FobiaSociale.com  
     

Home Messaggi odierni Registrazione Cerca FAQ Messaggi odierni Segna i forum come letti
 
Vai indietro   FobiaSociale.com > Psico Forum > Ansia e Stress Forum > L'energia del fobico: raccolta di ipotesi
Discussione: L'energia del fobico: raccolta di ipotesi Rispondi alla discussione
Il tuo nome utente: Clicca Qui per loggarti
Verifica immagine
Inserisci le lettere o i numeri (o entrambi) nell'immagine che visualizzi qui a destra.

Titolo:
  
Messaggio:

Opzioni addizionali
Opzioni varie

Visualizza l'argomento(prima i nuovi)
12-06-2018 19:21
anahí
Re: L'energia del fobico: raccolta di ipotesi

Una cosa simile è che certe volte mi sembra di non avere nulla da dire nelle situazioni sociali (o anche quando posto sul forum), ma in realtà è più un censurare in continuazione ciò che mi verrebbe l'impulso di dire. Certe volte si censura con così tanta facilità che non si percepisce neanche quell'impulso iniziale a dire qualcosa. Io per esempio sto provando ogni volta che mi sento ammutolita a pensare (o durante la situazione o dopo): che cosa ho censurato che mi sarebbe venuto spontaneo dire?

Un'altra cosa che mi viene in mente è che non riesco proprio a non vivere un disaccordo altrui come un attacco. Un attacco che annichilisce direttamente invece che dare il via a un dibattito perché proprio non sento di avere nessuna forza di contrattaccare. Spesso neanche ho la chiarezza mentale di capire qual'è la mia opinione durante la conversazione, prevale il bisogno di farsi eco dell'altro.
12-06-2018 15:54
varykino
Re: L'energia del fobico: raccolta di ipotesi

Quote:
Originariamente inviata da ~~~ Visualizza il messaggio
Faccio veramente fatica a risponderti perché non capisco di che parli. Sei un hikikomori? Non esci mai di casa?

Mi pare che lavori, avrai a che fare con gli esseri umani in qualche modo.

Come capita a te può capitare agli altri, a chi ha impegni, a chi cerca di dedicarsi a qualcosa, a chi deve occuparsi di un famigliare, chi deve fare commissioni, qualsiasi cosa...


Io ho avuto un periodo di isolamento piuttosto pesante ed è comunque capitato che vennisse gente in casa ed è stato abbastanza triste ritrovarsi a doversi nascondere in casa propria. Cioè non è che si evita tutto e il problema magicamente scompare.

Non si parlava solo di amicizie, io parlo di essere con gli altri in generale in qualunque contesto. A casa, in strada, sui mezzi pubblici, nei negozi, a lavoro, all'università, dove ti pare...
Non lo so non so spiegarlo non fa niente , ho superato pure io paure , isolamento e non isolamento , non lo so nn cambia niente se fai o non fai una cosa, forse e' depressione boh , non mi sento mai migliore perche' ho fatto una cosa o peggiore perche' non so farla boh invece forse serve provare ste cose. vabbe lasciamo sta , e' un altro discorso

Inviato dal mio U13 utilizzando Tapatalk
12-06-2018 15:40
~~~
Re: L'energia del fobico: raccolta di ipotesi

Quote:
Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
Come nella realtà fisica spingendo un oggetto non si inizia a muoverlo fino a che non si raggiunge una certa forza anche in quella mentale ci possono essere cose che non cambiano fino a che non si è raggiunta una certa soglia. È qualcosa di cui tenere conto quando si cerca di capire cosa è utile o meno.

Un esempio un po' attinente al topic è quello dei casi estremi di astenia in cui si fa fatica a fare anche un solo passo senza che ci sia una causa fisica, e serve uno sforzo molto grande per riuscire a sbloccarsi. A quel punto è come far saltare una diga, ma prima di arrivarci non ci sono periodici parziali miglioramenti.
Esistono esempi su come si può raggiungere la forza necessaria?
12-06-2018 15:37
~~~
Re: L'energia del fobico: raccolta di ipotesi

