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Discussione: Socializzare: ci vorrebbe un manuale Rispondi alla discussione
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30-04-2018 21:55
Balto
Re: Socializzare: ci vorrebbe un manuale

Come hanno già detto in molti, si possono leggere mille mila manuali, ma se poi all'atto pratico non risulti naturale, ma meccanico, puoi sembrare strano, o anche peggio, sei in ansia/teso, allora tutte le cose che dovresti aver appreso da questi libri svaniranno perché la mente andrà in tilt
30-04-2018 21:40
Maximilian74
Re: Socializzare: ci vorrebbe un manuale

Quote:
Originariamente inviata da ila82 Visualizza il messaggio
Si be' mi riferivo solo a quanto scritto non sopporto più nessuno, non sto andando più neanche in mensa per non sentire più le loro cagate, le loro feste a tavola, il loro scherzare sul nulla che sembra misantropia o comunque non sopportazione di loro, non legata a un timore (etimologicamente fobia penso significhi quello) nei loro confronti.
Chesso' il 99% della gente odia gli scarafaggi ma non per fobia, che riguarda un numero ben piu' limitato.
Poi non metto in dubbio sarai anche fobico.
Il sentirmi comunque fuori luogo, un pesce fuori d'acqua nei loro discorsi e divertimenti, il non sapere cosa dire e in che modo dirlo, l'apatia verso loro, secondo me invece c'entrano eccome con fobia, depressione ed evitamento
30-04-2018 20:50
cancellato2824
Re: Socializzare: ci vorrebbe un manuale

Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74 Visualizza il messaggio
Non ho capito, guarda che io soffro in modo pesante di fobia ed evitamento, che sia sul lavoro, che sia fuori, mai avuto fidanzata, mi trovo profondamente a disagio e fuori luogo in qualsiasi situazione sociale, e sul lavoro tutto ciò ovviamente si manifesta verso gli altri
Si be' mi riferivo solo a quanto scritto non sopporto più nessuno, non sto andando più neanche in mensa per non sentire più le loro cagate, le loro feste a tavola, il loro scherzare sul nulla che sembra misantropia o comunque non sopportazione di loro, non legata a un timore (etimologicamente fobia penso significhi quello) nei loro confronti.
Chesso' il 99% della gente odia gli scarafaggi ma non per fobia, che riguarda un numero ben piu' limitato.
Poi non metto in dubbio sarai anche fobico.
30-04-2018 20:33
Maximilian74
Re: Socializzare: ci vorrebbe un manuale

Quote:
Originariamente inviata da ila82 Visualizza il messaggio
pero' quella non la definirei fobia
Non ho capito, guarda che io soffro in modo pesante di fobia ed evitamento, che sia sul lavoro, che sia fuori, mai avuto fidanzata, mi trovo profondamente a disagio e fuori luogo in qualsiasi situazione sociale, e sul lavoro tutto ciò ovviamente si manifesta verso gli altri
30-04-2018 20:27
cancellato2824
Re: Socializzare: ci vorrebbe un manuale

Quote:
Originariamente inviata da Tatlises Visualizza il messaggio
.
Perche' a fare quello che ti verrebbe spontaneo, tipo ascoltarla, parlarci, sorridere, guardarla, avvicinartici, darle una carezza gentile come fra amici, magari se abbastanza certo del suo interesse provare delicatamente a baciarla, avvicinarsi con la bocca vedere se lei coglie cosa pensi succederebbe? o anche battute spinte se invece sei pu' tipo da quello o richiesta di baciarla o dichiarazione d'amore o regalo esplicito tipo una rosa. Non c'e'un modo esatto, il concetto di fondo e' usar tatto, insomma delicatezza e star attenti ai segnali e reazioni dell'altra persona.

Se c'e' sentimento reciproco e si crea confidenza, ad un certo punto soprattutto se si resta spontanei, non ci si irrigidisce pensando a definizioni e manuali, e' nell'aria il contatto, che ad iniziarlo sia lei o te, ad un certo punto viene naturale... prima in effetti e' perche' non e' cosi' spontaneo, e' di fatto un po' prematuro, forzato, anche se e' quello che succede spesso e se c'e' interesse normalmente con buon esito.
30-04-2018 20:21
cancellato2824
Re: Socializzare: ci vorrebbe un manuale

Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74 Visualizza il messaggio
Io lavoro da 20 anni nella stessa ditta, sono costretto a interagire per lavoro, ma vi garantisco che la fobia non è migliorata per niente, anzi, non sopporto più nessuno, non sto andando più neanche in mensa per non sentire più le loro cagate, le loro feste a tavola, il loro scherzare sul nulla
pero' quella non la definirei fobia
30-04-2018 18:56
Maximilian74
Re: Socializzare: ci vorrebbe un manuale

