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Discussione: Annullarsi e andare contro le proprie naturali inclinazioni Rispondi alla discussione
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26-04-2017 03:02
Svers0
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Originariamente inviata da TãoSozinho Visualizza il messaggio
Conoscete Andre Agassi?
Lui è un famoso tennista che ha scritto un libro, Open, nel quale descrive come, nonostante sia diventato un campione di quello sport, a lui in realtà il tennis faccia c@gare.
Eccone riportato uno stralcio:
Odio il tennis, lo odio con tutto il cuore, eppure continuo a giocare, continuo a palleggiare tutta la mattina, tutto il pomeriggio, perché non ho scelta. Per quanto voglia fermarmi non ci riesco. Continuo a implorarmi di smettere e continuo a giocare, e questo divario, questo conflitto, tra ciò che voglio e ciò che effettivamente faccio mi appare l'essenza della mia vita...

Quanti di voi, come il sottoscritto, sono forse (forse?) ignari di quale sia la loro reale inclinazione, però sono sicuri che quello che stanno facendo in questo momento, della loro vita, sia al 100% quello che non vogliono fare ed essere?
Secondo me una cosa del genere è possibile fino a un certo punto.

Passare una vita felice a fare cose che non piacciono mi pare un paradosso.
26-04-2017 02:08
Strange Man
Re: Annullarsi e andare contro le proprie naturali inclinazioni

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Anche una vita in cui si cerca di fare ciò che piace ma non fa guadagnare un soldo e nessuna notorietà può darsi che sia una schifezza.
Un Van Gogh (a differenza di un Agassi) magari ha seguito le sue inclinazioni (nessuno lo costringeva a dipingere o a farlo in certi modi per aver successo), ma ha vissuto comunque male.
Secondo me c'è sempre un conflitto di fondo.
Da un lato si vuol fare quel che piace, dall'altro si vorrebbe che quel che si fa venga riconosciuto per poterlo condividere.
Trovare un equilibrio (ammesso che esista) tra queste tendenze e bisogni non è facile.
C'è un'inclinazione naturale che va contro altre inclinazioni in certi contesti.
Punti di vista diversi, per me la base di partenza deve essere sempre il seguire l'inclinazione (o le inclinazioni) naturali, una brutta vita per me sarebbe non farlo.
Preferirei non guadagnarci un soldo ma farlo, piuttosto che non farlo guadagnandoci molti soldi.
Van Gogh ha vissuto una brutta vita da un punto di vista materiale, ma non è detto che, se non fosse stato malato mentalmente, non avrebbe magari ottenuto qualcosa in più, a partire dal proprio benessere.
In ogni caso, capita spesso chi ottiene qualcosa dalla propria "inclinazione" è chi lo fa senza pretese in termini economici o di riconoscimenti, proprio perché in questo modo si dà spazio all'originalità, all'esprimere la vera essenza del proprio talento privo di logiche commerciali o di pubblico.
26-04-2017 01:59
XL
Re: Annullarsi e andare contro le proprie naturali inclinazioni

Quote:
Originariamente inviata da Strange Man Visualizza il messaggio
A mio modo di vedere, una vita vissuta senza fare ciò che piace, a prescindere da quanti soldi faccia guadagnare, è una vita buttata nel cesso.
Anche una vita in cui si cerca di fare ciò che piace ma non fa guadagnare un soldo e nessuna notorietà può darsi che sia una schifezza.
Un Van Gogh (a differenza di un Agassi) magari ha seguito le sue inclinazioni (nessuno lo costringeva a dipingere o a farlo in certi modi per aver successo), ma ha vissuto comunque male.
Secondo me c'è sempre un conflitto di fondo.
Da un lato si vuol fare quel che piace, dall'altro si vorrebbe che quel che si fa venga riconosciuto per poterlo condividere.
Trovare un equilibrio (ammesso che esista) tra queste tendenze e bisogni non è facile.
C'è un'inclinazione naturale che va contro altre inclinazioni in certi contesti.
26-04-2017 01:46
Strange Man
Re: Annullarsi e andare contro le proprie naturali inclinazioni

