FobiaSociale.com  
     

Home Messaggi odierni Registrazione FAQ
 
Vai indietro   FobiaSociale.com > Fobia Sociale > SocioFobia Forum Generale > Storie Personali > Distacco o attaccamento,niente vie di mezzo...
Discussione: Distacco o attaccamento,niente vie di mezzo... Rispondi alla discussione
Il tuo nome utente: Clicca Qui per loggarti
Verifica immagine
Inserisci le lettere o i numeri (o entrambi) nell'immagine che visualizzi qui a destra.

Titolo:
  
Messaggio:

Opzioni addizionali
Opzioni varie

Visualizza l'argomento(prima i nuovi)
15-11-2016 12:45
cancellato16760
Re: Distacco o attaccamento,niente vie di mezzo...

Devo coreggere anche la mia posizione su questo tema:
Dopo mesi via di casa, devo dire che le mie insicurezze e la mia inettitudine non sono diminuite, sono sempre li. Era mia illusione che la causa attuale fosse mia madre. Può pure darsi che sia una causa passata, per l'educazione, ma non è la causa attuale.
La mia mente traviata proiettava su di lei, sulla sua presenza, i miei problemi di vita.
Problemi che sto accettando e che richiederanno parecchio tempo per essere risolti.
Ora sono tornato a casa, e dopo un atto interiore di accettazione di me stesso, devo dire che sto meglio e che non mi metto più a riversare su di lei i miei prblemi. Anche se uno strascico di tensione resta.
Non dico che andarmene da casa non sia servito, è servito a rendermi conto di certi ingenni della mia mente. Rompere gli schemi esteriori, quando la mente non vi lascia sbocchi interiori è sicuramente utile, se ne avete l'occasione fatelo. Perlomeno vi liberate di certe illusioni.
12-06-2016 16:38
Weltschmerz
Re: Distacco o attaccamento,niente vie di mezzo...

Ah capito meglio così allora, già poi ci stai provando
12-06-2016 15:46
cancellato16760
Re: Distacco o attaccamento,niente vie di mezzo...

A parte che non ne ho idea di come si sentiva...
Io poi non cerco conforto,non cerco nemmeno incoraggiamento,in realtà non cerco niente. Rilevo solo il fatto che da parte sua c'è sempre il commento negativo,soprattutto quando si tratta della mia(nostra,perche non sono figlio unico)indipendenza ipotetica. E quei commenti il loro effetto lo hanno.
La fiducia in me non c'è di fatto. E questo aumenta la mia sfiducia...per questo ho bisogno di staccarmi dalla sua influenza.
12-06-2016 15:33
Weltschmerz
Re: Distacco o attaccamento,niente vie di mezzo...

Quote:
Originariamente inviata da Semifobico Visualizza il messaggio
Mi rendo conto che il suo atteggiamento è del tutto istintivo,le esce naturale non è che ci pensa e lo programma con cattiveria.
Infatti non pensavo al fronte rabbia, quanto di vedere che sul fronte "conforto" non è una persona adatta.

Quote:
Originariamente inviata da Semifobico Visualizza il messaggio
A casa aveva una situazione molto repressiva e quindi ha lasciato il nido molto presto.
Intendevo più sul lato emotivo, come si sentiva, che relazioni aveva con i membri della famiglia e le strategie di controllo.
Con questo non intendo dirti di scriverlo (ci mancherebbe), più che altro di provare a considerarla come una persona incapace di conforto perché non ne ha avuto lei stessa.
12-06-2016 14:16
cancellato16760
Re: Distacco o attaccamento,niente vie di mezzo...

@Weltschmerz:

Guarda,io oltre all'insicurezza mia e al senso di colpa-attaccamento di cui ho già scritto,in questo periodo avevo questo senso di colpa per l'attuale situazione,ovvero mi sentivo un po' in colpa per questo mio bisogno di distacco. Ma oggi ho avuto nuova conferma che la sua influenza e le sue parole sono per me dannose. Lei mi danneggia! Lo dico senza odio, prendo definitivamente atto di un fatto. Una cosa che avevo già capito ma che credevo essere più che altro nella mia testa,visto che sono pure un po' paranoico.
Mi rendo conto che il suo atteggiamento è del tutto istintivo,le esce naturale non è che ci pensa e lo programma con cattiveria.

