FobiaSociale.com  
     

Home Messaggi odierni Registrazione FAQ
 
Vai indietro   FobiaSociale.com > Psico Forum > Bullismo Forum > Il battesimo del fuoco
Discussione: Il battesimo del fuoco Rispondi alla discussione
Il tuo nome utente: Clicca Qui per loggarti
Verifica immagine
Inserisci le lettere o i numeri (o entrambi) nell'immagine che visualizzi qui a destra.

Titolo:
  
Messaggio:

Opzioni addizionali
Opzioni varie

Visualizza l'argomento(prima i nuovi)
09-07-2009 19:43
mr_duke
Re: Il battesimo del fuoco

Quote:
Originariamente inviata da Graywolf Visualizza il messaggio
per conoscersi meglio e per acquisire una maggiore sicurezza in se stessi bisogna aver preso e dato
è vero. provate a praticare un'arte marziale e non ve ne pentirete. la più bella penso sia aikido è molto appagante. ma vi consiglio thai boxe o kick, piu movimentata e divertente. poi se avete dei cazzi vostri per la testa vi sfogate di brutto
detto questo sappiate che per strada è completamente diverso
09-07-2009 19:25
Freddy_Krueger
Re: Il battesimo del fuoco

Mi ricordo ai tempi delle medie , mi ritrovavo sempre con un mio amico o nei bagni durante la ricreazione oppure in giro per boschi e ci conciavamo sempre di botte ....era molto divertente,ai tempi ci sentivamo dei gran duri , ma ai tempi non ero ancora malato di nulla.era tutto piu sano e facile .tornando in topic nel film Fight club la violenza aveva uno scopo ed aveva un senso, senza di esso e una scarica di adrenalina come ce ne sono tante..per qualcuno può essere terapeutico per altri no.e solo un modo per sentirsi molto machi e maschili .le donne non hanno sta cultura, ma con due parole se sono consapevoli della loro forza e intelligenti ti mettono K.o .la guerra e piu psichica che fisica.bisogna prima vincere lì.
09-07-2009 18:56
Utentecanc07
Re: Il battesimo del fuoco

prima regola del fight club mai parlare del fight club
26-06-2009 10:52
Graywolf
Re: Il battesimo del fuoco

Quote:
Originariamente inviata da mezzelf Visualizza il messaggio
Facciamo un Fight Club, che ne dici?
Magari
26-06-2009 00:52
calinero
Re: Il battesimo del fuoco

bè ci siamo passati davanti e ci hanno sfottuto in dialetto, se ci fermavamo avrebbero attaccato
chissà però se chiamavano altri wappi
25-06-2009 23:31
labelva
Re: Il battesimo del fuoco

Quote:
Originariamente inviata da calinero Visualizza il messaggio
ma noi eravamo di più
ah dettagli!
siamo scappati per ele che aveva paura !
25-06-2009 23:27
calinero
Re: Il battesimo del fuoco

ma noi eravamo di più
25-06-2009 23:26
labelva
Re: Il battesimo del fuoco

Quote:
Originariamente inviata da calinero Visualizza il messaggio
se vinci però :p

avresti fatto a botte con quei wappi che ci hanno sfottuto a napuli?
se era uno solo era semplice la cosa!
ma saranno stati 5o 6!
25-06-2009 23:18
calinero
Re: Il battesimo del fuoco

se vinci però :p

avresti fatto a botte con quei wappi che ci hanno sfottuto a napuli?
25-06-2009 23:07
desperados
Re: Il battesimo del fuoco

Io da piccolo spesso o dovuto fare a botte e ogni volta mi levavo un bel peso...era un grande sfogo..dopo ti senti meglio...
25-06-2009 20:37
labelva
Re: Il battesimo del fuoco

Quote:
Originariamente inviata da calinero Visualizza il messaggio
chi hai pestato belva?
nessuno perchè?
25-06-2009 20:28
calinero
Re: Il battesimo del fuoco

chi hai pestato belva?
25-06-2009 17:27
labelva
Re: Il battesimo del fuoco

Quote:
Originariamente inviata da Graywolf Visualizza il messaggio
Volvevo sapere se ritenete indispensabile aver fatto a cazzotti qualche volta nella vita, e se può in un certo senso aiuta per affrontare determinate situazioni e persone.
Non prendetemi per un esaltato violento eh, però più di una persona mi ha detto che per conoscersi meglio e per acquisire una maggiore sicurezza in se stessi bisogna aver preso e dato !
Che sia chiaro questo discorso vale solo nei casi in qui bisogna arrivare a tanto, non che adesso vado in giro a provocare rissa!!!
ma dai siamo in un mondo civile, meglio le parole che le botte, no?
e poi non credo, ah oggi ho pestato uno è mi sento meglio!
25-06-2009 15:09
Graywolf
Re: Il battesimo del fuoco

Quote:
Originariamente inviata da BadDream Visualizza il messaggio
Forse sì... io per fortuna non ho mai subito episodi di bullismo, ma diverse pestate di piede sì, forse se avessi reagito diversamente oggi sarei meno insicuro. O forse no.

