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Discussione: Le relazioni. Sentimentali e non. Rispondi alla discussione
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14-12-2018 08:24
XL
Re: Le relazioni. Sentimentali e non.

Quote:
Originariamente inviata da Da'at Visualizza il messaggio
Lavorando sulla tua sicurezza potresti imparare a gestire situazioni in cui attualmente la conflittualità fra te e gli altri si inacuisce.

Ma lavorare sulla propria sicurezza in concreto che significa?
Cosa si dovrebbe fare concretamente?

Se tu dovessi darmi delle istruzioni per lavorare su questa sicurezza che istruzioni mi daresti?

Hai fatto l'esempio del cane piccolo, io ci ho pensato e ripensato e penso che al cane piccolo probabilmente conviene comportarsi in modo più minaccioso proprio perché è piccolo.
Se il cane piccolo dovesse lavorare sulla propria sicurezza su cosa dovrebbe lavorare?
Io credo che finché resta piccolo, di quell'insicurezza (direi ontologica) non se ne può liberare, la sua stazza rappresenta un destino, se si comportasse come il cane grande rischierebbe seriamente di prenderle e subire ancora più danni, non è che migliorerebbe la sua situazione con questa strategia, a meno che non si svegliasse l'indomani con le sembianze di un San Bernardo.

Alcuni animali sono effettivamente più aggressivi e minacciosi di altri, però poi se si osservano bene le cose, questa strategia non è completamente folle perché non possiedono certi sistemi di difesa e nemmeno sistemi di seduzione sociale simili ad altri.
Un serpente non può di certo comportarsi come un cucciolotto date le sembianze, e non può di certo far leva sulla stazza o la capacità di fuggire velocemente, così la natura l'ha dotato di un'arma, il morso velenoso, e si gioca quest'arma proprio mostrando un'ostilità ed un'aggressività fuori dalla norma.

Per questo talvolta si paragonano delle persone a questi animali quando si comportano in modo particolarmente aggressivo, minaccioso e reattivo.

Gli esseri umani sono abbastanza simili, ma non sono di certo uguali, fossero fatti tutti con lo stampino penserei che sarebbe logico che si comportassero tutti ugualmente e converrebbe a tutti comportarsi così, siccome le cose non stanno così io spesso non se se sia corretto suggerire a Tizio di comportarsi come Sempronio se non si è sicuri che Tizio sia molto simile a Sempronio.
09-12-2018 15:14
Da'at
Re: Le relazioni. Sentimentali e non.

Credo che dovresti affrontare questa difficoltà ad accettare gli altri, perché mi sa di strategia difensiva. Mi pare un meccanismo maladattivo, probabilmente creatosi durante la tua giovinezza, per preservarti dalla delusione dell'altrui rifiuto.

Tutti abbiamo dei difetti, te e me compresi; e ciononostante la cosa non ci deve rendere necessariamente disprezzabili.
Non dico che ti devono star simpatici tutti di default; ma il fatto che già parti dal presupposto opposto dà da pensare.

Inoltre, in un rapporto sano non ci dev'essere competizione fra te e gli amici del partner per l'attenzione. Questa viene ripartita in maniera naturale (altrimenti il senso stesso della relazione verrebbe meno).

Lavorando sulla tua sicurezza potresti imparare a gestire situazioni in cui attualmente la conflittualità fra te e gli altri si inacuisce. Con maggior sicurezza e fiducia in te stesso riusciresti più facilmente a interagire con persone con cui non sei d'accordo su specifiche questioni, senza farne un dramma (magari ad esempio lasciando perdere quelle questioni e passando ad argomenti più accomunanti). Hai presente i cani piccoli quanto sono abbaiosi? Ecco, questa è l'insicurezza che produce un senso di ostilità. Se invece sei sicuro di te ti comporterai come un cagnone. Abbaiando poco, comportandoti festosamente quando serve e stando all'erta quando è opportuno. E "mordendo" nel caso sia necessario farlo
09-12-2018 09:21
Boston
Re: Le relazioni. Sentimentali e non.

