Originariamente inviata da Miky

sono d'accordo con quello che dice Almodovar. ciò non toglie che per me sia il regista più sopravvalutato della storia del cinema. I suoi film sono esattamente come delle telenovelas sudamericane, "impreziosite" qua e là da qualche battuta volgare, o da qualche tetta scoperta.

Originariamente inviata da varykino

certo si , se uno asseconda il proprio io , sta meglio con se stesso e col mondo , sempre se il mondo ti permette di esprimere il proprio io (perchè c è pure la possibilità che esprimendo il tuo io vai controcorrente e vieni bastonato)

sul fatto dei sogni boh io penso che , servono a vivere , ma restano sempre dei sogni ..... nn si puo vivere nei sogni e per i sogni sempre , come nn si puo vivere soltanto di realtà nuda e cruda , altrimenti uno dovrebbe spararsi dalla nascita .

poi cmq il sogno che avevamo di noi puo cambiare col tempo , proprio perchè è un sogno XD , crescendo cambiano punti di vista , esperienze , cambia tutto , difficilmente hai un sogno da bambino e dopo 50 anni hai lo stesso sogno di te stesso , a meno che nn vivi in una bolla incontaminata e non subisci cambiamenti esterni e interni , per forza di cose le esperienze smussano l'io col passare del tempo , ovviamente senza stravolgerlo .... anche se a certi puo anche stravolgerlo.

le esperienze forgiano l'io , se uno nn fa esperienza empirica ha solo una vaga idea su quello che puo essere il suo vero io. questo penso.

per quello poi mi vien da ridere a leggere la maggioranza dei 3d che iniziano con " fareste? , stareste?" e tutti i condizionali

Originariamente inviata da alleny82

Capisco bene quello che stai dicendo.
Eh si, uno è sempre se'stesso anche quando sbaglia.
Allora diciamo che l'affermazione esatta dovrebbe essere "LA PARTE DI NOI CHE CI RENDE FELICI è quella parte che tra le tante, di più si avvicina al sogno che avevamo di noi." Adesso è giusta eh?

Originariamente inviata da varykino

eh si ma lo sbaglio l' hai fatto tu stesso ed è proprio il fatto che te lo fai notare a distanza di tempo a farti capire che in fondo sei sempre stato te stesso anche in quel momento proprio perchè lo riconosci " l'errore" , altrimenti nn lo riconosceresti e diresti solo " eh bon nn ero me stesso , nn è stato un errore" XD

Originariamente inviata da varykino

si si però sei sempre te , nn è che cambi anche internamente , sarai triste boh qualsiasi cosa , ma il tuo io non cambia credo , anche se vivi una vita che nn vuoi vivere sei sempre te stesso , altrimenti nn saresti infelice della situazione che s è creata

Originariamente inviata da alleny82

Vedo che vuoi addentrarti nella filosofia
Hai presente quando si dice che ognuno di noi è libero di commettere errori o meno? Ecco, il punto è questo: se hai mai ascoltato la gente che ha commesso degli errori, avrai di sicuro sentito frasi come:"Ho sbagliato, non ero più io, ora vivo nel rimpianto di non aver fatto quello che veramente volevo"
Esiste lo sbaglio o comunque un seguire una strada di cui poi ci si pente: se invece segui la strada dell'autenticita' non te ne penti... come mai?

Originariamente inviata da JaneAllison

Magari é stato costretto per necessità

Originariamente inviata da varykino

si ma se uno decide di dare importanza ai soldi , è lui che lo decide e probabilmente anche in quel momento è se stesso XD , sennò nn avrebbe scelto di dare importanza ai soldi

Originariamente inviata da varykino

si ma se uno decide di dare importanza ai soldi , è lui che lo decide e probabilmente anche in quel momento è se stesso XD , sennò nn avrebbe scelto di dare importanza ai soldi

Originariamente inviata da XL

Può essere che già mi sono avvicinato il più possibile a quel che desideravo nell'insieme, ma lo stesso mi fa star male esser lontano.
Di essere autentico in questo senso qua (quello definito da Almodovar), non me ne frega nulla.

Se volessi andare sulla Luna e riesco ad arrivare solo sull'uscio di casa mia, ed è questo qua il mio limite, sapere che mi sono avvicinato il più possibile alla Luna (in base a quel che sapevo e potevo fare) lo stesso non mi soddisferebbe.

Che poi io comunque non mi sono mai sentito soddisfatto della vita, ma è un problema che non saprei come risolvere.

Originariamente inviata da alleny82

Si, almeno secondo me.
Se si smette di dare importanza a ciò che ci piace e si inizia a dare importanza solo ai soldi per esempio.. qualcosa di noi viene a mancare per forza e si diventa persone parecchio diverse

Originariamente inviata da PrincessGinevra

quindi per essere autentici dobbiamo seguire le nostre passioni/sogni? ho capito giusto?

Originariamente inviata da alleny82

... avvicinarsi il più possibile al sogno che avevamo di noi stessi. "
Il più possibile non vuol dire ottenere la perfezione ma è ugualmente fondamentale.
Quand'è che vi sentite più autentici?

Originariamente inviata da PrincessGinevra

quindi per essere autentici dobbiamo seguire le nostre passioni/sogni? ho capito giusto?

Originariamente inviata da alleny82

Essere se'stessi ma per essere noi stessi fino in fondo, dice Almodovar, bisogna avvicinarsi al sogno che avevamo di noi stessi..
uno che voleva scalare l'Everest magari farà trekking..
uno/a che si vedeva grande e famosa pittrice dovrebbe fare almeno piccole mostre o simile..
chi ama cucinare dovrebbe sentirsi più autentico quando cucina,
chi ama nuotare quando nuota, chi ama scrivere quando scrive ecc. ecc o più semplicemente potreste sentirvi autentici al 100% quando parlate con vostra nonna o quando giocate con il gatto..
Io mi sento autentica sempre ma specialmente quando abbraccio gli alberi e quando scrivo

Originariamente inviata da TãoSozinho

Penso che sia vero.
Per essere completamente sinceri con se stessi e sereni bisogna assecondare le proprie inclinazioni personali.
Sembra scontato, ma non lo è. Molte persone sono state condizionate e hanno scelto di essere diverse da quello che vorrebbero e che verrebbe loro più naturale.

Questa sensazione la provo, infatti, quando faccio quello che voglio libero da condizionamenti mentali che mi sono stati inculcati.

Originariamente inviata da Joseph

Il problema è che di scuole da cambiare per arrivare a quella a cui si sarebbe andati senza aver avuto genitori autoritari non ce n'è una, ma molte. Smarcarsi dalla volontà manifesta dei genitori è facile, più difficile è smarcarsi dalla volontà inconscia.