Comunque anche loro in Italia non trovano molto, almeno non ai livelli stipendiali che possono trovare all'estero.
Il mio prof di econometria infatti una volta disse che se in Italia si osserva una correlazione (non molto forte, ma c'è) tra laurea e occupazione, all'estero invece si osserva una forte correlazione tra laurea e retribuzione.
13-10-2017 22:13
Svalvolato
Re: Universitari e lavoro
Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
io conosco diversi che sono andati all'estero con solo diploma/licenza media e hanno trovato lavoro e per giunta molto più remunerativo rispetto all'Italia
la laurea ti serve del tipo vuoi fare l'insegnante in italiano e intraprendi il lungo percorso per diventarlo allora ti laurei in lettere
vuoi fare l'avvocato e hai già chi ti prende nel suo studio allora ti laurei in giurisprudenza sennò è come non averla.....
Se sei in gamba e hai una laurea, soprattutto scientifica, richiesta, all'estero hai le porte spalancate. Io lo vedo tutti i giorni dove lavoro; gente che qui andava avanti ad assegni, borse o dottorati da 1200-1400, in altri posti prende 4-5 o anche 10 volte tanto (non è un'esagerazione, è proprio così). In Italia richiedo il laureato iperskillato con esperienza per rifilarli qualche contrattino del menga sottotutelato, salvo poi andare a piangere in TV che mancano gli ingegneri, gli informatici, i chimici ecc... Per forza, quelli bravi sono all'estero a prendersi dei bei soldini, mica a farsi sfruttare nell'italietta da imprendintorucoli della mutua.
13-10-2017 21:58
Ansiaboy
Re: Universitari e lavoro
Quote:
Originariamente inviata da Svalvolato
Io lavoro all'uni, in una facoltà scientifica che "tira" molto. Il lavoro lo trovano, ma molti all'estero, tipo Irlanda, Australia, Finlandia, Svizzera e USA (non vi dico quanto prende una che è andata a lavorare in una multinazionale negli usa, roba che molti non vedrebbero manco in un anno). Ovviamente si tratta di gente con un cv e competenze con i controco.... (110, lode, dignità di stampa, pubblicazioni ecc...), non di "babbi" laureati con 85 a 30 anni.
Comunque anche loro in Italia non trovano molto, almeno non ai livelli stipendiali che possono trovare all'estero. L'Italia è un Paese che punta sugli spingitori di carrelli, sullo Stato e sulla vendita di paccottiglia, cercando di essere competitiva sul mercato abbassando il costo del lavoro. In generale l'Italia non è un Paese per laureati, se invece hai ambizioni anche estere allora si sa bene quali siano le lauree più spendibili (però bisogna esserci portati, mica tutti possono diventare ingegneri a 24 anni, anzi è cosa per pochi).
io conosco diversi che sono andati all'estero con solo diploma/licenza media e hanno trovato lavoro e per giunta molto più remunerativo rispetto all'Italia
la laurea ti serve del tipo vuoi fare l'insegnante in italiano e intraprendi il lungo percorso per diventarlo allora ti laurei in lettere
vuoi fare l'avvocato e hai già chi ti prende nel suo studio allora ti laurei in giurisprudenza sennò è come non averla.....
13-10-2017 21:02
Svalvolato
Re: Universitari e lavoro
Io lavoro all'uni, in una facoltà scientifica che "tira" molto. Il lavoro lo trovano, ma molti all'estero, tipo Irlanda, Australia, Finlandia, Svizzera e USA (non vi dico quanto prende una che è andata a lavorare in una multinazionale negli usa, roba che molti non vedrebbero manco in un anno). Ovviamente si tratta di gente con un cv e competenze con i controco.... (110, lode, dignità di stampa, pubblicazioni ecc...), non di "babbi" laureati con 85 a 30 anni.
Comunque anche loro in Italia non trovano molto, almeno non ai livelli stipendiali che possono trovare all'estero. L'Italia è un Paese che punta sugli spingitori di carrelli, sullo Stato e sulla vendita di paccottiglia, cercando di essere competitiva sul mercato abbassando il costo del lavoro. In generale l'Italia non è un Paese per laureati, se invece hai ambizioni anche estere allora si sa bene quali siano le lauree più spendibili (però bisogna esserci portati, mica tutti possono diventare ingegneri a 24 anni, anzi è cosa per pochi).
13-10-2017 20:56
Boriss
Quote:
Originariamente inviata da Usuaroo
Ne vale la pena?
Oltre una certa età no
13-10-2017 17:35
Abuela
Re: Universitari e lavoro
Avevo Un diploma di commercio estero, una volta i giovani diplomati venivano assaliti di chiamate dalle ditte, certo sto parlando di 15 anni fa, mi sa che la solfa è cambiata oggi. Mi fossi gettata direttamente nel mondo del lavoro sarebbe stato meglio (?). Col senno di poi posso dire che non ero fatta per l'ambiente universitario, non avevo alcuno spessore al di fuori dell"ambiente protetto della scuola, non valevo nulla come mente indipendente, ma chissà se ero fatta per lavorare in un ufficio?
13-10-2017 16:44
The_Sleeper
Dipende se poi avrai una laurea spendibile o meno sul mercato e quali sono le tue aspirazioni.
La maggior parte dei laureai fa lavori che coi propri studi ci azzeccano marginalmente, o per nulla.
Se non cerchi di fare mestieri specifici, per cui la laurea è richiesta, IMO ora come ora è molto meglio far presto esperienze lavorative e corsi di vario tipo.
Tanti le cose che ti piacciono te le puoi studiare ugualmente senza pagare una retta universitaria.
13-10-2017 16:43
Mike Patton
Re: Universitari e lavoro
Bisognerebbe chiederlo a quelli dell'ISTAT
Certo, in molti trovano lavorano a 800€ al mese, magari a progetto.
Quelli senza invece fanno stage di 6 mesi a cui vengono retribuite le spese.
Poi ci sta miocuggino che lavora in fabbrica a tempo indeterminato a 1500€/mese ecc.
_______
Dubito che un laureato in lettere trovi immediatamente lavoro nel suo ambito
13-10-2017 16:40
Usuaroo
Universitari e lavoro
Io non vado e non andró all università.
Tuttavia mia sorella come migliaia di giovani la frequenta, e mi sono sempre chiesto quanti di questi effettivamente riesce a trovare lavoro? Anche solo che rientri vagamente nelle sue competenze?