In generale sono per il pacifismo e la non-violenza, ma in alcuni casi ricorrere alla violenza è purtroppo inevitabile. Sto pianificando di iscrivermi ad Aikido, una disciplina che mi sembra perfetta per risolvere al tempo stesso lacune nella sicurezza interiore e nell'autodifesa.

Nell'Aikido il successo nell'azione di disimpegno dal combattimento è indicato come il traguardo della corretta vittoria (dal Fondatore chiamata 正勝 masakatsu), per raggiungere la quale occorre allenare non solo il corpo ma soprattutto lo spirito per conquistare la padronanza di sé stessi (dal Fondatore chiamata 吾勝 agatsu, cioè vittoria su di sé stessi) al fine di conseguire la capacità interiore della rinuncia al confronto, privilegiando sempre ed in ogni caso la strada del superamento del conflitto attraverso il disimpegno dall'antagonismo e dal combattimento. In questo modo l’Aikido persegue un tipo di difesa che vanifichi l’attacco dell’avversario controllando perfettamente la sua azione fin dal suo insorgere (condizione che il Fondatore definiva 勝早日 katsuhayabi), senza giungere a produrgli dei danni e delle offese: l’aikidoista si pone cioè nella condizione di salvaguardare la propria incolumità concedendo nel contempo all’avversario l’opportunità di convincersi a desistere dai suoi propositi offensivi, prima che l'aikidoista debba ricorrere, per legittima difesa, ad azioni coercitive nei confronti dell’avversario nel caso questi perseverasse nei suoi propositi offensivi reiterando il suo attacco.
La corretta vittoria indicata dal Fondatore e perseguita dall’Aikido (正勝 吾勝 masakatsu agatsu) si consegue dunque quando si è riusciti innanzi tutto ad evitare di ricevere un danno a seguito di un attacco offensivo, ma questo risultato da solo non è sufficiente se contemporaneamente non si riesce a rimuovere all'origine ed esattamente nell'istante e nella circostanza della sua insorgenza (勝早日 katsuhayabi) [11] anche la minaccia da cui il danno potenziale poteva giungere. Per ottenere ciò all'aikidoista non è sufficiente evitare le possibili conseguenze negative che possono derivargli dagli attacchi di potenziali avversari; è anche indispensabile che ai potenziali avversari si renda possibile la convivenza civile e la conciliazione con l'aikidoista stesso, utilizzando quindi un’azione difensiva nei confronti dell'avversario che non gli infligga già fin dall'inizio dei danni irreparabili, poiché questi giungerebbero a bloccare un possibile eventuale positivo mutamento delle relazioni dell'avversario nei confronti dell'aikidoista, in direzione meno conflittuale. L'Aikido, offre infatti la possibilità di scegliere un’azione di difesa estremamente efficace ma non offensiva e qualora questa scelta sia sufficiente a consentire di ottenere il perfetto controllo dell’avversario (勝早日 katsuhayabi) e quindi la positiva risoluzione del conflitto, ciò avviene senza obbligare l'aikidoista a ricorrere all'offesa per realizzare la propria difesa.
Il bagaglio tecnico dell’Aikido, estremamente ampio e flessibile, consente di scegliere una condotta d’intervento sull'azione avversaria anche solamente per stornarne gli effetti potenzialmente dannosi; in secondo luogo consente l'eventuale recupero dell’avversario nei confronti delle sue relazioni con l’aikidoista in quanto l’avversario, non essendo riuscito nel suo iniziale intento offensivo e non avendo ancora subìto nel contempo dei danni dall’azione difensiva dell’aikidoista, è ancora in tempo a scegliere non solo di desistere dal suo manifestato atteggiamento offensivo nel timore di dover soccombere qualora insistesse nel suo proposito, ma può ancora anche scegliere di lasciarsi di buon grado condurre dall'aikidoista verso un bene comune superiore a quello del conflitto da lui originato ed eventualmente, memore del rispetto ricevuto, lasciarsi condurre verso la realizzazione di una socializzazione ed una pacificazione che lui prima non concepiva.
È questo il modo in cui, entro certi limiti, l'Aikido può consentire di rispettare l’integrità dell’avversario offrendo nel contempo all’aikidoista la possibilità di sottrarsi agli effetti dell'attacco di cui è fatto oggetto: il bagaglio tecnico dell'Aikido è talmente ampio e diversificato da consentire all'occorrenza di portare anche efficaci azioni coercitive sull'avversario la sua integrità, in questo caso, potrà essere condizionata dalla possibilità da parte dell’aikidoista di mantenere comunque prioritariamente la propria incolumità, in accordanza con il principio fondamentale della salvaguardia del diritto alla legittima difesa in funzione dell’imperativo naturale dettato dalla legge dell’istinto di sopravvivenza.
L’aspirazione a realizzare queste condizioni rendendo possibile porre in atto la propria difesa senza dover obbligatoriamente ricorrere all'offesa, è il traguardo spirituale ed il valore etico e morale che l'Aikido propone alla società civile.


