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Discussione: essersi resi conto tardi di aver chiesto aiuto Rispondi alla discussione
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28-07-2019 22:13
utopia?
Quote:
Originariamente inviata da milton erickson Visualizza il messaggio
Per te
Un’umanità meno condizionata dagli stupidi istinti.
Che invece gli psicoterapeuti invitano ad assecondare.
28-07-2019 22:00
milton erickson
Re: essersi resi conto tardi di aver chiesto aiuto

Quote:
Originariamente inviata da utopia? Visualizza il messaggio
Giusto per chi, per me o per lo psicoterapeuta?
Per te
28-07-2019 21:59
cancellato20852
Re: essersi resi conto tardi di aver chiesto aiuto

Quote:
Originariamente inviata da milton erickson Visualizza il messaggio
E secondo te uno psicoterapeuta ti obblgherebbe a desiderare questo? Non mi risulta
Nessuno ti obbliga a desiderare questo, ma tutti gli altri ti condizionano a questo.
28-07-2019 21:57
utopia?
Quote:
Originariamente inviata da milton erickson Visualizza il messaggio
E quale sarebbe lo stile di vita giusto? Non lo dico ironicamente, vorrei proprio capire meglio cosa intendi
Giusto per chi, per me o per lo psicoterapeuta?
28-07-2019 21:55
milton erickson
Re: essersi resi conto tardi di aver chiesto aiuto

Quote:
Originariamente inviata da v97s Visualizza il messaggio
Diciamo che gran parte delle persone ritengono uno stile di vita giusto/normale avere una grande vita sociale, non importa con chi o come ma basta che la si abbia, quindi uscire spesso o quasi tutti i giorni, vestirsi alla moda, vacanze, macchina, cioè seguire un copione prestabilito. Anche se fare ste cose non ti piace in realtà.
E secondo te uno psicoterapeuta ti obblgherebbe a desiderare questo? Non mi risulta
28-07-2019 21:47
cancellato20852
Re: essersi resi conto tardi di aver chiesto aiuto

Quote:
Originariamente inviata da milton erickson Visualizza il messaggio
E quale sarebbe lo stile di vita giusto? Non lo dico ironicamente, vorrei proprio capire meglio cosa intendi
Diciamo che gran parte delle persone ritengono uno stile di vita giusto/normale avere una grande vita sociale, non importa con chi o come ma basta che la si abbia, quindi uscire spesso o quasi tutti i giorni, vestirsi alla moda, vacanze, macchina, cioè seguire un copione prestabilito. Anche se fare ste cose non ti piace in realtà.
28-07-2019 21:03
milton erickson
Re: essersi resi conto tardi di aver chiesto aiuto

Quote:
Originariamente inviata da utopia? Visualizza il messaggio
Attualmente se penso alla psicoterapia mi viene in mente uno spreco di denaro dato a qualcuno che cercherà in tutti i modi di conformarti a valori e stili di vita che ritengo immorali/deresponsabilizzanti e/o, a seconda del terapeuta di turno, eccessivamente stakanovisti/ultra-competitivi.

In futuro cambierò improvvisamente mentalità e la penserò diversamente? Quel futuro sarà il "troppo tardi" di cui state parlando qua? Non posso saperlo ora.
E quale sarebbe lo stile di vita giusto? Non lo dico ironicamente, vorrei proprio capire meglio cosa intendi
28-07-2019 17:38
Masterplan92
Re: essersi resi conto tardi di aver chiesto aiuto

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Ad oggi, per il mio caso la psicoterapia ha solo valenza di sfogo non virtuale.Non mi mancano consapevolezze e non ho una prospettiva sbagliata.Lavorare sulle cose e migliorarle non è possibile.
Non penso che la psicoterapia sia del tutto inutile per tutti,anzi.
Per chi è troppo fissato e ostile serve a poco,cosí come per chi ha una situazione oggettiva di vita troppo compromessa e priva di possibilità concrete di miglioramento.
Ci sono disturbi destinati a peggiorare e per cui le cure psicologiche non hanno effetti.
Al massimo si può spegnere il cervello con potenti psicofarmaci, cosí invece di disperarsi in una vita di merda,si vegeta in una vita di merda.Ma quella vita rimane tale.
Stessa situazione
28-07-2019 14:54
DeadSoul
Re: essersi resi conto tardi di aver chiesto aiuto

