Sono abbastanza perseguitato dal concetto di errore. Però non credo di sbagliare più della media delle persone, o di sbagliare di più quando più lo temo. Di sicuro però non sono sereno nei confronti degli errori che faccio o della paura di farne.
27-10-2017 18:28
dot
Re: La quantita degli errori
Questione di percezione: probabilmente è il fatto di tenere molto alla situazione che ti fa vedere tutto come un errore.
Oppure ansia da prestazione: è così importante che si finisce per fare errori.
Personalmente a me capita di concentrarmi solo sugli errori: anche se tutto è andato bene, mi perseguita per anni il dettaglio che ho toppato e nel tempo s'ingigantisce fino ad oscurare tutto il resto.
Insomma: bassa autostima, ansia, rimuginio e ruminio...
Tutto questo generalizzando e ragionando in forma astratta! Ti va di fare un esempio?
27-10-2017 18:02
cancellato13248
La quantita degli errori
errore
er·ró·re/
sostantivo maschile
1.
L'abbandono della verità (logica o etica) o della convenienza, provocato da un fraintendimento o travisamento di valori: cadere in e.; indurre in e.; part., deviazione morale: In sul mio primo giovenile errore (Petrarca); fallo, colpa, peccato: un e. di gioventù; falsa credenza in materia di fede.
"dissipare le tenebre dell'e"
2.
In metrologia, la differenza fra il valore vero della grandezza e quello misurato, valutata in base allo scarto fra più misure ripetute della stessa grandezza.
A volte nelle cose che desidero fare bene o che collego alla mia persona faccio errori in quantita maggiore . Mi domando perche ? Mi succede anche il contrario .
A voi vi capita?