegli la prima e non la seconda?
Fuori di metafora, perché t'interessa il singolo X e non il singolo Y?
27-10-2019 18:17
XL
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Sempre se non ho capito male, l'unico tipo di rapporto (amicale, di coppia, ecc. che sia) che non definiresti "mercenario" è quello con "l'individuo umano in quanto tale". E "l'individuo umano in quanto tale" per te non è definito da alcuna delle sue caratteristiche potenzialmente variabili (fisiche, caratteriali, intellettuali, morali, ecc.) che siano, perché a seconda di come e quanto queste ultime variano, il rapporto può alterarsi o interrompersi, e quindi si torna alla visione (secondo te) "utilitaristica" della "persona".

Ma se dobbiamo usare l'accezione "persona", "individuo umano in quanto tale" scevra da tutte le caratteristiche a cui si è fatto riferimento, cosa resta? Resta che l'individuo umano è quello che è nato il giorno X e morirà il giorno Y, l'unica cosa che non potrà mai cambiare: la "continuità biologica" di cui sopra. E di conseguenza l'unico rapporto umano non "mercenario" secondo XL è quello che si instaura con chiunque sia nato il giorno X e morto il giorno Y, quindi con un discreto numero di persone ^^
Scegliere infatti tra i nati lo stesso giorno uno/ a cui daremo la nostra amicizia vuol dire scegliere in base a qualcosa che li differenzia (e sarebbe una scelta mercenaria, per quanto detto prima).

Ma c'è di più IMO: non vedo perché il concetto di mercificazione, una volta stiracchiato ben al di là del suo corretto ambito di significato (le parole non possono assumere un significato qualunque, la merce non è certo la personalità di un individuo), non possa essere esteso ancora più in là: anche essere amici di un qualunque essere umano solo perché tale, indipendentemente dalle sue caratteristiche che comunque potranno cambiare e non ce ne dovrà fregare nulla se no saremo bollati come mercificatori ecc. ecc., anche un tale rapporto di amicizia, dicevo, si basa in realtà su una caratteristica (invariabile, in questo caso), e cioè appunto quella che la persona in questione sia un individuo definito in quanto tale, un essere umano. Quindi si sceglie di essere amici di un essere umano e non di un animale o di una pianta, per dire, quindi si sceglie in base a una determinata caratteristica che "torna utile" (cit.), l'essere un uomo invece che una pianta.
E quindi anche la stessa definizione di rapporto non mercenario (rivolto a un individuo in quanto tale) alla fine può per assurdo esser vista come un rapporto mercenario (rivolto a un individuo che non sia un cespo d'insalata). E quindi mi sembra abbastanza insostenibile.

Al limite l'unico che la scampa è l'amore universale di Dio rivolto a tutto il creato, per chi ci crede.
Se hai un rapporto diretto con la cosa in quanto tale non la tratti da merce perché non potrà mai essere buttata via a causa di un abbassamento dell'interesse dovuto a certi cali di prestazioni, ti interessa quel singolo oggetto non le sue caratteristiche variabili.
La mia idea di fondo è questa.
Se hai un rapporto con una lavatrice perché lava bene i panni nel caso in cui questa smette di funzionare la butti via e ne compri un'altra, ma se hai un rapporto con la lavatrice in quanto oggetto singolo, funzionante o meno, non la butterai mai via (finché esiste).
Quindi per me non è più propriamente un rapporto con un oggetto-merce, perché risulta insostituibile il rapporto con quell'oggetto specifico (finché esiste l'oggetto nei suoi limiti di variabilità di "nascita" e "morte" di "esistenza" e "non esistenza").
E' una cosa che comunque non esiste effettivamente, questo tipo di rappoto nessuno lo intrattiene con nessuno. L'interesse umano non è rivolto alla persona specifica (intesa nell'altro senso che ho spiegato) ma a certe caratteristiche della persona specifica.
Forse qualcosa che si avvicina a questa forma di amore è quello genitoriale, ma ha i suoi limiti anche questo.
Alla fine sì forse è l'amore di Dio (il Dio cristiano) un qualcosa che è rivolto (teoricamente) al singolo in quanto tale, ma lo si è dovuto costruire immaginariamente per dare sostegno a chi amore non lo riesce a ricevere da nessuno.