More info:
http://it.wikipedia.org/wiki/Aikido#..._dell.27Aikido

Molto interessante, anchio stavo pensando di provare a fare un arte marziale, però credo che non serva a molto se non si è mai fatto a botte, però posso benissimo sbagliarmi eh .

Per quanto riguarda il messaggio di leo, non sono daccordo perchè se arriva il giorno in cui ti trovi in giro con un caro amico famigliare o ragazza e dei tizi incominciano a darti fastidio pesantemente a te e chi ti sta in torno cosa si può fare? non siamo preparati per questo genere di situazioni, la paura ci può bloccare, la legge..........lasciamo perdere, spero che capiate quello che intendo, poi ovvio ogniuno a le sue idee
25-06-2009 14:08
MiRuina
Re: Il battesimo del fuoco

lo psichiatra dice dentro di me ho voglia di picchiare.




shussauhsau
giuro.
24-06-2009 20:07
Triplalien
Re: Il battesimo del fuoco

Quote:
Originariamente inviata da SolidSnake93 Visualizza il messaggio
ODIO ADOLFINO!!
(ora mi ritrovo trippah sotto casa con una mazza infuocata avvolta nel filo spinato, il passamontagna e tutto incazzato comincia a randellare la gente cercando invano di trovarmi,dopodichè mi trova e mi sfonda la porta con la medesima mazza e quando entra mi lega ad una sedia e comincia ad accartocciare i poster di adolfino facendomeli mangiare causando un indigestione mortale dopodichè mi darà una randellata nello stomaco e scoppierò io con tutti i poster di adolfino nello stomaco)
Dillo che saresti capace!
non nominare il nome di Adolfino invano
24-06-2009 19:53
calinero
Re: Il battesimo del fuoco

kakkien trup
24-06-2009 19:46
Triplalien
Re: Il battesimo del fuoco

io non sono mai stato un tipo violento ,ma a violenza rispondo con violenza ....però per far violenza ci devono star motivi di tipo politici senò non mi va di litigare per le cazzatine ...
24-06-2009 19:40
calinero
Re: Il battesimo del fuoco

se vabbè, nel bronx forse
in una società moderna e civilizzata una scazzottata corrisponde ad una sconfitta (cit.)
24-06-2009 16:32
BadDream
Re: Il battesimo del fuoco

Quote:
Originariamente inviata da Graywolf Visualizza il messaggio
Volvevo sapere se ritenete indispensabile aver fatto a cazzotti qualche volta nella vita, e se può in un certo senso aiuta per affrontare determinate situazioni e persone.
Non prendetemi per un esaltato violento eh, però più di una persona mi ha detto che per conoscersi meglio e per acquisire una maggiore sicurezza in se stessi bisogna aver preso e dato !
Che sia chiaro questo discorso vale solo nei casi in qui bisogna arrivare a tanto, non che adesso vado in giro a provocare rissa!!!
Forse sì... io per fortuna non ho mai subito episodi di bullismo, ma diverse pestate di piede sì, forse se avessi reagito diversamente oggi sarei meno insicuro. O forse no.

In generale sono per il pacifismo e la non-violenza, ma in alcuni casi ricorrere alla violenza è purtroppo inevitabile. Sto pianificando di iscrivermi ad Aikido, una disciplina che mi sembra perfetta per risolvere al tempo stesso lacune nella sicurezza interiore e nell'autodifesa.