Secondo me non è corretto vederla come competizione tra te e i suoi amici... Deve essere il tuo partner a saper gestire questo equilibrio nelle uscite in compagnia.
Se ci tiene che tu ci sia anche quando esce con gli amici, deve però tenere conto del fatto che tu non li conosci bene quanto lui e fare in modo che tu non ti senta in disparte.
09-12-2018 00:58
Keith
Re: Le relazioni. Sentimentali e non.

Io non avrò mai più storie, quindi almeno questo problema non ce l'ho

Io però gli amici della mia donna sarei per il conoscerli.. come anche i genitori, etc. conoscerli.. poi si valuta.
Certo per gente tipo me che teme i confronti e ne uscirebbe perdente praticamente sempre.. è un mezzo dramma, ma magari si conosce pure qualcuno simpatico..non è detto che la gente sia sempre da buttare via.
Poi se non mi garbano e lei ci vuole uscire da sola è liberissima di farlo.. anche se poi troppa libertà.. capisci a me.. sempre meglio controllarli sti amici.. io dei maschi non mi fido, e meno che mai degli amici maschi
09-12-2018 00:41
Ogard
Re: Le relazioni. Sentimentali e non.

Ti racconto la mia esperienza ma non credo possa contribuire molto dato le peculiari circostanze:

Ho conosciuto la mia ex durante un periodo difficile (suo) e stava cominciando ad allontanare le persone, quindi ero io quello che spingeva perché uscisse e stesse con persone a lei affini. Alla fine è stata più lei a frenquentare il mio gruppetto di amicizie e questo ha reso molto difficile per me lasciarla, non volevo che smettendo di frequentare me perdesse quelle poche persone "positive" che aveva attorno.
08-12-2018 18:04
Lasker1868 Come hai detto tu, qui sul forum ci sono molti che non hanno gruppi di amici o altri tipi di relazioni sociali, io sono uno di questi e ti posso dire che dall'impressione che mi sono fatto se una persona è in tali condizioni le sarà estremamente difficile anche trovare un partner e questo va aldilà di tutti i vari problemi legati ad ansie e fobie varie, se la persona di cui uno di noi si dovrebbe innamorare è normale ed estroversa come potrebbe mai essere attratta da chi ha un carattere e soprattutto una storia personale estremamente diversa dalla sua? Quando si fa conoscenza prima o poi dovrà per forza venire fuori l'argomento amicizie e se l'altra persona viene a sapere che il sottoscritto si trova praticamente isolato da questo punto di vista è ovvio che storcerà il naso cominciando a nutrire diversi sospetti.
Io comunque se avessi un partner e lei volesse che frequentassimo insieme i suoi amici non esiterei ad acconsentire anche perché nel mio caso avere un partner (normale) sarebbe già di per se una cosa miracolosa ed irripetibile quindi non importerebbe più di tanto cosa faremmo insieme, io sarei contento comunque.
08-12-2018 15:53
cancellato19951 Ritengo che per una persona le amicizie siano importantissime. Alcune vanno e vengono mentre altre sono vere e proprie relazioni di condivisione profonda. Una persona sana non dovrebbe mai rinunciarvi per assecondare i capricci del proprio partner.
Stabilito questo assioma, il fatto stesso che la persona che frequenti voglia condividere con te le sue amicizie é una buona cosa. Indica che di te non si "vergogna" e, per quanto possa essere una dinamica prettamente adolescenziale, non è così raro che accada anche tra adulti. Se poi gli amici della tua partner sono veri "amici" avranno una gran voglia di conoscerti senza giudicarti. Per cui dico che, se tu riuscissi a vederla così, non dovresti avviarti a questi incontri con un carico d'ansia eccessivo perché di fatto di ostilità, almeno all'inizio, non ce n'è proprio.
Poi oh, le persone si piacciono oppure no... e questo ha tante motivazioni. Se ti capita di conoscere qualcuno che non sopporti parlane con lei. Se non riesci ad esempio a mascherare evidenti segni di fastidio, che poi si ripercuotono sull'umore del gruppo e del partner... Ecco allora ne DEVI parlare.
Portare fastidio in giro, cercare di volere la compagna tutta per sé e chiudersi in una dinamica di coppia molto serrata è un gioco al massacro.
Certo tu non sei obbligato a vedere gente che non vuoi... e neanche lei è obbligata a rinunciarvi. Con tutto ciò che ne consegue. La vita è un equilibrio.
08-12-2018 14:26
cancellato2824
Re: Le relazioni. Sentimentali e non.