Quote:
Originariamente inviata da varykino Visualizza il messaggio
nn capisco cosa nn capisci , mi pare che altri han capito che intendevo e nn mi pare il caso di rimanerci di sasso o esterefatti o scandalizzati boh.

alla fine era anche un complimento del fatto che rimango stupito dalle tante sollecitazioni e legami che avete pur essendo fobici , cosa che io per es non ho con tutto che ho un 1 percento delle paure di molti di voi , fine ... era chiaro.

almeno voi ci provate e credete nel cambiamento.

se uno evita ste cose smette anche di soffrire , invece voi preferite non evitarle e sbatterci la testa ecco .

Sono da forum evitanza.com io forse ,e certe cose mi sembrano contraddizioni, quando magari non lo sono.
Faccio veramente fatica a risponderti perché non capisco di che parli. Sei un hikikomori? Non esci mai di casa?

Mi pare che lavori, avrai a che fare con gli esseri umani in qualche modo.

Come capita a te può capitare agli altri, a chi ha impegni, a chi cerca di dedicarsi a qualcosa, a chi deve occuparsi di un famigliare, chi deve fare commissioni, qualsiasi cosa...


Io ho avuto un periodo di isolamento piuttosto pesante ed è comunque capitato che vennisse gente in casa ed è stato abbastanza triste ritrovarsi a doversi nascondere in casa propria. Cioè non è che si evita tutto e il problema magicamente scompare.