Per quanto riguarda me, anche se non ho mai lavorato, per anni ho annullato me stesso studiando e avviandomi (idealmente) a una vita che avrebbe appunto annullato le mie inclinazioni naturali portandomi a vivere la vita in funzione degli altri, e non di me stesso.
È stato terribile accettare la realtà, ed è stato ancora più terribile invertire la rotta, mollare tutto al costo di deludere gli altri (nel particolare i miei genitori), però ci sono riuscito fortunatamente (a mollare tutto, a inseguire le mie inclinazioni naturali ancora non del tutto).
A mio modo di vedere, una vita vissuta senza fare ciò che piace, a prescindere da quanti soldi faccia guadagnare, è una vita buttata nel cesso.
Al momento della morte non ci saranno soldi in grado di ridarti la possibilità di fare ciò che avresti voluto fare.
26-04-2017 01:18
Equilibrium
Re: Annullarsi e andare contro le proprie naturali inclinazioni

Quote:
Un giorno, un giorno il mio sogno si avvererà? Una notte ti sveglierai e scoprirai che non è mai successo! Sì, ci hai girato intorno, non si è avverato e sei diventato vecchio. Non ha funzionato ma tanto tu non l'avresti mandato in porto comunque. Lo spingerai nel ricordo e poi lo rimuoverai sdraiato sulla poltrona reclinabile, ipnotizzato dalla tv per il resto della vita. Quindi non venirmi a parlare di omicidio, ciò che volevi era solo un anticipo per una lussuosa Lincoln e quella ragazza che non hai il coraggio di chiamare. Che c. ci fai ancora dentro un taxi? Dimmelo!
25-04-2017 23:57
cancellato2824
Re: Annullarsi e andare contro le proprie naturali inclinazioni

E' un'assurdita'.
Come rovinarsi la vita da soli.
Se non si puo' fare altrimenti ok, ma se no perché mai? masochismo?
A seguire le proprie inclinazioni si rafforza la propria energia, si ottiene come una spinta dall'universo, a fare l'opposto succede il contrario.
Ma tanto appunto secondo me nessuno lo fa seriamente, probabilmente avesse davvero un odio non ci riuscirebbe nemmeno, come tanti che si iscrivono a ingegneria/medicina/economia o altro per far contenti i genitori e poi non c'è verso.
25-04-2017 21:21
TãoSozinho
Quote:
Originariamente inviata da The_Sleeper Visualizza il messaggio
Infatti.
La maggior parte delle persone si adatta a fare qualcosa che non piace per poter campare, se manca l'alternativa valida non si può fare molto altro.

Se è un campione del tennis, fare ciò che odia gli permette comunque di sostenersi, anche ben oltre il necessario, e "darsi un senso".
Oltretutto non mi pare la più scomoda delle posizioni in cui trovarsi.
Può darsi non si senta internamente in grado di saper fare altro e/o non abbia nemmeno idea cosa questo altro possa essere.

Comunque 'ste autobiografie mi puzzano abbastanza.
Magari è solo una trovata per fare soldi, ma fa riflettere comunque
19-01-2017 21:06
The_Sleeper
Quote:
Originariamente inviata da TãoSozinho Visualizza il messaggio
Beh, io sto per laurearmi alla magistrale in una facoltà che non mi piace. Non è una cosa così inusuale.
Infatti.
La maggior parte delle persone si adatta a fare qualcosa che non piace per poter campare, se manca l'alternativa valida non si può fare molto altro.

Se è un campione del tennis, fare ciò che odia gli permette comunque di sostenersi, anche ben oltre il necessario, e "darsi un senso".
Oltretutto non mi pare la più scomoda delle posizioni in cui trovarsi.
Può darsi non si senta internamente in grado di saper fare altro e/o non abbia nemmeno idea cosa questo altro possa essere.

Comunque 'ste autobiografie mi puzzano abbastanza.
19-01-2017 20:56
TãoSozinho
Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
A me sembra solo un'enorme balla scritta per vendere più facilmente un libro e rendere più interessante il personaggio.