Se la domanda e' solo per una relazione ipotetica eviterei di fasciarmi la testa prima del tempo, magari e' fobica, magari preferisce te agli amici, magari gli amici son simpaticissimi e sei felice di finalmente venir inserito in un gruppo o comunque col tempo apprezzi ti abbia fatto uscire dal tuo isolamento, insomma non puoi saperlo.

Personalmente...uhm, si' l'idea un po' mi stressa, ma diciamo che piu' che altro mi stressa che abbia a che fare con altre creature lui, fosse un gattino e come unico termine di confronto avesse me preferirei ma non sarebbe giusto (poi forse anche io mi stuferei, mi parrebbe meno interessante).
Gli amici.. boh, si parte dall'idea che la persona che ami non sia del tutto idiota e se tiene a quelle persone allora non saran poi cosi' terribili.
Poi magari il feeling non c'e' ma quello puo' capitare anche coi genitori e parenti, il che soprattutto se la relazione si fa seria puo' diventare un problema ancor piu' rilevante.

Se non ti trovi con i suoi amici e' tuo diritto farlo presente alla persona e comunque non andarci insieme, si vedra' se si trova un accordo, normalmente si preferisce il partner agli amici, spesso si dice " se non vuoi venire fa nulla io vado ci vediamo poi" visto che normalmente non si vuole comunque rinunciare almeno totalmente agli amici, ma non ci si lascia, usualmente si diradano ( a volte in maniera drastica) gli amici.

Insomma riassumendo tu non sei il suo oggetto tipo borsina che l'altra persona possa pretendere di portarsi nelle sue uscite e da parte sua l'altra persona non e' il tuo gattino che puoi tener chiuso in casa e ha a che fare solo con te.
Si e' persone e se ci si ama e c'e' la volonta' si trovano dei compromessi e punti d'incontro, ovviamente se non si e' troppo dissimili e' piu' facile.

Quote:
Conoscendomi penso che sopporterei il tutto perché non vorrei perdere quella persona. Ogni uscita con quelle persone sarà infernale ma non posso evitarle. Non vorrei deludere il mio partner rifiutando i suoi amici.

ci si parla
con gentilezza si esprimono i propri dubbi, timori, gusti e facilmente l'altra persona cerchera' di venire un po' incontro
parlare non fa mai male, dicono che il dialogo sia essenziale affinche' una relazione possa durare
anche perche' come non hai il coraggio di dirgli degli amici non hai neanche il coraggio di dire che ti da fastidio che fumi in casa, che odi il sushi che vuole sempre andiate a mangiare, che la pettinatura che si fa ultimamente ti fa passare tutta l'attrazione ecc. ecc. come pensi di poterci sopravvivere insieme a lungo?
08-12-2018 14:23
bukowskiii
Re: Le relazioni. Sentimentali e non.

Quote:
Originariamente inviata da Hazel Grace Visualizza il messaggio
anche perché non fa bene alla coppia stare sempre chiusa in casa e non avere scambi col mondo esterno
motivo per cui le mie storielle sono finite
08-12-2018 14:23
claire
Re: Le relazioni. Sentimentali e non.

Sono infrequentabile.
E ormai manco mi interessa piú frequentare.
08-12-2018 13:47
Hazel Grace
Re: Le relazioni. Sentimentali e non.

io ci uscirei ogni tanto, alla fine non credo siano tutti così stronzi e farei contenta anche la ragazza, anche perché non fa bene alla coppia stare sempre chiusa in casa e non avere scambi col mondo esterno
08-12-2018 13:06
alien boy In effetti la prima cosa che mi viene da pensare è che mi vergognerei. Mi vergognerei specialmente per lei.
La cosa migliore sarebbe essersi conosciuti frequentando già quel gruppo di persone. Anche se dipende, in quel caso potrebbero esserci delle influenze negative verso il concretizzarsi della storia, del tipo 'non ti vorrai mettere mica con Tizio?'.
Conoscerne una senza vita sociale e amici potrebbe essere una soluzione. Un po' estrema e improbabile. Meglio se si avesse la fortuna che i suoi amici siano tipi per qualche motivo fobic-friendly (ad esempio con caratteristiche anche loro simili). Anche un raduno di fobiasociale.com potrebbe essere un punto di partenza
08-12-2018 12:43
Franz86
Re: Le relazioni. Sentimentali e non.