Non si parlava solo di amicizie, io parlo di essere con gli altri in generale in qualunque contesto. A casa, in strada, sui mezzi pubblici, nei negozi, a lavoro, all'università, dove ti pare...
12-06-2018 15:28
~~~
Re: L'energia del fobico: raccolta di ipotesi

Quote:
Originariamente inviata da Abuela Visualizza il messaggio
Sicuramente siamo diversi e per ognuno esiste una via diversa.
Magari una prima presa di coscienza può essere positiva, quel che trovo sia negativo sono le continue prese di coscienza, una ricerca spasmodica di un perché o un percome, che diventa solo fine a se stessa. Cioè magari gli psicologi poi servono a questo, nel senso a darti strumenti per affrontare queste consapevolezze. Affrontate da sole mi paiono una sorta di masturbazione mentale. Che può far piacere ma alla fine sempre solo ti ritrovi.

Comunque forse parlo troppo pensando al punto in cui mi ritrovo io. Nel senso senza possibilità di amicizie su cui testare le acquisite consapevolezze.
Forse quel che fa la differenza è ricordarsi di continuare a testare "sul campo" questi nuovi pensieri che si sviluppano.
Nel mio caso ne parlavo proprio a ragione del fatto che da due anni, e soprattutto l'ultimo anno, ho cominciato ad uscire di più dall'isolamento in cui mi ero rifugiata, ma comunque non ci pensavo tanto in questi termini, anzi mi sembrava utile capire le ragioni invece che rimanere in balìa delle sensazioni senza nemmeno darsi una spiegazione.


Faccio un esempio fessarolo: se riconosco la mia tensione, e ritengo che un'esplosione di energia cinetica possa aiutarmi ad allentarla, allora intanto posso tenermi questa cosa in testa e usarla nella vita reale.
Esempio: fare uno sport compatibile alla fobia.
Perché mano a mano comincio ad imparare che anche se delle volte non vorrò andare perché sarò a terra, o avrò ansia anticipatoria fino a che non incomincio a giocare, poi comincerò a sentirmi meglio e a divertirmi.

Oppure, se ho amicizie o se voglio farmene di nuove, proporre uscite "movimentate" in cui si gioca, per sciogliere la tensione.
O aggregarsi a qualcuno che lo fa. In giochi e sport e movimenti che ci facciano sentire a nostro agio, anche lì certo non dipende tutto da noi, se ci ritroviamo in un ambiente competitivo e che genera ansia da prestazione siamo punto e a capo.
Ma comunque trovare qualcosa, che sia in mezzo agli altri o no, in cui convogliare le nostre energie, il movimento del corpo, l'espressione di ogni tipo.


Cioè, se voglio uscire con un compagno di corso per giocare so che posso farcela, magari non sempre, solo occasionalmente, ma va bene lo stesso. Se invece devo uscirci per un caffè o una merendina magari no, l'idea mi fa star male, oppure potrei farlo ma starei a disagio nel farlo, o starei male dopo, però intanto c'è una cosa che posso fare.

Quindi si può pensare di far convogliare l'attenzione su qualcosa di esterno, estraneo alla coppia o al gruppo: un progetto, un gioco, qualsiasi cosa.

Questo non risolve il problema, però dà la possibilità di fare intanto qualcosa di piacevole, qualcosa che si vuole fare.


Non sto dicendo che sarebbe comunque più facile, io mi riferisco a cose occasionali e con un impegno che si limita a quel momento.

Per quanto mi riguarda le sfumature di difficoltà nello stare con gli altri sono infinite, anche se poi ci possono essere dei punti cardine.


• I miei bisogni non sono poi così importanti
• Non posso far sentire gli altri rifiutati
• Non sono capace ad esternare i miei bisogni nella maniera giusta
• Ho paura di apparire rifiutante
• Mi sento troppo condizionata dagli altri
• Rischio di dipendere troppo dal giudizio delle persone con cui ho rapporti più stretti, come se chiedessi loro il permesso per qualsiasi pensiero o comportamento, come se dovessero avallarlo.
• Sono molto suscettibile al giudizio di qualsiasi tipo, su di me o su ciò che mi piace, su ciò che amo, sulle persone a cui voglio bene / Ho paura di essere giudicata
• La mia identità non ha confini che mi proteggano dagli altri
• Non riesco ad essere una presenza costante nella vita degli amici
• Mi sento a disagio con le persone anche solo appena invadenti o troppo carismatiche e non so come arginarle, mi sento travolta
• Sento di avere tutta o buona parte della responsabilità della buona riuscita di un incontro
• Ho paura di uscire di casa e di "essere vista" dagli altri.
• Ho paura di subire una situazione sgradevole senza riuscire a reagire
• Ho paura che qualcuno si imponga su di me (anche per questioni banali) e di non riuscire ad avere il controllo della situazione.




Possibili vie di miglioramento:
ampliare la propria prospettiva, su di sé, sugli altri, sul mondo.
Quindi conoscere meglio il mondo. Togliere sé stessi dall'orizzonte e porsi ad osservatori del mondo.
Consolidare il proprio sistema di valori, consolidando così anche la propria identità.
Esprimere sé stessi attraverso il movimento, per liberare energia.
Imparare a conoscere i propri meccanismi e cercare di vivere in maniera da non andarci contro, dove è possibile.


Poi ci sarebbe da parlare del senso di colpa . . .
12-06-2018 14:58
varykino
Re: L'energia del fobico: raccolta di ipotesi

Quote:
Originariamente inviata da ~~~ Visualizza il messaggio
Sinceramente rimango di sasso di fronte ai tuoi messaggi, non ho la forza di risponderti, prova tu invece a fare uno sforzo di comprensione, leggiti cos'è la fobia sociale, più di così non so.
nn capisco cosa nn capisci , mi pare che altri han capito che intendevo e nn mi pare il caso di rimanerci di sasso o esterefatti o scandalizzati boh.

alla fine era anche un complimento del fatto che rimango stupito dalle tante sollecitazioni e legami che avete pur essendo fobici , cosa che io per es non ho con tutto che ho un 1 percento delle paure di molti di voi , fine ... era chiaro.

almeno voi ci provate e credete nel cambiamento.

se uno evita ste cose smette anche di soffrire , invece voi preferite non evitarle e sbatterci la testa ecco .

Sono da forum evitanza.com io forse ,e certe cose mi sembrano contraddizioni, quando magari non lo sono.

Non avendo certi problemi io a fare certe cose che elencate (non tutte) e non avendo la felicita' che avreste voi nel superare quelle paure , vi ritengo tipo fortunati visto che voi credete che senza quelle paure sarete felici ... Io non c ho manco quella speranza non so spiegarlo meglio
12-06-2018 14:47
Abuela
Re: L'energia del fobico: raccolta di ipotesi

Quote:
Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio

Se c'è bisogno di testarle sono ipotesi, non consapevolezze.
Intendevo vivere con gli altri dopo averle acquisite.
12-06-2018 14:42
~~~
Re: L'energia del fobico: raccolta di ipotesi