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Originariamente inviata da natsume. Visualizza il messaggio
Quello che dici è corretto, ma non sempre attuabile quando ci sono di mezzo problematiche psicologiche. Un esempio: da un mese che lavoro e non c'è giorno in cui non provo disagio, sentendomi fuori posto e sopraffatto non dal lavoro ma dallo stare a contatto con i colleghi, dover per forza interagire per questioni lavorative. Non ci si abitua. Andare dal mio superiore, bussare la porta, chiedergli di una questione che mi hanno detto di fare senza spiegarmelo è sempre un peso non indifferente e la ripetitività non aiuta. La stessa cosa vale per tante altre cose.
Io lavoro da 20 anni nella stessa ditta, sono costretto a interagire per lavoro, ma vi garantisco che la fobia non è migliorata per niente, anzi, non sopporto più nessuno, non sto andando più neanche in mensa per non sentire più le loro cagate, le loro feste a tavola, il loro scherzare sul nulla
30-04-2018 12:58
SamueleMitomane
Re: Socializzare: ci vorrebbe un manuale

Quote:
Originariamente inviata da natsume. Visualizza il messaggio
Non credo che il manuale sia l'esperienza, anzi secondo me non c'entra nulla. A far la differenza, cioè a distanziarci sempre più dagli altri, è l'umore, i traumi, la sofferenza, l'ansia, l'autostima e una componente genetica tendente all'insicurezza, alla fragilità. Ovviamente c'è margine per migliorare alcuni aspetti e trovare alcune soluzione grazie all'esperienza e agli errori commessi. Però tutti siamo andati a scuola, tanti all'università, spesso si vedono parenti eppure queste cose "sociali" (che fanno parte dell'esperienza) non ci hanno e non ci aiutano gran che. Io ora lavoro, eppure lo stare tutti i giorni a contatto con persone non ha influito per nulla in senso positivo sul disagio che provo stando con le persone, l'ha solo peggiorato.
I traumi son proprio causati dall'esperienza, negativa in questo caso. C'è una componente genetica, una predisposizione, ma il maggior danno lo fa l'esperienza ambientale. Però è proprio attraverso il fallimento che si raggiunge una certa capacità sociale. Ora i più fragili non riescono a sopportarlo, preferendo scappare.
Dici che tutti siamo andati a scuola, lavoro, vero, ma quanti di noi hanno socializzato veramente, più e più volte, consolidando amicizie? Non molti credo, altrimenti non saremmo qui. Chiaro che dipende anche dal tipo di persone che trovi nei vari contesti, che può essere ancora un altro motivo per non farsi avanti.
Stare a contatto con le persone non basta, bisogna interagire, e farlo continuamente, in modo da superare i traumi e assorbire una serie di atteggiamenti opportuni nel sociale che la maggior parte delle persone ha già assorbito da tempo, perché abituati a farlo da sempre.
Capisco che dipende da situazione a situazione e che la questione magari può ricoprire diversi dilemmi, ma a parer mio è questa la causa principale della fobia, la mancanza di abitudine nell'interazione sociale, di pratica. Quando il fobico affronta una situazione sociale, non sa cosa aspettarsi, si trova ad affrontare l'ignoto, e l'ignoto fa da sempre paura all'uomo perché potrebbe contenere una minaccia, in questo caso ad esempio un'umiliazione. Se invece si affronta una situazione più e più volte, la si affronta più facilmente acquistando più sicurezza.
30-04-2018 12:43
SamueleMitomane
Re: Socializzare: ci vorrebbe un manuale

Quote:
Originariamente inviata da natsume. Visualizza il messaggio
Non credo che il manuale sia l'esperienza, anzi secondo me non c'entra nulla. A far la differenza, cioè a distanziarci sempre più dagli altri, è l'umore, i traumi, la sofferenza, l'ansia, l'autostima e una componente genetica tendente all'insicurezza, alla fragilità. Ovviamente c'è margine per migliorare alcuni aspetti e trovare alcune soluzione grazie all'esperienza e agli errori commessi. Però tutti siamo andati a scuola, tanti all'università, spesso si vedono parenti eppure queste cose "sociali" (che fanno parte dell'esperienza) non ci hanno e non ci aiutano gran che. Io ora lavoro, eppure lo stare tutti i giorni a contatto con persone non ha influito per nulla in senso positivo sul disagio che provo stando con le persone, l'ha solo peggiorato.
I traumi son proprio causati dall'esperienza, negativa in questo caso. C'è una componente genetica, una predisposizione, ma il maggior danno lo fa l'esperienza ambientale. Però è proprio attraverso il fallimento che si raggiunge una certa capacità sociale. Ora i più fragili non riescono a sopportarlo, preferendo scappare.
Dici che tutti siamo andati a scuola, lavoro, vero, ma quanti di noi hanno socializzato veramente, più e più volte, consolidando amicizie? Non molti credo, altrimenti non saremmo qui. Chiaro che dipende anche dal tipo di persone che trovi nei vari contesti, che può essere ancora un altro motivo per non farsi avanti.
Stare a contatto con le persone non basta, bisogna interagire, e farlo continuamente, in modo da superare i traumi e assorbire una serie di atteggiamenti opportuni nel sociale che la maggior parte delle persone ha già assorbito da tempo, perché abituati a farlo da sempre.
Capisco che dipende da situazione a situazione e che la questione magari può ricoprire diversi dilemmi, ma a parer mio è questa la causa principale della fobia, la mancanza di abitudine nell'interazione sociale, di pratica. Quando il fobico affronta una situazione sociale, non sa cosa aspettarsi, si trova ad affrontare l'ignoto, e l'ignoto fa da sempre paura all'uomo perché potrebbe contenere una minaccia, in questo caso ad esempio un'umiliazione. Se invece si affronta una situazione più e più volte, la si affronta più facilmente acquistando più sicurezza.
30-04-2018 00:12
Myway
Re: Socializzare: ci vorrebbe un manuale