A casa aveva una situazione molto repressiva e quindi ha lasciato il nido molto presto.

@M.me Adelaide

Mia mamma se glielo dico mi da ragione come la tua a te. Ma ogni volta che si esprime i modo immediato e istintivo è tarpante.
Se poi ci pensa e prova ad articolare un incoraggiamento,suona falso.
La mia non è tanto ansiosa ed è apparentemente molto equilibrata. Ma viene fuori questo atteggiamento che secondo me è proprio volto,anche se inconsciamente, a mantenere la mia condizione di dipendenza(sottolineo inconsciamente).
12-06-2016 14:03
Weltschmerz
Re: Distacco o attaccamento,niente vie di mezzo...

Le ultime volte che mia madre ha provato a parlarmi le dicevo "risponderò solo in presenza della mia psicologa"

Hai un po' di idee di che situazione aveva in famiglia tua madre?
Chissà potrebbe aiutarti a mettere il suo parere in prospettiva (probabilmente le emozioni rimangono ma almeno non si alimentano con pensieri negativi), per me è stato d'aiuto.
12-06-2016 13:07
cancellato16760
Re: Distacco o attaccamento,niente vie di mezzo...

Oggi ci ho parlato,ho scambiato due parole di numero su alcune mie intenzioni,su alcune possibilità lavorative ecc.
Una di queste potrebbe prevedere uno spostamento in un altra città o fare il pendolare(è un tirocinio quindi anche solo per un periodo).
Bene,invece di un incoraggiamento,la sua risposta istintiva ha avuto come unico argomento questo "problema". La prima cosa rilevata da lei è stata questa.
A conferma che non devo aspettarmi appoggio per certe cose. Istintivamente vuole crearmi preoccupazione,paura,insicurezza, più di quanta io già non abbia.
Ecco che allora la strada del distacco è veramente quella giusta.
Senza pentimenti!
06-06-2016 19:10
cancellato16760
Re: Distacco o attaccamento,niente vie di mezzo...

Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Ma per molti è così, mica solo tu. Dubito che i tantissimi genitori che non vorrebbero che i figli si allontanassero glielo dicessero esplicitamente. A me hanno sempre detto che ero padronissimo di andarmene,[...]

Quello che vorrei dire è che i meccanismi che ha messo in piedi tua madre sono abbastanza comuni e normali e dato il titolo che hai dato al topic e, soprattutto, il suo contenuto, pensavo che tu fossi alla ricerca di un compromesso "morale"; mentre così il problema pare esclusivamente economico-logistico e allora è a monte. Cosa e come mantenere i rapporti verrà dopo.
La cosa è complessa, diciamo che di compromesso morale e meglio non parlare,perchè sono giunto alla conclusione che una persona che ha problemi psicologici non può pure mettersi a rovinarsi la mente con considerazioni morali,perchè diventano pensieri ossessivi e ho passato gli ultimi sei mesi e più immerso in essi.
Io cerco un compromesso-soluzione psicologica, perchè il mio problema è tecnico: faccio tecnicamente fatica a staccarmi e come già scritto questi blocchi sono un misto di insicurezza personale e sensi di colpa(percui non ci sono considerazioni veramente morali da fare).
Ho visto che proprio tenendo forti distanze ho iniziato a risolvere il conflitto interiore e i pensieri ossessivi. Lontano da lei riesco ad essere me stesso e a mantenere la mia linea. La sua presenza mi genera molto rapidamente un vortice di dubbi,insicurezza,inadeguatezza...quindi il mio problema e proprio psicologico. Mi sa che dovrò tenere questa distanza e recuperare il rapporto più avanti. Anche perchè un rapporto di questo tipo è insano,pertanto romperlo non si può dire che sia una cosa cattiva per nessuno.

Quote:
Originariamente inviata da Sample Visualizza il messaggio
Una cosa e certa meno energie spendi in questi tarli ,meglio e .
Io non penso che le intenzioni di tua madre siano quello di trattenerti anzi probabilmente non vede l'ora di liberarsi di te
Questo lo so anch'io, il fatto è che tutto il contenuto del thread,(come anche dell'altro più o meno analogo)nasce dalla presenza di pensieri intrusivi e disturbanti,vere e proprie ossessioni. Me ne libero stando lontano da lei,pur permanendo una velata preoccupazione per l'avvenire.

