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Discussione: L'ha detto Reinhold. Rispondi alla discussione
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02-11-2017 07:29
Noriko
Re: L'ha detto Reinhold.

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
So leggere, leggere tanto. E' l'unica cosa che so fare bene ma non frega un cazzo a nessuno, quindi non serve.
Invece serve a chi sa cogliere, fai riflettere e serve a tutti per vedere le cose in prospettiva ampia.
I pensieri, le parole sanno anche loro cambiare il mondo.
02-11-2017 06:29
alleny82
Re: L'ha detto Reinhold.

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Ce ne fosse una di quelle robe in cui non sia un completo incapace
So leggere, leggere tanto. E' l'unica cosa che so fare bene ma non frega un cazzo a nessuno, quindi non serve.
Se il succo della frase del topic è "rimani da solo a fare quello che non ti dà ansia e ti fa stare bene", eggrazie... ma fare l'eremita non è per tutti. Se invece è "trova un qualcosa che ti piaccia fare e ti faccia stare bene anche con gli altri", eh lallero.
Frase sbagliata:" È l'unica cosa che so fare bene ma non frega un cazzo a nessuno QUINDI NON SERVE. " Quindi non serve??? Quando la gente non è interessata allora butti nella spazzatura ciò che fa parte di te e non ne vedi più l'utilita'. Serve a te, non agli altri. E non credo che un tuo interesse ti trasformi in un eremita.
Per stare bene con gli altri devi dare dimostrazione di estrema bravura in qualcosa che piaccia a tutti?!
Il succo della frase del topic è "conosci te stesso", conosci te stesso, accettalo e continua ad approfondire quello che sei. Non fingere di amare qualcosa perché lo amano gli altri perché se lo fai, ti sentirai comunque solo.
01-11-2017 20:49
Inosservato
Re: L'ha detto Reinhold.

ero convintissimo che fosse morto ho scoperto che è ancora vivo

mi ricordo che da bambino diventò un idolo per il fatto che sosteneva di aver visto lo yeti, poi non si è mai capito come andò a finire quella storia
01-11-2017 20:42
Winston_Smith
Re: L'ha detto Reinhold.

Quote:
Originariamente inviata da alleny82 Visualizza il messaggio
Ho detto"fare solo ciò che si sa fare" ma non è detto che la cosa che si sa fare sia una sola.. magari sono due o tre... e tra quelle è probabile che ci sia una che ti piace.
Hai mai scalato una montagna, tirato con l'arco, canto gospel, cucinato, addestrato un cane ecc ecc. Immagino si debba trovare ciò che sappiamo fare ma che ci piaccia anche.. E Saper fare non vuol dire necessariamente essere dei genii o raggiungere la perfezione
Ce ne fosse una di quelle robe in cui non sia un completo incapace
So leggere, leggere tanto. E' l'unica cosa che so fare bene ma non frega un cazzo a nessuno, quindi non serve.
Se il succo della frase del topic è "rimani da solo a fare quello che non ti dà ansia e ti fa stare bene", eggrazie... ma fare l'eremita non è per tutti. Se invece è "trova un qualcosa che ti piaccia fare e ti faccia stare bene anche con gli altri", eh lallero.
01-11-2017 12:04
alleny82
Re: L'ha detto Reinhold.

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Però a questo punto mi chiedo: come facciamo a sapere che noi non lo stiamo osservando correttamente il nostro essere e stiamo facendo proprio quello che sappiamo fare?
Insomma il fatto che sia stato riscoperto poi ci fa dire adesso che sapeva autogiudicarsi, ma perché mai un altro artista rimasto sconosciuto che ha fatto più o meno lo stesso (ma non ha avuto la critica artistica a favore negli anni a seguire) non avrebbe saputo autogiudicarsi ugualmente?
Continuo a pensare che certe persone riescono ad agire senza giudizio, non è che si valutano brave (un narcisista si comporterebbe così), non si valutano proprio, agiscono e basta come farebbe un bambino spinto dall'interesse per qualcosa, per questo sono così forti, l'esser bravi o non bravi non li tocca.
Io sono una persona che si preoccupa continuamente di esser brava, per questo sto messo così male, non mi diverto più a far nulla, non sono motivato, non ho interessi.
Questa discussione invece è riuscita a farmi attivare per qualche attimo in modo vivo.
Mi fa piacere che questa discussione ti sia piaciuta.
Comunque se sei bravo in qualcosa che non fa parte di te, che non ti interessa.. allora forse non fa per te.
La prima cosa che devi guardare è dentro di te..
è la spontaneità che ti deve far avvicinare a qualcosa e non il narcisismo o lo stare li a valutarti e soppesare quanto sei bravo o meno.
Lo devi fare per te, non per un esercito di gente in attesa di tue strabilianti performances
31-10-2017 23:11
alleny82
Re: L'ha detto Reinhold.

