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Discussione: Leva politica delle promesse irrealizzabili Rispondi alla discussione
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12-09-2019 18:36
E. Scrooge
Re: Leva politica delle promesse irrealizzabili

Quelle di cui parli però non sono proposte irrealizzabili, ma proposte attuabili a costo di sopportare determinati sacrifici. Ogni scelta comporta delle conseguenze, e affrontare le conseguenze delle decisioni che si prendono è l'onere cui devono far fronte le persone libere. Non vedo cosa ci sia di scandaloso in quello che hanno fatto i tizi in questione: se loro pensano che sia meglio avere tutto subito pur dovendo sopportare tagli ai servizi, o addirittura la chiusura del fondo, qual'è il problema? Si saranno fatti i loro calcoli, e se non se li sono fatti peggio per loro.
12-09-2019 18:15
lauretum
Re: Leva politica delle promesse irrealizzabili

600.000 rimpatri..
taglio delle accise da fare al primo consiglio dei ministri..

guardiamo agli altri e poi siamo i primi ad essere boccaloni
12-09-2019 18:12
misantropico
Re: Leva politica delle promesse irrealizzabili

La democrazia è fallimentare se la maggior parte della popolazione votante è stupida. Io in Italia non voto più perché so già che il mio voto non conta nulla dato che la maggior parte degli italiani sono stupidi.
La democrazia è al momento il miglior sistema politico che l'uomo abbia concepito ed è una merda, pensa come stiamo ridotti male.
Non ho soluzioni da proporre e mi rendo conto che non è un problema facilmente risolvibile, ma il problema ormai è noto a chiunque abbia un minimo di cervello e l'esempio che fai tu è calzante.
12-09-2019 14:19
Angus
Re: Leva politica delle promesse irrealizzabili

Penso che hai ragione.

Quale sia la soluzione, non saprei, né se ci sia.

Da noi oltretutto buona parte del dibattito è impostato in termini moralistici e divisionisti (buoni contro cattivi, in una forma o l'altra).

Scontiamo una degenerazione gravissima della politica, in parte a causa del degradamento della destra, ormai area politica di opportunisti in cerca solo di vantaggi personali, in parte per il masochismo dell'elettorato di sinistra, ipercritico e narcisista, incapace di dare forza e fiducia a persone imperfette, ma con buone potenzialità.

Il risultato è una campagna elettorale perenne, impostata in un modo che fa cadere le braccia.
12-09-2019 13:46
Antonius Block
Leva politica delle promesse irrealizzabili

Voglio raccontarvi le vicende politiche dello stato USA dell'Alaska degli ultimi anni e provare a fare delle riflessioni insieme.

Come immagino sappiate in Alaska c'è il petrolio. Ciò significa che lo stato ricava grosse somme dalle concessioni di estrazione.

Una parte di questi ricavi vengono usati per coprire le spese di alcuni servizi pubblici mentre tutta l'eccedenza dal 1982 viene messa in un fondo statale investito in titoli, azioni, obbligazioni, indici ecc...
Questi investimenti ogni anno generano interessi e questi interessi vengono distribuiti alla popolazione sotto forma di un universal basic income. In pratica ogni cittadino a fine anno riceve dal governo un assegno che è andato crescendo dai $1000 dei primi tempi ai $2000 degli ultimi anni. Non è molto ma i dati riportano un calo del 20% nei tassi di povertà.

Cosa è successo?
Nel 2015 il prezzo del petrolio è crollato quindi i ricavi sono stati sensibilmente inferiori a quelli degli ultimi anni.
La decisione del governatore è stata quella di tutelare i servizi pubblici a scapito delle rendite del fondo.
Come conseguenza però l'assegno di fine anno nel 2016 e nel 2017 è stato ridotto a 1000$.

Alle successive elezioni l'avversario politico del governatore in carica ha deciso di puntare tutto sulla promessa di un assegno da 6.700$.

Quella cifra non era assolutamente sostenibile ma ciò non ha fatto alcuna differenza: gli ha fatto stravincere le elezioni.
Come era ovvio che accadesse però l'unico modo per mantenere la promessa è stata sputtanare i bilanci del fondo e tagliare pesantemente i finanziamenti a scuola, sanità e ferrovie nel 2018.

L'ex governatore ha provato a tornare alla carica cavalcando il malcontento per i tagli ma si ritrova sempre davanti allo stesso problema: qualsiasi discussione politica alla fine arriva al punto "vuoi un assegno da 6.700$ o da 1.000$?" e lì tutto finisce.
Non importa se i tagli danneggiano tutti, se i conti dello stato vanno a puttane o se continuando così si arriverà alla chiusura del fondo: nessuno vuole rinunciare a quei 5000$ in tasca qui e ora.

È accettabile avere un dibattito politico così distorto da una leva così potente? Che tipo di evoluzione può avere un dibattito pubblico dominato da promesse impossibili? Può un paese sopravvivere ad esse?

Secondo me questo tema è importante nel contesto italiano perché quel tipo di argomenti ci hanno intossicato fino al midollo. Sia a sinistra che a destra ormai non si discute più di cose reali ma solo di roba irrealizzabile o che nel migliore dei casi ha difficoltà enormi e/o conseguenze imprevedibili.

Che ne pensate?



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