Quasi quasi mi compro un libro su questo mistero così ho finalmente un modo interessante per passare il tempo, mi sto convincendo sia un caso UFO, di solito in casi come questo o del mostro di Flatwoods optavo per la spiegazione più scettica ma ora mi stanno venendo dei dubbi.
02-02-2016 15:06
cancellato8041
Re: L'incidente del passo Djatlov
Quote:
Originariamente inviata da Sickle
si diceva fosse stato lo yeti…
Poi magari anche i grigi così chiamamo Mulder e Scully
01-02-2016 17:38
Sickle
Re: L'incidente del passo Djatlov
Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz
Sarebbe stato più plausibile un alieno radioattivo arrapato.
01-02-2016 17:32
Weltschmerz
Re: L'incidente del passo Djatlov
Quote:
Originariamente inviata da Sickle
si diceva fosse stato lo yeti…
Sarebbe stato più plausibile un alieno radioattivo arrapato.
01-02-2016 16:55
phabio
Re: L'incidente del passo Djatlov
Non conoscevo questa storia. Sembra quella dell'incidente di Tungurska
01-02-2016 16:39
Noriko
Re: L'incidente del passo Djatlov
Mi ricordo di un film che aveva una similitudine con questa storia.
L'incidente del passo di Djatlov (in russo Гибель тургруппы Дятлова Gibel' turgruppy Dyatlova, trad. La morte del gruppo di turisti di Dyatlov) è avvenuto la notte del 2 febbraio 1959, quando nove escursionisti accampati nella parte settentrionale dei monti Urali hanno trovato la morte per cause rimaste sconosciute. Il fatto avvenne sul versante orientale del Cholatčachl', che in mansi significa montagna dei morti. Il passo montano scena dei fatti è stato da allora rinominato passo di Djatlov (Перевал Дятлова), dal nome del capo della spedizione, Igor Djatlov (Игорь Дятлов).
La mancanza di testimonianze oculari ha provocato la nascita di molte congetture in merito alle cause dell'evento. Investigatori sovietici stabilirono che le morti erano state provocate da "una irresistibile forza sconosciuta". Dopo l'incidente la zona fu interdetta per tre anni agli sciatori e a chiunque altro intendesse avventurarcisi.[1] Lo svolgimento dei fatti resta tuttora non chiaro anche per l'assenza di sopravvissuti.[2][3]
Chi fece le indagini all'epoca stabilì che gli escursionisti avevano lacerato la loro tenda dall'interno, correndo via a piedi nudi nella neve alta e con una temperatura esterna proibitiva (probabilmente attorno ai −30 °C). Nonostante i corpi non mostrassero segni esteriori di lotta, due delle vittime avevano il cranio fratturato, due avevano le costole rotte e a una mancava la lingua.[1] Sui loro vestiti fu riscontrato un elevato livello di radioattività[1], altre fonti invece ridimensionano fortemente la contaminazione degli abiti, datandola anteriormente alla spedizione.[4]