Comunque bisogna fidarsi di qualcosa di soggettivo perché i canoni cambiano
31-10-2017 23:03
alleny82
Re: L'ha detto Reinhold.

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Però a questo punto mi chiedo: come facciamo a sapere che noi non lo stiamo osservando correttamente il nostro essere e stiamo facendo proprio quello che sappiamo fare?
Insomma il fatto che sia stato riscoperto poi ci fa dire adesso che sapeva autogiudicarsi, ma perché mai un altro artista rimasto sconosciuto che ha fatto più o meno lo stesso non avrebbe saputo autogiudicarsi ugualmente?
Usiamo dei criteri oggettivi quando non si riesce a capire di preciso quand'è che la vita è davvero un fallimento o qualcosa di realizzato.
Non è il fatto che è stato riscoperto poi a farci dire che sapeva autogiudicarsi: c'è una raccolta di lettere che scrisse al fratello quando nessuno apprezzava le sue opere("lettere a theo sulla pittura") in cui scrive che un giorno le persone avrebbero capito la bellezza dei suoi dipinti.
31-10-2017 22:59
XL
Re: L'ha detto Reinhold.

Quote:
Originariamente inviata da alleny82 Visualizza il messaggio
Van Gogh sapeva di saper fare perché era in grado di autogiudicarsi, in grado di vedere ciò che era il suo essere: quando sei in grado di riconoscere il tuo essere in cio' che esprimi allora sai fare.
Però a questo punto mi chiedo: come facciamo a sapere che noi non lo stiamo osservando correttamente il nostro essere e stiamo facendo proprio quello che sappiamo fare?
Insomma il fatto che sia stato riscoperto poi ci fa dire adesso che sapeva autogiudicarsi, ma perché mai un altro artista rimasto sconosciuto che ha fatto più o meno lo stesso (ma non ha avuto la critica artistica a favore negli anni a seguire) non avrebbe saputo autogiudicarsi ugualmente?
Continuo a pensare che certe persone riescono ad agire senza giudizio, non è che si valutano brave (un narcisista si comporterebbe così), non si valutano proprio, agiscono e basta come farebbe un bambino spinto dall'interesse per qualcosa, per questo sono così forti, l'esser bravi o non bravi non li tocca.
Io sono una persona che si preoccupa continuamente di esser brava, per questo sto messo così male, non mi diverto più a far nulla, non sono motivato, non ho interessi.
Questa discussione invece è riuscita a farmi attivare per qualche attimo in modo vivo.
31-10-2017 22:45
alleny82
Re: L'ha detto Reinhold.

Quote:
Originariamente inviata da varykino Visualizza il messaggio
ha bisogno di ripetere che s è divertito , quindi nn s è divertito
Non so
Però penso che la vera felicità (una volta che hai la salute ovviamente) sia un mix di di malinconia e divertimento. Ma un giorno te ne parlo in privato magari perché non mi va di partire in quarta con l'off topic
31-10-2017 22:29
varykino
Re: L'ha detto Reinhold.

Quote:
Originariamente inviata da alleny82 Visualizza il messaggio
Dici che Reinhold non s'è divertito?
ha bisogno di ripetere che s è divertito , quindi nn s è divertito
31-10-2017 22:26
alleny82
Re: L'ha detto Reinhold.

Quote:
Originariamente inviata da varykino Visualizza il messaggio
nn lo so per me quando riempi il bicchiere sei finito , sei morto ... devi divertirti a riempirlo
Dici che Reinhold non s'è divertito?
31-10-2017 22:15
Silent Bob
Re: L'ha detto Reinhold.