Quote:
Originariamente inviata da varykino Visualizza il messaggio
nn lo so da quello che scrivete pare che avete a che fare con ste cose spesso , il che è anche normale per chi socializza ma uno nn s'aspetta tutti sti legami da persone fobice o isolate .... anche il 3d del pensate a una persona è assurdamente pieno ..... è solo una cosa che ho notato che cozza molto con certe cose che si scrivono , e anche per come so fatto io , che manco essendo fobico nn ho tutti sti legami sparsi , mi immagino se ero pure fobico .... nn è una critica , solo una discordanza che riscontro spesso qua , per il resto so contento per voi ( anche se poi sti legami vi portano fastidi , quindi nn so se essere contento per voi o no)
Sinceramente rimango di sasso di fronte ai tuoi messaggi, non ho la forza di risponderti, prova tu invece a fare uno sforzo di comprensione, leggiti cos'è la fobia sociale, più di così non so.
12-06-2018 12:43
varykino
Re: L'energia del fobico: raccolta di ipotesi

ok chiudo OT sennò si impalla il 3d scusate .
12-06-2018 12:38
Abuela
Re: L'energia del fobico: raccolta di ipotesi

Quote:
Originariamente inviata da varykino Visualizza il messaggio
si però io dico , se uno è incapace a relazionarsi e soffre , per quale cacchio di motivo continua a farsi del male? posso capire 5 - 10 anni che ce provi ma poi? basta no? boh , tipo masochismo puro .

se invece provarci e riprovarci si ritiene che vale la candela allora nn c è manco cosi tanto da lamentarsi , visto che vale la candela :\

nn lo so sarò drastico io ma tipo per es , tenere un cane mi fa soffrire perchè poi so che crepa , io nn lo compro il cane , nn è che dico cosi e il giorno dopo ne compro uno
Non so. Credo sia comprensibile il bisogno umano di stare con altre persone. Nel senso, pure tu qui ti relazioni con altri, anche se virtualmente. Significa che un bisogno di interagire comunque ce l'hai. Metii un superfobico che ha problemi a parlare pure virtualmente, sicuramente ne soffre ma continua a provarci per non rinchiudersi del tutto. E perché non ci si vuole rinchiudere del tutto? Forse per non ritrovarsi pazzi, alienati.

Personalmente ho smesso di lottare per stare con gli altri non so neanche io perché, non credo che scegliere la solitudine sia meno masochistico del continuare a provarci. Credo pure dipenda da troppi fattori che costruiscono le circostanze in cui ci si trova.

Per me questo topic voleva essere una riflessione sul perché si sta così, più che una lamentela sulla propria condizione.
12-06-2018 11:16
varykino
Re: L'energia del fobico: raccolta di ipotesi

Quote:
Originariamente inviata da Abuela Visualizza il messaggio
Alla fine per vivere davvero la "fobia sociale" dei rapporti e dei contatti devi averne. Insomma se avessi trovato sto forum a 19 anni, periodo in cui mi stavo ritirando socialmente perché non sapevo fronteggiare la cosa, ne avrei avute da dire e chissà magari mi avrebbe aiutata...
Credo l'isolamento riguardi solo casi estremi o casi in cui alla lunga si è rinunciato a socializzare.
si però io dico , se uno è incapace a relazionarsi e soffre , per quale cacchio di motivo continua a farsi del male? posso capire 5 - 10 anni che ce provi ma poi? basta no? boh , tipo masochismo puro .

