20-07-2010 17:13 |
Già |
Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
bha te sei pazza
|
20-07-2010 15:12 |
Black Moon |
Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
Quote:
Originariamente inviata da Già
rispondimi privatamente....
|
Mi dispiace non voglio avere a che fare con te. Non andiamo off topic.
|
19-07-2010 16:31 |
Già |
Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
rispondimi privatamente....
|
19-07-2010 16:21 |
Black Moon |
Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
Quote:
Originariamente inviata da Già
niente male ehehehe
|
niente male cosa scusami?
|
18-07-2010 22:42 |
Già |
Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
niente male ehehehe
|
18-07-2010 22:30 |
Black Moon |
Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
quando mi sentirò pronta leggerò tutto su questo disturbo evitante... Devo farlo per una persona a me cara.. Ora sono un pò fragile per leggere certe cose... In alcune mi ci ritrovo.. Anche io mi faccio scivolare addosso situazioni che non so gestire.. Aspetto che siano gli altri a decidere al posto mio.. Ed è brutta come cosa. é segno di insicurezza e di non saper prendere le decisioni di petto.. A volte l'ho fatto ma sono sempre tornata indietro..
|
18-07-2010 22:25 |
Black Moon |
Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
Quote:
Originariamente inviata da illusione
a mio avviso, declinare inviti mondani, avanzando ipotesi di inutilità o, peggio ancora, evidenziando il basso livello sociale/intellettivo di TUTTI i presenti (che non corrisponde a realtà), senza esclusione di nessuno.
Oppure, farsi prendere da malori improvvisi (non so se consci o inconsci) che non permettono di compiere azioni evidentemente ansiogene per il soggetto.
Essere eternamente insoddisfatti.
Non riuscire a cogliere la realtà per quella che è effettivamente e, quindi, non viverla veramente.
Non saper amare e non riuscire ad avere la percezione di essere amati.
Non vivere intimamente e profondamente qualsiasi rapporto, soprattutto quello di coppia.
Se me ne vengono altri, li scriverò.
|
oh cavolo..
|
28-06-2010 14:10 |
Bulby_86 |
Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
Quote:
Originariamente inviata da shady74
Ok, grazie per il chiarimento. 
|
Prego, non c'è di che
|
27-06-2010 22:57 |
Bulby_86 |
Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
Grazie.
Anche io ti auguro tanta felicità e ti faccio un in bocca al lupo per tutto
|
27-06-2010 22:29 |
illusione |
Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
Sì, hai ragione, ma ciò che mi ha ferita è stato soprattutto l'improvviso e immotivato abbandono, come se io fossi un oggetto ormai divenuto pericoloso per lui.
Comunque, ti ringrazio per le parole dolci, sei una persona molto sensibile.
Ti auguro tanta felicità.
Ciao. Illusione.
|
27-06-2010 22:23 |
Bulby_86 |
Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
Ciao Illusione.
Credimi, se anche lui ha questi problemi, non ti ha certo lasciata per cattiveria...
|
27-06-2010 22:10 |
illusione |
Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
grazie, sei stato gentile a rispondermi.
Te lo chiedevo perchè io ho avuto una storia con una persona con qualche problema di questo genere, che mi ha lasciata brutalmente proprio quando avremmo dovuto coronare il nostro sogno d'amore. Lui ha ritenuto la cosa insostenibile ed è scappato per l'ennesima volta senza farsi più sentire, se non attarverso diverse persone, nella maggior parte dei casi a me sconosciute.
E' tutto strano, lo so. Ma è proprio questo il punto...la STRANEZZA.
Scusa lo sfogo, che non è il primo in questo sito.
Ciao. Illusione.
|
27-06-2010 22:10 |
solo71 |
Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
Circolo vizioso che non da via di scampo!
|
27-06-2010 22:03 |
Bulby_86 |
Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
Quote:
Originariamente inviata da illusione
ciao bulby86,
non so se hai già affrontato l'argomento di cui mi accingo a chiderti chiarimenti.
Vorrei sapere in campo sentimentale (sempre che tu abbia avuto o abbia esperienze in tal senso) quali meccanismi hai messo/metti in atto per evitare situazioni a te eventualmente fastidiose.
Grazie. Illusione.
|
Premetto che non ho mai avuto esperienze in campo sentimentale. Le strategie messe a punto dalla mia mente per evitare situazioni incresciose erano riassumibili all'incirca in questi termini: "la maggior parte delle ragazze cerca solo il divertimento, quelle in cerca di una relazione seria sono poche. Prima o poi troverò quella adatta a me" (come se per magia la ragazza in cerca di una vera relazione percepisse i miei pensieri, facendosi avanti di propria iniziativa; eh si, perchè io pensavo di non dover inviare nemmeno messaggi, come se il tutto dovesse avvenire per via "telepatica"; in una parola: assurdo).
