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Discussione: svegliarsi con la voglia di non esistere nel cuore Rispondi alla discussione
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07-04-2019 21:58
Baby Lemonade
Re: svegliarsi con la voglia di non esistere nel cuore

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Originariamente inviata da 834J01(3 Visualizza il messaggio
I soldi condizionano la nostra vita in un modo o nell'altro. Peró anche te ti accontenti le canarie , ho sentito parlare di fuerte ventura non ci sono mai stato peró se avessi la possibilità non ci penserei due volte...
Eh, non è tanto un "accontentarsi", ci vogliono comunque i soldi per partire e sostenersi all'inizio, prima di trovare un lavoro.
Nemmeno io ci sono mai stata, ma ne ho sentito parlare molto bene dai miei genitori (ci hanno fatto il viaggio di nozze) e da alcuni conoscenti. Pare che la qualità di vita sia ottima.
Chissà, forse un giorno riuscirò a cominciare una nuova vita in quei luoghi, magari con qualcuno di speciale, non so.. anche solo sognarlo, mi fa stare meglio.
07-04-2019 21:44
cancellato20535
Re: svegliarsi con la voglia di non esistere nel cuore

Quote:
Originariamente inviata da Baby Lemonade Visualizza il messaggio
Fuggirei volentieri, questa città è particolarmente deprimente, ma non ho i soldi necessari per farlo.
I soldi condizionano la nostra vita in un modo o nell'altro. Peró anche te ti accontenti le canarie , ho sentito parlare di fuerte ventura non ci sono mai stato peró se avessi la possibilità non ci penserei due volte...
07-04-2019 21:35
XL
Re: svegliarsi con la voglia di non esistere nel cuore

Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Non bisogna distaccarsi dalla tristezza, né avvicinarsi, ma osservarla, questo la trasformerà nei modi più vari, ma qualsiasi cosa diventi sarà più sana e genuina, avvicinandosi a sé stessi.
Distaccarsi, non distaccarsi, ma che significa?
Se io sono triste per dei motivi, perché certe cose non mi stanno poi tanto bene, non ho mica capito poi come si risolve la cosa.
Ho compreso che non mi stanno bene, ho compreso che non sono motivato abbastanza per cambiarle in certi modi accessibili ed altri modi non me ne vengono in mente per ora.
Che si fa poi?
Per quale motivo dovrebbe trasformarsi il mio malcontento?
Quest'idea che diventerà sicuramente altro non ho mica capito su cosa regge.
Il fatto che non ti identifichi col dolore ad una gamba e non sei il dolore della tua gamba, non ho mica capito cosa c'entra col fatto che poi questo dolore dovrebbe trasformarsi in altro.
E poi per quale motivo questo altro dovrebbe essere meno disturbante?
Nemmeno l'ho capito.
07-04-2019 18:30
Joseph
Re: svegliarsi con la voglia di non esistere nel cuore

Quote:
Originariamente inviata da Brisbian Visualizza il messaggio
.
Mi sembra siano due prospettive diverse, un conto è la questione di capire quanto sia giusto essere duri con sé stessi (come hai scritto nell'altro post) o quanto della tristezza sia vera e quanto invece ci sia un rapporto sbagliato con essa, un altro conto è identificarsi o meno con un'emozione (o con un pensiero, è la stessa cosa, come può essere una valutazione su di sé).

Nel primo caso è l'Io che gioca contro l'Io sul terreno dell'Io usando gli strumenti dell'Io (diventa un tira e molla nella palude, che magari può comunque essere utile) nel secondo caso è il Sé che gioca contro l'Io (tipo israeliani vs palestinesi, missili vs sassi, Fortunadrago vs palude).

Quote:
Originariamente inviata da Dahmer Visualizza il messaggio
E come si fa a maturare questo distacco?
Il distacco è l'effetto spontaneo che segue alla non identificazione. Se si cerca di realizzarlo in maniera diretta invece che indiretta si può solo rimuoverlo, creando una dissociazione malsana.