se invece provarci e riprovarci si ritiene che vale la candela allora nn c è manco cosi tanto da lamentarsi , visto che vale la candela :\

nn lo so sarò drastico io ma tipo per es , tenere un cane mi fa soffrire perchè poi so che crepa , io nn lo compro il cane , nn è che dico cosi e il giorno dopo ne compro uno
12-06-2018 10:55
Abuela
Re: L'energia del fobico: raccolta di ipotesi

Quote:
Originariamente inviata da varykino Visualizza il messaggio
nn lo so da quello che scrivete pare che avete a che fare con ste cose spesso , il che è anche normale per chi socializza ma uno nn s'aspetta tutti sti legami da persone fobice o isolate .... anche il 3d del pensate a una persona è assurdamente pieno ..... è solo una cosa che ho notato che cozza molto con certe cose che si scrivono , e anche per come so fatto io , che manco essendo fobico nn ho tutti sti legami sparsi , mi immagino se ero pure fobico .... nn è una critica , solo una discordanza che riscontro spesso qua , per il resto so contento per voi ( anche se poi sti legami vi portano fastidi , quindi nn so se essere contento per voi o no)
Alla fine per vivere davvero la "fobia sociale" dei rapporti e dei contatti devi averne. Insomma se avessi trovato sto forum a 19 anni, periodo in cui mi stavo ritirando socialmente perché non sapevo fronteggiare la cosa, ne avrei avute da dire e chissà magari mi avrebbe aiutata...
Credo l'isolamento riguardi solo casi estremi o casi in cui alla lunga si è rinunciato a socializzare.
12-06-2018 10:50
Abuela
Re: L'energia del fobico: raccolta di ipotesi

Quote:
Originariamente inviata da ~~~ Visualizza il messaggio
Rispondo solo brevissimamente a questo, mi piacerebbe rispondere a tutti e a tutto nel dettaglio ma mi sono agitata dopo aver aperto la discussione, magari riuscirò a farlo più avanti, con calma

Per me non avere consapevolezza significava stare con gli altri e stare male senza sapere perché, mi sentivo prostrata e senza sapere il motivo, ad avere mal di testa e stanchezza senza capire perché

Cioè, mi spiego, per me mancanza di consapevolezza non equivaleva allora ad una spensieratezza, ad una leggerezza nel vivere con gli altri.

Per dire che, magari uno può pensare che sovranalizzando la cosa poi uno si fa gli sgambetti da solo, si complica le cose, ma per me non era così, era peggio perché stavo male e non capivo perché...

Mi dicevo "ma sono io?, ma sono loro?", e continuavo ad andare avanti imperterrita nonostante il malessere, fino a che poi dovevo scappare via dalle persone

Cioè per dire che non avere la benché minima idea non era comunque d'aiuto, del tipo ignorance is bliss or something XD
Sicuramente siamo diversi e per ognuno esiste una via diversa.
Magari una prima presa di coscienza può essere positiva, quel che trovo sia negativo sono le continue prese di coscienza, una ricerca spasmodica di un perché o un percome, che diventa solo fine a se stessa. Cioè magari gli psicologi poi servono a questo, nel senso a darti strumenti per affrontare queste consapevolezze. Affrontate da sole mi paiono una sorta di masturbazione mentale. Che può far piacere ma alla fine sempre solo ti ritrovi.

Comunque forse parlo troppo pensando al punto in cui mi ritrovo io. Nel senso senza possibilità di amicizie su cui testare le acquisite consapevolezze.
Forse quel che fa la differenza è ricordarsi di continuare a testare "sul campo" questi nuovi pensieri che si sviluppano.
12-06-2018 09:07
varykino
Re: L'energia del fobico: raccolta di ipotesi