Si,forse non vede l'ora di vedermi sistemato per mettersi il cuore in pace. Ma anche questo è il solito discorso del gatto: lei vuole che io mi stacchi per smettere di occuparsi di me(ammesso che sia vero),ma io non mi sono ancora staccato perchè lei non ha mai smesso di occuparsi di me...come dire,non esiste un uccello che impara a volare prima di lasciare il nido, si fa il volo,il tonfo e poi impara a volare...
Vabbe...sto facendo giri mentali assurdi, ma li sto anche abbandonando piano piano,proprio grazie al distacco, che comunque inconsciamente temo, ma che sta già di fatto avvenendo,pertanto, probabilmente devo veramente semplicemente lasciare che gli eventi facciano il loro corso.
06-06-2016 18:41
cancellato13248
Re: Distacco o attaccamento,niente vie di mezzo...

Una cosa e certa meno energie spendi in questi tarli ,meglio e .
Io non penso che le intenzioni di tua madre siano quello di trattenerti anzi probabilmente non vede l'ora di liberarsi di te in senso buono cosi sara piu sollevata anche lei. E figo essere essenziale per qualcuno ma esserlo troppo diventa pesante.
Alla base ce una tua insicurita che si esprime in questo verso . Focalizzati sulle tue intenzioni
06-06-2016 18:28
Noriko
Re: Distacco o attaccamento,niente vie di mezzo...

Secondo me è difficile non dipendere dal genitore se questo in un certo senso ti mantiene. L'unico mezzo è essere un po' menefreghisti e farsi uno spazio di vita soddisfacente, ma forse è proprio questo il problema. E se si continua per questo a colpevolizzare l'altro pur con la ragione, nello stesso tempo lo rendiamo importante tanto da influenzarci ancora la vita .
06-06-2016 18:19
pokorny
Re: Distacco o attaccamento,niente vie di mezzo...

Quote:
Tutto quello che sto scrivendo si svolge in questa situazione: abito con lei,lavoravo con lei e non ho ancora trovato altro che mi permetta di svincolarmi di fatto,quindi essere svincolato nella mia testa non basta,perchè la mia arrendevolezza è forte...
Ma per molti è così, mica solo tu. Dubito che i tantissimi genitori che non vorrebbero che i figli si allontanassero glielo dicessero esplicitamente. A me hanno sempre detto che ero padronissimo di andarmene, salvo il piccolo dettaglio che per una serie di miei errori ero e sono praticamente fuori dal mercato del lavoro e un minimo di sostegno di base mi sarebbe stato necessario. Sarebbe stato normale se non fosse che mio fratello, il prediletto, è stato foraggiato con cifre notevoli e gli è stata comprata casa non appena ha voluto andarsene, ma questa è un'altra storia. Quello che vorrei dire è che i meccanismi che ha messo in piedi tua madre sono abbastanza comuni e normali e dato il titolo che hai dato al topic e, soprattutto, il suo contenuto, pensavo che tu fossi alla ricerca di un compromesso "morale"; mentre così il problema pare esclusivamente economico-logistico e allora è a monte. Cosa e come mantenere i rapporti verrà dopo.
06-06-2016 17:24
cancellato16760
Re: Distacco o attaccamento,niente vie di mezzo...

Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Durante gli ultimi anni della sua vita, e parliamo di 10-15, ho detestato mio padre e tuttora non ne ho un bel ricordo, esattamente perché fece di tutto per non farmi andare via. Naturalmente ogni caso è diverso dall'altro ma penso che esista anche la possibilità che un legame così innaturalmente prolungato anche per i nostri standard latino-merditerranei, alla fine possa avere come risultato conservare un ricordo dei genitori non proprio ottimale.