Le forme di dipendenza psicologica funzionano diversamente, dà piacere far certe cose, non è che le si detesta, però poi ci sono effetti collaterali indesiderati che si vorrebbero evitare e sorge un conflitto. Non si riesce a smettere perché piace far qualcosa (sia il fumo, sia giocare d'azzardo, sia mangiare certi alimenti... Altro...) solo che poi una persona si pente a causa di certe conseguenze indesiderate. Nonostante ci siano queste conseguenze indesiderate però la persona non riesce a smettere di far qualcosa proprio perché il piacere che ne ricava vince rispetto al dolore che producono certe conseguenze.

Se si fosse completamente avversi ad un'attività, ma perché diavolo la si dovrebbe svolgere a quei livelli?
Beh, io sto per laurearmi alla magistrale in una facoltà che non mi piace. Non è una cosa così inusuale.
19-01-2017 18:18
joy80
Re: Annullarsi e andare contro le proprie naturali inclinazioni

io faccio tutto quello che dovrebbe fare una brava figlia per avere l approvazione dai genitori ma fosse per me mollerei tutto e farei qualsiasi altra cosa. mi piacerebbe viaggiare e cambiare citta' per vivere. vorrei vivere in un camper e girare sempre e fare lavori occasionali dunque mi sto annullando direi.
19-01-2017 18:12
Hazel Grace
Re: Annullarsi e andare contro le proprie naturali inclinazioni

C'è gente che dentro ha un conflitto, magari si è portati per una cosa ma ostinatamente si cerca di inseguire una strada che non è la nostra per compiacere qualcuno, tipo famiglia genitori ecc, o compiacere quello che è il nostro ideale di "persona perfetta e realizzata". Per dire, io dietro al bancone del bar ci stavo da dio eppure sentivo dentro che dovevo fare altro e allora ho tentato quell'altra strada ma mica lo so se è giusta oppure sono convinta che i baristi siano diciamo più poveracci degli impiegati e per quello mi costringo a non andare avanti per quella strada.. e invece magari è la mia naturale inclinazione.. assecondare completamente le nostre voglie non lo so se è positivo, quando senti che dovresti fare di più come la mettiamo?
19-01-2017 15:48
Creeper Non è facile capire cosa si vuole fare veramente.

Di me posso dire che tutti le passioni che ho avuto/ho tuttora smettono di diventare piacevoli nel momento in cui diventano degli impegni.

Ad esempio amo il calcio, sono tifoso, seguo tutte le partite della mia squadra (anche se sono andato allo stadio solo due volte), mi piace giocarci e me la cavo anche... però giocare in una squadra diventa per me un peso assurdo tra allenamenti serali, trasferte, compagni di squadra. L'anno scorso non so nemmeno come ho fatto a finire la stagione. Ecco che in quel caso perdo il piacere e la passione diventa un impegno (con valenza negativa).

Stessa cosa con lo sci quando ero bambino, mi piaceva ma volevo farlo quando mi andava, l'idea di andare tutte le domeniche con lo sci club mi metteva ansia. E infatti ho mollato.
19-01-2017 15:31
XL
Re: Annullarsi e andare contro le proprie naturali inclinazioni

Quote:
Originariamente inviata da TãoSozinho Visualizza il messaggio
Odio il tennis, lo odio con tutto il cuore, eppure continuo a giocare, continuo a palleggiare tutta la mattina, tutto il pomeriggio, perché non ho scelta. Per quanto voglia fermarmi non ci riesco. Continuo a implorarmi di smettere e continuo a giocare, e questo divario, questo conflitto, tra ciò che voglio e ciò che effettivamente faccio mi appare l'essenza della mia vita...
A me sembra solo un'enorme balla scritta per vendere più facilmente un libro e rendere più interessante il personaggio.

Le forme di dipendenza psicologica funzionano diversamente, dà piacere far certe cose, non è che le si detesta, però poi ci sono effetti collaterali indesiderati che si vorrebbero evitare e sorge un conflitto. Non si riesce a smettere perché piace far qualcosa (sia il fumo, sia giocare d'azzardo, sia mangiare certi alimenti... Altro...) solo che poi una persona si pente a causa di certe conseguenze indesiderate. Nonostante ci siano queste conseguenze indesiderate però la persona non riesce a smettere di far qualcosa proprio perché il piacere che ne ricava vince rispetto al dolore che producono certe conseguenze.