Quote:
Originariamente inviata da Gio.solo Visualizza il messaggio
con tutto quello che c'è su internet possibile che non si trovi nulla del genere?

non dico un manuale ma almeno un tutor su youtube che ti spieghi passo dopo passo come evolvono le convenzioni sociali
PIù che altro servirebbe qualcosa ad uso e consumo dei fobici, non cred che esista, come ho già detto al di là di qualche mezzo consiglio, il resto lo fai in modo naturale senon hai blocchi fobie e esperienze traumatizzanti alle spalle..
Alla fine avere una base di vita sociale e sentimentale per i normaloni non è impossibile, visto che ci riescono quasi tutti, se i tra i fobici non ci riesce quasi nessuno non è un caso.
29-04-2018 23:00
Maximilian74
Re: Socializzare: ci vorrebbe un manuale

Quote:
Originariamente inviata da natsume. Visualizza il messaggio
Il mio discorso si estendeva anche nel campo della socializzazione relazioni/amicizie. Penso che diversi fobici hanno avuto un' esperienza amorosa, amici e sono riusciti a conoscerne di nuovi, grazie anche a lampi di fortuna, strane coincidenze del destino, umore improvvisamente socievole maturando così esperienza.... eppure fondamentalmente la difficoltà di fondo e il disagio nel socializzare non scompare, rimane, e in futuro le cose non saranno più semplici grazie all'esperienze passate... ma ogni volta, per chi è ansioso e fragile (alla peggio con traumi importanti come il sottoscritto) ci sarà una montagna da scalare.
E aggiungo che non se ne esce, PURTROPPO
29-04-2018 22:16
Gio.solo
Re: Socializzare: ci vorrebbe un manuale

Quote:
Originariamente inviata da natsume. Visualizza il messaggio
Non credo che il manuale sia l'esperienza, anzi secondo me non c'entra nulla. A far la differenza, cioè a distanziarci sempre più dagli altri, è l'umore, i traumi, la sofferenza, l'autostima e una componente genetica tendente all'insicurezza, alla fragilità. Ovviamente c'è margine per migliorare alcuni aspetti e trovare alcune soluzione grazie all'esperienza e agli errori commessi. Però tutti siamo andati a scuola, tanti all'università, spesso si vedono parenti eppure queste cose "sociali" (che fanno parte dell'esperienza) non ci hanno e non ci aiutano gran che. Io ora lavoro, eppure lo stare tutti i giorni a contatto con persone non ha influito per nulla in senso positivo sul disagio che provo stando con le persone, l'ha solo peggiorato.
l'esperienza in ambito lavorativa è però diversa da quelle per socializzare (nel senso di costruire rapporti d'amicizia/amorevoli) io credo sia quasi impossibile socializzare sul lavoro perchè c'è un conflitto d'interessi con la carriera. Del resto condivido pienamente il discorso su cosa fa la differenza, anche gli altri vivono quelle emozioni ed è innegabile però queste non occupano la maggioranza del loro tempo come avviene a noi.
29-04-2018 20:37
SamueleMitomane
Re: Socializzare: ci vorrebbe un manuale

Il manuale più completo è l'esperienza.
Questa però, lavora attraverso il fallimento, chiaro che un fobico se ne sta ben lontano, non cogliendo mai l'opportunità di assorbire. Quindi succede che si da più spazio all'aspetto riflessivo, che molte volte, specialmente per un fobico, tende ancora di più ad incoraggiare l'evitamento.
Da qui nascono i manuali: la riflessione porta alla consapevolezza che ci debba essere un filo nascosto che attraversa tutti i tipi di relazioni.
I manuali possono essere molto utili, però alla fine deve esserci sempre la volontà di buttarsi nella mischia se si vuole arrivare a capire per dove passa quel filo, e bisogna farlo sempre, altrimenti non si tratta altro che un seguire le istruzioni passo per passo, come copiare un testo invece di memorizzarlo, rendendo il comportamento innaturale, inadeguato, insicuro e poco efficace.
29-04-2018 20:06
Gio.solo
Re: Socializzare: ci vorrebbe un manuale