Per questo sono per la via di mezzo. Oggi oltretutto abbiamo telefono, PC per le madri evolute e quindi skype e compagnia bella; abbiamo anche auto e mezzi pubblici. Consideriamo cosa era la vita fino a cento anni fa; non solo non c'erano i telefoni ma era anche difficile scrivere per via del diffuso analfabetismo e le lettere dovevano essere dettate a scrivani di professione. Oggi nessuno è realmente isolato e lontano, almeno in paesi con standard di vita europei. Forse ricordare questo può aiutarci (anche io mi metto nel mucchio) a trovare una soluzione equilibrata.
Ma si!
Ma non sto parlando di questo,ovvio che non voglio troncare nel senso che voglio considerarla persona defunta...
Tutto quello che sto scrivendo si svolge in questa situazione: abito con lei,lavoravo con lei e non ho ancora trovato altro che mi permetta di svincolarmi di fatto,quindi essere svincolato nella mia testa non basta,perchè la mia arrendevolezza è forte...
06-06-2016 17:21
cancellato16760
Re: Distacco o attaccamento,niente vie di mezzo...

Quote:
Originariamente inviata da Sample Visualizza il messaggio
Non puoi trovare una via di mezzo? Se ce qualcosa di buono allora si deve salvare anzi io penso che potrebbe esserti utile pure sui tuoi progetti e sulla tua crescita come persona. Io credo che se riuscirai a farti rispettare e ad esporre in modo chiaro ,calmo e deciso le tue intenzioni davanti a lei ne guadagnerà anche la tua autostima e la tua convinzione.
La questione è che lei in realtà non mi ha mai tenuto ufficialmente li...mi ha sempre detto vai dove vuoi a fare quello che vuoi(belle parole).Pertanto in realtà non ci sono discussioni da fare, almeno non che riguardino questioni conscie. E' una cosa più che altro mia,perchè io voglio andarmene,ma fin'ora sono sempre stato inadeguato alla vita e pertanto la mia insicurezza mi ha tenuto li.
Lei ha la colpa di aver contribuito a creare quell'insicurezza e ad averla foraggiata,cosa che le ho già rinfacciato.
Quando ha avviato l'attività il suo sottile messaggio,ovviamente mascherato di buone intenzioni(quelle di cui si dice sia lastricato l'inferno),è stato: voi senza di me non sopravvivete, devo occuparmi di voi ad oltranza. E se poi questo è diventato vero e anche appunto colpa sua. Sono situazioni in cui è difficile capire dove finisce l'induzione e dove comincia il dato di fatto...

No quote grazie
06-06-2016 17:18
pokorny
Re: Distacco o attaccamento,niente vie di mezzo...

Durante gli ultimi anni della sua vita, e parliamo di 10-15, ho detestato mio padre e tuttora non ne ho un bel ricordo, esattamente perché fece di tutto per non farmi andare via. Naturalmente ogni caso è diverso dall'altro ma penso che esista anche la possibilità che un legame così innaturalmente prolungato anche per i nostri standard latino-merditerranei, alla fine possa avere come risultato conservare un ricordo dei genitori non proprio ottimale.

Per questo sono per la via di mezzo. Oggi oltretutto abbiamo telefono, PC per le madri evolute e quindi skype e compagnia bella; abbiamo anche auto e mezzi pubblici. Consideriamo cosa era la vita fino a cento anni fa; non solo non c'erano i telefoni ma era anche difficile scrivere per via del diffuso analfabetismo e le lettere dovevano essere dettate a scrivani di professione. Oggi nessuno è realmente isolato e lontano, almeno in paesi con standard di vita europei. Forse ricordare questo può aiutarci (anche io mi metto nel mucchio) a trovare una soluzione equilibrata.
06-06-2016 17:11
cancellato13248
Re: Distacco o attaccamento,niente vie di mezzo...

Non puoi trovare una via di mezzo? Se ce qualcosa di buono allora si deve salvare anzi io penso che potrebbe esserti utile pure sui tuoi progetti e sulla tua crescita come persona. Io credo che se riuscirai a farti rispettare e ad esporre in modo chiaro ,calmo e deciso le tue intenzioni davanti a lei ne guadagnera anche la tua autostima e la tua convinzione.
06-06-2016 14:20
DownwardSpiral2
Re: Distacco o attaccamento,niente vie di mezzo...

