Originariamente inviata da Emanuele85

Il 90% delle persone lo fa per paura della restare soli, sia a livello amicale che amoroso. La solitudine è una bestia che piano piano ti divora dentro e quasi nessuno ha la forza di conviverci.

Originariamente inviata da incompresa88

A me non piace nessuno, ma a differenza tua non frequento gente. Leggo spesso di persone che si lamentano degli "amici" eppure li frequentano, non ho mai capito come sia possibile. Per me è impossibile uscire con qualcuno se non provo affetto e non mi sento in sintonia.

Originariamente inviata da Vertigo

La maggior parte delle amicizie non è niente di così profondo e solido, ci si incontra per passare del piacevole tempo insieme, svagarsi, chiacchierare di qualche interesse comune. Le amicizie vere, quelle che durano perchè c'è affetto e bisogno reciproco, sono forse più rare dei veri amori, perché nessuno le cerca. Credo che per noi fobici/evitanti debba esserci qualcosa in più a livello emotivo che giustifichi/compensi lo sforzo a cui continuamente ci esponiamo. In questo senso forse si è più selettivi.

Originariamente inviata da Hor

Io ho perso per strada le poche persone con cui riuscivo a interfacciarmi perché col passare del tempo ho radicalizzato tutte le idee che avevo sul mondo, la società, la realtà, eccetera. Mi sono sentito via via sempre più alienato rispetto al pensiero altrui, un senso di alienazione nato dalla distanza crescente tra me e gli altri. Mi sono via via abituato a tacere per evitare dibattiti, confronti, scontri che sapevo avrebbero solo dimostrato a me stesso questa spaccatura crescente. Mi sono disabituato a esprimermi, a interagire. Il risultato è stato l'inoltrarmi in uno sterile deserto di crescente solitudine.
Attualmente sto cercando, un passettino alla volta, a riabituarmi almeno a esprimermi, ma il problema di base rimane lo stesso, ovvero trovare persone con idee simili alle mie, un'impresa che, ogni giorno che passa, mi sembra sempre più difficile. Giunto a questo punto mi dico che ormai l'unica compagnia negli anni a venire (che poi mi auguro non siano molti) sarà la solitudine. Non è che me la sia cercata, la solitudine, è qualcosa in cui sono caduto un poco alla volta, un vortice in cui mi sono infilato senza nemmeno accorgermene, e solo troppo tardi ho capito che mi avrebbe inghiottito senza rimedio.

Originariamente inviata da Peste Nera

Lo so, è successo anche a me e infatti non li considero veri amici. L'interesse nello stare insieme deve essere reciproco a mio avviso e comunque se una persona vede che un amico sta male almeno si interessa e prova ad aiutarlo, non comprendo chi lascia soli gli altri perché sono diversi perché è successo pure a me di essere lasciato completamente solo.

Originariamente inviata da incompresa88

Le persone hanno altri amici, fanno presto a dimenticarti se li cerchi poco. Io poi quando mi sento di troppo sono la prima a distaccarmi.

Originariamente inviata da Teach83

Anche io comincio a pensare di star bene da solo. O meglio è una sorta di tira e molla tra il desiderio di essere amato/compreso per quello che sono e lo stare in solitudine, lontano dal bombardamento sociale.
Poi l'autostoma devastata e la mancata realizzazione ci aggiungono un bel carico da 90.
Sto camminando in un deserto senza bussola e osservo la la forma delle nuvole per tenere impegnata la mente, ma l'acqua prima o poi finirà...

Originariamente inviata da Crepuscolo

Anche io prima uscivo con persone con cui non mi ci trovavo, adesso invece non esco più. Era meglio prima o adesso? Non lo so, è brutto in entrambi i casi. Ora mi sento solo con due amici stretti che sanno come sono fatto.

Originariamente inviata da Peste Nera

Si ma se fossero veri amici dovrebbero cercarti anche loro, mica devi essere costretta sempre tu a contattarli, almeno secondo me.

Originariamente inviata da incompresa88

Ti ringrazio non so quanto mi apprezzeresti se mi conoscessi meglio... in fondo se sono sempre stata sola ci sarà un motivo, no?

Originariamente inviata da Masterplan92

Io non piaccio a nessuno

Originariamente inviata da Teach83

Anche io comincio a pensare di star bene da solo. O meglio è una sorta di tira e molla tra il desiderio di essere amato/compreso per quello che sono e lo stare in solitudine, lontano dal bombardamento sociale.
Poi l'autostoma devastata e la mancata realizzazione ci aggiungono un bel carico da 90.
Sto camminando in un deserto senza bussola e osservo la la forma delle nuvole per tenere impegnata la mente, ma l'acqua prima o poi finirà...