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Ma supponiamo che poi non migliori secondo i criteri sociali, oppure che questa scuola ha un numero chiuso e ti buttano fuori...
Cosa fai poi?
Sto supponendo che non riesci ad ottenere alcun riconoscimento sociale né a migliorare secondo i criteri diffusi...
Bisogna smettere o no di occuparsi di queste cose in base alla frase del nostro alpinista?

Secondo me c'è qualcosa di molto più forte che spinge ad agire rispetto al "saper fare" a monte. Chi possiede questa forza può essere ucciso ma non fermato, fa delle cose non perché le sa fare ma perché non potrebbe fare altrimenti.

Io comunque non sono una di queste persone, mi baso anche io sul "saper fare" e mi appoggio a criteri vari, ma sono debole, molto debole.
Certo, servono autostima e forza di volontà, io purtroppo ne sono molto carente.
Se li avessi potrei insistere tentando un corso analogo altrove oppure aspettando il prossimo giro, nel caso il corso fosse a numero chiuso.
Cosa intendi per migliorare secondo i criteri sociali e diffusi?
31-10-2017 22:03
alleny82
Re: L'ha detto Reinhold.

Chiaro però che se ti servono i soldi e non riesci a guadagnare con ciò che sei o sopravvivi a stento come ha fatto van gogh e come farebbe reinhold oppure rinunci al tuo essere
31-10-2017 21:58
alleny82
Re: L'ha detto Reinhold.

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Ma questa affermazione può essere vera o falsa?
O è una cosa che creiamo direttamente noi?
C'è bisogno di una forma di condivisione sociale o se ne può fare a meno?
Mi ero persa il pezzo che hai aggiunto su Van Gogh... sono troppo lenta e tu intanto aggiungi pezzi
Ormai il mio pensiero, quello di Reinhold e di Vincent si sono uniti in un unico pensiero perché credo di pensarla allo stesso modo ma non è facile da spiegare, è quasi come parlare di fede ad un ateo. Però capisco quello che intendi.
Van Gogh sapeva di saper fare perché era in grado di autogiudicarsi, in grado di vedere ciò che era il suo essere: quando sei in grado di riconoscere il tuo essere in cio' che esprimi allora sai fare.
31-10-2017 21:50
XL
Re: L'ha detto Reinhold.

Quote:
Originariamente inviata da Kaspar Almayer Visualizza il messaggio
Io, se scoprissi di saperci fare ai fornelli, come prima cosa penserei di andare a fare un corso per perfezionare la tecnica ed imparare cose utili al mestiere.
Non andrei certo a fare una gara di cuochi, così... allo sbando.
Non mi pare una tappa necessaria una competizione con altri appassionati.
Ma supponiamo che poi non migliori secondo i criteri sociali, oppure che questa scuola ha un numero chiuso e ti buttano fuori...
Cosa fai poi?
Sto supponendo che non riesci ad ottenere alcun riconoscimento sociale né a migliorare secondo i criteri diffusi...
Bisogna smettere o no di occuparsi di queste cose in base alla frase del nostro alpinista?

Secondo me c'è qualcosa di molto più forte che spinge ad agire rispetto al "saper fare" a monte. Chi possiede questa forza può essere ucciso ma non fermato, fa delle cose non perché le sa fare ma perché non potrebbe fare altrimenti.

Io comunque non sono una di queste persone, mi baso anche io sul "saper fare" e mi appoggio a criteri vari, ma sono debole, molto debole.
31-10-2017 21:47
Silent Bob
Re: L'ha detto Reinhold.

Io, se scoprissi di saperci fare ai fornelli, come prima cosa penserei di andare a fare un corso per perfezionare la tecnica ed imparare cose utili al mestiere.
Non andrei certo a fare una gara di cuochi, così... allo sbando.
Non mi pare una tappa necessaria una competizione con altri appassionati.
31-10-2017 21:44
XL
Re: L'ha detto Reinhold.