Siccome spesso le persone dicono ad altri che li ameranno per sempre perché sono innamorati proprio di loro e poi vedo che in pratica non sono innamorati proprio di loro ma di certe caratteristiche che hanno adesso, faccio notare la cosa.
27-10-2019 17:27
Winston_Smith
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Sto dicendo che non si era amici di quella persona, ma di certe sue caratteristiche.
Fin quando a te conveniva essere amico di questo tizio, gli sei stato amico, quando il tizio è cambiato in maniera tale che a te non garbava più, non gli sei stato più amico.
Eri amico della persona? No, di certe caratteristiche della persona che a te tornavano utili in qualche senso.
Io sto dicendo solo questo.
In tal senso dico che una persona è merce per l'altro, viene valutata in base a certe caratteristiche: che sia l'aspetto, l'orientamento politico o morale, o altro, il succo del discorso non mi sembra cambi.
Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
"Persona" ha più significati, io volevo usare quello più vicino ad "individuo umano in tutto l'arco di vita".
"Persona" può essere usato anche come sinonimo di "personalità".
Volevo parlare dell'identificazione nel tempo dell'individuo, e penso che non si possono usare parametri come la personalità per fare una cosa del genere, dato che questa può variare.
Quando uno si riferisce a un tizio e dice "si è rimbecillito" è chiaro che c'è un riconoscimento di continuità che il rimbecillimento non fa saltare per aria.
Nonostante il rimbecillimento quella persona è la stessa ("persona" qua non lo uso come sinonimo di "personalità"), ma qua è chiaro che uso un significato specifico colloquiale, il termine "persona" può significare molte cose diverse e viene usato come sinonimo di altri termini.

Quando un tizio ha iniziato ad esistere?
Quando ha smesso?

Qua si può non esser d'accordo sul significato da attribuire a "persona", ma occhio e croce non potete dirmi di non aver capito a cosa vorrei riferirmi.
Se hanno definito anche dei disturbi di personalità, a cosa si applicherebbero questi disturbi se poi l'individuo non fosse più riconoscibile come lo stesso una volta guarito? Chi è che è affetto dal disturbo di personalità?

Per me non c'è grossa differenza se una persona lascia un'altra persona perché non è più giovane da una che ne molla un'altra perché è diventata cattiva (secondo il suo giudizio).

E' variata una caratteristica fondamentale per tenere in piedi la relazione e la relazione finisce, ma è chiaro che la relazione funzionav non in quanto si aveva a che fare con quell'individuo specifico, ma per queste altre caratteristiche. Se permangono resta in piedi la relazione, se decadono (supponendo in entrambi i casi invariate le preferenze, perché potrebbero variare anche queste) la relazione si sfascia.

Se dico che una persona non ama me, in quanto individuo, ma certi aspetti più o meno variabili, secondo me non dico qualcosa di falso.

La mia analogia con la merce poi in soldoni consiste in questo: una persona-individuo ha valore per l'altro in base a certe caratteristiche. Se ce le ha viene presa in considerazione dall'altro, se non ce le ha, no.

Per me stesso io potrei avere sempre valore, per gli altri invece dipende.
Non ho un valore intrinseco in quanto individuo umano, ce l'ho in base ad altre caratteristiche, in tal senso l'analogia regge, se funziono secondo i bisogni dell'altro l'altro mi è amico, se non funziono bene in relazione ai suoi bisogni l'altro non mi è amico.

In cosa differisce questa cosa dall'uso di un qualsiasi altro oggetto che torna utile? Per gli altri sono una cosa, se questa cosa torna utile a delle persone mi trattano bene se non torna utile la cosa viene emarginata.
Non c'è denaro necessariamente, c'è una forma di baratto, si paga in natura con cose che poi tornano a loro volta utili all'altro. C'è uno scambio simile a quello mercantile.

Io non è che mi tiro fuori da questo meccanismo, ci son dentro anche io, anche a me se una persona mi è antipatica e non trovo elementi che posso usare in qualche modo, me ne allontano. Non è che quando dico queste cose sostengo che io sono buono e gli altri cattivi.
Sempre se non ho capito male, l'unico tipo di rapporto (amicale, di coppia, ecc. che sia) che non definiresti "mercenario" è quello con "l'individuo umano in quanto tale". E "l'individuo umano in quanto tale" per te non è definito da alcuna delle sue caratteristiche potenzialmente variabili (fisiche, caratteriali, intellettuali, morali, ecc. che siano), perché a seconda di come e quanto queste ultime variano, il rapporto può alterarsi o interrompersi, e quindi si torna alla visione (secondo te) "utilitaristica" della "persona".