Originariamente inviata da Hor

Io ho perso per strada le poche persone con cui riuscivo a interfacciarmi perché col passare del tempo ho radicalizzato tutte le idee che avevo sul mondo, la società, la realtà, eccetera. Mi sono sentito via via sempre più alienato rispetto al pensiero altrui, un senso di alienazione nato dalla distanza crescente tra me e gli altri. Mi sono via via abituato a tacere per evitare dibattiti, confronti, scontri che sapevo avrebbero solo dimostrato a me stesso questa spaccatura crescente. Mi sono disabituato a esprimermi, a interagire. Il risultato è stato l'inoltrarmi in uno sterile deserto di crescente solitudine.
Attualmente sto cercando, un passettino alla volta, a riabituarmi almeno a esprimermi, ma il problema di base rimane lo stesso, ovvero trovare persone con idee simili alle mie, un'impresa che, ogni giorno che passa, mi sembra sempre più difficile. Giunto a questo punto mi dico che ormai l'unica compagnia negli anni a venire (che poi mi auguro non siano molti) sarà la solitudine. Non è che me la sia cercata, la solitudine, è qualcosa in cui sono caduto un poco alla volta, un vortice in cui mi sono infilato senza nemmeno accorgermene, e solo troppo tardi ho capito che mi avrebbe inghiottito senza rimedio.

Originariamente inviata da incompresa88

La condizione in cui mi trovo me la sono cercata. Evita quello, evita quell'altro e il risultato è esattamente la solitudine. Ma come faccio se non mi va bene mai nessuno, mi stanco e preferisco starmene con i miei pensieri? Non è che la gente è a mia disposizione, è chiaro che si incazzano se non li cerco mai, non telefono, non esco, eccetera. Che poi a nessuno frega niente di me. Con tutti gli amici che hanno sai cosa gliene importa se io non li cerco più? E infatti ho ottenuto proprio quello che volevo (la solitudine), solo che non sono soddisfatta nemmeno così ma tanto non se ne esce.

Originariamente inviata da Hor

Io ho perso per strada le poche persone con cui riuscivo a interfacciarmi perché col passare del tempo ho radicalizzato tutte le idee che avevo sul mondo, la società, la realtà, eccetera. Mi sono sentito via via sempre più alienato rispetto al pensiero altrui, un senso di alienazione nato dalla distanza crescente tra me e gli altri. Mi sono via via abituato a tacere per evitare dibattiti, confronti, scontri che sapevo avrebbero solo dimostrato a me stesso questa spaccatura crescente. Mi sono disabituato a esprimermi, a interagire. Il risultato è stato l'inoltrarmi in uno sterile deserto di crescente solitudine.
Attualmente sto cercando, un passettino alla volta, a riabituarmi almeno a esprimermi, ma il problema di base rimane lo stesso, ovvero trovare persone con idee simili alle mie, un'impresa che, ogni giorno che passa, mi sembra sempre più difficile. Giunto a questo punto mi dico che ormai l'unica compagnia negli anni a venire (che poi mi auguro non siano molti) sarà la solitudine. Non è che me la sia cercata, la solitudine, è qualcosa in cui sono caduto un poco alla volta, un vortice in cui mi sono infilato senza nemmeno accorgermene, e solo troppo tardi ho capito che mi avrebbe inghiottito senza rimedio.

Originariamente inviata da Dr. Zoidberg

Esatto. La gente "normale" è completamente dipendente dalla compagnia delle altre persone. O almeno questa è l'impressione che ho io. Devono uscire sempre e comunque. Con Tizio, con Caio, con Sempronio...non importa! L'importante è non stare a casa.

Originariamente inviata da incompresa88

La condizione in cui mi trovo me la sono cercata. Evita quello, evita quell'altro e il risultato è esattamente la solitudine. Ma come faccio se non mi va bene mai nessuno, mi stanco e preferisco starmene con i miei pensieri? Non è che la gente è a mia disposizione, è chiaro che si incazzano se non li cerco mai, non telefono, non esco, eccetera. Che poi a nessuno frega niente di me. Con tutti gli amici che hanno sai cosa gliene importa se io non li cerco più? E infatti ho ottenuto proprio quello che volevo (la solitudine), solo che non sono soddisfatta nemmeno così ma tanto non se ne esce.

Originariamente inviata da Crepuscolo

La condizione in cui ti trovi ti può far comportare da stronza non è detto che tu lo sia. Mi è tornato in mente un pensiero che facevo da ragazzino, quando andavo a scuola dovevo attraversare tutti i giorni strade trafficate, ho notato che quelli con macchine costose mi facevano attraversare la strada più tranquillamente rispetto a quelli con macchine poco costose e vecchie (che spesso neanche si fermavano dove c'erano le strisce pedonali). La ho capito che probabilmente quelli non vecchie macchine scassate avevano una vita più stressante e brutta e quindi erano più nervosi, mentre quelli ricchi erano più rilassati. Quelli con le auto più costose erano persone migliori di quelli con le auto scadenti? No, è che si trovavano in una condizione diversa.