Atreyu non deve tornare indietro rispetto all'affettività nei confronti di Artax rimuovendola (azione diretta, che come ogni movimento sulle sabbie mobili porta ad affondare ancora di più) e raccontandosi che non gliene frega nulla (in quel caso poi alla fine il conto da pagare arriva, come ha scritto Brisbian), ma andare oltre riconoscendo che lui non è Artax e quindi (ma è un quindi spontaneo, risultato indiretto) non lo riguarda quello che gli accade.

Non bisogna distaccarsi dalla tristezza, né avvicinarsi, ma osservarla, questo la trasformerà nei modi più vari, ma qualsiasi cosa diventi sarà più sana e genuina, avvicinandosi a sé stessi.

Il Fortunadrago che arriva e lo porta via è altro da Atreyu, è colui che osserva e può volare perché osservando non si identifica (non si può guardare quello con cui ci si identifica e non ci si può identificare con quello che si guarda, se guardo qualcosa significa che non sono quella cosa) e quindi non è legato a niente, è fortunato perché come Gastone non cerca di realizzare niente direttamente e quindi realizza tutto indirettamente.
07-04-2019 16:05
cancellato20151
Re: svegliarsi con la voglia di non esistere nel cuore

Quote:
Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
se uno se ne ricorda significa che si è reso conto di stare dormendo e allora sogna lucidamente. Per uscirne bisogna rompere l'incantesimo, ma è dura, perché a quel punto è come rinunciare ad una parte di sé.
Io nella maggior parte dei sogni, sono consapevole di stare sognando ma non ne ho il controllo come in un sogno lucido.
Sono soprattutto incubi dai quali tento con tutte le mie forze di fuggire e svegliarmi.
07-04-2019 15:44
CamillePreakers
Re: svegliarsi con la voglia di non esistere nel cuore

Quote:
Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
Il punto è che nella palude c'è Artax, mica sé stessi. O si crea sempre di più una sana dissociazione interna fra osservatore ed emozione oppure sarà sempre un tira e molla stancante. La palude della tristezza è la palude dell'identificazione.

Ci si finisce dentro in modo inconsapevole perché l'emozione ipnotizza per convincere di essere lei (non può esistere senza di noi, ma noi possiamo esistere senza di lei). È come i sogni che uno non si ricorda mai come sono iniziati, se uno se ne ricorda significa che si è reso conto di stare dormendo e allora sogna lucidamente. Per uscirne bisogna rompere l'incantesimo, ma è dura, perché a quel punto è come rinunciare ad una parte di sé.
E come si fa a maturare questo distacco?
07-04-2019 15:37
Joseph
Re: svegliarsi con la voglia di non esistere nel cuore

Quote:
Originariamente inviata da Brisbian Visualizza il messaggio
.
Il punto è che nella palude c'è Artax, mica sé stessi. O si crea sempre di più una sana dissociazione interna fra osservatore ed emozione oppure sarà sempre un tira e molla stancante. La palude della tristezza è la palude dell'identificazione.

Ci si finisce dentro in modo inconsapevole perché l'emozione ipnotizza per convincere di essere lei (non può esistere senza di noi, ma noi possiamo esistere senza di lei). È come i sogni che uno non si ricorda mai come sono iniziati, se uno se ne ricorda significa che si è reso conto di stare dormendo e allora sogna lucidamente. Per uscirne bisogna rompere l'incantesimo, ma è dura, perché a quel punto è come rinunciare ad una parte di sé.
07-04-2019 13:07
cancellato20590
Re: svegliarsi con la voglia di non esistere nel cuore