Il problema è che io non ho mai provato a rivelare i miei sentimenti ad una ragazza per la paura di non essere accettato, di essere deriso (il tutto dovuto ad una scarsissima autostima sia sul piano fisico sia su quello delle capacità relazionali); ma è un circolo vizioso: più si ha paura dell'insuccesso, meno si agisce e meno si agisce, più si ha paura dell'insuccesso.
|
27-06-2010 21:36 |
illusione |
Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
ciao bulby86,
non so se hai già affrontato l'argomento di cui mi accingo a chiderti chiarimenti.
Vorrei sapere in campo sentimentale (sempre che tu abbia avuto o abbia esperienze in tal senso) quali meccanismi hai messo/metti in atto per evitare situazioni a te eventualmente fastidiose.
Grazie. Illusione.
|
27-06-2010 21:08 |
Bulby_86 |
Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
Quote:
Originariamente inviata da Heiwa
Il problema è proprio questo. Se ad esempio ho una festa, mia madre mi chiede perché non ci vado non le dico mica che l'ultima volta ho avuto un attacco di panico e stavo malissimo, dico che non me la sento o soprattutto se ci sono certe persone che mi hanno fatto star male uso la scusa che "sono degli idioti e non li voglio più vedere", il che è vero. Ma è una mezza verità, l'altra metà è che per quanto li consideri idioti so che hanno qualcosa che mi manca, cioè la faccia tosta e il coraggio di affrontare gli altri, e in questo mi sento io un'idiota in confronto a loro. Purtroppo non so spiegarmi meglio ma spero di aver reso l'idea 
|
Non c'è bisogno che tu aggiunga altro...Ti sei spiegata benissimo...
|
27-06-2010 21:05 |
Bulby_86 |
Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
Quote:
Originariamente inviata da shady74
Per me il problema è l'opposto: io penso sono troppo cretino per stare con quelle persone, tu sei un evitante? Perchè se lo sei il tuo ragionamento è un po' strano... la caratteristica dell'evitante è proprio quella di sentirsi inferiore agli altri.
Se poi intendevi dire che qualche evitante inventa queste scuse per giustificare il suo comportamento, cioè il fatto di sentirsi superiore a certe situazioni, è un altro discorso... e potrebbe benissimo essere, anche se non è il mio caso.
|
Per l'appunto parlo di autoinganni: il ripetersi di essere al di sopra di alcune persone o alcune situazioni è indicativo di un effettivo cronico senso di inferiorità e inadeguatezza presente in modo più o meno costante (dipende anche dal mio livello di umore alquanto altalenante).
Fino a pochi anni fa questo autoinganno funzionava perfettamente: da un pò di tempo si sono formate in esso delle "crepe" che hanno permesso alla "luce" della autoconsapevolezza di filtrare...
Non sono un evitante in tutto: ci sono azioni che non ho problemi a compiere, mentre altre sono pressochè impossibili.
|
27-06-2010 20:49 |
Heiwa |
Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
Quote:
Originariamente inviata da shady74
Per me il problema è l'opposto: io penso sono troppo cretino per stare con quelle persone, tu sei un evitante? Perchè se lo sei il tuo ragionamento è un po' strano... la caratteristica dell'evitante è proprio quella di sentirsi inferiore agli altri.
Se poi intendevi dire che qualche evitante inventa queste scuse per giustificare il suo comportamento, cioè il fatto di sentirsi superiore a certe situazioni, è un altro discorso... e potrebbe benissimo essere, anche se non è il mio caso.
|
Il problema è proprio questo. Se ad esempio ho una festa, mia madre mi chiede perché non ci vado non le dico mica che l'ultima volta ho avuto un attacco di panico e stavo malissimo, dico che non me la sento o soprattutto se ci sono certe persone che mi hanno fatto star male uso la scusa che "sono degli idioti e non li voglio più vedere", il che è vero. Ma è una mezza verità, l'altra metà è che per quanto li consideri idioti so che hanno qualcosa che mi manca, cioè la faccia tosta e il coraggio di affrontare gli altri, e in questo mi sento io un'idiota in confronto a loro. Purtroppo non so spiegarmi meglio ma spero di aver reso l'idea
|
27-06-2010 19:57 |
uffosa |
Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
Sono daccordo con Shady. io non so se sono evitante o meno. Ma per me il senso di inferiorità è devastante. io mi odio, mi disprezzo, mi sento fuori luogo nella società. Mi sento inadeguata. è come se non avessi il diritto di divertirmi. Sono arrivata a pensare che merito questa condizione e forse dovrei accettarla senza troppe lamentele. Per giunta mi sento terribilmente in colpa per tutti questi comportamenti... Bai Bai.
|
27-06-2010 18:22 |
solo71 |
Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
A me è proprio il sentimento d'inferiorità che mi frena nelle relazioni sociali, non potrei mai sentirmi superiore a qualcuno o per lo meno tento, quando è possibile, di instaurare un rapporto paritario anche se con grande difficoltà.
|