Quote:
Originariamente inviata da Myway Visualizza il messaggio
Personalmente non credo sia una cosa che si impara sui libri, viene naturale strada facendo se non hai blocchi e fobie e ottieni man mano i riscontri, altrimenti serve a poco leggere un l ibro con le frasi da dire, stile PUA.
Puoi tirar fuori le frasi più interessanti del mondo, ma se sei chiuso come un'ostrica , hai la voce che trema, non cogli i segnali impliciti che ti manda...stai fresco...poi arriva un estro che tra una risata, una battuta scema e due abbracci calorosi fa in 10 minuti la confidenza che tu non non hai fatto in 10 anni
con tutto quello che c'è su internet possibile che non si trovi nulla del genere?

non dico un manuale ma almeno un tutor su youtube che ti spieghi passo dopo passo come evolvono le convenzioni sociali
02-03-2018 19:21
incompresa88
Re: Socializzare: ci vorrebbe un manuale

Quote:
Originariamente inviata da deepblue Visualizza il messaggio
..
No, socializzare e attaccare bottone in giro proprio no, non mi viene proprio voglia di farlo. Ma chi li conosce? A me manca proprio il desiderio di interessarmi a qualcuno per strada, e mi infastidisco se uno sconosciuto inizia a parlarmi. Tra l'altro, io esco rigorosamente da sola, e se qualcuno mi rivolgesse la parola, penserei subito male.

A me può succedere di incontrare persone interessanti solo su internet, è sempre stato così. E' difficile, e il più delle volte sono più le delusioni che altro, ma per me resta l'unica opportunità.
02-03-2018 17:47
incompresa88
Re: Socializzare: ci vorrebbe un manuale

Ma solo a me non viene proprio il desiderio di socializzare?

Ricordo che in passato in maniera molto minore rispetto agli altri provavo a socializzare, ma non ne ero affatto capace.

Ora noto che non ne ho alcuna voglia e che quando la gente mi rivolge la parola mi infastidisco. Tra le due, preferisco di gran lunga la seconda situazione, perché avere il desiderio di socializzare e non esserne in grado fa molto male.
02-03-2018 12:20
limitless
Re: Socializzare: ci vorrebbe un manuale

Volendo uno può imparare qualsiasi cosa leggendo un libro, ma le abilità sociali sono un qualcosa che non si impara da un giorno all'altro con un manuale, personalmente li trovo abbastanza inutili
02-03-2018 11:42
Noriko
Re: Socializzare: ci vorrebbe un manuale

Serve meno tensione e non stare lì a dannarti l'anima se non dici la parolina giusta al momento giusto.
02-03-2018 08:20
Maximilian74
Re: Socializzare: ci vorrebbe un manuale

Quote:
Originariamente inviata da Myway Visualizza il messaggio
Personalmente non credo sia una cosa che si impara sui libri, viene naturale strada facendo se non hai blocchi e fobie e ottieni man mano i riscontri, altrimenti serve a poco leggere un l ibro con le frasi da dire, stile PUA.
Puoi tirar fuori le frasi più interessanti del mondo, ma se sei chiuso come un'ostrica , hai la voce che trema, non cogli i segnali impliciti che ti manda...stai fresco...poi arriva un estro che tra una risata, una battuta scema e due abbracci calorosi fa in 10 minuti la confidenza che tu non non hai fatto in 10 anni
Esattamente, un libro non ti può assolutamente mettere alla pari di chi gli riesce tutto naturale, e poi pensate forse che chi abbiamo di fronte o di fianco non si accorga che non ci sappiamo fare?
02-03-2018 03:46
dottorzivago
Re: Socializzare: ci vorrebbe un manuale

Sì la spontaneità....fosse facile!! Quello che mi fa imbestialire è proprio questo! Io non sono il tizio impacciato che ai presenta davanti ad una ragazza o conoscente la prima o seconda volta che lo vede.Il vero me esce dopo un anno di assidua frequentazione e a volte anche di più.Oramai i tempi miei li conosco.....lo vedo con i colleghi e gli amici con cui,appunto, l'affinità e la spontaneità sono venuti fuori in questi tempi.

Manuali? Sì alcuni li ho letti ma bisogna sempre leggere qualcosa e mantenersi in allenamento anche teorico. Sono passato da manuali di psicologia piuttosto "pesanti" , a manuali di seduzione, a simpatici libri di bon ton.
Per la pratica sostengo sempre che i social e le app merita provarle e insistere
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