Un rifiuto integrale può essere logorante per il rapporto, la soluzione secondo me più saggia è trovare una qualche soluzione di compromesso, come frequentare queste persone in occasioni particolari ( in cui si parli meno, dato che il problema è quello come, che ne so, passeggiate in giro, uscite al cinema, in modo da soddisfare la domanda del partner di interazione sociale schivandone gli aspetti per noi più stressanti ), od operare una selezione ed accettare la compagnia solo delle persone più "sopportabili" nella cerchia.

Certo che se risultano tutte ugualmente insopportabili qualche domanda è il caso di farsela, perché se sono amiche del proprio partner dovrà pur esserci una certa affinità, quindi, per quanto magari evitiamo di guardarlo, potrebbe esserci un lato dell' altra persona che, più o meno alla lunga, potrebbe finire per riuscirci altrettanto insopportabile ( o viceversa, potremmo diventare noi gli intollerabili ).
08-12-2018 12:30
cancellato15324
Re: Le relazioni. Sentimentali e non.

Quote:
Originariamente inviata da Laurence Visualizza il messaggio
Voi invece? Cosa consigliate di fare in una situazione di questo tipo?
Anzi, come vi comportereste in una situazione del genere?
Problema che ho avuto tutte le volte.
Eh, scendo a compromessi, rifiutare sempre no perchè il partner ci rimane male, ma nemmeno andare sempre e comunque perchè non ne ho voglia. Venirsi incontro mi sembra l'opzione più valida in questi casi.
08-12-2018 12:21
Maca Io ho sempre l’ansia di conoscere gli amici di un ipotetico lui (lavoro di fantasia perché tanto il lui in questione non mi caga). Ovviamente perché sarei sottoposta al loro giudizio.

Però sarebbe un peccato rinunciare a provarci solo per questo
08-12-2018 10:56
Saturnino
Re: Le relazioni. Sentimentali e non.

In questi casi probabilmente la soluzione migliore sia trovare un accordo con il proprio partner...meglio parlarsi in modo chiaro e vedere delle possibili soluzioni.
Sopportare delle persone che non ci piacciono per far contento qualcuno..alla lunga diventa troppo frustrante.
08-12-2018 10:17
Ropuntoze
Re: Le relazioni. Sentimentali e non.

Comprendo la tua difficoltà ad interagire con altri gruppi di persone (specialmente se non affini alla tua natura), ma perché non parlarne direttamente con il partner? Vi conoscete da abbastanza tempo per aver affrontato temi più personali e delicati come la fobia sociale quindi l'imbarazzo dovrebbe essere ormai relativo; tra l'altro, da come scrivi, il sentimento non è infondato quindi se lo farai presente non dovrebbero nascere screzi.
Personalmente farei quello che ho sopra riportato senza eccessivi fronzoli e, in caso non dovesse andare come sperato, vedilo come una sorta di esperimento per testare quanto lui/lei tenga a te.

V.
08-12-2018 10:06
XL
Re: Le relazioni. Sentimentali e non.

Se una persona che conosco inizia a far pressioni di qualsiasi tipo per farmi fare cose che non gestisco affatto bene, è molto probabile che questa relazione durerà poco nel mio caso.
08-12-2018 08:02
Crepuscolo Io innanzitutto cercherei una ragazza simile a me con pochi amici intimi in modo da ridurre il problema. Ma nel caso che dici tu penso che cercherei di non avere nessun contatto con i suoi amici, alla fine sono i suoi, perché devono essere anche i miei? Quando sta con loro non sta con me e quando sta con me non sta con loro.
08-12-2018 07:51
Masterplan92
Re: Le relazioni. Sentimentali e non.

Non me ne intendo
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