Se si fosse completamente avversi ad un'attività, ma perché diavolo la si dovrebbe svolgere a quei livelli?
19-01-2017 13:38
no-body
Re: Annullarsi e andare contro le proprie naturali inclinazioni

Penso sia normale alla fine perche' e' un lavoro.
Non gioca a tennis con gli amici, o quando gli pare
di farlo. Deve rispettare tabelle di marcia, allenamenti,
avversari da affrontare, sponsor ecc...
A me idealmente piace il mio lavoro, lo trovo socialmente
utile e sensato. Ma quando lo devi trasformare
in guadagno, farci il tuo business e confrontarti con
i competitors; allora cambia tutto; devi fottere o
essere fottuto.
19-01-2017 13:27
TãoSozinho
Quote:
Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Del tipo: sono superiore al mio bisogno di star bene
Caspita, che bella frase! :-o
In effetti credo che la causa dell'infelicità di una persona spesso sia esattamente questo ragionamento.
19-01-2017 03:08
Angus
Re: Annullarsi e andare contro le proprie naturali inclinazioni

Quote:
Originariamente inviata da ~~~ Visualizza il messaggio
Come mai fa tennis?
E come mai lo odia?
Magari ha deciso da bambino che fare qualcosa di buono per sé (evitare di ubbidire, o di ribellarsi in maniera cretina, o comunque di lottare) è una cosa sbagliata, e ha continuato a fare così anche da adulto. Del tipo: sono superiore al mio bisogno di star bene. Poi ha iniziato a fare tennis, e non ha mai smesso per quanto detto.
19-01-2017 02:22
Balto
Re: Annullarsi e andare contro le proprie naturali inclinazioni

Quote:
Originariamente inviata da ~~~ Visualizza il messaggio
Come mai fa tennis?
E come mai lo odia?
Ci sta che da bambino glielo hanno imposto, è stato bravo e ha fatto carriera poi. Certo, da grande poteva anche abbandonarlo, ma perché abbandonare una cosa che ti porta una montagna di soldi e mettersi a fare un qualcosa che forse neanche ti fa arrivare a fine del mese? Se si deve soffrire facciamo almeno che la ricompensa ne valga la pena

Al massimo ci si potrebbe chiedere perché non smette ora, ma ci sta perché non saprebbe più cosa fare e ormai va avanti anche se non gli piace, se non gli piace, magari mente per far parlare di se
19-01-2017 02:17
~~~
Re: Annullarsi e andare contro le proprie naturali inclinazioni

Come mai fa tennis?
E come mai lo odia?
19-01-2017 01:50
Keith
Re: Annullarsi e andare contro le proprie naturali inclinazioni

In effetti è un po' sorprendente che uno riesca a fare così bene una cosa che odia e che ha sempre odiato, forse riesci con l'applicazione a farla bene, ma non così bene da diventare un campione, in effetti stento un po' a crederci.

Mi rivedo nel mio lavoro, posso riuscire anche a farlo benino ma assolutamente non al livello di uno che lo ama. C'è da dire un'altra cosa però, come con le donne, uno che ama troppo ci mette dentro tutto se stesso e magari si lascia portar via dell'emozione e compie un sacco di errori, uno un po' più freddo riesce a gestire con più lucidità le cose.
19-01-2017 00:37
Pablo's way
Re: Annullarsi e andare contro le proprie naturali inclinazioni

Credo che sia una sensazione abbastanza comune tra la maggior parte delle persone che lavorano per esempio.

A volte mi fa impazzire il pensiero che per 5 giorni alla settimana per 10 ore circa al giorno e per almeno altri 35 anni farò sostanzialmente le stesse cose e le farò per necessità, non certo per piacere.
Teoricamente non è vero che non c'è scelta, nella pratica però è molto molto difficile per vari motivi interrompere tutto questo e provare a cambiare, in cerca di qualcosa che vada verso le proprie naturali inclinazioni.
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