Nell'Aikido il successo nell'azione di disimpegno dal combattimento è indicato come il traguardo della corretta vittoria (dal Fondatore chiamata 正勝 masakatsu), per raggiungere la quale occorre allenare non solo il corpo ma soprattutto lo spirito per conquistare la padronanza di sé stessi (dal Fondatore chiamata 吾勝 agatsu, cioè vittoria su di sé stessi) al fine di conseguire la capacità interiore della rinuncia al confronto, privilegiando sempre ed in ogni caso la strada del superamento del conflitto attraverso il disimpegno dall'antagonismo e dal combattimento. In questo modo l’Aikido persegue un tipo di difesa che vanifichi l’attacco dell’avversario controllando perfettamente la sua azione fin dal suo insorgere (condizione che il Fondatore definiva 勝早日 katsuhayabi), senza giungere a produrgli dei danni e delle offese: l’aikidoista si pone cioè nella condizione di salvaguardare la propria incolumità concedendo nel contempo all’avversario l’opportunità di convincersi a desistere dai suoi propositi offensivi, prima che l'aikidoista debba ricorrere, per legittima difesa, ad azioni coercitive nei confronti dell’avversario nel caso questi perseverasse nei suoi propositi offensivi reiterando il suo attacco.
La corretta vittoria indicata dal Fondatore e perseguita dall’Aikido (正勝 吾勝 masakatsu agatsu) si consegue dunque quando si è riusciti innanzi tutto ad evitare di ricevere un danno a seguito di un attacco offensivo, ma questo risultato da solo non è sufficiente se contemporaneamente non si riesce a rimuovere all'origine ed esattamente nell'istante e nella circostanza della sua insorgenza (勝早日 katsuhayabi) [11] anche la minaccia da cui il danno potenziale poteva giungere. Per ottenere ciò all'aikidoista non è sufficiente evitare le possibili conseguenze negative che possono derivargli dagli attacchi di potenziali avversari; è anche indispensabile che ai potenziali avversari si renda possibile la convivenza civile e la conciliazione con l'aikidoista stesso, utilizzando quindi un’azione difensiva nei confronti dell'avversario che non gli infligga già fin dall'inizio dei danni irreparabili, poiché questi giungerebbero a bloccare un possibile eventuale positivo mutamento delle relazioni dell'avversario nei confronti dell'aikidoista, in direzione meno conflittuale. L'Aikido, offre infatti la possibilità di scegliere un’azione di difesa estremamente efficace ma non offensiva e qualora questa scelta sia sufficiente a consentire di ottenere il perfetto controllo dell’avversario (勝早日 katsuhayabi) e quindi la positiva risoluzione del conflitto, ciò avviene senza obbligare l'aikidoista a ricorrere all'offesa per realizzare la propria difesa.
Il bagaglio tecnico dell’Aikido, estremamente ampio e flessibile, consente di scegliere una condotta d’intervento sull'azione avversaria anche solamente per stornarne gli effetti potenzialmente dannosi; in secondo luogo consente l'eventuale recupero dell’avversario nei confronti delle sue relazioni con l’aikidoista in quanto l’avversario, non essendo riuscito nel suo iniziale intento offensivo e non avendo ancora subìto nel contempo dei danni dall’azione difensiva dell’aikidoista, è ancora in tempo a scegliere non solo di desistere dal suo manifestato atteggiamento offensivo nel timore di dover soccombere qualora insistesse nel suo proposito, ma può ancora anche scegliere di lasciarsi di buon grado condurre dall'aikidoista verso un bene comune superiore a quello del conflitto da lui originato ed eventualmente, memore del rispetto ricevuto, lasciarsi condurre verso la realizzazione di una socializzazione ed una pacificazione che lui prima non concepiva.
È questo il modo in cui, entro certi limiti, l'Aikido può consentire di rispettare l’integrità dell’avversario offrendo nel contempo all’aikidoista la possibilità di sottrarsi agli effetti dell'attacco di cui è fatto oggetto: il bagaglio tecnico dell'Aikido è talmente ampio e diversificato da consentire all'occorrenza di portare anche efficaci azioni coercitive sull'avversario la sua integrità, in questo caso, potrà essere condizionata dalla possibilità da parte dell’aikidoista di mantenere comunque prioritariamente la propria incolumità, in accordanza con il principio fondamentale della salvaguardia del diritto alla legittima difesa in funzione dell’imperativo naturale dettato dalla legge dell’istinto di sopravvivenza.
L’aspirazione a realizzare queste condizioni rendendo possibile porre in atto la propria difesa senza dover obbligatoriamente ricorrere all'offesa, è il traguardo spirituale ed il valore etico e morale che l'Aikido propone alla società civile.


More info:
http://it.wikipedia.org/wiki/Aikido#..._dell.27Aikido
Questa discussione ha più di 20 risposte. Clicca QUI per visualizzare l'intera discussione.



Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 21:51.
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.