Quote:
Originariamente inviata da ~~~ Visualizza il messaggio
Come mai mi scrivi questo? Non so proprio come rispondere
nn lo so da quello che scrivete pare che avete a che fare con ste cose spesso , il che è anche normale per chi socializza ma uno nn s'aspetta tutti sti legami da persone fobice o isolate .... anche il 3d del pensate a una persona è assurdamente pieno ..... è solo una cosa che ho notato che cozza molto con certe cose che si scrivono , e anche per come so fatto io , che manco essendo fobico nn ho tutti sti legami sparsi , mi immagino se ero pure fobico .... nn è una critica , solo una discordanza che riscontro spesso qua , per il resto so contento per voi ( anche se poi sti legami vi portano fastidi , quindi nn so se essere contento per voi o no)
12-06-2018 08:20
XL
Re: L'energia del fobico: raccolta di ipotesi

Scrooge il conoscere certe cose può rappresentare un male aggiuntivo che la persona potrebbe non saper gestire.
Non è che continui a star male allo stesso modo, si sommerà comunque un'altra forma di disagio di cui tener conto se arrivi a sapere certe cose sgradevoli sul tuo conto o sul mondo che ti circonda che prima ignoravi.
Inoltre aver coscienza di cause su cui non si può intervenire che produrranno questa forma di disagio aggiuntivo può anche non essere utile in nessun senso.
La consapevolezza può farti star peggio e come.

Immagina di essere in guerra e che hanno colpito un commilitone, non ha più la parte inferiore, sta morendo, ma parla ed è ancora cosciente, se questo chiede se ha ancora la parte inferiore ma non riesce a vederlo, sarebbe utile in questi frangenti farglielo sapere?
A cosa gli servirebbe conoscere le cause dei dolori che sta provando adesso se non a stare ancora peggio?

Anche le persone che danno un primo soccorso ad altre cercano di evitare di impanicarle facendo conoscere a queste certe cose relative alla situazione reale in cui si trovano perché poi potrebbero essere travolte dal disagio e diventare incapaci nel collaborare.

Ma potrei fare mille esempi in cui viene violato il principio relativo all'utilità necessaria della consapevolezza o al suo non provocar danni aggiuntivi in ogni situazione.

Io non dico che non torni utile o che non migliori ogni situazione, dico solo che non è vero in generale che sia auspicambile in ogni caso e che rappresenta un miglioramento in ogni caso.
Non sto affermando al contrario che è inutile e che fa necessariamente male, sto negando solo che faccia necessariamente bene.
12-06-2018 01:38
~~~
Re: L'energia del fobico: raccolta di ipotesi

Quote:
Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
La consapevolezza aiuta sempre, ma anche in psicologia c'è la questione dell'attrito statico e dinamico.
Di cosa si tratta?





@Scrooge non ti preoccupare, chiedi pure : )
12-06-2018 01:37
~~~
Re: L'energia del fobico: raccolta di ipotesi

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Aggiungo:
I discorsi degli altri
Ci toccano sul vivo,abbiamo tanti nervi scoperti e siamo portatori di sofferenza che quando siamo a contatto con gli altri possono venire fuori(es.Kisslessverginità), e ci sentiamo diversi,sbagliati,fuori posto, uno contro tutti.
Sì, era una cosa che volevo aggiungere, visto che in certi casi, ma non sempre, poi la fobia porta ad una vita di reclusione completa, o parziale, o una vita ai margini, fuori da contesti sociali, e non sarebbe facile spiegare come si vive, cosa si fa, cosa non si fa, perché lo si fa, perché non lo si fa, c'è sempre il rischio di ritrovarsi messi alle strette, nei discorsi, costretti magari ad esporre parti di sé che non si ha voglia di esporre, in quel momento, con quella persona, o in assoluto.