Quote:
Originariamente inviata da alleny82
c'è bisogno di affermare che bisogna fare ciò che si sa fare perché se non lo affermassimo, tutti arrivando ultimi in una gara di cuochi non cucinerebbero più senza nemmeno guardarsi dentro ma guardando solo il giudizio degli altri.
Ma questa affermazione può essere vera o falsa?
O è una cosa che creiamo direttamente noi?
C'è bisogno di una forma di condivisione sociale o se ne può fare a meno?
31-10-2017 21:38
alleny82
Re: L'ha detto Reinhold.

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Ma cosa significa in concreto allora saper fare?
Che bisogno c'è di affermare che nella vita bisogna fare quel che si sa fare veramente se poi in pratica questo livello di abilità è variabile praticamente a piacere?
Se mi divertisse cucinare ma se andassi ad una gara di cuochi farei ultimo... Dovrei smettere di cucinare? Sì o no?
Inizio da questa ultima domanda: no, non dovresti smettere di cucinare, certo che no se guardandoti bene dentro vedi che fa parte di te. La società ci ha ossessionato con questa storia degli ultimi e dei primi, dei migliori e dei peggiori... roba da cancellare. Sono tantissime le cose che non sappiamo fare e solo alcune quelle che sappiamo fare(anche se magari non siamo perfetti).. ;c'è bisogno di affermare che bisogna fare ciò che si sa fare perché se non lo affermassimo, tutti arrivando ultimi in una gara di cuochi non cucinerebbero più senza nemmeno guardarsi dentro ma guardando solo il giudizio degli altri.
A non fare ciò che fa parte di noi però non saremmo più noi.
Il podio e il mestiere sono inganni e catene.
Esiste solo l'uomo e il suo essere che può evolvere nei modi più disparati e senza che qualcun altro se ne debba accorgere per forza
31-10-2017 21:16
XL
Re: L'ha detto Reinhold.

Quote:
Originariamente inviata da alleny82 Visualizza il messaggio
Ho detto"fare solo ciò che si sa fare" ma non è detto che la cosa che si sa fare sia una sola.. magari sono due o tre... e tra quelle è probabile che ci sia una che ti piace.
Hai mai scalato una montagna, tirato con l'arco, canto gospel, cucinato, addestrato un cane ecc ecc. Immagino si debba trovare ciò che sappiamo fare ma che ci piaccia anche.. E Saper fare non vuol dire necessariamente essere dei genii o raggiungere la perfezione
Ma cosa significa in concreto allora saper fare?
Che bisogno c'è di affermare che nella vita bisogna fare quel che si sa fare veramente se poi in pratica questo livello di abilità è variabile praticamente a piacere e non c'è proprio alcun criterio per stabilire se io so far qualcosa o meno?
Se mi divertisse cucinare ma se andassi ad una gara di cuochi farei ultimo... Dovrei smettere di cucinare e decidere di fare altro perché non sono abbastanza bravo? Sì o no?
Decido io a piacere quel che so fare? O ci sono criteri che sovrastano questa mia decisione?
Saper fare qualcosa che significa?
E' poco chiara l'affermazione a monte per me.

Van Gogh è stato buttato fuori dall'accademia, per i criteri oggettivi dell'epoca non sapeva fare quel che ha fatto per tutta la vita.
Saper fare qualcosa a questo punto per me è un concetto piuttosto problematico, in base a cosa io posso verificare che so fare una certa cosa?

Io direi di fare quel che interessa davvero e che dà soddisfazione in vari sensi (compreso quello economico), saper fare o non fare non si sa bene che significa se non si prendono dei criteri oggettivi che eliminano molte persone classificandole come "incapaci" nello svolgere certe attività.
31-10-2017 20:17
varykino
Re: L'ha detto Reinhold.

Quote:
Originariamente inviata da alleny82 Visualizza il messaggio
Qualcosa che sai fare(senza per forza essere un genio) e che ti piaccia abbastanza. Penso che tutti, guardandosi dentro vedano una cosa o tre che li attira ed è da lì che si deve partire.
Ci sta bene quel detto: non importa se il bicchiere sia piccolo o grande, basta riempirlo.
Magari il tuo vero essere ti porterà a dipingere parei in Polinesia e fare il pescatore
E'che prima bisogna sapersi ascoltare e non è per tutti facile.
nn lo so per me quando riempi il bicchiere sei finito , sei morto ... devi divertirti a riempirlo
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