Quote:
Originariamente inviata da SamueleMitomane Visualizza il messaggio
Perché ci sono persone che anche in condizioni del cazzo riescono a far valere le proprie giornate, e questa è una abilità fondamentale che noi non abbiamo imparato.
questa è una cosa che penso spesso, basta vedere su youtube, ho visto un ragazzino che senza braccia ha imparato a suonare la chitarra con i piedi!!!e la suona meglio di un casino di gente che ho sentito in questi anni! me compreso!!!
poi mi dico una cosa, che ognuno nasce quello che è, mi dico che evidentemente sono nato debole e la risolverei meglio andandomene per sempre, pazienza dico, sono nato così, e per me la vita non è così sacra come si dice, non ci vedo nessuna sacralità in una cosa che si può benissimo rifiutare, sembra un obbligo alla fine
07-04-2019 12:51
CamillePreakers
Re: svegliarsi con la voglia di non esistere nel cuore

Quote:
Originariamente inviata da SamueleMitomane Visualizza il messaggio
Si capisco cosa vuoi dire. È quello che vogliono tutti e di cui tutti hanno bisogno: che la vita si rinnovi e si rinfreschi. Invece a rinnovarsi sembra essere sempre la stessa miseria.
^this
07-04-2019 12:45
SamueleMitomane
Re: svegliarsi con la voglia di non esistere nel cuore

Quote:
Originariamente inviata da ChainsawCharlie Visualizza il messaggio
hai più che ragione caro samuele, e posso contraddirmi alla velocità della luce dicendo che si, è vero, le cose cambiano, magari mi si aggiunge un sintomo nuovo di quella malattia che dicevo, magari ho una nuova delusione per qualcosa, un due di picche, un tradimento in amicizia, tutte cose in più che si son mosse e che vanno avanti, allo stesso tempo però non è nulla di nuovo e nonostante non ci sia effettivamente una immobilità vera e propria, le cose rimangono sempre uguali
Si capisco cosa vuoi dire. È quello che vogliono tutti e di cui tutti hanno bisogno: che la vita si rinnovi e si rinfreschi. Invece a rinnovarsi sembra essere sempre la stessa miseria. È lo stesso motivo per cui io, tempo fa, odiavo il mio paese natale. Perché non c'è nulla da fare, non ci sono spazi aperti, mi fa rimanere ancora più bloccato in casa di quanto non lo sia già. Però il punto è che molto probabilmente sono le nostre prigioni interiori in primis a farci vedere tutto più buio di quanto non lo sia già. Perché ci sono persone che anche in condizioni del cazzo riescono a far valere le proprie giornate, e questa è una abilità fondamentale che noi non abbiamo imparato.
07-04-2019 12:14
DeadSoul Stamattina nemmeno svegliata: ho passato l'intera notte insonne.
07-04-2019 12:09
cancellato20590
Re: svegliarsi con la voglia di non esistere nel cuore

hai più che ragione caro samuele, e posso contraddirmi alla velocità della luce dicendo che si, è vero, le cose cambiano, magari mi si aggiunge un sintomo nuovo di quella malattia che dicevo, magari ho una nuova delusione per qualcosa, un due di picche, un tradimento in amicizia, tutte cose in più che si son mosse e che vanno avanti, allo stesso tempo però non è nulla di nuovo e nonostante non ci sia effettivamente una immobilità vera e propria, le cose rimangono sempre uguali
06-04-2019 22:59
SamueleMitomane
Re: svegliarsi con la voglia di non esistere nel cuore

Quote:
Originariamente inviata da ChainsawCharlie Visualizza il messaggio
scriverei anche io le stesse identiche cose, tranne una cosa, la curiosità. non sono più curioso di vedere cosa succede visto che non cambia nulla da tempi e tempori.
una cosa a cui penso spesso, essendo malato di una malattia abbastanza noiosa, è che mi ha beccato la malattia sbagliata, fosse stata un'altra a quest'ora magari stavo a godermi il caldo all'inferno e non a cagarmi dal freddo in ste cazzo di giornate piovose di merda
Questa considerazione è un'ennesima illusione del disagio interiore.
In realtà non c'è illusione più grande dell'immobilità delle cose.
Le cose mutano costantemente. Basta volgere lo sguardo nelle svolte più evidenti, ma come accade in quelle cose accade ovunque, a passi microscopici. Ed è un'illusione pure dannosa, come tutte le illusioni del resto: ci si può ritrovare ad affrontare un cambiamento totalmente impreparati ed impauriti.
06-04-2019 22:05
cancellato20590
Re: svegliarsi con la voglia di non esistere nel cuore