La distanza in certi casi rinsalda i rapporti mentre l'eccessiva vicinanza li logora.
06-06-2016 14:16
Noriko
Re: Distacco o attaccamento,niente vie di mezzo...

La madre e il suo Altare...

Ciò che dice una mamma è sempre giusto, quello che dice il figlio invece è sbagliato, se non riflette il pensiero materno.
E' anche sempre stato un mito sociale.
06-06-2016 10:32
Weltschmerz
Re: Distacco o attaccamento,niente vie di mezzo...

Alla fine la repressione è una forma di controllo proprio come tenere tutti insieme per forza.
C'è sempre la paura dietro.
05-06-2016 16:10
cancellato16760
Re: Distacco o attaccamento,niente vie di mezzo...

@ Emil

Non solo il distacco lo sente mia madre come la fine della famiglia, ma mi ha pure contagiato, per me è un salto nel vuoto.
Lei inoltre ha un'altra dinamica fortemente radicata: Ha dovuto andarsene troppo presto di casa a causa di genitori troppo repressivi e, per contrappeso, ha cercato di organizzare la sua famiglia al contrario: tutti insieme per sempre!
Non quotate questo

Certo poi che non voglio il distacco completo,ci mancherebbe, ma per ora vivo con lei e lavoravo con lei. Devo risolvere almeno il lavoro prima di iniziare a riallacciare i rapporti. Forse sarà pure necessario risolvere la casa e far passare un po' di tempo...

Riflettevo ora che per la mia situazione sento di più la sua preoccupazione per me che la mia. E mi vine addirittura da dirmi: se lei è preoccupata e io no, forse sono io che sbaglio e lei ha ragione, se lei è preoccupata che io non ce la faccia probabilmente è vero...

Le prime volte che ho lavorato al di fuori della famiglia era incredula, non credeva e non crede che ce la possa fare, e questo toglie a me la fiducia in modo maggiore di quanto me la tolga la mia stessa insicurezza.
05-06-2016 14:21
Emil
Re: Distacco o attaccamento,niente vie di mezzo...

Nel tuo caso specifico, oltre a quello che ti avevo già scritto nell'altro thread, credo dipenda anche dal fatto che il distaccamento definitivo dei figli è uno dei momenti delicati per la famiglia. Per non dire catastrofico, perché i genitori lo vivono praticamente come la fine della famiglia stessa (e in effetti a volte è così).
L'iperprotezione poi, nel caso delle madri, è di solito indice di un qualche conflitto soggettivo della stessa con il mondo esterno in generale vissuto come ostile e pericoloso. Così quindi si dovrà crescere il figlio, che dovrà essere tenuto "sotto stretta sorveglianza" al riparo dalle brutture dell'esistenza. Ma la prima paura è la sua.
Ecco come si spiega anche l'ambivalenza di amore e odio: l'affetto ci spinge a ritornare, ma il rapporto asfissiante e manipolatorio di lunga data che si è vissuto ti fa (ri)prendere distanza.
Ecco perché poi si viene invalidati, resi insicuri, inibiti e inoffensivi: ti fanno credere che quello c'è fuori prima o poi ti ucciderà (eventualità data per certa) se non si rimane in grembo alla famiglia, unico porto sicuro.

La chiave di tutto, secondo me, sta sempre nel senso di colpa: questo agisce come una frusta nel caso in cui le aspettative di cui si viene caricati vengono disattese (più o meno volontariamente). Funziona come una specie di blocco, che con il dolore e la vergogna di sé stessi, appesantisce l'esistenza impedendo di operare il cambiamento, di evolversi perché tutto ciò sarebbe rischioso per la famiglia e l'ideologia che questa porta.

Riuscire ad integrare ciò che di questo sistema non ci danneggia, e rifiutare (senza essere distruttivi verso le persone in questione) quello che non ci permette di renderci indipendenti è un'arte. Compromessi insomma. Con la ovvia co-partecipazione dei famigliari.
Il più delle volte credo che un taglio definitivo con la famiglia (con cui comunque si dovrà sempre fare i conti) non sia necessario. Basterebbe mantenere una discreta distanza.
Questa discussione ha più di 20 risposte. Clicca QUI per visualizzare l'intera discussione.



Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 05:14.
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.