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Discussione: Una teoria marxista sulla scuola Rispondi alla discussione
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16-09-2018 14:36
Zucchina88
Re: Una teoria marxista sulla scuola

A scuola ero isolata sia dal punto di vista sociale che da quello collaborativo.
Non studiavo niente e stavo sempre zitta; mi interessava poco o niente.

In pratica così come non sono riuscita a integrarmi nella mia classe, non riuscirò a integrarmi in ambito lavorativo (ecco spiegato tutto )

Se potessi cambiare la scuola:
-la renderei più pratica e meno nozionistica (insegnare un mestiere)
-incentrerei l'educazione sulla qualità umane più che sulle teoriche (spirito di collaborazione, integrazione, senso del gruppo..)
-aggiungerei materie come economia, politica, psicologia ecc..
16-09-2018 11:29
varykino
Re: Una teoria marxista sulla scuola

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Originariamente inviata da E. Scrooge Visualizza il messaggio
Ah dimenticavo. Se avete voglia sentitevi pure liberi di scrivere cosa cambiereste per migliorare la scuola.
eliminerei la competizione e i voti , nel senso leverei i voti numerici e metterei dei voti più articolati che servono a spiegare dove effettivamente uno ha sbagliato e suggerimenti per migliorarsi .... eliminerei tutta la componente dei punteggi , che vedi sti ragazzi che passano il tempo a calcolare se vengono bocciati o no per mezzo punto o robe cosi .... dovrebbero pensare a quello che studiano non a salvarsi il culo o cmq a fare calcoli per sapere che tipo di futuro gli aspetta .... sarei piu rigido sull educazione e il rispetto , pene severe per mancanza di rispetto verso chiunque ... chi si comporta male è fuori senza eccezioni .... si dovrebbe in generale creare un clima di apprendimento e discussione rilassato non un clima di terrore psicologico come spesso avviene , ma appunto è utopia perchè la scuola serve a far mangiare gli statali frustrati dalla monotonia del loro lavoro e far decidere a sto branco di annichiliti il futuro dei giovani
16-09-2018 11:14
E. Scrooge
Re: Una teoria marxista sulla scuola

Ah dimenticavo. Se avete voglia sentitevi pure liberi di scrivere cosa cambiereste per migliorare la scuola.
16-09-2018 11:07
varykino
Re: Una teoria marxista sulla scuola

che è vero è cosi ... la scuola nn è per aprire le menti ma per addestrare la gente a ingoiare merda ..... e siamo arrivati a un punto che se lo dici a uno che ci crede nella scuola , ti risponde che è giusto perchè il mondo funziona cosi pensa che merda hahah
16-09-2018 10:35
E. Scrooge
Una teoria marxista sulla scuola

Oggi non so perché sono andato a rileggermi, sul mio vecchio manuale di sociologia, il capitolo dedicato all'istruzione. Con sorpresa ho ritrovato un bel paragrafo dedicato ad una teoria che, quando la scopersi, nel 2016 credo, cambiò davvero in me il modo di percepire l'istituzione scolastica.

La teoria di cui parlo è quella di Bowles e Gintis (espressa in un lavoro risalente al 1976, che non ho letto per intero perché introvabile); secondo tale teoria le scuole sarebbero sì agenti di socializzazione, ma solo nel senso che assolverebbero al compito di produrre il tipo di lavoratore voluto dalle imprese capitalistiche. Secondo gli autori i sistemi educativi non si limiterebbero a trasmettere informazioni utili al fine di svolgere una determinata attività lavorativa, ma plasmerebbero l'intera personalità del discente in funzione di ciò che le imprese richiedono.

"La struttura dei rapporti sociali a scuola non solo abitua lo studente alla disciplina del posto di lavoro, ma sviluppa quelle forme di comportamento personale, quei modi di presentarsi, quell'immagine di sé che costituiscono gli ingredienti fondamentali richiesti perché i singoli siano considerati adatti al lavoro. In particolare, i rapporti sociali nella scuola - tra amministratori e docenti, tra docenti e studenti, tra gli stessi studenti e tra gli studenti e il loro lavoro - riproducono la divisione gerarchica del lavoro." [Schooling in Capitalist America: Educational Reform and the Contradictions of Economic Life]

Questa tesi, di derivazione marxista, si basa sul principio di corrispondenza tra il modo in cui gli studenti devono svolgere il proprio lavoro, cioè i compiti, e il modo in cui i lavoratori dipendenti, nel mondo del lavoro, devono invece svolgere il loro; la scuola risulterebbe quindi come una specie di centro di addestramento per lavoratori dipendenti. Tale ipotesi può anche essere definita come teoria del programma occulto; essa analizza infatti l'istruzione, non tanto dal punto di vista del contenuto, ma dal punto di vista della forma o struttura (appunto il cosiddetto programma occulto, ossia un insegnamento che non viene impartito a livello cosciente, ma che risulta implicito nell'organizzazione e nelle procedure scolastiche). In altre parole non viene posto sotto analisi il pacchetto di informazioni che viene impartito (il contenuto), ma il modo in cui quel pacchetto viene impartito (la forma). Il programma occulto (la forma) sarebbe quindi il mezzo traverso il quale gli scolari apprenderebbero ad accettare la disciplina, la gerarchia dell'ordine capitalistico e la passività verso lo status quo.

Quali sono le vostre opinioni in merito?



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