Io questa avventura incominciai a 16 anni, anche se è da alcuni anni prima che stavo male. Ora ho 20 e mi trovo ancora dentro nella spirale, per carità, in qualcosa sono migliorata ma ho ancora pesanti deficit da risolvere, in primis la fobia sociale.
28-07-2019 13:16
utopia?
Re: essersi resi conto tardi di aver chiesto aiuto

Attualmente se penso alla psicoterapia mi viene in mente uno spreco di denaro dato a qualcuno che cercherà in tutti i modi di conformarti a valori e stili di vita che ritengo immorali/deresponsabilizzanti e/o, a seconda del terapeuta di turno, eccessivamente stakanovisti/ultra-competitivi.

In futuro cambierò improvvisamente mentalità e la penserò diversamente? Quel futuro sarà il "troppo tardi" di cui state parlando qua? Non posso saperlo ora.
28-07-2019 12:57
milton erickson
Re: essersi resi conto tardi di aver chiesto aiuto

Quote:
Originariamente inviata da matriX85 Visualizza il messaggio
Chi si trova come me in questa situazione, cioè aver fatto passare gli anni pensando di farcela a gestire il proprio malessere da soli, senza nessun aiuto di psicologi, psichiatri ecc, contando solo sulle proprie gambe.

Mi rendo conto di aver fatto questo errore, non mi sono reso conto che il malessere si cronicizzava sempre di più e mi si cuciva addosso in tutti questi anni che sono passati.
...
Chi di voi si ritrova in una situazione del genere?
Io ho fatto un percorso terapeutico una prima volta a 25 anni..ma più che il percorso è stata la volontà di affrontare i miei problemi a fare la differenza..infatti da li le cose sono iniziate a cambiare.

Sicuramente tornando indietro avrei affrontatto tutto prima (dal periodo del liceo in poi ) ma a che serve recriminare?

Non sono d'accordo comunque su quanti dicono che un aiuto terapeutico non serve a niente: affrontare un problema serve sempre..sul fatto che psichiatri e psicologi a molti non siano serviti ci credo: il fatto è che, come per molte situazioni, non è facile trovare la persona giusta. Sono sicuro però che a furia di cercare qualcuno in gamba lo si trovi
28-07-2019 11:56
cancellato20852
Re: essersi resi conto tardi di aver chiesto aiuto

Quote:
Originariamente inviata da matriX85 Visualizza il messaggio
Io penso che invece spesso anche noi stessi vogliamo fare finta di non vedere la dura realtà per come è veramente.
Ci si illude che le cose miglioreranno da sole, invece non è cosi, si vegeta, si aspetta un miracolo forse che spesso non arriva.
Da solo poi non ho combinato quasi nulla fino ad ora e gia anni fa era cosi probabilmente, mi sono solo voluto prendere in giro, e la prospettiva infatti lo ha dimostrato che negli anni sono peggiorato, magari senza rendermene conto forse è questo che mi ha fregato, più passavano gli anni più aumentava il malessere, magari in forma più subdola e anestetizzata, ma mi sentivo e mi sento sempre più ingabbiato dentro me stesso adesso.
Non so probabilmente sbaglio ma il rammarico c'è l'ho putroppo, certo che anche l'ambiente familiare avra' inciso e mi chiedo come in tutto questo tempo non si sono resi conto ancora tutt'ora della situazione, perché sminuiscono anche adesso il problema, ritenendo che non ho bisogno di andare in terapia e che vado solo a perdere tempo, quando potrei fare in un altro modo per risolvere i miei problemi.
Molte volte le cose non si accettano è vero, ma io penso anche che a molte cose o situazioni non ci sia soluzione, se una persona nasce con un determinato carattere c'è poco da fare, se tu non puoi fare concretamente una cosa perché non ne hai le capacità o la fortuna di poterla fare cosa si può fare? Pure io certe cose non le accetto, tipo il fatto di vivere in un luogo che non mi piace in una famiglia che si regge in piedi così, ma non avendo soldi concretamente come posso fuggire? Non posso.
Molte cose non dipendono da noi e non abbiamo potere su di esse. C'è il caso, la fortuna, la capacità, il contesto....secondo me conta più la seconda.
La verità è che le cose non cambiano mai da sole, se devono cambiare ci vuole fortuna e un minimo di nostro impegno, diciamo che il 20% lo facciamo noi uscendo di casa e l'80% lo fa' il caso o la fortuna.
Ma se non capita nulla non possiamo nemmeno disperarci, l'unica cosa che possiamo fare è sperare che un giorno non so come e non so quando, di trovare qualcuno di decente con cui stare, di un rapporto sano e vero.
Ovviamente dobbiamo fare un minimo la nostra parte non stando chiusi in casa.
28-07-2019 11:16
Mr.Ripley
Re: essersi resi conto tardi di aver chiesto aiuto

Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Ci sono secondo me due considerazioni da fare.
In sostanza ti direi di non crucciartene troppo, col senno di poi è facile dire qualsiasi cosa; se non hai cercato aiuto prima, delle due è lodevole che tu abbia provato a farcela con le tue forze. A mio parere è un fatto estremamente positivo di cui non solo non dispiacersi ma da considerare positivamente.

Io penso che invece spesso anche noi stessi vogliamo fare finta di non vedere la dura realtà per come è veramente.
Ci si illude che le cose miglioreranno da sole, invece non è cosi, si vegeta, si aspetta un miracolo forse che spesso non arriva.
Da solo poi non ho combinato quasi nulla fino ad ora e gia anni fa era cosi probabilmente, mi sono solo voluto prendere in giro, e la prospettiva infatti lo ha dimostrato che negli anni sono peggiorato, magari senza rendermene conto forse è questo che mi ha fregato, più passavano gli anni più aumentava il malessere, magari in forma più subdola e anestetizzata, ma mi sentivo e mi sento sempre più ingabbiato dentro me stesso adesso.
Non so probabilmente sbaglio ma il rammarico c'è l'ho putroppo, certo che anche l'ambiente familiare avra' inciso e mi chiedo come in tutto questo tempo non si sono resi conto ancora tutt'ora della situazione, perché sminuiscono anche adesso il problema, ritenendo che non ho bisogno di andare in terapia e che vado solo a perdere tempo, quando potrei fare in un altro modo per risolvere i miei problemi.
16-07-2019 07:09
Repatame
Re: essersi resi conto tardi di aver chiesto aiuto

Uppo solo perchè ho letto adesso: per quanto mi riguarda ho chiesto aiuto piuttosto presto ma per il mio tipo di problema davvero non capisco come la psicoterapia possa aiutarmi.

Alle volte penso che dovrei "lasciarmi andare" e spendere migliaia di euro in anni di "terapia" e magari imbottirmi pure di farmaci dagli effetti collaterali variegati, ma non mi sembra una prospettiva allettante.
20-06-2019 20:24
Fallen Ti capisco anche se ho solo vent'anni: da quando avevo sedici anni sono -quasi- in isolamento sociale. Dopo un periodo in cui sono successe cose gravi ho avuto un crollo nervoso, mi sono chiuso in casa e ho perso tutti gli "amici" che avevo. Ho passato anni a nascondere il problema, a ripetermi che, anche se stavo male, riprendere la vita di prima non avrebbe avuto senso. Ma in realtà non sapevo nemmeno io che fare, avevo accumulato talmente tanta sofferenza che non avevo già a quell'età più voglia di vivere. Ora sono in cura da uno psicoterapeuta, ma avrei dovuto cercare aiuto prima: gli anni di isolamento mi hanno cambiato in peggio.
20-06-2019 18:18
lonely heart
Re: essersi resi conto tardi di aver chiesto aiuto