scriverei anche io le stesse identiche cose, tranne una cosa, la curiosità. non sono più curioso di vedere cosa succede visto che non cambia nulla da tempi e tempori.
una cosa a cui penso spesso, essendo malato di una malattia abbastanza noiosa, è che mi ha beccato la malattia sbagliata, fosse stata un'altra a quest'ora magari stavo a godermi il caldo all'inferno e non a cagarmi dal freddo in ste cazzo di giornate piovose di merda
06-04-2019 19:24
CamillePreakers
Re: svegliarsi con la voglia di non esistere nel cuore

Quote:
Originariamente inviata da the_Dreamer Visualizza il messaggio
Per me è esattamente lo stesso, non avrei altro da aggiungere.

Credo comunque di essere arrivato al capitolo finale.
Io son 6 anni che penso di aver ''toccato il capitolo finale''' e mai che si dica davvero la parola fine, mi son rotta il cazzo, non riesco nè a vivere come una persona normale, nè a rassegnarmi, nè a morire.
06-04-2019 18:36
cancellato20151
Re: svegliarsi con la voglia di non esistere nel cuore

Quote:
Originariamente inviata da Dahmer Visualizza il messaggio
sinceramente ogni giorno mi sveglio,
e ho la nausea.
la vita mi nausea.
mi sento solo male all'idea che riparta un'altra giornata, lo odio con il cuore.
vorrei essere morta 6 o 5 anni fa quando ci ho provato con più convinzione...c.risto con tutta la gente che muore,e vorrebbe vivere, dovevo campare io? ma è necessario?
mi trascino a stento in questa vita, e non la riesco ad accettare, non mi riesco a mettere via il fatto che su alcune cose è andata come è andata e non otterrò mai quello che desideravo. odio sta vita, mediocre.
dove ogni giorno bisogna alzarsi e sorbirsi intere giornate, anzi trascinarsi a fatica come zombie depressi attraverso le giornate. dove ogni cosa è difficile, frustrante, faticosa. se esistesse il pusante ''morte instantanea'' già da mo che l'avrei premuto. o forse no, perchè una parte di me è curiosa di vedere quello che succede. ma l'unica cosa che succede è che anno in anno divento più ''grande'' anno in anno divento più stanca. non c'è un anno in cui sono serena, non c'è. come se ne va un problema ne spunta un altro. ma al di là di quello...fosse quello sarebbe niente. è che proprio non vedo niente per cui aprire gli occhi, ogni cazzo di giorno e sorbirsi un'altra giornata inutile. mi fa peso tutto. è terribilmente stancante tutto. mi stanca tutto.
non so perchè sono qui, giuro, mi sono rotta.
e ogni anno è solo un nuovo anno in cui starò male, l'obbiettivo è il sopravvivere, ma per cosa?
Per me è esattamente lo stesso, non avrei altro da aggiungere.

Credo comunque di essere arrivato al capitolo finale.
06-04-2019 18:21
CamillePreakers
Re: svegliarsi con la voglia di non esistere nel cuore

raga purtroppo mi ero persa delle risposte, nel ssenso non ho risposto...
ho avuto anche malattie fisiche e siccome ci hanno messo una vita a capire cosa ho pensato di tutto, che fosse cancro etc...stavo malissimo...non ho solo problemi psicologici ma anche problemi ''concreti''.....che però mi rendono solo più disperata, ma davvero. grazie a tutti per la vicinanza e il supporto.
06-04-2019 18:04
Guybrush
Re: svegliarsi con la voglia di non esistere nel cuore