Ma se dobbiamo usare l'accezione di "persona" come "individuo umano in quanto tale", scevra da tutte le caratteristiche a cui si è fatto riferimento, cosa resta? Resta che l'individuo umano è quello che è nato il giorno X e morirà il giorno Y, l'unica cosa che non potrà mai cambiare: la "continuità biologica" di cui sopra. E di conseguenza l'unico rapporto umano non "mercenario" secondo XL è quello che si instaura con chiunque sia nato il giorno X e morto il giorno Y, quindi con un discreto numero di persone ^^
Scegliere infatti tra i nati lo stesso giorno uno/a cui daremo la nostra amicizia vuol dire scegliere in base a qualcosa che li differenzia (e sarebbe una scelta mercenaria, per quanto detto prima).

Ma c'è di più IMO: non vedo perché il concetto di mercificazione, una volta stiracchiato ben al di là del suo corretto ambito di significato (le parole non possono assumere un significato qualunque, la "merce" non è certo la personalità di un individuo, che in quanto tale non può assumere un corrispettivo/valutazione economica, ergo non è mercificabile), non possa essere esteso ancora più in là: anche essere amici di un qualunque essere umano solo perché tale, indipendentemente dalle sue caratteristiche che comunque potranno cambiare e non ce ne dovrà fregare nulla se no saremo bollati come mercificatori ecc. ecc.... anche un tale rapporto di amicizia, dicevo, si basa in realtà su una caratteristica (invariabile, in questo caso), e cioè appunto quella che la persona in questione sia un individuo definito in quanto tale, un essere umano. Quindi si sceglie di essere amici di un essere umano e non di un animale o di una pianta, per dire, e di conseguenza si sceglie in base a una determinata caratteristica che anch'essa può "tornare utile" (cit.), come ad esempio l'essere un uomo invece che una pianta.
E quindi anche la stessa definizione di rapporto non mercenario (rivolto a un individuo in quanto tale) alla fine può per assurdo essere vista come un rapporto mercenario (rivolto a un individuo che non sia un cespo d'insalata). E quindi mi sembra abbastanza insostenibile.

Al limite l'unico che la scamperebbe davvero è l'amore universale di Dio rivolto a tutto il creato, per chi ci crede.
26-10-2019 12:14
Masterplan92
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più

Mio padre è medico e rimorchia un casino
26-10-2019 11:45
nattydread
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più

ma magari XD
senza un contratto discografico decente non ti puoi permettere manco il vicks XD
tutti quelli che ho conosciuto dopo una serata dicono che a malapena riescono a pagarsi la benzina per spostarsi da una città all'altra e giusto qualcosina da mettere sotto i denti.. io mi sono sempre rifiutato di autofinanziarmi un tour per l'europa o peggio ancora in america.. per quanto ami la musica ci tengo a godermi un minimo l'esistenza e di vivere costantemente sotto pressione per mesi non mi va proprio.. poi mettici che sei hai pure un disco da promuovere raramente ne venderai piu di qualche copia, su youtube non supereresti le 100.ooo views e ti andrebbe già di lusso, plus suoneresti anche nei peggiori locali del mondo, bettole frequentate dai soliti quattro ubriaconi che non sanno manco di essere vivi. non fa per me. figuriamoci trombare con una spettatrice caruccia. sogni, ma di quelli impossibili proprio. io mi accontento di suonare qui al laghetto per due vecchietti in croce nei pomeriggi assolati, no stress, tanto non cambia nulla comunque.

parlo di gente che comunque un minimo di visibilità l'ha ottenuta, tipo kevin morby. l'ho visto proprio qui qualche anno fa, in un buco puzzolente. pure la socia meg duffy, hand habits, stessa vitaccia. poi c'è pure chi ha avuto la gran botta di culo, vedi mac demarco. o kurt vile. ma i casi sono comunque rarissimi. e devi comunque spararti tutta l'estate un festival dietro l'altro, davanti a un pubblico che per metà se ne sbatte altamente di chi stia suonando, si ubriaca e molesta l'esecuzione rendendosi fastidiosissimo a chi invece la cosa interessa. kurt vile aveva i coglioni in giostrissima al primavera sound XD. insomma, sto cominciando a pensare che in fondo la vita da indierockstar non sia poi sta meraviglia.. alla fine io sono libero, loro no. poi sarà anche un modo per tirarmi un po' su, ma a me la libertà non dispiace e del successo, anche minimo, non saprei davvero che farmene. anche perché odio la gente XD
26-10-2019 10:47
Nightlights
Re: Lavoro- Gli uomini che piacciono di più

Quote:
Originariamente inviata da Svalvolato Visualizza il messaggio
è chiaro che quella attratta per esempio dal musicista ribelle (anche se magari il massimo che si è tirato su per il naso è il Vicks) si troverà sempre.
Non capisco perché uno per essere un musicista ed essere ribelle dovrebbe tirare su roba dal naso

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