Non ho ancora chiesto aiuto e credo che neanche lo farò, troppo imbarazzo, non ce la faccio. Ormai penso che sarebbe pure tardi, non so a cosa mi servirebbe perché in fin dei conti non so cosa voglio. Vivo la giornata, senza dare un senso alla mia vita, mi tocca accontentarmi di quello che ho perché non so affrontare le sfide, ho paura delle situazioni, ma soprattutto delle persone.
Parlo per me e non dico che dev'essere per forza tutto perduto anche per gli altri, se si prende la decisione di rivolgersi ad un terapeuta forse è perché si vuole davvero provare a stare meglio, se c'è questo intento perché non provare? Buona fortuna
20-06-2019 14:04
Lasker1868 La stessa cosa è capitata a me, già a 20 anni è stato troppo tardi, la mia situazione concreta era già irrimediabile anche se la psicologa o la psichiatra non l'hanno mai ammesso chiaramente. Peró, riflettendo con il senno di poi mi viene che forse nemmeno se avessi avuto uno psicologo che mi seguisse dall'età di 11 anni avrei potuto metterci una pezza perché la mia situazione mentale è sempre stata lo specchio del manicomio in cui sono cresciuto, quel manicomio che i miei genitori si ostinano a chiamare "casa". Io in questo ambiente ero già predestinato alla fobia, alla non-vita e alla sofferenza psichica.
20-06-2019 13:16
Teach83
Re: essersi resi conto tardi di aver chiesto aiuto

Prima dei 28/29 anni mi dicevo che io ero fatto così e non mi facevo domande anche se in cuor mio sapevo che qualcosa non andava , diciamo che ero focalizzato continuamente su altro.
Il mondo interiore e affettivo era evanescente, esistevano solo le cose esterne da me e "materiali", di facile interpretazione. Poi una notte mi sono svegliato di colpo nel letto, tutto sudato.
Avevo compreso che la gente stava facendo progressi ed io ero come bloccato in un limbo adolescenziale, penso che l'aver letto per curiosità la pagina facebook di qualche mio vecchio compagno abbia innescato la cosa.
Cominciai a capire che non era stato il problema neurologico a farmi licenziare anni prima, ma piuttosto le comorbilità di natura psicologica.
Anzi sono sicuro che la fobia sociale e i disturbi del movimento ( come per l'epilessia) sono correlati. Purtroppo sono andato troppo tardi dallo psicoterapeuta ( un anno fa) e non so più che fare ormai, mi manca solo lo psichiatra e poi le ho tentate tutte.
20-06-2019 12:45
incompresa88
Re: essersi resi conto tardi di aver chiesto aiuto

Io non ho mai chiesto aiuto, ma dubito sarebbe cambiato qualcosa visto il mio carattere. Sono orgogliosa, detesto essere aiutata e preferisco fare tutto da sola, anche se così facendo il percorso ovviamente è più difficoltoso. Penso anche che se non ci si sente pronti e non si crede nella terapia sia inutile farla.
Comunque, per i problemi che ho, su di me penso che la terapia avrebbe fatto ben poco e i farmaci ancora meno. Più che altro soffrivo per la mancanza di persone che mi capissero, non mi è mai importato molto di andare d'accordo col mondo intero o di liberarmi completamente dei problemi (anche perché li abbiamo tutti). Mi sono cucita addosso la maschera di una persona fredda e indifferente e ho cercato di tirare avanti in questo modo, soffrendo in silenzio per molti anni.
Distimica e fobica/evitante lo sarò sempre, ma l'ho accettato e ci convivo. Ammiro molto chi riesce a fare terapia, per me sarebbe impossibile sfogarmi con uno sconosciuto.
19-06-2019 15:17
CamillePreakers
Re: essersi resi conto tardi di aver chiesto aiuto

Sei ancora in tempo a chiedere aiuto.
Viceversa, non pensarci.
Non dipende secondo me tanto dall'età (se non si parla di adolescenti e pre-adolescenti...ma anche li) tanto quanto da quanto stai messo male e dal trovare o meno la persona giusta per fare terapia.
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