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Originariamente inviata da JericoRose Visualizza il messaggio
non voglio sminuire i problemi psicologici e la sofferenza mentale perchè io ho vissuto e vivo tuttora la sofferenza psicologica e non voglio sembrare una persona superficiale, voglio solo dire che non siamo poi così sfortunati come pensiamo rispetto ad altre persone e anche se non abbiamo una vita favolosa dovremmo essere contenti di poter condurre la nostra esistenza merdosamente si, ma "tranquillamente".
Anche a me certe volte assale la paura di ammalarmi. Ma la fortuna di essere per il momento in salute non mi stempra per nulla la depressione perchè pensare che dopo tutta questo schifo possa anche beccarmi il cancro mi fa stare ancora più di merda.
06-04-2019 16:33
Masterplan92
Re: svegliarsi con la voglia di non esistere nel cuore

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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Questa cosa non è sicura, se una persona ha osservato le regole sociali e dell'esistenza e dentro a queste non vede cosa possa riuscire a crearsi che le stia bene deve solo sperare di essersi sbagliata rispetto a queste regole.
Poi però parli con Tizio e direttamente o indirettamente le riconferma le stesse regole, parli con Caio e capita lo stesso, e questo altrove dove creare questa via di fuga poi sembra allontanarsi sempre di più come il punto di fuga prospettico delle parallele.
Puoi camminare all'infinito verso questo punto, dopo vari tentativi ti rendi conto che non lo raggiungerai mai se le cose stanno messe così.
06-04-2019 16:02
CamillePreakers
Re: svegliarsi con la voglia di non esistere nel cuore

Quote:
Originariamente inviata da 834J01(3 Visualizza il messaggio
Mi chiedo alle volte perché si pensa alla via di fuga della morte quando basterebbe fuggire dal proprio ambiente...
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Originariamente inviata da 834J01(3 Visualizza il messaggio
Esperimenti medici sulla vita di altre persone li disapprovo
Subisci troppo il giudizio altrui(e non solo)e poi ti autogiudichi in base non so quali criteri, la famiglia purtroppo non c'é la scegliamo é bisogna trovare un compromesso, peró come per altre situazioni si hanno tre possibilità accettazione,cambiamento della situazione e abbandono della situazione. I sogni alle volte va bene averli altre volte no perché quando non si avverano si deve fare i conti con il fallimento.
Quello che lasci trasparire di piú é che pare che ti sei bloccata per i fallimenti subiti o perché c'é qualcuno che ti frena... Vivi una vita che non hai scelto te.
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Originariamente inviata da 834J01(3 Visualizza il messaggio
Purtroppo non esiste una vita senza problemi dipende che visione avete delle cose. Vuoi farla finita? Ma non sarebbe meglio desiderare di voler vivere come sognato?
Piangi sfogati pure ma poi tirati su
Ragazzi io sono pragmatica.
Non riesco ad ammazzarmi per ora.
Purtroppo dico.
Quindi ''tiro fuori le palle'' e mi sforzo di andare avanti e fare cose anche se sto a pezzi, ma veramente a pezzi.
Vado avanti a psicofarmaci e forza di volontà.
Ma sono stanca.
Non so chi sono.
Non so dove vado.
Sì tiro fuori le palle ma per andare dove?
Poi per me avere un progetto a lungo termine è tremendo, io sono senza passato e senza futuro dentro, mi sembra di non fare niente quando non ho una gratifiazione immediata, è difficilissimo poi cambio 1000000 volte idea.
Io faccio entrambe le cose, cerco di cambiare le cose e penso alla morte, contemporaneamente.
Mi maledico per quando ho deciso di scappare completamente nelle droghe (anche pesanti) e mi sono slatentizzata questo ''simpatico'' disturbo.
Boh non so che fare.

Sono ostacolata dall'esterno, dall'interno e sì mi giudico molto...ma forse non abbastanza.

Comunque sono 5 anni che vorrei morire, a sprazzi eh, non sempre.
Ma penso di essermi rotta dentro.
In un certo son diventata già morta, solo che cammino.
Sono lo spettro della persona che potevo essere.
Non capisco cosa mi trattenga dal chiuderla davvero.
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