O a dover mostrare la propria incapacità in cose che per gli altri invece sono normali e quotidiane, e si fanno con naturalezza.
12-06-2018 01:33
~~~
Re: L'energia del fobico: raccolta di ipotesi

Quote:
Originariamente inviata da varykino Visualizza il messaggio
nn è per flammare eh però si parla sempre di questo " stare con gli altri" e pare che tutti siano costretti a stare con gli altri 24 ore al giorno , io manco se mi impegno riesco volendo a circondarmi di gente , ma come fate ?
magari so strano io boh ma tutta sta gente intorno che mi fa sentire un disadattato mica ce l'ho , se uno nn si sforza in tal senso resta solo boh nn è che lo cercano tutti :\
Come mai mi scrivi questo? Non so proprio come rispondere
12-06-2018 01:29
~~~
Re: L'energia del fobico: raccolta di ipotesi

Quote:
Originariamente inviata da Abuela Visualizza il messaggio
Inizialmente avevo letto: l'allergia del fobico.
Titolo che trovavo pertinente perché in effetti è una sorta di allergia. Come quelli che sono allergici alle graminacee e devono barricarsi in casa per star meglio.

Per me hai scritto tutte riflessioni giuste ed anche illuminanti. Forse il problema è che più si riflette più si apre questo divario più ci si sentirà sfiancati da ogni contatto col prossimo. Nel senso che nessuno sa come comportarsi perfettamente e nessuno vive il contatto sociale come "la perfezione".

Quel che ci differenzia dagli altri è che gli altri sono meno sensibili a questa mancanza di perfetta armonia, il che aiuta a renderli più armonici. Quando rientrano non hanno il bisogno di analizzare ogni momento vissuto. E il giorno dopo ripetono come niente fosse.

Noi al contrario viviamo tutto come una atmosfera spigolosa, che ci urta, il che ci fa chiudere, diminuendo ulteriormente il senso di armonia, torniamo a casa e sentiamo il bisogno di capire perché stiamo così, analizziamo, scopriamo nuove cose che non vanno in noi e negli altri. Ci passa la voglia di uscire o comunque ogni volta diventa sempre più difficile alla luce delle nuove consapevolezze. Che sono armi a doppio taglio. Credo molto raramente essere consapevole di qualcosa aiuti davvero a risolverla.
Rispondo solo brevissimamente a questo, mi piacerebbe rispondere a tutti e a tutto nel dettaglio ma mi sono agitata dopo aver aperto la discussione, magari riuscirò a farlo più avanti, con calma

Per me non avere consapevolezza significava stare con gli altri e stare male senza sapere perché, mi sentivo prostrata e senza sapere il motivo, ad avere mal di testa e stanchezza senza capire perché

Cioè, mi spiego, per me mancanza di consapevolezza non equivaleva allora ad una spensieratezza, ad una leggerezza nel vivere con gli altri.

Per dire che, magari uno può pensare che sovranalizzando la cosa poi uno si fa gli sgambetti da solo, si complica le cose, ma per me non era così, era peggio perché stavo male e non capivo perché...

Mi dicevo "ma sono io?, ma sono loro?", e continuavo ad andare avanti imperterrita nonostante il malessere, fino a che poi dovevo scappare via dalle persone

Cioè per dire che non avere la benché minima idea non era comunque d'aiuto, del tipo ignorance is bliss or something XD
11-06-2018 15:50
XL
Re: L'energia del fobico: raccolta di ipotesi

Quote:
Originariamente inviata da Scrooge
...
Cito la prima definizione che è venuta fuori da google.

"Cognizione, coscienza: aver piena c. di qualcosa, esserne perfettamente al corrente."

Così l'intendo.

La consapevolezza è qualcosa che ha a che fare con la cognizione cosciente di qualcosa. Che so, ti hanno tagliato via le gambe e lo vedi e osservi che le gambe non le hai più... Ne sei cosciente.
Io dico che sapere una cosa del genere, casomai prima non lo sapevi e magari la negavi, da sola non è detto che rappresenti un miglioramento se poi ti spari.
Aver coscienza di qualcosa non equivale ad accettarlo ed a rispondere emotivamente in certi modi a questo tipo di cognizione, sono due cose ben diverse che non vanno di pari passo.

Poi se per voi contiene anche una forma di accettazione emotiva ecc. ecc. allora son d'accordo, ma non rappresenta più un semplice conoscere ed esser coscienti di qualcosa, c'è ben altro.
Questa discussione ha più di 20 risposte. Clicca QUI per visualizzare l'intera discussione.



Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 21:51.
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.