12-09-2017 01:52 |
S.Marco91 |
Re: La depressione di Sisifo
stasera solo l'alcol mi può aiutare, magari riesco a chiudere occhio.
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11-09-2017 22:21 |
S.Marco91 |
Re: La depressione di Sisifo
Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Anche loro sono impegnati in qualcosa che non li porta da nessuna parte.
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ah, questo è vero.
Mi dispiace perché li stresso sempre.
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11-09-2017 22:20 |
S.Marco91 |
Re: La depressione di Sisifo
Quote:
Originariamente inviata da Crystal
Ok...da come l'avevi descritta sembrava altro.
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no, si tratta proprio di un crollo dell'umore a tutti i livelli. Non riesco a vedere una via d'uscita.
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11-09-2017 22:03 |
Crystal |
Ok...da come l'avevi descritta sembrava altro.
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11-09-2017 22:00 |
S.Marco91 |
Re: La depressione di Sisifo
Quote:
Originariamente inviata da Crystal
Pensieri ossessivi, attacchi di panico, nervosismo, inconcludenza, attacchi d'ansia...manca la componente principale della depressione, ovvero l'umore triste irreversibile naturalmente...dette così senza questo sintomo sembrano più crisi ansiogene.
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ma quello c'è assieme a tutti gli altri sintomi
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11-09-2017 21:58 |
Crystal |
Pensieri ossessivi, attacchi di panico, nervosismo, inconcludenza, attacchi d'ansia...manca la componente principale della depressione, ovvero l'umore triste irreversibile naturalmente...dette così senza questo sintomo sembrano più crisi ansiogene.
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11-09-2017 21:54 |
S.Marco91 |
Re: La depressione di Sisifo
Quote:
Originariamente inviata da Crystal
A dire il vero però in quello che racconti c'è ben poco a che fare con la depressione..
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perché?
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11-09-2017 21:51 |
Crystal |
A dire il vero però in quello che racconti c'è ben poco a che fare con la depressione..
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11-09-2017 21:50 |
S.Marco91 |
Re: La depressione di Sisifo
Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Come i tuoi parenti che accummulano e accumulano.
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in che senso?
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11-09-2017 19:59 |
S.Marco91 |
Re: La depressione di Sisifo
Quote:
Originariamente inviata da The_Sleeper
Pensavo fosse un topic più Camus-siano 
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Senza scomodare Camus, penso che il mito di Sisifo rappresenti l'inutilità di ogni mio sforzo e il relativo stato di prostrazione psicologica che mi provoca.
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11-09-2017 19:49 |
The_Sleeper |
Pensavo fosse un topic più Camus-siano
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11-09-2017 19:43 |
Alceste |
Re: La depressione di Sisifo
È così anche per me. Incomincio a pensare che non sia solo una mia condizione personale, che sia la vita in sé ad essere male, ma tante persone non lo percepiscono, per loro fortuna.
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11-09-2017 19:38 |
S.Marco91 |
La depressione di Sisifo
E' arrivata lei, improvvisa, senza avvisaglie:la depressione. Stavo attraversando un periodo di tranqulità, l'estate era cominciata con diversi esami passati, e da metà agosto mi ero messo di buona lena a studiare per un esame che avrei avuto alla fine di questa settimana. Praticamente non sono riuscito a concludere nulla e ho buttato solo tempo. Nei momenti in cui riuscivo a concentrarmi ero preda dei miei soliti pensieri ossessivi. Da una settimana a questa parte è comparsa la depressione in tutta la sua forza: crisi di panico, attacchi d'ansia, attacchi di nervosismo in cui mi metto a "girare in tondo", iperfagia e sonnolenza. Praticamente ho buttato all'aria la sessione di Settembre. La cosa peggiore è che non credo riuscirò a riprendermi, sta "salendo" inesorabile e terribile come tre anni fa.
Ce l'avevo quasi fatta ad uscire dal tunnel universitario: è assai probabile che non riesca a laurearmi se le cose dovessero continuare così.
Sopratutto non riuscirò mai ad avere una vita normale.
Mi sento come Sisifo: condannato dagli dei a condurre un masso sulla cime di una montagna, a costo di sforzi tremendi, per poi, una volta arrivato in cima, vedersi di nuovo rotolare il masso a valle e dover ricominciare da capo. In eterno e con la consapevolezza che ogni sforzo sarà inutile: il masso torna sempre a valle.
E cosi è la mia storia: ogni volta che ne sembro uscito o migliorato il "mostro" torna a galla e distrugge ogni mio sforzo. Il mio personale masso, dopo essermi rovinato l'esistenza a salirlo sulla cima, torna sempre a valle, ed io devo ricominciare da capo, sempre più affaticato e consapevole dell'inutilità dei miei sforzi. Non importa di quali promessi io mi sia fatto o di quali obiettivi, sempre meno ambiziosi, mi sia dato. Torno sempre giù, nella disperazione. Non c'è possibilità di fare progressi.
Sarà cosi tutta la vita: oggi è per l'università, domani sarà per il lavoro o per la famiglia o per le relazioni sociali. E' una condanna eterna.
Stavolta ero convinto che niente avrebbe potuto separarmi dall'obiettivo esame, ed invece..
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